Una Line-Up Durata Pochissimo, Ma Abbastanza Per Farci Un Cofanetto! Frank Zappa – The Mothers 1970

frank zappa the mothers 1970

Frank Zappa – The Mothers 1970 – Zappa/Universal 4CD Box Set

A pochi mesi di distanza dal bellissimo box The Hot Rats Sessions, che celebrava i 50 anni appunto dell’album Hot Rats https://discoclub.myblog.it/2020/01/18/cofanetti-autunno-inverno-17-uninfornata-completa-di-topi-caldi-frank-zappa-the-hot-rats-sessions/ , gli eredi di Frank Zappa hanno deciso di omaggiare le cinque decadi trascorse dal 1970 con un altro cofanetto (questa volta più piccolo, in formato “clamshell”): The Mothers 1970 prende in esame un periodo molto particolare della carriera del musicista americano, in quanto mette in evidenza una delle formazioni meno conosciute delle Mothers Of Invention, e di sicuro quella durata meno, appena sette mesi (da maggio a dicembre). Zappa infatti aveva sciolto la sua famosa backing band prima di Hot Rats (che uscì infatti come disco solista), ma decise di riformarla nella primavera del 1970, richiamando il tastierista Ian Underwood, unico membro originale, ed aggiungendo il noto batterista inglese Aynsley Dunbar (già nei Bluesbreakers di John Mayall, ed in seguito con un lungo elenco di musicisti, tra i quali David Bowie, Lou Reed ed i Journey), il bassista Jeff Simmons (che fu la “causa” della poca durata del gruppo, in quanto fu il primo a lasciarlo), il pianista George Duke (che resterà con Zappa fino al 1976) e soprattutto i due vocalist Mark Volman e Howard Kaylan, entrambi ex Turtles e che da lì a poco inizieranno una carriera di successo in duo come Flo & Eddie.

In sette mesi questa line-up delle Mothers riuscirà comunque a registrare un disco, Chunga’s Revenge, e ad andare in tournée, ed oggi possiamo anche noi fruire di un assaggio di quell’intenso periodo appunto con questo cofanetto, che ci presenta quattro CD completamente inediti, il primo in studio e gli altri tre dal vivo. Diciamo subito che se siete dei neofiti per quanto riguarda Zappa, o comunque non dei fans assoluti, The Mothers 1970 forse non è la proposta dalla quale cominciare, in quanto all’interno troviamo poco della musica, per esempio, di Hot Rats, ma anche i famosi live di Halloween e al Roxy sono su un altro pianeta. Qui infatti le lunghe composizioni zappiane, talvolta perlopiù strumentali, lasciano spazio a brani più brevi e nei quali i membri del gruppo si divertono a fare caciara buttandola quasi sul comico, rendendo il tutto forse più fruibile da un punto di vista musicale ma in generale di minor spessore. Comunque non è che tutto il cofanetto sia all’insegna del cazzeggio, anzi i momenti di grande musica non mancano specie nel primo dischetto (quello in studio), che si occupa delle sessions che porteranno poi a Chunga’s Revenge (e che come ingegnere del suono avevano un giovane e non ancora famoso Roy Thomas Baker), anche se le takes qui presenti sono tutte inedite e soprattutto riguardano brani che non finiranno sul disco con la sola eccezione di Sharleena, una raffinata pop ballad quasi canonica e perfino orecchiabile.

Ci sono ben tre versioni di Wonderful Wino (una con la basic track e due con Frank voce solista), una godibile rock song sfiorata dal blues che nel 1976 verrà reincisa per l’album Zoot Allures; da segnalare anche due takes della potente Red Tubular Lighter, entrambe contraddistinte dalle evoluzioni chitarristiche di Frank (che, giova ricordarlo, alle sei corde era un portento), il jazz-rock di Lola Steponsky, tra coretti idioti, improvvisazioni strumentali “free” ed assolo finale di batteria, e due jam sessions di otto minuti l’una intitolate rispettivamente Envelopes e Giraffe. Il secondo dischetto presenta per la prima volta in via ufficiale il famoso (e più volte bootlegato) concerto registrato per il programma televisivo olandese Piknik, arrotondando il tutto con cinque pezzi provenienti da uno show a San Rafael in California. Brani in gran parte più brevi del solito in cui vengono coniugati cabaret e grande musica come solo Zappa sapeva fare, con momenti di assoluta leggerezza quando non ilarità e canzoni dagli elementi quasi sixties, doo-wop e pop (Concentration Moon, The Air, Dog Breath, You Didn’t Try To Call Me, il blues demenziale What Kind Of Girl Do You Think We Are?, la trascinante Bwana Dik), alternate a pezzi in cui l’abilità strumentale la fa da padrona (Wonderful Wino, Call Any Vegetable e la prima e seconda parte di King Kong, con grande prestazione di Underwood all’organo).

