Christy Moore Una Vera Leggenda Irlandese, Parte II

christy moore 6

LONDON, ENGLAND - JUNE 18: Irish folk singer Christy Moore performs on stage during day one of Feis Festival 2011 at Finsbury Park on June 18, 2011 in London, United Kingdom. (Photo by Simone Joyner/Redferns)

LONDON, ENGLAND – JUNE 18: Irish folk singer Christy Moore performs on stage during day one of Feis Festival 2011 at Finsbury Park on June 18, 2011 in London, United Kingdom. (Photo by Simone Joyner/Redferns)

Seconda parte.

A questo punto lasciamo i detours e torniamo alla lunghissima carriera solista del nostro, magari più condensata, visto che i primi album sono ben rappresentati in Early Years 1969-1981 Eravamo rimasti a metà anni ‘70, quando esce

Christy Moore Whatever_Tickles_Your_Fancy

Whatever Tickles Your Fancy – 1975 Polydor **** Uno dei suoi dischi migliori, suono elettrico con la chitarra di Jimmy Faulkner in bella evidenza, ben sette brani sono contenuti in Early Years, mancano solo la lunga e bellissima Van Diemen’s Land e Bunch Of Thyme.

Christy Moore ChristyMoore_ST1976

Christy Moore – 1976 Polydor **** Altro disco importante, senza basso e batteria, pure questo rappresentato quasi integralmente nella antologia, forse manca solo Scariff Martyrs https://www.youtube.com/watch?v=Ygr0V71O61E .

Christy Moore Iron_behind_velvet

The Iron Behind The Velvet – 1978 Tara ***1/2 con cinque brani nel recente triplo , mancano parecchie canzoni delle 12 di questo album, però riportate in versione dal vivo nel DVD contenuto nella confezione.

Chrsty Moore Liveindublin

Live In Dublin – 1978 Tara ***1/2 Lo stesso anno esce questo disco dal vivo, registrato in trio con Donal Lunny e Jimmy Faulkner, cinque pezzi vengono estratti per l’antologia rimasterizzata, forse avrebbe meritato anche Pretty Boy Floyd di Woody Guthrie https://www.youtube.com/watch?v=rcpyEPH–tc

H_Block_Album_by_Various_Irish_Folk_Artists

E ancora lo stesso anno esce la compilation antinucleare di artisti vari H-Block con 90 Miles From Dublin, una delle rare composizioni di Christy di quegli anni https://www.youtube.com/watch?v=W6BWiTVEhcM .

ChristyMooreAndFriends

E nel 1981 viene pubblicato Christy Moore And Friends dalla RTE, l’emittente di stato irlandese, con canzoni di Planxty, Stockton’s Wings, Ralph McTell e Mary Black, registrate dal vivo https://www.youtube.com/watch?v=I9L83z03C6w .

Gli Anni Warner 1983-1989

Dopo i due dischi con i Moving Hearts, Moore pubblica cinque/sei album per la WEA negli anni ‘80 che sanciscono la sua trasformazione in cantautore fatto e finito.

ChristyMooreTheTimeHasCome

The Time Has Come – 1983 WEA Ireland ***1/2 Registrato in coppia con Donal Lunny, contiene ben sei canzoni firmate da Christy https://www.youtube.com/watch?v=z90z6Z3-gDc , oltre a All I Remember di Mick Hanly, Section 31 di BarryMoore/Luka Bloom, Go Move Shift di Ewan MacColl e una nuova versione di Sacco And Vanzetti di Woody Guthrie. L’anno successivo esce quello che viene comunemente ritenuto uno dei suoi capolavori assoluti.

Christy Moore Ride On

Ride On – 1984 WEA Ireland ****1/2 Con la presenza fissa di Declan Sinnott a chitarre acustiche e violino, oltre a Lunny, il disco contiene la title track, una delle sue più belle canzoni di sempre https://www.youtube.com/watch?v=y6TSG-TRs_c , anche se porta la firma del grande Jimmy MacCarthy, brano poi registrato da decine di artisti nel corso degli anni, splendida la versione di Mary Coughlan https://www.youtube.com/watch?v=ftU2euHhLM8 , inoltre due a firma dello stesso Moore, come Lisdoonvarna e Viva La Quinta Brigada, tuttora nel suo repertorio live, nonché The City Of Chicago del fratello Barry, che poi la inciderà molti anni dopo come Luka Bloom, e due di Bobby Sands, il membro dell’IRA morto in prigione nel 1981, una Back Home In Derry insieme a Gordon Lightfoot https://www.youtube.com/watch?v=vMu6CNyn24o .

