I Migliori Dischi Dal Vivo Dell’Anno 1. Paul Rodgers – Free Spirit

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Paul Rodgers – Free Spirit – Quarto Valley Records CD/DVD – Blu-ray – 3 LP  

Paul Rodgers è una delle quattro/cinque più grandi voci mai espresse dal rock britannico, punto, punto e virgola, due punti: anzi, dirò di più, mi sembra che lui e Mick Jagger (e anche Van Morrison per la verità) siano quelli che nel corso degli anni hanno mantenuto inalterato timbro vocale, purezza, nel caso di Rodgers anche la potenza, oggi, come 50 anni fa, il cantante di Middlesborough è ancora una vera turbina inarrestabile e carismatica, e questo Free Spirit lo dimostra abbondantemente. Certo, la forza del repertorio aiuta parecchio: l’idea, a quasi 50 anni dalla nascita dei Free (visto che il concerto è stato registrato nel 2017 e i loro inizi si fanno risalire all’aprile 1968, anche se Paul Rodgers e Paul Kossoff si erano incontrati già nel 1967, ma sono quisquilie, per rimanere in ambito Totò) di fare un breve tour per riappropriarsi della grande eredità del quartetto britannico è stata quasi doverosa. Rodgers poi ha militato in un’altra grande rock band come i Bad Company, benché il resto della sua carriera non è stata così esaltante, i Firm e i Law non rimarranno di sicuro negli annali del rock, anche l’avventura con i Queen non era forse l’ideale per il suo approccio, quindi rimangono un paio di grandi album come Muddy Water Blues: A Tribute To Muddy Waters el’EP The Hendrix Set, come acuti nella discografia da solista, e ora Free Spirit, che è una grande e piacevole sorpresa, per quanto anche The Royal Sessions era un ottimo disco https://discoclub.myblog.it/2014/01/25/incontro-nobili-quel-memphis-paul-rodgers-the-royal-sessions/ in ambito soul, non per nulla il nostro amico è chiamato anche “The Voice”.

Poteva essere un azzardo cimentarsi con il repertorio di quattro baldi giovanotti, che tra il 1968, quando erano in pratica ancora dei teenager, e il 1973, ci hanno regalato diverse perle nell’ambito del blues-rock e in generale del rock britannico: Paul Kossoff, grande chitarrista, e Paul Rodgers, appaiono tuttora nelle classifiche dei migliori chitarristi e vocaliist all-time, Andy Fraser era uno dei bassisti più interessanti ed innovativi prodotti da quella scena, e Simon Kirke, un batterista solido e potente. Quindi il rischio era quello di non potere riproporre nella giusta maniera una eredità sonora veramente ingombrante: invece Rodgers per la breve tournée inglese del maggio 2017, una quindicina di date in tutto, ha saputo scegliere una pattuglia di musicisti che si sono rivelati veramente all’altezza delle aspettative, un gruppo che abitualmente è la touring band di Deborah Bonham (sorella di John “Bonzo” Bonham e zia di Jason), con Pete Bullick alla chitarra solista, Ian Rowley al basso, Gerard Louis “G” alle tastiere (una variazione nel sound della band originale che non ne prevedeva l’uso se non saltuariamente, ma riuscita), e parlando sempre di parenti, Rich Newman alla batteria, che è il figlio del grande Tony Newman, quello che era nel Jeff Beck Group e nella band di Bowie, tra i tanti. Ho sentito moltissime volte l’advance CD di questo Live e devo dire che più lo ascoltavo, più mi piaceva, suono solido, grande performance della band e di Paul Rodgers, eccellente scelta dei brani, con tutti i dischi dei Free ben rappresentati in questa serata registrata alla Royal Albert Hall il 28 maggio dello scorso anno, suono scintillante e persino un paio di canzoni che non erano mai state eseguite dal vivo.

Anche la scaletta, si diceva, è stata studiata attentamente, non si parte subito col botto, il concerto ha un crescendo lento ma inesorabile, però si capisce fin dall’iniziale Little Bit Of Love, che era su Free At Last, a sorpresa uno dei dischi più saccheggiati, con ben quattro brani ripresi dall’album del 1972, che il gruppo è rodatissimo, Rodgers è in grande serata, comanda il pubblico con l’usuale carisma, e il power rock misto a blues della band risalta nel suo innegabile vigore, un misto di riff trascinanti, belle armonie porte dalla voce inconfondibile e passionale di Rodgers, la chitarra inizia a macinare assoli, la sezione ritmica picchia e pompa con costrutto, Ride On A Pony, con il basso rotondo di Rowley in evidenza è un altro grande brano, estratto da Highway, e Woman, che era sul secondo album, accentua anche il lato white soul-rock della band, con Bullick sempre perfetta spalla per Paul, come ribadisce la lunga hard ballad Be My Friend, con una sontuosa interpretazione vocale del nostro amico, che poi omaggia anche il lato più “pop” della loro musica, quello più vicino alla musica di Small Faces, Rod Stewart e altre colonne della musica britannica, con la piacevole My Brother Jake, preceduta da una breve intro di “G” Louis che cita Per Elisa di Beethoven! Love You So è un altro brano che illustra il lato più “ gentile” della loro musica, un’altra lunga ballata intensa, suonata per la prima volta dal vivo e cantata sempre alla grande, Travellin’ In Style, con Rodgers all’acustica, tra blues, country e folk, è una ulteriore perla del loro songbook, come pure la sinuosa Magic Ship, ancora da At Last, partenza attendista, e poi il consueto aumento di intensità tipico dei loro brani.