Come finale, un’inattesa e rigorosa cover del classico dei Turtles Happy Together, chiaro omaggio a Volman e Kaylan (e l’ovazione del pubblico che non crede alle sue orecchie – Frank non era solito suonare brani altrui dal vivo – vale da sola il CD). Il terzo e quarto dischetto documentano altre performance tratte da varie locations del medesimo tour, ricavate in parte da nastri al limite del rovinato ed in parte dal registratore portatile dello stesso Zappa, ma devo dire che è stato fatto un lavoro egregio in quanto il suono è assolutamente professionale. Lo stile è lo stesso del secondo CD, con tanti brani brevi ed alcuni appena accennati e pochi casi in cui le Madri si producono in lunghe jam (ancora Call Any Vegetable e King Kong, ma anche una sorprendente rilettura di Gris Gris di Dr. John). In mezzo a frizzi e lazzi però ci sono diversi pezzi “seri”, come il rock quasi psichedelico di Pound For A Brown, con chitarra ed organo protagonisti, la cadenzata Trouble Every Day, il vibrante blues elettrico Road Ladies, le evoluzioni chitarristiche della purtroppo breve Portuguese Fenders e della notevole Guitar Build ’70, la tonica e adrenalinica Easy Meat, sempre con lo strumento del leader in bella mostra, e lo splendido jazz-rock Turn It Down, un coinvolgente muro del suono di ragguardevole potenza.

Sono già aperte le scommesse su come la famiglia Zappa celebrerà l’anno prossimo il cinquantenario del 1971: io punto un euro sulla versione “definitiva” del progetto 200 Motels, anche se in cuor mio non mi dispiacerebbe la pubblicazione finalmente ufficiale del famoso concerto di Montreux interrotto per “smoke on the water”.

Marco Verdi

Cofanetti Autunno-Inverno 17. Un’Infornata Completa Di “Topi Caldi”! Frank Zappa – The Hot Rats Sessions

frank zappa hot rats sessions

Frank Zappa – The Hot Rats Sessions – Zappa Records/Universal 6CD Box Set

Non so se Hot Rats sia da considerare l’album più importante di Frank Zappa, almeno per quanto riguarda il suo primo periodo: di certo sembrano pensarla così gli eredi del grande musicista scomparso nel 1993, dato che pochi giorni prima dello scorso Natale hanno pubbicato questo sestuplo box intitolato The Hot Rats Sessions, contenente tutto ciò che l’artista di Baltimore aveva inciso per lo storico disco del 1969, prima volta in assoluto per un lavoro di studio del baffuto Frank (e in anni recenti non erano stati celebrati i cinquantesimi anniversari di album comunque importanti come Freak Out!, Absolutely Free, We’re Only In It For The Money e Uncle Meat). The Hot Rats Sessions è un cofanetto assolutamente splendido, con una bella confezione formato 33 giri, un esauriente maxi-booklet e perfino un gioco da tavolo denominato Zappa Land (non sono previste edizioni “povere” del box): per la prima volta vengono raccolte in ordine cronologico tutte le sedute di registrazione di Hot Rats, secondo album solista di Frank dopo Lumpy Gravy (gli altri erano accreditati alle Mothers Of Invention) e sicuramente uno dei più riusciti dal punto di vista musicale.