Christy Moore Ordinary551

Ordinary Man – 1985 WEA ***1/2 Un filo inferiore al precedente, ma con una strumentazione molto più ricca, contiene la celebre Delirium Tremens https://www.youtube.com/watch?v=7WyWTmYINfs  e, tra le migliori The Reel in the Flickering Light https://www.youtube.com/watch?v=_VSVzCsiI4w  e Quiet Desperation, oltre a St. Brendan Voyage.

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The Spirit Of Freedom – 1986 WEA *** dico benefico registrato nel 1983 per raccogliere fondi per i prigionieri politici, contiene le due canzoni di Bobby Sands.

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Unfinished Revolution – 1987 WEA ***1/2 Album acustico prodotto da Donal Lunny, contiene The Other Side e The Bridge, scritte da Moore, oltre alla bellissima Biko Drum e la title track https://www.youtube.com/watch?v=qa3n0lu3AIM , nonché una ottima cover di A Pair Of Brown Eyes di Shane MacGowan dei Pogues https://www.youtube.com/watch?v=ARijcpeWRbo .

ChristyMoore_Voyage

Voyage – 1989 WEA **** l’ultimo album ad uscire negli anni ‘80 per la Warner, prodotto ancora da Donal Lunny, di nuovo con una strumentazione ricca e la presenza di svariati ospiti: Elvis Costello in Missing You https://www.youtube.com/watch?v=bCafNgZIgW4 , oltre ad essere l’autore di The Deportees Club, Sinead O’Connor in due canzoni, The Mad Lady And Me https://www.youtube.com/results?search_query=christy+moore+voyage+lady  e Middle Of The Island, oltre a Mary Black (se Christy è il re del folk irlandese, lei è la regina) che duetta in The Voyage https://www.youtube.com/watch?v=CkRSzhTeF34 . Eccellente anche una struggente versione di The First Time I Ever Saw Your Face https://www.youtube.com/watch?v=UK6qO0u7j-Y .

Gli Anni Della Consacrazione 1999-2020

Christy Moore Smoke_and_Strong_Whiskey

Smoke And Strong Whiskey – 1991 Newberry/Sony *** non un brutto disco ma con una produzione atratti fin troppo “esagerata” di Walter Samuel e Avert Abbing, che impiegano complessivamente ben sedici musicisti nell’album, tra i quali Sharon Shannon e Davy Spillane, oltre a Declan Sinnott e Eoghan O’Neill del giro Moving Hearts, comunque ci sono ben sei canzoni scritte dal nostro, quasi un record. In ogni caso spiccano Welcome To the Cabaret e una bella versione di Fairytale Of New York dell’amico Shane MacGowan https://www.youtube.com/watch?v=Fi1EIyss4YI .

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King Puck – 1993 Equator/Newberry ***1/2 Torna Donal Lunny alla produzione, c’è una ottima nuova versione di Before The Deluge di Jackson Browne https://www.youtube.com/watch?v=CwUP-9l6-8I e addirittura sette belle canzoni firmate da Moore, tra cui una lunghissima (13 minuti) e discorsiva Me And The Rose https://www.youtube.com/watch?v=0-xGLoV7DIQ , che poi diventerà un must delle sue elucubrazioni con il pubblico durante i concerti con conseguente sing-along.

Christy Moore Liveatthepoint

Live At The Point – 1994 Grapevine **** Dal vivo, si sa, Moore è una vera forza della natura ed in particolare in questo album, il primo dopo circa quindici anni. Il disco venne registrato in 12 diverse serate davanti a 50.000 persone complessivamente e ci presenta molti dei suoi classici e diverse chicche https://www.youtube.com/watch?v=kzhicxPANRo . Da avere.