A questo punto, siamo a metà concerto, partono i fuochi d’artificio, verso la metà di Mr. Big quando il copione prevede il crescendo ascendente dell’assolo di basso con gli armonici impazziti di Ian Rowley, che duplica alla perfezione quello di Andy Fraser, la band innesta una marcia superiore, sembra che sul palco per magia siano ritornati i Free originali, la musica esplode, basso e batteria sono irrefrenabili, Bullick, nel classico brano “da faccine” alla chitarra, magnifico e Rodgers canta come un uomo posseduto da sé stesso, dal suo io più giovane, veramente strepitosa, versione da incorniciare, ma pure nelle successive The Stealer, una magmatica Fire And Water, la gagliarda The Hunter, il gruppo pare posseduto dallo spirito del rock e suona in modo incredibile, incantando un pubblico giustamente in delirio che canta assieme a Rodgers. E quando al momento dei bis parte il riff di All Right Now, uno dei quattro o cinque più conosciuti e trascinanti di sempre, il concerto, se possibile, si fa ancora più incandescente e il gruppo per un attimo non ha nulla da invidiare alla potenza di fuoco dei Free originali, Wishing Well è un’altra canzone portentosa, un pezzo rock formidabile, prima di addentrarsi nell’omaggio al loro lato più blues (rock) con Rodgers che sfodera l’armonica per un ritorno sentito alle radici per Walk In My Shadow, altro pezzo devastante. E per finire in gloria, l’altro inedito in versione live, una incalzante Catch A Train che conferma la serata di grazia di Rodgers e soci: scusate la profusione di aggettivi magniloquenti, ma  per una volta sono del tutto meritati, un disco dal vivo veramente superbo e da non mancare, tra i più belli di questo 2018!

Bruno Conti

Forse Era Meglio Se Continuava A Fare Il Batterista? Simon Kirke – All Because Of You

simon kirke all because of you

Simon Kirke  – All Because Of You – BMG/The End Records     

Di batteristi/cantanti non ne esistono moltissimi, ma non è neppure una categoria poco frequentata: il più famoso (o forse il più bravo) è Don Henley, se non consideriamo lo scomparso Levon Helm della Band. Anche se forse il primo nome che viene in mente è quello di Ringo Starr. Ma come dimenticare Phil Collins o Dave Grohl (ora chitarrista), oppure in un ambito più leggero Karen Carpenter o Peter Criss dei Kiss, nel passato mi viene in mente Dave Clark, ma anche, in ambiti ancora diversi, Roger Taylor dei Queen e Grant Hart degli Husker Du. Quindi, a ben vedere, potremmo andare avanti per ore, ma ci fermiamo qui: uno degli ultimi arrivati, non per la lunghezza della militanza (è stato il batterista di due delle migliori formazioni rock del passato, Free e Bad Company), potrebbe essere Simon Kirke, che improvvisamente, dagli anni ’00, 2005 per la precisione, si è scoperto anche cantante. Questo All Because Of You è il suo terzo album da solista, e per l’occasione ha deciso di unire le forze con una band già esistente, gli Empty Pockets, un gruppo “famoso” per essere la touring band di gente come Al Stewart e Gary Wright.

E i nomi non sono casuali in quanto il suono di questo disco, più al rock grintoso che siamo soliti accostare a Kirke si muove in una sfera musicale di tipo soft, se non temessi di essere irrispettoso parlerei di “bland rock”, volendo essere forse più obiettivi e molto munifici, diciamo singer-songwriter, considerando che il buon Simon firma, da solo o in compagnia, tutti i brani contenuti in questo CD, eccetto Feel Like Making Love, uno dei brani più famosi dei Bad Company, di cui sono autori Paul Rodgers e Mick Ralphs, anche se, generosamente, qualcuno in rete lo ha attribuito a Kirke, che comunque in passato ha scritto canzoni sia per i Free come i Bad Company. E partiamo proprio da questa canzone: uno dei riff più famosi del rock, viene trasformato in una versione per ukulele (suonato dal nostro, impegnato anche a tastiere e chitarra) e gruppo: l’idea di per sé non sarebbe neppure peregrina, penso a cosa ha fatto Paul McCartney (uno dei preferiti del giovane Kirke) per Something di George Harrison. Ma evidentemente non siamo nella stessa categoria e il risultato finale è appena accettabile, Kirke ha una voce discreta ma non memorabile (non per nulla lo facevano cantare raramente), gli Empty Pockets non sono dei rockers indemoniati, e lui stesso, che ha co-prodotto l’album, non ha curato molto il suono della batteria, che risulta quasi sempre stranamente priva di spessore sonoro e grinta.

D’altra parte abbiamo anche brani dove appare un quartetto d’archi come Maria, una via di mezzo tra un prog morbido e le canzoni melodiche di Macca, giocata su una acustica arpeggiata, oppure Friends In The Wood, dove l’ottimo Josh Graboff è ospite alla pedal steel, per un altro pezzo molto melodico sempre influenzato da Sir Paul, con tanto di cinguettii sullo sfondo. E l’assolo di sax in Melting On Madison più che a Bobby Keys o Clarence Clemons mi ha fatto pensare a Fausto Papetti. Ogni tanto, raramente, il nostro amico si ricorda che è stato (ed è tuttora, perché sono ancora in attività) il batterista dei Bad Company, ma il massimo che ci regala è buon mid-tempo rock come Warm Gulf Water dove quantomeno si sentono le chitarre, o Into The Light, dove ci scappa anche qualche rullata e riff di chitarra, con massiccio, e un po’ pomposo, coro di una decina di elementi che ricorda vagamente i Foreigner.

Fa eccezione Trouble Road dove alla chitarra c’è Warren Haynes, niente per cui strapparsi i capelli (se li avete), ma comunque un pezzo rock di buona qualità, subito dimenticato grazie ad una soporifera Stay With Me che conclude il disco, anche con una fischiettata francamente imbarazzante. Tra i brani da salvare, forse, Lie With You, una ballata dalla buona melodia con spazzolate di organo e piano, e l’iniziale, piacevole e ritmata, All Because Of You, che non lascia presagire quello che verrà dopo. Insomma se non siete collezionisti accaniti e compulsivi di Free e Bad Company (con cui peraltro non c’entra nulla), anche se c’è in giro di peggio e il contenuto non poi è orribile, diciamo non indispensabile, potete tranquillamente fare a meno di questo disco!