Definito dal suo autore un “film per orecchie”, il disco era quasi totalmente strumentale, con brani talvolta brevi ed altre volte dilatati fino a diventare vere e proprie jam, una miscela di rock, jazz, pop e musica “avant-garde” che è incredibilmente attuale ancora oggi, e per i tempi forse era addirittura troppo avanti. Frank si era circondato come sempre di musicisti straordinari come il tastierista (e sassofonista) delle Mothers Ian Underwood, i violinisti Sugar Cane Harris e Jean-Luc Ponty, i batteristi John Guerin, Paul Humphrey e Ron Selico, i bassisti Max Bennett e Shuggie Otis e Captain Beefheart come unico protagonista vocale del disco (nel brano Willie The Pimp), oltre naturalmente alla formidabile chitarra del leader. Il box, quasi completamente inedito, contiene dunque tutto ciò che è stato inciso nei TTG Studios e Sunset Sound Studios di Hollywood tra la fine di Luglio ed il mese di Agosto del 1969, tra basic tracks ed overdubs aggiunti in seguito (Hot Rats fu uno dei primi album incisi su sedici piste della storia), ed anche le false partenze: possiamo così finalmente constatare che non furono messe a punto solo le sei canzoni che finiranno sul disco originale, ma tutta una serie di brani che Frank riprenderà in seguito o che resteranno nei cassetti fino ad oggi. Ma vediamo il contenuto del box nel dettaglio.

CD1. Si parte con due improvvisazioni per piano solo di Underwood, molto Keith Jarrett, con la seconda che contiene una porzione del brano Aybe Sea che finirà su Burnt Weeny Sandwich. Seguono ben sette takes della celebre Peaches En Regalia divise per sezioni, una sola delle quali full band mentre le altre sono in trio, nel tipico formato jazz piano-basso-batteria (quattro takes e due jam splendide, in cui il gruppo cerca la melodia definitiva), con Underwood strepitoso e, in una versione, l’aggiunta di Harris al violino e Zappa alla chitarra per una fantastica improvvisazione blues di dieci minuti e mezzo, una traccia che da sola vale gran parte del prezzo richiesto per il box. Finale con due strumentali di sette minuti l’uno tra jazz, rock e pop intitolati Arabesque (il secondo dei quali in formato ridotto finirà l’anno successivo su Weasels Ripped My Flesh col nome di Toads Of The Short Forest), ed una guizzante Dame Margret’s Son To Be A Bride (che in futuro diventerà Lemme Take You To The Beach), con un organo che fa molto Santana.

CD2. Si inizia con quattro takes della liquida e gradevolissima It Must Be A Camel (ottima la quarta), seguita da due brevi Natasha (working title di Little Umbrellas), e poi la versione uncut di undici minuti di uno tra i più leggendari inediti zappiani, cioè Bognor Regis, brano che Frank negli anni a seguire riprenderà in mano più volte senza mai pubblicare ufficialmente, una lunga jam con grandiosa prestazione di Harris al violino. Chiusura con quattro takes della potente Willie The Pimp (splendida la seconda, un quarto d’ora, in cui il nostro conferma di essere un chitarrista eccezionale) tutte senza la voce del Capitano Cuordibue, aggiunta in seguito. CD3. Nessuno dei brani su questo dischetto finirà poi su Hot Rats: si parte con ben sei takes della raffinatissima Transition (che andrà su Chunga’s Revenge col titolo di Twenty Small Cigars), un jazz pianistico afterhours suonato come al solito in maniera magistrale. Poi abbiamo la versione completa, quasi 13 minuti, di Lil’ Clanton Shuffle (un coinvolgente boogie con tutti i musicisti in gran spolvero che in forma ridotta finirà nel 1998 sul postumo The Lost Episodes), per finire con i 10 minuti della bluesata Directly From My Heart To You (ripresa l’anno seguente su Weasels Ripped My Flesh) e soprattutto la monumentale Another Waltz, 28 minuti di jam elettrica e spettacolare guidata ancora dalla magnifica chitarra del nostro.

CD4. Qui si inizia con un remake della pimpante Dame Margret’s Son To Be A Bride seguito dalle uniche due takes di Son Of Mr. Green Genes, solida rock song che altro non è che la versione strumentale di Mr. Green Genes da Uncle Meat, e da ben 32 minuti di improvvisazione pura intitolata Big Legs (poi in forma accorciata come The Gumbo Variations su Hot Rats), altro highlight assoluto del box. E qui finiscono le basic tracks: il resto del CD offre gli overdubs di chitarra, piano e percussioni che verranno poi applicati a It Must Be A Camel e Arabesque, nonché la versione completa di sovraincisioni di Transition. CD5. Qui troviamo la versione ufficiale di Hot Rats, presentata con il remix del 1987 (quindi con un paio di brani più lunghi), un paio di spot promozionali molto ironici, le single versions in mono di Peaches En Regalia e Little Umbrellas ed un missaggio inedito del 1972 di Lil’ Clanton Shuffle. CD6. L’ultimo dischetto parte con una rarità assoluta, cioè una primissima versione di Little Umbrellas registrata a Cucamonga addirittura nei primi anni sessanta. Poi vari mix alternati (ovviamente inediti) del 1969 della stessa Little Umbrellas nonché di It Must Be A Camel, Son Of Mr. Green Genes, Willie The Pimp e Dame Margret’s Son To Be A Bride, altri spot, la traccia vocale isolata di Captain Beefheart, un missaggio non utilizzato di Bognor Regis ed altre cosucce.