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Graffiti Tongue – 1996 Grapevine **** Dopo il disco dal vivo Christy Moore decide di mantenere questo approccio, un uomo e la sua chitarra, suono scarno ma intenso, e per la prima volta nella sua carriera un intero album di canzoni nuove scritte tutte da lui, tra le quali vorrei citare almeno la bellissima Rory Is Gone, dedicata a Rory Gallagher, altre eroe nazionale irlandese scomparso l’anno prima https://www.youtube.com/watch?v=iTrs51PKueg .

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Traveller – 1999 Sony *** per l’ultimo disco della decade e del secolo, si tenta, anche a causa di una salute declinante per problemi cardiaci, che faceva temere per la sua carriera concertistica, di nuovo la strada di un suono più moderno e complesso, c’è anche The Edge degli U2: il disco non è male, per amor di Dio, ma certi usi di synth e batterie elettroniche in alcuni brani non mi convincono del tutto, anche se parte della critica era entusiasta. Si tratta di parecchie canzoni nuove, ancora scritte da Moore, con alcune riprese di classici del passato, tra cui una versione di Last Cold Kiss, costruita intorno alla voce del padre di Christy, Andy, morto ne 1956 e trasformata in un duetto virtuale, tra le nuove spicca The Sirens Voice sulla situazione dei rifugiati somali in Irlanda https://www.youtube.com/watch?v=Fo0Ag-toItk .

Christy Moore This_is_the_Day

This Is The Day – 2001 Sony ***1/2 Il sottoscritto preferisce di gran lunga questo album, co-prodotto da Donal Lunny e Declan Sinnott, che suonano con Moore nel CD e optano per un tipo di suono più tradizionale e raccolto, e benché per l’occasione ci sia solo una canzone scritta da Moore, la scelta degli altri brani è azzeccata: How Long di Jackson Browne https://www.youtube.com/watch?v=VNOpjGKFgWM , Jack Doyle di Jimmy McCarthy, Companeros di Ewan MacColl, Cry Like A Baby di Dan Penn, Victor Jara di Arlo Guthrie, tra le migliori. Dei restanti nove album che usciranno dal 2002 a oggi, ben quattro saranno dal vivo, segno di una ritrovata voglia di fare musica Live.

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Live At Vicar Street – 2002 Columbia Sony ***1/2 proprio questo album è un regalo inaspettato per i fans, che dopo quello del 1994 pensavano non ci sarebbero stati altri tour, e invece, in teoria per promuovere This Is The Day lo stesso trio di musicisti registra una serie di serate al famoso locale di Dublino a fine anno, con risultati, manco a dirlo, ottimi, anche se, stranamente, dell’ultimo disco troviamo una sola canzone, ma si sa che ogni tanto gli artisti non fanno la gioia delle case discografiche https://www.youtube.com/watch?v=4vA3Z2RDz20 .

Christy Moore Burning_Times

Burning Times – 2005 Sony International **** altro ottimo CD, sempre con la formula ristretta, solo lui e Declan Sinnott alle altre chitarre, oltre che produttore. Dodici canzoni, nessuna di Moore, ma una scelta eccellente per questo album dedicato a Rachel Corrie, una attivista americana uccisa da un bulldozer a Gaza nel 2003: Motherland di Natalie Merchant https://www.youtube.com/watch?v=0rDKiqyA0pM , ben due canzoni degli Handsome Family, Beeswing di Richard Thompson https://www.youtube.com/watch?v=ixi-jlc2PNM , The Magdalene Laundries di Joni Mitchell https://www.youtube.com/watch?v=BEOXhFv9MfI , The Lonesome Death Of Hattie Carroll di Bob Dylan, Changes di Phil Ochs. Una ennesima piccola meraviglia di questo gigante della musica irlandese, sempre più bravo.

