La “Compagnia Del Tempo Freddo”…Vi Riscalderà! Cold Weather Company – Find Light

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Cold Weather Company – Find Light – Cold Weather Company CD

Terzo album per i Cold Weather Company, un trio proveniente dal New Jersey e dotato di un suono molto particolare. Infatti i tre non fanno del classico rock, e neppure un tipo di musica che può essere identificata come Americana, ma piuttosto una sorta di folk-rock dalle atmosfere intime e con aperture melodiche decisamente creative e non scontate, un sound avvolgente tutto costruito intorno alle chitarre e voci di Brian Curry e Jeff Petescia ed allo splendido pianoforte (e voce) di Steve Schimchick, ai quali di volta in volta si aggiungono una sezione ritmica discreta (ma non sempre), altre volte una sezione fiati, altre ancora un accompagnamento d’archi quasi cameristico. Le atmosfere dei brani dei CWC sono quasi sempre crepuscolari ma non affiora mai la noia, grazie anche alla grinta che i nostri ci mettono nell’esecuzioni ed all’originalità di fondo della proposta, dato che le canzoni presenti non somigliano molto a ciò che si sente normalmente in giro ma hanno una vita ed uno stile propri, e Find Light è il modo migliore per scoprirli.

Hazel, che apre l’album, è una ballata profondamente evocativa e suonata con grande forza nonostante la presenza di una strumentazione acustica: il piano è protagonista insieme alle chitarre e sul finale c’è un crescendo strumentale di sicuro impatto. La voce particolare di Schimchick (ricorda un po’ quella di Dave Matthews) caratterizza in maniera netta la pianistica Clover, un folk-rock dal ritmo sostenuto e con soluzioni melodiche non banali, ed ancora meglio è Brothers, rock ballad dal motivo intrigante e diretto con un arrangiamento classico e basato ancora una volta sull’intreccio di piano e chitarre (il leit motiv del CD), una canzone davvero bella; la bucolica Birds On A String è contraddistinta da un’atmosfera rilassata e distesa, ed è bissata da Circles, squisito pastiche acustico (ma full band) di nuovo con un notevole impasto strumentale.

Do No Harm (che viene brevemente ripresa a fine album) è un eccellente brano tra folk e cantautorato puro, in cui risalta la bravura dei nostri come musicisti ed in particolare l’impostazione classica di Schimchick alla tastiera https://www.youtube.com/watch?v=KRvO-Ukd_oA . Il CD, un’ora di musica, presenta diverse altre canzoni degne di nota, tra cui la sognante ancorché brevissima Dawn, la mossa Pocket, deliziosa pop song dal sapore folk ed i fiati a dare più spessore al suono, l’intensa Mount Desert Island, melodicamente tra le più interessanti, la fluida e gradevole Old But True, anch’essa dal marcato gusto pop, e la lenta e struggente Atlas. Una bella realtà questi Cold Weather Company: originali, creativi e per nulla prevedibili.

Marco Verdi

Un Onesto Album Rock Dalla Lunga Gestazione Per Il Popolare Gruppo Americano: Direttamente Al 1° Posto Delle Classifiche. Dave Matthews Band – Come Tomorrow

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Dave Matthews Band – Come Tomorrow – Rca Records

Come Tomorrow è il nono album di studio della Dave Matthews Band, arriva a circa sei anni di distanza dal precedente Away From The World, e a differenza appunto dei precedenti ha avuto una lunga gestazione. Nove dei quattordici brani contenuti fanno già parte del repertorio da tempo live della band, che come sappiamo è immane (esistono quasi una cinquantina di album dal vivo al loro attivo): due pezzi vedono ancora la presenza in studio di LeRoi Moore, il vecchio sassofonista scomparso nel 2009 e in uno appare Boyd Tinsley, il violinista che è stato licenziato dal gruppo per problemi legati a presunte molestie sessuali. Il CD è stato registrato con quattro diversi produttori,  John Alagia, Mark Batson, Rob Cavallo e Rob Evans, tra Seattle, Los Angeles e Charlottesville (che è la citta elettiva del sudafricano Matthews),  il suono è quello solito della DBM, che benché  spesso inserita nel filone jam band, in effetti oscilla tra rock classico, pop, funk, alternative, insomma pensate un genere e lo trovate nello stile e nel DNA di Matthews e soci, soprattutto dal vivo.