Un vero tour de force sonoro quindi, che ha però il merito di farci vivere un album importantissimo in tutte le sue sfaccettature, e che dimostra ancora una volta che Frank Zappa era musicalmente parlando già avanti anni luce rispetto agli altri.

Marco Verdi

Novità Prossime Venture 28. Frank Zappa – The Hot Rats Sessions: In Attesa Di Halloween, Uscita A Sorpresa “Natalizia” Il 20 Dicembre Per Un Cofanetto Molto Interessante.

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Frank Zappa – The Hot Rats Sessions – 6 CD Box FZ Records/Universal – 20-12-2019

Ormai le grandi manovre per le uscite del periodo natalizio sembrano essersi completate, ma qualche annuncio a sorpresa di pubblicazioni sfiziose arriva ancora. Per esempio quello di questo interessantissimo cofanetto dedicato a quello che è considerato quasi all’unanimità il miglior disco di Frank Zappa Hot Rats, che stranamente fino ad ora non è stato oggetto di quelle “ristampe” potenziate che negli ultimi anni hanno riguardato la discografia del baffuto chitarrista. Domani, giorno di Halloween, troverete sul Blog la recensione di Marco dedicata al box del concerto del 1973, ma oggi ci occupiamo dell’anteprima relativa a quest’altro, al solito costosissimo manufatto (si parla in Europa di un prezzo, al solito molto indicativo, intorno ai 120-130 euro), dedicato a questo album epocale, previsto in uscita per il giorno 20 dicembre p.v. L’immagine del cofanetto non è ancora disponibile (o almeno io non l’ho ancora trovata), ma immagino che visto il prezzo sarà particolarmente sfiziosa, a livello dei contenuti musicali che sono fantastici: si parla di un gioco da tavolo nella confezione, oltre a un libro con immagini rare ed inedite e diversi saggi, uno di Ian Underwood.

In totale tutte le 65 tracce registrate di cui 59 inedite e sei, il disco originale, nel mix curato dallo stesso Zappa nel 1987, che erano fuori catalogo dal 2012. Per il resto c’è una vera cornucopia di brani appunto tratti dalle sessioni tenute nel corso del luglio 1969 ai TTG Studios di Hollywood, California.

Visto che i contenuti sono colossali fate prima a leggervi qui sotto la descrizione dettagliata dei contenuti del cofanetto, disco per disco.

Disc 1
Basic Track Recording Sessions TTG Studios, Hollywood, CA 7-18-69
Piano: Ian Underwood
Piano Music (Section 1) 2:13
This is Take 8, an alternate performance of what became known as “Piano Intro to Little House I Used To Live In” found on “Burnt Weeny Sandwich”. (c)1969
Piano Music (Section 3) 5:42
Contains the theme from “Peaches En Regalia” (c)1969, and the Master Take of “Aybe Sea” (c)1969 (Burnt Weeny Sandwich)
7-28-69
Guitar: FZ
Piano: Ian Underwood
Bass: John Balkin
Drums: Art Tripp III
Trumpet: Buzz Gardner
Sax: Bunk Gardner
Peaches En Regalia (Prototype) (c)1969 (p)2019 5:57
7-28-69
Piano: Ian Underwood
Bass: Shuggy Otis
Drums: Ron Selico
Peaches En Regalia (Section 1, In Session) (c)1969 (p)2019 10:49
Peaches En Regalia (Section 1, Master Take) (c)1969 (p)2019 2:05
Peaches Jam – Part 1 6:28
Peaches Jam – Part 2 10:30
Violin: Don “Sugarcane” Harris
Tack Piano: Johnny Otis
Peaches En Regalia (Section 3, In Session) (c)1969 (p)2019 6:57
Peaches En Regalia (Section 3, Master Take) (c)1969 (p)2019 2:07
Arabesque (In Session) 7:01
Arabesque (Master Take) 6:57
Released in edited form as “Toads Of The Short Forest” on “Weasels Ripped My Flesh” in 1970 (c)1970
Dame Margret’s Son To Be A Bride (In Session) 4:30
This song was re-recorded on 7-30-69 and eventually repurposed as “Lemme Take You To The Beach” first issued on “Studio Tan” in 1978 (c)(p)1978