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Live at the Point2006 2 CD Columbia/Sony **** Quarto album dal vivo, il più corposo della sua produzione con ben 35 canzoni: ancora una volta solo lui e Declan Sinnott propongono una ampia selezione di materiale, registrata nelle feste Natalizie tra fine 2005, inizio 2006 nel famoso locale di Dublino con una capacità posti di diverse migliaia di presenti https://www.youtube.com/watch?v=u8uQWCz0_mk . Ci sono canzoni da tutti i periodi della carriera di Moore, Planxty e Moving Hearts inclusi, e anche parecchie cover scelte con cura da chi ha compilato il CD. Peccato che (e non finisco mai di meravigliarmi) il DVD che esce, peraltro con un altro titolo, Christy Moore Live In Dublin 2006, contiene solo le canzoni del primo CD, boh. Comunque rimane uno di quelli indispensabili.

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Listen – 2009 Sony Music Ireland **** Ancora una volta registrato con Sinnott che lo produce e suona la chitarra, il disco prevede una sezione ritmica con Eleanor Healy, che oltre a suonare il basso, provvede anche alle armonie vocali, insieme a Wally Page, autore o co-autore con Christy di tre brani, che a sua volta ne firma tre, alla batteria Martin Leahy, Pat Crowley alla fisarmonica e Neil Martin al cello. Tra le canzoni ce ne sono tre già apparse in album precedenti, inclusa Rory’s Gone, quella dedicata a Rory Gallagher, una inconsueta, ma molto bella, versione di Shine On You Crazy Diamond dei Pink Floyd https://www.youtube.com/watch?v=-tZjbWkOjb0 come pure ancora una volta eccellente è tutto l’album.

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Folk Tale – 2011 Sony ***1/2 Sempre insieme all’inseparabile Sinnott, che per l’occasione inserisce anche una piccola sezione di archi, oltre a Tim Edey a accordion, chitarra e bouzouki, Gerry O’Connor banjo e violino e un paio di voci femminili, tutto il resto lo suona Declan. Il nostro amico scrive ben otto nuove canzoni, andando poi a pescare, come ha fatto peraltro in tutta la sua carriera nel songbook di vari autori irlandesi, anche poco noti. Tyrone Boys è dedicata ai guai dell’Irlanda, On Morecambe Bay alla tragedia di un migrante https://www.youtube.com/watch?v=4rR7wPofjbE , Haiti al terremoto avvenuto in Centro America, solo chitarra e la sua voce partecipe, profonda e solenne, non mancano le sue storie dedicate ad omicidi in giro per il mondo e la divertente Weekend In Amsterdam che diventerà un must dei suoi concerti https://www.youtube.com/watch?v=zp4d697VxTM , insomma il “solito” Christy Moore.

christy moore where i come from 3 cd

Where I Come From – 2003 3CD Sony Music **** è una strana compilation tripla con ben 45 brani: si tratta di un misto di canzoni nuove e ri-registrazioni di vecchi brani, tra cui spiccano North And South Of The River degli U2, parecchi brani di Donal Lunny, la title track scritta dal fratello Luka Bloom https://www.youtube.com/watch?v=fEO2hlqwjJg , parecchi pezzi di Wally Page. Non mancano alcuni pezzi registrati dal vivo e comunque sono coinvolti parecchi musicisti tra i quali spicca la voce femminile di Vickie Keating ,diventata in eguito una habitué nei suoi concerti. Anche questo consigliatissimo.

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Lily – 2016 Sony Music **** Per continuare il filotto di ottimi album esce quello che è a tutt’oggi il suo ultimo in studio, ancora una volta ricco di belle canzoni, strumentazioni rigogliose o più intime a cura al solito di Sinnott. “Solo” tre canzoni nuove di Christy Moore, tra le quali la splendida title track https://www.youtube.com/watch?v=Q0kjQTR4BKE , Lost Tribe Of The Wicklow Mountains e il tradzionale ri-arrangiato Green Growns The Laurel ed una splendida versione di Wallflower di Peter Gabriel https://www.youtube.com/watch?v=j4jnlt9DPtY . Se sarà l’ultimo disco della sua carriera (in considerazione anche dei 75 anni suonati) veramente un bel commiato. Ma il nostro amico, come riferito sulla rivista negli ultimi anni, ci regala anche due sontuosi doppi CD dal vivo

christy moore on the roadchristy moore magic nights

On The Road – 2017 2 CD Columbia Sony Music Ireland **** https://discoclub.myblog.it/2018/01/14/supplemento-della-domenica-forse-il-miglior-disco-ufficiale-dal-vivo-del-2017-christy-moore-on-the-road/