Bruno Conti       

Supplemento Della Domenica: Finalmente Si Ripara Ad Una Grave Mancanza! Bad Company – Live 1977 & 1979

bad company live 1977 1979

Bad Company – Live 1977 & 1979 – Rhino/Warner 2CD

Sembra incredibile, ma i Bad Company, uno dei gruppi più popolari degli anni settanta (in un certo senso una delle rock band per antonomasia) all’epoca non aveva mai pubblicato un disco dal vivo, cosa ancor più strana dato che il “doppio live album” era un po’ il punto di arrivo per tutti i musicisti di quei tempi. Sarà che il loro manager era lo stesso dei Led Zeppelin (che un live lo avevano fatto uscire, ma The Song Remains The Same non rifletteva minimamente i leggendari show del Dirigibile), e cioè il famoso Peter Grant, il quale non amava gli album dal vivo, ma resta il fatto che il supergruppo formato da Paul Rodgers, Simon Kirke (entrambi ex Free), Mick Ralphs (ex chitarrista dei Mott The Hoople) ed il bassista Boz Burrell (già bassista dei King Crimson), che era un combo formidabile on stage, vide la propria carriera limitata ai lavori di studio, almeno per quanto riguarda il periodo d’oro con Rodgers alla voce ( quindi a parte un trascurabile Live In Albuquerque 1976 uscito nel 2006 per la famigerata Cleopatra). Oggi finalmente la Rhino ripara al torto, e lo fa in maniera sontuosa, con uno splendido doppio CD intitolato semplicemente Live 1977 & 1979, che documenta il meglio di due differenti concerti, appunto del 1977 a Houston e del 1979 all’Empire Pool di Londra, con una qualità di incisione perfetta, un libretto esauriente e ben due ore e mezza di pura e scintillante rock music. Paul Rodgers è sempre stato uno dei migliori cantanti inglesi, in possesso di una voce calda dalle sfumature blues e soul, potente e dolce a seconda delle esigenze (non per niente in anni recenti Brian May e Roger Taylor lo hanno chiamato per sostenere le parti vocali di Freddie Mercury nella reunion live dei Queen), la sezione ritmica di Burrell e Kirke è uno stantuffo cresciuto a pane e rock, e Ralphs un chitarrista spesso dimenticato ma dal fraseggio superbo. Una rock’n’roll band con il suono spesso più americano che britannico, e che finalmente possiamo apprezzare al suo apice in questi due CD, nei quali soltanto due brani si ripetono (Shooting Star e Feel Like Makin’ Love, oltre al Drum Solo di Kirke, una pratica tipica dell’epoca ma un po’ noiosa da ascoltare) e dove, purtroppo, mancano totalmente i pezzi dei Free, cosa che mi ha un po’ sorpreso dato che metà del gruppo proviene da lì.

Il primo CD è una bomba, e parte con una tonante versione di Burnin’ Sky (titolo anche del nuovo disco di quell’anno), dominata dai riff secchi di Ralphs e dalla voce potente di Paul, che confluisce senza interruzioni nell’altrettanto vigorosa Too Bad, un avvio micidiale per un doppio album che promette faville. E le promesse non vengono smentite, a cominciare da Ready For Love, classica ballata anni settanta, otto minuti di rock a cinque stelle, proseguendo con la mossa Heartbeat, tra rock ed errebi (perfetta per la voce del leader) e con la fluida Morning Sun. Non sto a nominarle tutte, ma di certo non posso tralasciare l’aggressiva Man Needs Woman, con Rodgers e Ralphs formidabili, la godibile Leaving You o la splendida Shooting Star, uno dei loro pezzi più noti. Senza dimenticare la scintillante rock ballad Simple Man, con la voce di Paul più soulful che mai, l’irresistibile rock’n’roll Movin’ On, il quasi hard rock di Live For The Music e la bellissima Feel Like Makin’ Love, uno dei maggiori hit del gruppo.

Il secondo CD, tratto dal tour di Desolation Angels, è leggermente inferiore (ma proprio di poco), più che altro per un paio di pezzi minori e l’utilizzo per fortuna limitato del synth: si parte comunque benissimo con la stupenda Bad Company, una delle loro signature songs, guidata dal piano di Rodgers (suonato peraltro molto bene), melodia epica, solito prolungato assolo di Ralphs e notevole jam session finale, seguita da Gone, Gone, Gone, unico brano scritto da Burrell ed infatti non un granché, ma si corre subito ai ripari con una sontuosa Shooting Star, anche meglio di quella del 1977. Gli altri brani degni di nota (ma non è che quelli che non nomino li dovete saltare) sono il saltellante rock blues Rhythm Machine, con Ralphs incontenibile, la quasi sudista Oh, Atlanta, che non è quella dei Little Feat ma ne ricalca quasi lo stile, la vibrante e maestosa Run With The Pack, la rutilante Evil Wind, con la sezione ritmica che picchia come poche. Passando per un trittico di puro e trascinante rock’n’roll formato da Honey Child, Rock Steady e Rock’n’Roll Fantasy e per finire con la solita cristallina Feel Like Makin’ Love e con la strepitosa Can’t Get Enough, il loro più grande successo come singolo. In mezzo, l’unica cover del doppio, un’ottima e molto “hendrixiana” versione di Hey Joe.

I due live album usciti di recente che documentavano la reunion dei membri originali (meno Burrell, che è passato a miglior vita nel 2006) erano buoni, ma quello da avere assolutamente è questo Live 1977 & 1979.

Marco Verdi

Anticipazioni Novità, Ristampe E Cofanetti Aprile, Parte II. Metallica, Graham Nash, Santana, Foghat, Bad Company, Sturgill Simpson, PJ Harvey, Sam Beam & Jesca Hoop, Jayhawks

metallica kill 'em all box

metallica ride the lightning box

In concomitanza con il Record Store Day del 16 aprile (di cui i Metallica quest’anno sono una sorta di ambasciatori ufficiali e nell’ambito del quale viene anche pubblicato un raro CD Liberté, Egalité, Fraternité Live At Bataclan Paris France, June 11th, 2003, il cui ricavato andrà in beneficenza) https://www.youtube.com/watch?v=5VCD148IDeg , negli stessi giorni, a tiratura limitata, vengono ristampati i primi due album della band, Kill ‘Em All Ride The Lightning, in due cofanetti sontuosi e molto costosi (si parla di circa 200 euro cadauno, quindi preparatevi).