Disc 2
7-29-69
Basic Track Sessions
Guitar: FZ
Violin: Don “Sugarcane” Harris
Piano, Tack Piano: Ian Underwood
Bass: Max Bennett
Drums: John Guerin
It Must Be A Camel (Part 1, In Session) (c)1969 (p)2019 8:22
It Must Be a Camel (Part 1, Master Take) 2:17
It Must Be a Camel (Intercut, In Session) 3:53
It Must Be a Camel (Intercut, Master Take) 4:02
Natasha (In Session) 4:04
Natasha (Master Take) 3:12
Released as “Little Umbrellas” on “Hot Rats” in 1969. (c)1969
Bognor Regis (Unedited Master) 10:59
Unreleased Track. Frank re-worked this track over the years, using it as the basics for an early version of “Conehead”. In the process, he erased original source material. This mix reflects what survived along with some crafty insertion from a vintage 2-track mix for completion.
Willie The Pimp (In Session) (c)1969 (p)2019 2:20
Willie The Pimp (Unedited Master Take) 15:14
10.Willie The Pimp (Guitar OD 1) 14:46
Labeled “Scrambler & Wah-Wah”
11.Willie The Pimp (Guitar OD 2) 6:18
Guitar: FZ
Violin: Don “Sugarcane” Harris

Disc 3
Basic Track Sessions
7-29-69
Piano: Ian Underwood
Bass: Max Bennett
Drums: John Guerin
Transition (Section 1 – In Session) 6:17
Transition (Section 1 – Master Take) 2:25
Transition (Section 2 – Intercut – In Session) 1:50
Transition (Section 2 – Intercut – Master Take) 2:43
Transition (Section 3 – Intercut – In Session) 2:29
Transition (Section 3 – Intercut – Master Take) 2:13
Released in edited form as “Twenty Small Cigars” on “Chunga’s Revenge” in 1970. (c)1970
Lil’ Clanton Shuffle (Unedited Master) 12:46
Re-mixed and released in edited form on “The Lost Episodes” in 1998 (c)1998
7-30-69
Basic Track Sessions
Guitar: FZ
Violin, Vocal: Don “Sugarcane” Harris
Piano, Organ: Don Preston
Bass: Roy Estrada
Drums: Jimmy Carl Black
Directly From My Heart To You (Unedited Master) 10:18
Released in edited form on “Weasels Ripped My Flesh” in 1970 (c)1970
Another Waltz (Unedited Master) 27:56
Portions released in edited form as “Little House I Used To Live In” on “Burnt Weeny Sandwich” in 1970. (c)1969

Disc 4
Basic Track Sessions
7-30-69
Guitar: FZ
Piano, Tack Piano, Organ, Sax: Ian Underwood
Bass: Max Bennett
Drums: Paul Humphrey
Dame Margret’s Son To Be A Bride (Remake) 3:54
Eventually utilized for “Lemme Take You To The Beach” on “Studio Tan” in 1978 (c)1978
Because of this song getting repurposed later, original tracks were wiped by FZ in favor of new ones. All that’s left is the original bass & drums.
Son Of Mr. Green Genes (Take 1) (c)1969 (p)2019 8:16
Son Of Mr. Green Genes (Master Take) 10:47
Big Legs (Unedited Master Take) 32:42
Released in edited form as “The Gumbo Variations” on “Hot Rats” in 1969 (c)1969
55:38
It Must Be a Camel (Percussion Tracks) 1:48
Percussion overdubs recorded at Sunset Sound Studios, August 1969
Arabesque (Guitar OD Mix) 6:57
Guitar Overdubs recorded at Sunset Sound Studios, August 1969
Released in edited form as “Toads Of The Short Forest” on “Weasels Ripped My Flesh” in 1970 (c)1970
Transition (Full Version) 6:22
Guitar Overdubs recorded at Sunset Sound Studios, August 1969
Released in edited form as “Twenty Small Cigars” on “Chunga’s Revenge” in 1970. (c)1970
Piano Music (Section 3 – OD Version) 5:41
Overdubs recorded at TTG Studios, 7-21-69
Contains the theme from “Peaches En Regalia” (c)1969, and the Master Take of “Aybe Sea” released on “Burnt Weeny Sandwich” in 1969. (c)1969