La partenza è affidata a Samurai Cop (Oh Joy Begin), un pezzo che potrebbe ricordare nella struttura certe canzoni degli ultimi U2 (insomma di quelle buone, senza essere memorabili), comunque decisamente rock e che ruota intorno al consueto eccellente lavoro della solista di Tim Reynolds; Can’t Stop è uno dei brani composti coralmente dal gruppo, viene dal passato e annovera tra gli autori anche Moore, presente al sax, e Tinsley, e ruota intorno al classico funky sound dei loro brani più influenzati dal R&B, dove si apprezza la voce calda e partecipe del nostro, oltre ad un lavoro di finezza complessivo della sezione ritmica, molto impegnata,  come pure i fiati https://www.youtube.com/watch?v=3c8uD6UeB9E . Here On Out è una delle classiche ballate di Matthews, con il sound che partendo dalla sua chitarra acustica arpeggiata, utilizza nella produzione un  grande impiego di archi e fiati, forse persino eccessivo nella sua opulenza orchestrale, non male comunque, con Dave che impiega saltuariamente anche il suo abituale falsetto, che poi viene spinto ai limiti nella successiva That Girl Is You, forse anche esagerandone l’uso in un funky-pop non memorabile. Meglio la successiva She, firmata con il produttore John Alagia, benché l’approccio decisamente rock con duri riff di chitarra sia inconsueto per la band, con coda strumentale finale che sicuramente verrà elaborata per lunghe improvvisazioni nelle esibizioni live https://www.youtube.com/watch?v=Nr1pwLhgf0A ; Idea Of You è l’altro brano con LeRoi Moore, e Boyd Tinsley al violino, con l’intro presa da un concerto, è uno di quei tipici brani sognanti che appartiene alla migliore tradizione della band, tra l’epico e l’intimista, con accelerazioni e rallentamenti improvvisi che evidenziano il suono corale della DMB.

Molto piacevole anche Virginia In The Rain, altra ballad mid-tempo dalle atmosfere sospese che girano attorno al suono di un piano elettrico e della solista di Reynolds, con la voce misurata di Matthews più intima e carezzevole, che poi in Again And Again sfodera un timbro vocale alla Sting (visto che il musicista inglese nel frattempo è impegnato a fare orrori musicali con Shaggy), per una pop song leggerina, tralasciamo il frammento funky Bkdkdkdd, che più che un brano è un codice fiscale. Decisamente più riuscita un’altra dolce e deliziosa ballata come Black And Blue Bird, dove Matthews mette a fuoco gli elementi più cantautorali della propria musica e anche Do You Remember ne illustra il lato più elettroacustico, prima di passare alla title track Come Tomorrow, semplicemente una bella canzone, con temi che vertono sul sociale e sul politico, e in cui Dave viene raggiunto da Brandi Carlile, che è ospite come seconda voce in questa deliziosa ode al futuro, dove l’arrangiamento orchestrale questa volta è perfetto per il mood trasognato del brano, forse fin troppo ottimista nel testo: “All the girls and boys will sing/Come tomorrow we fix everything/So as long as we survive today/come tomorrow we go and find a way”, ma d’altronde senza speranza cosa viviamo a fare? Chiude When I’m Weary, altra breve ode pianistica di buona fattura. Il disco è andato direttamente al 1° posto delle classifiche risultando il più venduto album rock degli ultimi quattro anni in una settimana e anche quello finora con le maggiori vendite nel 2018.

Bruno Conti