KIll ‘Em All sarà un box da 5 CD, 4 LP e 1 DVD, con questo contenuto:

[CD1: KILL ‘EM ALL (REMASTERED)]
1. Hit The Lights (2016 Remastered)
2. The Four Horsemen (2016 Remastered)
3. Motorbreath (2016 Remastered)
4. Jump In The Fire (2016 Remastered)
5. (Anesthesia) – Pulling Teeth (2016 Remastered)
6. Whiplash (2016 Remastered)
7. Phantom Lord (2016 Remastered)
8. No Remorse (2016 Remastered)
9. Seek & Destroy (2016 Remastered)
10. Metal Militia (2016 Remastered)

[CD2: INTERVIEW & RADIO IDS]
1. Metal Forces – Interview with Lars, January 1984
2. Radio IDs with Lars, James, and Cliff from 1984

[CD3: ROUGH MIXES FROM LARS’ VAULT, BOOTLEG TRACKS & WHIPLASH REMIX EP]
1. Motorbreath (Rough Mix)
2. Hit The Lights (Rough Mix)
3. (Anesthesia) – Pulling Teeth (Rough Mix)
4. Seek & Destroy (Rough Mix)
5. Phantom Lord (Rough Mix)
6. Whiplash (Rough Mix)
7. The Four Horsemen (Rough Mix)
8. Seek & Destroy (NOT Live from The Automatt)
9. Phantom Lord (NOT Live from The Automatt)
10. Jump In The Fire
11. Whiplash (Special Neckbrace Remix)
12. Seek & Destroy (“Live” at The Automatt)
13. Phantom Lord (“Live” at The Automatt)

[CD4: LIVE AT J BEES ROCK III, MIDDLETOWN, NY – JANUARY 20TH, 1984]
1. The Four Horsemen (Live at J Bees Rock III, Middletown, NY – 1/20/84)
2. Jump In The Fire (Live at J Bees Rock III, Middletown, NY – 1/20/84)
3. Fight Fire With Fire (Live at J Bees Rock III, Middletown, NY – 1/20/84)
4. Ride The Lightning (Live at J Bees Rock III, Middletown, NY – 1/20/84)
5. Phantom Lord (Live at J Bees Rock III, Middletown, NY – 1/20/84)
6. Seek & Destroy (Live at J Bees Rock III, Middletown, NY – 1/20/84)
7. Whiplash (Live at J Bees Rock III, Middletown, NY – 1/20/84)

[CD5: LIVE AT THE KEYSTONE, PALO ALTO, CA – OCTOBER 31ST, 1983]
1. Hit The Lights (Live at The Keystone, Palo Alto, CA – 10/31/83)
2. The Four Horsemen (Live at The Keystone, Palo Alto, CA – 10/31/83)
3. Jump In The Fire (Live at The Keystone, Palo Alto, CA – 10/31/83)
4. Fight Fire With Fire (Live at The Keystone, Palo Alto, CA – 10/31/83)
5. Ride The Lightning (Live at The Keystone, Palo Alto, CA – 10/31/83)
6. Phantom Lord (Live at The Keystone, Palo Alto, CA – 10/31/83)
7. When Hell Freezes Over (Live at The Keystone, Palo Alto, CA – 10/31/83)
8. Seek & Destroy (Live at The Keystone, Palo Alto, CA – 10/31/83)
9. (Anesthesia) – Pulling Teeth [Live at The Keystone, Palo Alto, CA – 10/31/83]
10. Whiplash (Live at The Keystone, Palo Alto, CA – 10/31/83)
11. Creeping Death (Live at The Keystone, Palo Alto, CA – 10/31/83)
12. Guitar Solo (Live at The Keystone, Palo Alto, CA – 10/31/83)
13. Metal Militia (Live at The Keystone, Palo Alto, CA – 10/31/83)

[LP1: KILL ‘EM ALL (REMASTERED)]
1. Hit The Lights (2016 Remastered)
2. The Four Horsemen (2016 Remastered)
3. Motorbreath (2016 Remastered)
4. Jump In The Fire (2016 Remastered)
5. (Anesthesia) – Pulling Teeth [2016 Remastered]
6. Whiplash (2016 Remastered)
7. Phantom Lord (2016 Remastered)
8. No Remorse (2016 Remastered)
9. Seek & Destroy (2016 Remastered)
10. Metal Militia (2016 Remastered)

[LP2: LIVE AT ESPACE BALARD, PARIS, FRANCE – FEBRUARY 9TH, 1984 (2 LP)]
1. The Ecstasy of Gold (Live at Espace Balard ,Paris, France – 2/9/1984)
2. Hit The Lights (Live at Espace Balard ,Paris, France – 2/9/1984)
3. The Four Horsemen (Live at Espace Balard ,Paris, France – 2/9/1984)
4. Jump In The Fire (Live at Espace Balard ,Paris, France – 2/9/1984)
5. Phantom Lord (Live at Espace Balard ,Paris, France – 2/9/1984)
6. No Remorse (Live at Espace Balard ,Paris, France – 2/9/1984)
7. Ride The Lightning (Live at Espace Balard ,Paris, France – 2/9/1984)

[LP3: LIVE AT ESPACE BALARD, PARIS, FRANCE – FEBRUARY 9TH, 1984 (2 LP)]
1. Motorbreath (Live at Espace Balard ,Paris, France – 2/9/1984)
2. (Anesthesia) – Pulling Teeth [Live at Espace Balard ,Paris, France – 2/9/1984]
3. Whiplash (Live at Espace Balard ,Paris, France – 2/9/1984)
4. Seek & Destroy (Live at Espace Balard ,Paris, France – 2/9/1984)
5. Metal Militia (Live at Espace Balard ,Paris, France – 2/9/1984)