Disc 5
From The Vault – Part 1
Hot Rats
1987 Digital Re-Mix (c)(p)1987
Re-Mixed from the original multi-track masters with added material from the original sessions
Engineer: Bob Stone
Facility: Utillity Muffin Research Kitchen
Peaches En Regalia 3:39
Willie The Pimp 9:17
Son Of Mr. Green Genes 9:00
Little Umbrellas 3:04
The Gumbo Variations 16:57
It Must Be A Camel 5:15
The Origin Of Hot Rats :35
1987- FZ with Peter Occhiogrosso
Source: Cassette
Hot Rats Vintage Promotion Ad #1 1:02
Source: Vinyl
Peaches En Regalia (Mono Single Master) 3:32
1969 Mono Mix
Source: 1/4″ Analog Tape
Hot Rats Vintage Promotion Ad #2 1:01
Source: Vinyl
Little Umbrellas (1969 Mono Single Master) 3:05
Source: 1/4″ Analog Tape
55:52
Lil’ Clanton Shuffle (1972 Whitney Studios Mix) 12:42
Studio: Whitney Studios
Mixed by FZ with Barry Keene
Source: 1/4″ Analog Tape

Disc 6
From The Vault – Part 2
Little Umbrellas (Cucamonga Version) 2:00
Source: Acetate
Recorded at Studio Z; Cucamonga, CA circa 1961-1964
FZ: Guitar
Musicians: Undocumented
Little Umbrellas (1969 Mix Outtake) 3:10
Source: 1/4″ Analog Tape
It Must Be A Camel (1969 Mix Outtake) 5:23
Source: 1/4″ Analog Tape
Son Of Mr. Green Genes (1969 Mix Outtake) 10:39
Source: 1/4″ Analog Tape
More Of The Story Of Willie The Pimp 1:24
Voices: FZ, Annie Zannus & Cynthia Dobson
Source: 1/4″ Analog Tape
Willie The Pimp (Vocal Tracks) 2:07
Voice: Captain Beefheart
7-29-69 TTG Studios; Hollywood, CA
Willie The Pimp (1969 Quick Mix) 14:29
Studio: T.T.G. Studios, Hollywood, CA
Source: 1/4″ Analog Tape
Dame Margret’s Son To Be A Bride (1969 Quick Mix) 3:46
Studio: T.T.G. Studios, Hollywood, CA
Source: 1/4″ Analog Tape
Hot Rats Vintage Promotion Ad #3 :52
Source: Vinyl
Bognor Regis (1970 Record Plant Mix) 8:11
Studio: Record Plant, Los Angeles CA 1970
Engineers: FZ, Stan Agol
Source: 1/4″ Analog Tape
Peaches En Regalia (1969 Rhythm Track Mix) 4:24
Source: 1/4″ Analog Tape
Son Of Mr. Green Genes (1969 Rhythm Track Mix) 10:40
Source: 1/4″ Analog Tape
Little Umbrellas (1969 Rhythm Track Mix) 3:11
Source: 1/4″ Analog Tape
Arabesque (Guitar Tracks) 6:57
Recorded at Sunset Sound Studios, August 1969
Hot Rats Vintage Promotion Ad #4 :59
Source: Vinyl

frank zappa peaches en regalia picture disc

Niente male direi. Come vedete dall’immagine qui sopra, il 29 novembre per il Black Friday Record Store Day verrà pubblicato un EP picture 10″ a tiratura limitata del singolo dell’epoca Peaches En Regalia e il 20 dicembre, insieme al cofanetto, uscirà anche una versione in vinile colorato rosa dell’album completo.

Quindi ci sentiamo a Natale, più o meno, per la recensione del box, ma prima ci sarà nei prossimi giorni, un ulteriore Post per un’altra uscita a sorpresa, un megabox dedicato all’integrale dei Gentle Giant.

Bruno Conti