Una “Jam Band” Di Larghe Vedute, Fin Troppo! Blues Traveler – Blow Up The Moon

blues traveler blow up

Blues Traveler – Blow Up The Moon – Loud & Proud Records/Ear Music

Alzi la mano chi tra gli abituali lettori di questo blog conosce: 30H!3, JC Chazes, Dirty Heads, Rome Ramirez, Hanson, Plain White T’s, Secondhand Serenade, New Hollow, Thomas Nicholas, Bowling For Soup, Thompson Square, e lascio volutamente per ultima la cantautrice Jewel, che sul finire degli anni ’90 aveva riscosso un certo successo con album quali Pieces Of You (95), Spirit (98) e This Way (01), tutti premiati con dischi di platino. L’idea geniale di servirsi della collaborazione di queste “personcine” è venuta a John Popper e ai suoi Blues Traveler dopo che l’ultimo lavoro in studio Suzie Cracks The Whip (12) non aveva avuto dalla critica musicale particolare attenzione http://discoclub.myblog.it/2012/08/29/preparatevi-ad-essere-dominati-il-ritorno-dei-blues-travele/  (ma l’avventura collaterale con Jono Manson, nei Bothers Keeper, si è rivelata di buona qualità).

Blow Up The Moon è il quindicesimo album di questa formazione (dodicesimo in studio), con l’attuale line-up composta al momento dal leader storico e fondatore John Popper voce e armonica, i fratelli Chan Kinchla alle chitarre e Tad Kinchla al basso, Brendan Hill alla batteria e Ben Wilson alle tastiere,  per un progetto che grazie a queste “intriganti” collaborazioni li porta a cimentarsi in ambiti diversi, come il country, il pop, il reggae, l’elettronica e l’hip hop (onestamente non me lo sarei mai aspettato e ne avrei pure fatto a meno)!

Premesso che ogni canzone di Blow Up The Moon ha un suono specifico e come filo conduttore la voce e l’armonica di Popper, è inevitabile che in un simile contesto nelle quattordici canzoni del lavoro ci sia una certa discontinuità di valore, a partire dall’iniziale Hurricane una perfetta pop-song https://www.youtube.com/watch?v=HguuoacXS70 , mentre con la title track si viaggia verso ritmi caraibici, Castaway è un bel reggae con la chitarrina di Rome Ramirez in evidenza https://www.youtube.com/watch?v=JTkwBPvGLAw , per poi passare allo sconcertante hip-hop di Vagabond Blues con i Dirty Heads https://www.youtube.com/watch?v=3X_m00ixGkE , le tonalità bluesy di Top Of The World (con gli Hanson, quegli Hanson!), la pimpante Nikkia’s Prom, e, ad alzare il livello del disco, le ballate con il duo country Thompson Square (*NDB Piacevoli https://www.youtube.com/watch?v=ivjgmaiCSQY), Matador e I Can Still Feel You https://www.youtube.com/watch?v=Ain0_VpYeqM , e la sognante melodia di una The Darkness We All Need con gli sconosciuti (almeno per me), sorprendenti Secondhand Serenade https://www.youtube.com/watch?v=SyWmahnsL3I . Con l’orecchiabile Jackie’s Baby ci si diverte a muovere il piedino, mentre Hearts Are Still Awake, in duetto con Jewel riporta il lavoro sulla retta via https://www.youtube.com/watch?v=9IjDkg0sQlc , passando poi al rock di marca “pettyana” di I Know Right  https://www.youtube.com/watch?v=l0T7WWiCyBA e Right Here Waiting For You, con i Bowling For Soup, andando a chiudere con lo sconosciuto attore-cantante Thomas Ian Nicholas, con una innocua All The Way.

I Blues Traveler sono stati, con i Phish, i Widespread Panic e gli Spin Doctors fra i grandi protagonisti del fenomeno delle jam-band nei primi anni ’90, con l’H.O.R.D.E. Festival,  e chi conosce questa formazione farà fatica ad assimilare questo nuovo corso, ma nello stesso tempo voglio pensare (e sperare) che questo Blow Up The Moon sia un album di transizione, in attesa che John Popper e i suoi “viaggiatori del Blues)” tornino a fare quello che sanno fare meglio, blues-rock e dintorni, perché quelli che girano al momento nel mio lettore, con tutta la buona volontà, faccio fatica a credere che siano i Blues Traveler.

Tino Montanari