[LP4: JUMP IN THE FIRE (PICTURE DISC)]
1. Jump In The Fire
2. Seek & Destroy (“Live” at The Automatt)
3. Phantom Lord (“Live” at The Automatt)

[DVD: METALLICA LIVE AT THE METRO IN CHICAGO ON AUGUST 12TH, 1983]
1. Hit The Lights (Live) (Video Only/No Audio)
2. The Four Horsemen (Live) (Video Only/No Audio)
3. Jump In The Fire (Live) (Video Only/Partial Audio)
4. Phantom Lord (Live)
5. No Remorse (Live)
6. (Anesthesia) – Pulling Teeth (Live)
7. Whiplash (Live)
8. Seek And Destroy (Live)
9. Guitar Solo (Live)
10. Metal Militia (Live)

Mentre per Ride The Lightning, 6 CD, 4 LP e 1 DVD il contenuto sarà il seguente:

[CD1: RIDE THE LIGHTNING (REMASTERED)]
1. Fight Fire With Fire (2016 Remastered)
2. Ride The Lighting (2016 Remastered)
3. For Whom The Bells Tolls (2016 Remastered)
4. Fade To Black (2016 Remastered)
5. Trapped Under Ice (2016 Remastered)
6. Escape (2016 Remastered)
7. Creeping Death (2016 Remastered)
8. The Call Of Ktulu (2016 Remastered)

[CD2: METALLICA INTERVIEWS]
1. Metal Forces Interview with Lars, November 1984
2. WUSC Cleveland Radio Interview with Cliff & Kirk, February 1985
3. Metal Madness Interview with Lars, March 1985

[CD3: DEMOS & ROUGH MIXES FROM LARS’ VAULT]
1. Ride The Lightning (Studio Demo)
2. When Hell Freezes Over (Studio Demo)
3. Creeping Death (Studio Demo)
4. Fight Fire With Fire (Studio Demo)
5. Ride The Lightning (Garage Demo)
6. When Hell Freezes Over (Garage Demo)
7. Fight Fire With Fire (Garage Demo)
8. Ride The Lightning (Boom Box Demo)
9. Blitzkrieg (Rhythm Track Rough Mix)
10. Am I Evil (Studio Demo)

[CD4: LIVE AT KABUKI THEATRE, SAN FRANCISCO, CA – MARCH 15TH, 1985]
1. Fight Fire With Fire (Live at Kabuki Theatre, San Francisco, CA – 03/15/85)
2. Ride The Lightning (Live at Kabuki Theatre, San Francisco, CA – 03/15/85)
3. Phantom Lord (Live at Kabuki Theatre, San Francisco, CA – 03/15/85)
4. The Four Horsemen (Live at Kabuki Theatre, San Francisco, CA – 03/15/85)
5. (Anesthesia) – Pulling Teeth [Live at Kabuki Theatre, San Francisco, CA – 03/15/85]
6. For Whom The Bell Tolls (Live at Kabuki Theatre, San Francisco, CA – 03/15/85)
7. No Remorse (Live at Kabuki Theatre, San Francisco, CA – 03/15/85)
8. Fade To Black (Live at Kabuki Theatre, San Francisco, CA – 03/15/85)
9. Creeping Death (Live at Kabuki Theatre, San Francisco, CA – 03/15/85)
10. Guitar Solo (Live at Kabuki Theatre, San Francisco, CA – 03/15/85)
11. Am I Evil? (Live at Kabuki Theatre, San Francisco, CA – 03/15/85)
12. Motorbreath (Live at Kabuki Theatre, San Francisco, CA – 03/15/85)

[CD5: LIVE AT THE LYCEUM THEATRE, LONDON, UK – DECEMBER 20th, 1984]
1. Phantom Lord (Live At The Lyceum Theatre, London, UK – 12/20/84)
2. The Four Horsemen (Live At The Lyceum Theatre, London, UK – 12/20/84)
3. (Anesthesia) – Pulling Teeth [Live At The Lyceum Theatre, London, UK – 12/20/84]
4. For Whom The Bell Tolls (Live At The Lyceum Theatre, London, UK – 12/20/84)
5. No Remorse (Live At The Lyceum Theatre, London, UK – 12/20/84)
6. The Call Of Ktulu (Live At The Lyceum Theatre, London, UK – 12/20/84)
7. Seek & Destroy (Live At The Lyceum Theatre, London, UK – 12/20/84)
8. Whiplash (Live At The Lyceum Theatre, London, UK – 12/20/84)
9. Creeping Death (Live At The Lyceum Theatre, London, UK – 12/20/84)
10. Guitar Solo (Live At The Lyceum Theatre, London, UK – 12/20/84)
11. Metal Militia (Live At The Lyceum Theatre, London, UK – 12/20/84)

[CD6: LIVE AT CASTLE DONINGTON, UK – AUGUST 17TH, 1985]
1. Creeping Death (Live At Castle Donington, UK – 8/17/85)
2. Ride The Lighning (Live At Castle Donington, UK – 8/17/85)
3. For Whom The Bell Tolls (Live At Castle Donington, UK – 8/17/85)
4. The Four Horsemen (Live At Castle Donington, UK – 8/17/85)
5. Fade To Black (Live At Castle Donington, UK – 8/17/85)
6. Seek & Destroy (Live At Castle Donington, UK – 8/17/85)
7. Whiplash (Live At Castle Donington, UK – 8/17/85)
8. Motorbreath (Live At Castle Donington, UK – 8/17/85)

[LP1: RIDE THE LIGHTNING (REMASTERED)]
1. Fight Fire With Fire (2016 Remastered)
2. Ride The Lightning (2016 Remastered)
3. For Whom The Bell Tolls (2016 Remastered)
4. Fade To Black (2016 Remastered)
5. Trapped Under Ice (2016 Remastered)
6. Escape (2016 Remastered)
7. Creeping Death (2016 Remastered)
8. The Call of Ktulu (2016 Remastered)

