Tra Folk, Rock E Country, Un Ottimo Duo O Mini Band Che Dir Si Voglia. Caamp – By And By

caamp by & by

Caamp – By And By – By And By Records/Mom + Pop

Attivi discograficamente dal 2016, con un CD acustico autogestito e un paio di EP, i Caamp sono un duo folk(rock) che viene da Columbus, Ohio, formato da due amici di infanzia, Taylor Meier, voce solista e chitarra, e Evan Westfall, banjo, che però si arrangiano anche con batteria, piano e chitarre elettriche, ai quali sì è aggiunto nel 2018 il bassista Matt Vinson. Diciamo che dal folk più minimale degli esordi, i due hanno aggiunto man mano una strumentazione più ricercata, elementi  di roots rock, qualche sentore blues e folk, creando un suono più robusto, dove confluiscono elementi che ricordano lo Springsteen di Nebraska o Ghost Of Tom Joad, ma anche le melodie più accattivanti di Lumineers, Fleet Foxes e Mumford and Sons, e grazie alla voce profonda ed espressiva di Meier, qualcuno ha fatto dei paragoni pure con il giovane Alex Chilton dei Box Tops. Tutte cose che ci potrebbero stare.

Feels Like Home parte con una acustica accarezzata, poi entra il banjo che è lo strumento più caratterizzante del suono, una ballata dai retrogusti gospel , con la voce rauca ed appassionata che intona una sorta di peana malinconico alla propria terra di origine, fino ad una accelerazione del ritmo nel finale che ricorda i primi brani, i migliori dei Mumford and Sons, anche con qualche coretto ad hoc. Keep The Blues Away, come da titolo, il blues non lo allontana, ma lo abbellisce di elementi country e folk, qualche vago rimando alla prima Nitty Gritty spensierata o a dei Lumineers in possesso di un cantante più dotato vocalmente (insomma), sempre con il banjo a menare le danze, poi a seguire arriva un pezzo più elettrico come No Sleep, che introduce elementi  di R&R gentile alla Buddy Holly o del primo Jonathan Richman, con la batteria che si fa aggressiva insieme alla chitarra, ma niente di “pericoloso”. Peach Fuzz ha un riff che ricorda, neanche tanto vagamente, quello di Sweet Jane, riteniamolo un omaggio più che un plagio, visto che poi il brano cambia, sempre con un piacevole afflato rock, comprensivo di marcato groove basso-batteria e di un bel assolo di chitarra elettrica.

Wolf Song è un deliziosa ballatona folk, all’inizio solo chitarra acustica, banjo e basso, una bella melodia e la voce struggente di Meier, su cui si innesta anche l’intervento della tromba di Lee Tucker, poi entra il resto della band , per un brano veramente bello. Penny Heads Up è nuovamente più allegra e disimpegnata, un ritornello che ti rimane in testa facilmente, come quello della successiva Wunderbar, più malinconica e con vaghe reminiscenze à la Nick Drake, grazie al contrabbasso di Vinson che fa il Danny Thompson, mentre il banjo ricama nella più animata parte finale. On & On &On ha nostalgici sentori pop targati sixties, miscelati al solito folk umorale della band, con tocchi deliziosi di una chitarra elettrica twangy, con la felpata Moonsmoke che mette in evidenza la voce roca e risonante di Meier, appoggiata su un arrangiamento scarno ma raffinato, Huckleberry Love è di nuovo portatrice sana di folk, intriso di armonie spigliate e sbarazzine, magari non perfettamente compiuta, anche se nel finale si anima in modo brillante, grazie al solito interscambio tra banjo e chitarra elettrica, mentre la title track è una classica canzone da provetto cantautore folk, colpito da una improvvisa botta di allegria, sempre immersa tra strimpellate di acustica e banjo, e il giusto tocco della elettrica.

A chiudere, le meditazioni di Of Love And Life la tipica Campfire Song da cantare in un circolo di amici, mentre qualcuno suona il banjo e tutti armonizzano piacevolmente, mentre qualcun altro mi spiega cosa diavolo significa Caamp! Al solito reperibilità alquanto scarsa.

Bruno Conti