Per La Serie Un Cofanetto Non Si Nega A Nessuno! Cozy Powell – The Polydor Years

cozy powell the polydor years

Cozy Powell – The Polydor Years – 3 CD Caroline/Universal

Cozy Powell, uno dei batteristi storici del rock e dell’hard rock britannico è scomparso ormai da parecchi anni, nel 1998 ,a soli 50 anni, e forse non ha lasciato una traccia indelebile nella storia della musica, ma è stato uno dei batteristi più potenti ed eclettici in quel ambito musicale. Ha iniziato con i Sorcerers, una band che obiettivamente nessuno ricorda, ma poi, dove avere incrociato i suoi percorsi con Robert Plant, John Bonham, Dave Pegg e Tony Iommi, tutti prima che diventassero famosi, nel 1970 arriva il primo incarico importante, come batterista per il Jeff Beck Group, coi quale incide dei brani per un progetto di brani della Tamla Motown, che rimane a tutt’oggi incompleto ed inedito, registrato nel periodo in cui Beck era reduce dall’incidente che gli aveva impedito di formare un gruppo con Bogert ed Appice dei Vanilla Fudge, che avrebbero formato i Cactus. Nel frattempo in Inghilterra Powell partecipa al Festival dell’Isola di Wight come batterista con Tony Joe White, e finalmente nell’ottobre del 1971 esce il primo dei due ottimi dischi del Jeff Beck Group Mark II, Rough And Ready, seguito l’anno successivo dal disco omonimo, a questo punto Jeff può formare il trio Beck, Bogert And Appice e Cozy entra nei Bedlam, una band che non ha lasciato tracce significative, se non un buon disco di rock-blues progressivo nel 1973. Nello stesso anno Cozy Powell registra Dance With The Devil https://www.youtube.com/watch?v=NO_fx1WshCA, un singolo che nel gennaio del 1974 arriverà fino al n° 3 delle classifiche inglesi, con Suzi Quatro al basso, poi inizia una serie di incontri con musicisti del giro hard-rock-blues che non approdano a nulla, fino a che nel 1975 entra nei Rainbowinsieme a Ritchie Blackmore Ronnie James Dio, dove rimarrà fino alla fine degli anni ’70. Uno potrebbe pensare che questo box sia una sorta di summa del meglio delle collaborazioni di Powell in quella decade, ma in effetti raccoglie i suoi tre dischi solisti, pubblicati appunto per la Polydor tra il 1979 e il 1983.

E più precisamente Over The Top del 1979, Tilt del 1981 Octopuss del 1983. In seguito il nostro amico suonerà ancora nel Michael Shenker Group, nei Whitesnake dal 1982 al 1985, come Emerson, Lake & Powell, per un paio di anni, forse perché era l’unico batterista di una certa caratura con il cognome che iniziava per P, per poter usare la sigla E, L & P; altre apparizioni con i Black Sabbath, la Brian May Band, il Peter Green Splinter Group, Yingwie Malmesteen, fino alla morte avvenuta nell’aprile del 1998 in seguito ad un eclatante incidente automobilistico avvenuto in autostrada a 150 chilometri all’ora.. Come si rileva dai nomi citati, più o meno sapete cosa aspettarvi nel contenuto dei tre dischi presenti in questo cofanetto, che tra i suoi pregi ha anche il fatto di avere un costo che dovrebbe essere intorno ai 20 euro, forse meno. Nel primo disco, quello del 1979, alle chitarre si alternano Gary Moore, Bernie Marsden Clem Clempson, al basso troviamo Jack Bruce e alle tastiere Don Airey, con Max Midlleton nel brano The Loner, dedicato a Jeff Beck. Il produttore è Martin Birch, quello di quasi tutti i dischi migliori dei Deep Purple, dei Fleetwood Mac, dei Wishbone Ash, dei Rainbow e dei Whitesnake, oltre a decine di altri gruppi. Nella versione contenuta nel box il CD riporta ben 8 bonus tracks, tra cui sei brani strumentali. Anche in Tilt ci sono una valanga di ospiti: di nuovo Bernie Marsden, Gary Moore, Jack Bruce Don Airey, ma anche Jeff Beck, Mel Collins David Sancious. In Octopuss appaiono Colin Hodgkinson, lo strepitoso bassista dei Back Door, un trio jazz-rock attivo all’inizio anni ’70 https://www.youtube.com/watch?v=2EL_AiCDXP0 , dove gli strumenti solisti erano il sax e il basso, usato quasi come una chitarra, Mel Galley dei Trapeze, Gay Moore, Don Airey Jon Lord completano la line-up del disco. Tre più che onesti dischi di, come vogliamo chiamarlo, hard-rock-blues virtuosistico (ogni tanto forse anche “esagerato”, come nella title-track del primo album che è un ri-arrangiamento di un brano di Tchaikvosky, però suonato spesso alla grande), con l’accento sovente posto, naturalmente, sulla presenza della batteria. Ecco il contenuto completo del cofanetto.

[CD1: Over The Top]
1. Theme One
2. Killer
3. Heidi Goes To Town
4. El Sid
5. Sweet Poison
6. The Loner
7. Over The Top
Bonus Tracks:
8. Over The Top (Single Version)
9. The Loner (Single Version)
10. Heidi Goes To Town (Instrumental 1)
11. Heidi Goes To Town (Instrumental 2)
12. Sweet Poison (Instrumental 1)
13. Sweet Poison (Instrumental 2)
14. Sweet Poison (Instrumental 3)
15. The Loner (Instrumental)

[CD2: Tilt]
1. Cat Moves
2. Sunset
3. Living A Lie
4. Hot Rock
5. The Blister
6. The Right Side
7. Jekyll & Hyde
8. Sooner Or Later

[CD3: Octopuss]
1. Up On The Downs
2. 633 Squadron
3. Octopuss
4. The Big Country
5. Formula One
6. Princetown
7. Dartmoore
8. The Rattler

Esce il 1° di settembre.

Bruno Conti