[LP2: LIVE AT THE HOLLYWOOD PALLADIUM, LOS ANGELES, CA – MARCH 10TH, 1985 (2 LP)]
1. The Ecstasy of Gold (Live at The Hollywood Palladium, Los Angeles, CA – 3/10/85)
2. Fight Fire With Fire (Live at The Hollywood Palladium, Los Angeles, CA – 3/10/85)
3. Ride The Lightning (Live at The Hollywood Palladium, Los Angeles, CA – 3/10/85)
4. Phantom Lord (Live at The Hollywood Palladium, Los Angeles, CA – 3/10/85)
5. (Anesthesia) – Pulling Teeth [Live at The Hollywood Palladium, Los Angeles, CA – 3/10/85]
6. For Whom The Bell Tolls (Live at The Hollywood Palladium, Los Angeles, CA – 3/10/85)
7. No Remorse (Live at The Hollywood Palladium, Los Angeles, CA – 3/10/85)

[LP3: LIVE AT THE HOLLYWOOD PALLADIUM, LOS ANGELES, CA – MARCH 10TH, 1985 (2 LP)]
1. Fade To Black (Live at The Hollywood Palladium, Los Angeles, CA – 3/10/85)
2. Seek & Destroy (Live at The Hollywood Palladium, Los Angeles, CA – 3/10/85)
3. Creeping Death (Live at The Hollywood Palladium, Los Angeles, CA – 3/10/85)
4. Am I Evil (Live at The Hollywood Palladium, Los Angeles, CA – 3/10/85)
5. Motorbreath (Live at The Hollywood Palladium, Los Angeles, CA – 3/10/85)

[LP4: CREEPING DEATH (PICTURE DISC)]
1. Creeping Death
2. Am I Evil
3. Blitzkrieg

[DVD]
LIVE AT THE METAL HAMMER FESTIVAL IN ST. GOARSHAUSEN, GERMANY – SEPTEMBER 14, 1985
1. Creeping Death (Live)
2. Ride The Lightning (Live)
3. Disposable Heroes (Live)
4. No Remorse (Live)
5. (Anesthesia) – Pulling Teeth (Live)
6. For Whom The Bell Tolls (Live)
7. The Four Horsemen (Live)
8. Fade to Black (Live)
9. Seek and Destroy (Live)
10. Whiplash (Live)
11. Fight Fire With Fire (Live)
12. Guitar Solo (Live)
13. Am I Evil? (Live)
14. Motorbreath (Live)

LIVE AT MTV’S DAY ON THE GREEN AT OAKLAND STADIUM, OAKLAND, CA – AUGUST 31, 1985
1. Creeping Death (Live)
2. Ride the Lightning (Live)
3. For Whom the Bell Tolls (Live)
4. MTV Day On The Green Interview with Lars and James

DANISH TV
1. “Lars Ulrich When He Was Young” *Lars’ first television interview
2. “SPOT – Lars Ulrich”

Il tutto verrà pubblicato, a livello ufficiale, dalla Universal.

foghat complete bearsville albums

Sempre il 15 aprile, ma su etichetta Warner/Rhino, uscirà questo The Complete Bearsville Album Collection dei Foghat, un box da 13 CD che raccoglie tutti gli album pubblicati negli anni fra il 1971 e il 1983 dalla band “americana” ( o così pensa la gente, ma in effetti il gruppo era tipicamente di formazione inglese, con tre fuoriusciti dai Savoy Brown di Looking In del 1970, “Lonesome” Dave Peverett, Roger Earl Tony Stevens, a cui si aggiunse Rod Price, alla seconda chitarra e alla slide, proveniente dai Black Cat Bones. Con il solo batterista Roger Earl della formazione originale ( i due chitarristi e cantanti sono entrambi morti) il gruppo continua tuttora la sua attività, ma gli anni d’oro sono stati effettivamente quelli esaminati in questo cofanetto. Anzi, il periodo migliore del blues-rock tendente all’heavy, ma di grande energia e qualità dire che arriva fino al Live del 1977, anche se pure gli album successivi non sono male, ma decisamente più di maniera.

Ecco il contenuto del box:

[CD1: Foghat]
1. I Just Want To Make Love To You
2. Trouble Trouble
3. Leavin’ Again (Again)
4. Fool’s Hall Of Fame
5. Sarah Lee
6. Highway (Killing Me)
7. Maybelline
8. A Hole To Hide In
9. Gotta Get To Know You (LP Version)

[CD2: Rock And Roll]
1. Ride, Ride, Ride
2. Feel So Bad
3. Long Way To Go
4. It’s Too Late
5. What A Shame
6. Helping Hand
7. Road Fever
8. She’s Gone
9. Couldn’t Make Her Stay

[CD3: Energized]
1. Honey Hush
2. Step Outside
3. Golden Arrow
4. Home In My Hand
5. Wild Cherry
6. That’ll Be The Day
7. Fly By Night
8. Nothing I Won’t Do

[CD4: Rock And Roll Outlaws]
1. Eight Days On The Road
2. Hate To See You Go
3. Dreamer
4. Trouble In My Way
5. Rock And Roll Outlaw
6. Shirley Jean
7. Blue Spruce Woman
8. Chateau Lafitte ’59 Boogie

[CD5: Fool For The City]
1. Fool For The City
2. My Babe
3. Slow Ride
4. Terraplane Blues
5. Save Your Loving (For Me)
6. Drive Me Home
7. Take It Or Leave It

[CD6: Night Shift]
1. Drivin’ Wheel
2. Don’t Run Me Down
3. Burnin’ The Midnight Oil
4. Night Shift
5. Hot Shot Love
6. Take Me To The River
7. I’ll Be Standing By

[CD7: Live]
1. Fool For The City
2. Home In My Hand
3. I Just Want To Make Love To You
4. Road Fever
5. Honey Hush
6. Slow Ride

