Un Onesto Album Rock Dalla Lunga Gestazione Per Il Popolare Gruppo Americano: Direttamente Al 1° Posto Delle Classifiche. Dave Matthews Band – Come Tomorrow

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Dave Matthews Band – Come Tomorrow – Rca Records

Come Tomorrow è il nono album di studio della Dave Matthews Band, arriva a circa sei anni di distanza dal precedente Away From The World, e a differenza appunto dei precedenti ha avuto una lunga gestazione. Nove dei quattordici brani contenuti fanno già parte del repertorio da tempo live della band, che come sappiamo è immane (esistono quasi una cinquantina di album dal vivo al loro attivo): due pezzi vedono ancora la presenza in studio di LeRoi Moore, il vecchio sassofonista scomparso nel 2009 e in uno appare Boyd Tinsley, il violinista che è stato licenziato dal gruppo per problemi legati a presunte molestie sessuali. Il CD è stato registrato con quattro diversi produttori,  John Alagia, Mark Batson, Rob Cavallo e Rob Evans, tra Seattle, Los Angeles e Charlottesville (che è la citta elettiva del sudafricano Matthews),  il suono è quello solito della DBM, che benché  spesso inserita nel filone jam band, in effetti oscilla tra rock classico, pop, funk, alternative, insomma pensate un genere e lo trovate nello stile e nel DNA di Matthews e soci, soprattutto dal vivo.

La partenza è affidata a Samurai Cop (Oh Joy Begin), un pezzo che potrebbe ricordare nella struttura certe canzoni degli ultimi U2 (insomma di quelle buone, senza essere memorabili), comunque decisamente rock e che ruota intorno al consueto eccellente lavoro della solista di Tim Reynolds; Can’t Stop è uno dei brani composti coralmente dal gruppo, viene dal passato e annovera tra gli autori anche Moore, presente al sax, e Tinsley, e ruota intorno al classico funky sound dei loro brani più influenzati dal R&B, dove si apprezza la voce calda e partecipe del nostro, oltre ad un lavoro di finezza complessivo della sezione ritmica, molto impegnata,  come pure i fiati https://www.youtube.com/watch?v=3c8uD6UeB9E . Here On Out è una delle classiche ballate di Matthews, con il sound che partendo dalla sua chitarra acustica arpeggiata, utilizza nella produzione un  grande impiego di archi e fiati, forse persino eccessivo nella sua opulenza orchestrale, non male comunque, con Dave che impiega saltuariamente anche il suo abituale falsetto, che poi viene spinto ai limiti nella successiva That Girl Is You, forse anche esagerandone l’uso in un funky-pop non memorabile. Meglio la successiva She, firmata con il produttore John Alagia, benché l’approccio decisamente rock con duri riff di chitarra sia inconsueto per la band, con coda strumentale finale che sicuramente verrà elaborata per lunghe improvvisazioni nelle esibizioni live https://www.youtube.com/watch?v=Nr1pwLhgf0A ; Idea Of You è l’altro brano con LeRoi Moore, e Boyd Tinsley al violino, con l’intro presa da un concerto, è uno di quei tipici brani sognanti che appartiene alla migliore tradizione della band, tra l’epico e l’intimista, con accelerazioni e rallentamenti improvvisi che evidenziano il suono corale della DMB.

Molto piacevole anche Virginia In The Rain, altra ballad mid-tempo dalle atmosfere sospese che girano attorno al suono di un piano elettrico e della solista di Reynolds, con la voce misurata di Matthews più intima e carezzevole, che poi in Again And Again sfodera un timbro vocale alla Sting (visto che il musicista inglese nel frattempo è impegnato a fare orrori musicali con Shaggy), per una pop song leggerina, tralasciamo il frammento funky Bkdkdkdd, che più che un brano è un codice fiscale. Decisamente più riuscita un’altra dolce e deliziosa ballata come Black And Blue Bird, dove Matthews mette a fuoco gli elementi più cantautorali della propria musica e anche Do You Remember ne illustra il lato più elettroacustico, prima di passare alla title track Come Tomorrow, semplicemente una bella canzone, con temi che vertono sul sociale e sul politico, e in cui Dave viene raggiunto da Brandi Carlile, che è ospite come seconda voce in questa deliziosa ode al futuro, dove l’arrangiamento orchestrale questa volta è perfetto per il mood trasognato del brano, forse fin troppo ottimista nel testo: “All the girls and boys will sing/Come tomorrow we fix everything/So as long as we survive today/come tomorrow we go and find a way”, ma d’altronde senza speranza cosa viviamo a fare? Chiude When I’m Weary, altra breve ode pianistica di buona fattura. Il disco è andato direttamente al 1° posto delle classifiche risultando il più venduto album rock degli ultimi quattro anni in una settimana e anche quello finora con le maggiori vendite nel 2018.

Bruno Conti