[CD8: Stone Blue]
1. Stone Blue
2. Sweet Home Chicago
3. Easy Money
4. Midnight Madness
5. It Hurts Me Too
6. High On Love
7. Chevrolet
8. Stay With Me

[CD9: Boogie Motel]
1. Somebody’s Been Sleepin’ In My Bed
2. Third Time Lucky (First Time I Was A Fool)
3. Comin’ Down With Love
4. Paradise Alley
5. Boogie Motel
6. Love In Motion
7. Nervous Release

[CD10: Tight Shoes]
1. Stranger In My Home Town
2. Loose Ends
3. Full Time Lover
4. Baby, Can I Change Your Mind
5. Too Late The Hero
6. Dead End Street
7. Be My Woman
8. No Hard Feelings

[CD11: Girls To Chat & Boys To Bounce]
1. Wide Boy
2. Let Me Get Close To You
3. Live Now – Pay Later
4. Love Zone
5. Delayed Reaction
6. Second Childhood
7. Weekend Driver
8. Sing About Love

[CD12: In The Mood For Something Rude]
1. Slipped, Tripped, Fell In Love
2. Bustin’ Up Or Bustin’ Out
3. Take This Heart Of Mine
4. Love Rustler
5. Ain’t Livin’ Long Like This
6. Back For A Taste Of Your Love
7. There Ain’t No Man That Can’t Be Taught
8. And I Do Just What I Want

[CD13: Zig-Zag Walk]
1. That’s What Love Can Do
2. Zig-Zag Walk
3. Choo Choo Ch’Boogie
4. Jenny Don’t Mind
5. Three Wheel Cadillac
6. It’ll Be Me
7. Silent Treatment
8. Down The Road Apiece
9. Seven Day Weekend
10. Linda Lou

Siamo dalle parti di Bad Company, ZZ Top, BTO, Grand Funk, il tutto nobilitato dal grande uso della slide di Rod Price, vero virtuoso dello strumento.

graham nash this path tonight

Graham Nash era da 14 anni che non pubblicava un nuovo album a nome proprio, l’ultimo era stato Songs For Survivors del 2002. Il CD, che uscirà il 15 aprile per la Blue Castle Records/ADA distribuzione Warner, è prodotto da Shane Fontayne, che suona anche la chitarra nel disco, insieme a Jennifer Condos al basso, Todd Caldwell all’organo, Patrick Warren al piano e Jay Bellerose alla batteria, This Path Tonight esce in molte versioni: quello per il download avrà 13 brani, mentre la versione normale ne conterrà 10, in quella Deluxe CD+DVD ci saranno anche contenuti video sostanziosi, oltre ad una intervista ben 20 brani registrati dal vivo, in un DVD che dovrebbe durare oltre 2 ore e, forse, contenere anche qualcuna delle bonus della versione digitale. E poi ci sarà il vinile.

Qui sotto potete leggere i contenuti delle varie edizioni:

Tracklist
1. This Path Tonight
2. Myself At Last
3. Cracks In The City
4. Beneath The Waves
5. Fire Down Below
6. Another Broken Heart
7. Target
8. Golden Days
9. Back Home
10. Encore
MP3 Deluxe Edition Bonus Tracks:
11. Mississippi Burning
12. Watch Out For The Wind
13. The Fall

[Bonus DVD — Exclusive To Amazon CD/DVD Deluxe Edition] solo per l’America, in Italia si troverà regolarmente.
1. Bus Stop
2. King Midas
3. I Used To Be A King
4. Marrakesh Express
5. Immigration Man
6. Golden Days
7. Myself At Last
8. Wasted On The Way
9. Wind On The Water
10. Our House
11. Military Madness
12. Simple Man
13. Margeurita
14. Taken At All
15. Watch Out For The Wind
16. Just A Song
17. Cathedral
18. Chicago
19. Blackbird
20. Teach Your Children

santana iv

Chissà perché ero convinto che ne avessero fatti più di tre! Scherzi a parte la numerazione dell’album Santana IV si riferisce alla prima configurazione della band di Carlos Santana, quella di Woodstock, del primo album con il leone e di Abraxas, e poi ancora si Santana III dove in formazione entrò Neal Schon come seconda chitarra solista. L’edizione migliore del gruppo (anche se Caravanserai, Welcome, Borboletta e il triplo Live giapponese Lotus sono ancora dei grandi dischi). Comunque parliamo della formazione che accanto a Santana e Schon prevedeva Michael Shrieve alla batteria, Gregg Rolie alle tastiere e alla voce. Poi c’era Mike Carabello alle percussioni , oltre a José “Chepito” Areas, sempre alle percussioni e David Brown al basso. Questi due ultimi non ci saranno (Brown perché è morto e Areas non vi saprei dire, però sostituito da Karl Perazzo, altro collaboratore storico di Santana): aggiunti ci saranno il “nuovo” bassista Benny Rietveld, un olandese in formazione dai tempi di Supernatural, e come ospite, alla voce in due canzoni, il mitico Ronald isley degli Isley Brothers. 

I titoli dei brani e quello che si è potuto sentire fino ad ora lasciano ben sperare sulla riuscita del disco che uscirà il 15 aprile su etichetta Santana IV, con questi contenuti:

 1. Yambu
2. Shake It
3. Anywhere You Want To Go
4. Fillmore East
5. Love Makes The World Go Round (featuring Ronald Isley)
6. Freedom In Your Mind (featuring Ronald Isley)
7. Choo Choo
8. All Aboard
9. Sueños
10. Caminando
11. Blues Magic
12. Echizo
13. Leave Me Alone
14. You And I
15. Come As You Are
16. Forgiveness

Magari non suoneranno più così, ma si può sempre sperare.

sturgill simpson a sailor's guide to earth

Sturgill Simpson è uno dei nomi “nuovi” (anche se ha già 37 anni) più interessanti del nuovo country, roots, southern, un bel sound pieno: il precedente album Metamodern Sounds In Country Music, uscito nel 2014, era prodotto da Dave Cobb. Ora esordisce su Atlantic con il nuovo album, il terzo, A sailor’s guide to earth, prodotto dallo stesso Simpson, che scrive tutte le canzoni, meno una cover di In Bloom dei Nirvana, scelta curiosa, ma riuscita https://www.youtube.com/watch?v=NpDYfkymaSE !

sam bean jesca hoop love letter for fire

Una accoppiata inconsueta è quella che vede insieme Sam Beam (Iron Wine) Jesca Hoop (che molti conoscono di nome, perché è stata la tata dei tre figli di Tom Waits, che l’ha incoraggiata verso una carriera musicale che ad oggi consta di cinque album ed alcuni EP, tutti abbastanza interessanti); il loro disco, in uscita sempre il 15 aprile per la Sub Pop, si intitola Love Letter For Fire. è prodotto da Tucker Martine (Modest Mouse, Decemberists, Neko Case) e vede la collaborazione di Robert Burger (keyboardss), Eyvind Kang (violin, viola), Glenn Kotche dei Wilco(drums, percussion), Sebastian Steinberg (bass) e Edward Rankin-Parker (cello). Sembra un disco interessante, con le due voci che si intrecciano in modo affascinante.

pj harvey the hope six demolition project

Sempre il 16, su Island/Universal in Europa e su Vagrant negli States, esce il nuovo album di Pj Harvey, The Hope Six Demolition Project, a cinque anni dall’ottimo Let England Shake, il disco è prodotto sempre dal trittico Harvey/Flood/John Parish, contiene 11 nuove canzoni, tutte scritte da PJ durante i suoi viaggi tra il Kossovo, l’Afghanistan e Washington, negli Stati Uniti. Anche questa volta la parte Video sarà importante

e

E per concludere un paio di titoli in uscita a fine mese.

jayhawks paging mr. proust

Marc Olson Gary Louris non si parlano di nuovo (con il primo, visto lo scorso anno in Italia, che adotta una sorta di tattica ” i Jayhawks chi?”), ma il resto del nucleo storico, Marc Perlman (basso), Tim O’Reagan (batteria, voce), e Karen Grotberg (tastiere e voce), insieme a Gary Louris ha deciso di pubblicare un nuovo album Paging Mr. Proust, in uscita il 29 aprile per la Sham/Thirty Tigers:

1. Quiet Corners & Empty Spaces
2. Lost The Summer
3. Lovers Of The Sun
4. Pretty Roses In Your Hair
5. Leaving The Monsters Behind
6. Isabel’s Daughter
7. Ace
8. The Devil Is In Her Eyes
9. Comeback Kids
10. The Dust Of Long-Dead Stars
11. Lies In Black & White
12. I’ll Be Your Key

bad company live 1977 1979

Sempre il 29 aprile la Warner/Rhino pubblicherà questo doppio CD con due concerti inediti dei Bad Company Live 1977 & 1979. La formazione è quella originale che si legge in copertina: Paul Rodgers, Mick Ralphs, Boz Burrell, Simon Kirke con il loro classico rock-blues energico e grintoso (e due begli assoli di batteria, uno per concerto:

Tracklist
[CD1]
1. Burnin’ Sky (Live at The Summit, Houston, Texas – 23rd May 1977)
2. Too Bad (Live at The Summit, Houston, Texas – 23rd May 1977)
3. Ready For Love (Live at The Summit, Houston, Texas – 23rd May 1977)
4. Heartbeat (Live at The Summit, Houston, Texas – 23rd May 1977)
5. Morning Sun (Live at The Summit, Houston, Texas – 23rd May 1977)
6. Man Needs Woman (Live at The Summit, Houston, Texas – 23rd May 1977)
7. Leaving You (Live at The Summit, Houston, Texas – 23rd May 1977)
8. Shooting Star (Live at The Summit, Houston, Texas – 23rd May 1977)
9. Simple Man (Live at The Summit, Houston, Texas – 23rd May 1977)
10. Movin’ On (Live at The Summit, Houston, Texas – 23rd May 1977)
11. Like Water (Live at The Summit, Houston, Texas – 23rd May 1977)
12. i. Live For The Music (Live at The Summit, Houston, Texas – 23rd May 1977)
13. ii. Drum Solo (Live at The Summit, Houston, Texas – 23rd May 1977)
14. Good Lovin’ Gone Bad (Live at The Summit, Houston, Texas – 23rd May 1977)
15. Feel Like Makin’ Love (Live at The Summit, Houston, Texas – 23rd May 1977)

[CD2]
1. Bad Company (Live at The Empire Pool, Wembley, London – 9th March 1979)
2. Gone, Gone, Gone (Live at The Empire Pool, Wembley, London – 9th March 1979)
3. Shooting Star (Live at The Empire Pool, Wembley, London – 9th March 1979)
4. Rhythm Machine (Live at The Empire Pool, Wembley, London – 9th March 1979)
5. Oh, Atlanta (Live at The Empire Pool, Wembley, London – 9th March 1979)
6. She Brings Me Love (Live at The Empire Pool, Wembley, London – 9th March 1979)
7. Run With The Pack (Live at The Empire Pool, Wembley, London – 9th March 1979)
8. i. Evil Wind (Live at The Empire Pool, Wembley, London – 9th March 1979)
9. ii. Drum Solo (Live at The Empire Pool, Wembley, London – 9th March 1979)
10. Honey Child (Live at The Empire Pool, Wembley, London – 9th March 1979)
11. Rock Steady (Live at The Empire Pool, Wembley, London – 9th March 1979)
12. Rock ‘n’ Roll Fantasy (Live at The Empire Pool, Wembley, London – 9th March 1979)
13. Hey Joe (Live at Capitol Center, Washington, DC 26th June 1979)
14. Feel Like Makin’ Love (Live at The Empire Pool, Wembley, London – 9th March 1979)
15. Can’t Get Enough (Live at The Empire Pool, Wembley, London – 9th March 1979)

Anche per oggi è tutto, alla prossima.

Bruno Conti