Magic Nights – 2019 2 CD Columbia Sony Music Ireland **** https://discoclub.myblog.it/2020/01/14/un-altro-doppio-cd-dal-vivo-formidabile-per-il-musicista-irlandese-christy-moore-magic-nights/

acquistabili anche in un elegante cofanetto da 4 CD intitolato, manco a dirlo Magic Nights On The Road, che se già non avete fa parte degli indispensabili della sua carriera. Quasi tutti gli album della sua discografia, non era ancora stato detto, sono stati spesso e volentieri al n° 1 delle classifiche irlandesi, o comunque almeno nella Top 10 e anche in Inghilterra Christy Moore ha avuto sempre un buon successo di vendite.

Piccola Appendice Finale

christy moore the box setchristy moore uncovered

Se il completista si annida in voi, oppure volete avere un cofanetto riepilogativo della sua carriera è consigliato anche The Box Set 1964-2004 – 6 CD Columbia Sony Music **** che pesca da tutti gli album usciti fino ad allora, ma è anche ricco di brani rari o inediti, ed infine a livello video vi consiglio, a parte i DVD dei Planxty ed il Live del 2006 ricordato poc’anzi, il bellissimo Christy Moore Uncovered **** uno splendido documentario uscito nel 2001, ricco di interviste, cenni biografici e parecchie canzoni https://www.youtube.com/watch?v=8GEqQ5QcYCo . E nel frattempo il nostro amico ha pubblicato una serie di video su YouTube intitolati The Lockdown Sessions, registrati a casa sua, questo è l’ottavo e ultimo episodio ihttps://www.youtube.com/watch?v=w-QmCd4sVvs&t=572s. , con una veloce ricerca trovate anche gli altri.

E’ tutto, lunga vita a Christy Moore, Re della musica folk irlandese.

Bruno Conti

Un Altro Piccolo Cofanetto Godurioso Per Il “Re Del Folk Irlandese”! Christy Moore – The Early Years 1969-81

christy moore the early years 1969-81

Christy Moore – The Early Years 1969-1981 – Tara Music/Universal Music Ireland 2CD + DVD – 2 CD

Nel 2017 e 2019, nel periodo appena prima del Natale, Christy Moore ha pubblicato due bellissimi album doppi dal vivo, On The Road https://discoclub.myblog.it/2018/01/14/supplemento-della-domenica-forse-il-miglior-disco-ufficiale-dal-vivo-del-2017-christy-moore-on-the-road/  e Magic Nights https://discoclub.myblog.it/2020/01/14/un-altro-doppio-cd-dal-vivo-formidabile-per-il-musicista-irlandese-christy-moore-magic-nights/ , poi uniti in un box Magic Nights On The Road, sempre edito dalla Columbia Sony irlandese. Anche quest’anno ne esce uno della rivale Universal Ireland, attraverso la propria etichetta Tara Music, che gestisce il catalogo del musicista dal 1969 al 1981, mentre gli anni centrali sono appannaggio della Wea, anche se il cofanetto da 6 CD The Box Set 1969-2004, copriva tutti i periodi. Vediamo cosa contiene The Early Years 1969-1981 (ricordando che ne esiste anche un versione solo con i 2 CD) https://www.youtube.com/watch?v=wlEg9Rz7cD8 .

christy moore the early years 1969-81 2 cd

Partiamo dal DVD non lunghissimo, circa 73 minuti, ma con diverso prezioso materiale della RTE, la televisione irlandese e una breve session della BBC del 1979, il resto viene dal 1979-1980-1981, meno due brani registrati nel 1969. Una piccola miniera d’oro per gli appassionati del folk e di Christy Moore in particolare: i primi dieci brani, i più interessanti, sono due sessions alla Abbey Tavern di Dublino Nord del 1980, con Declan McNelis e il compianto Jimmy Faulkner che si alternano alle chitarre, materiale in gran parte tradizionale, ma ci sono un paio di brani scritti da Ewan MacColl, in tre pezzi Paul Brady è presente a piano, harmonium e chitarra acustica, in particolare in una versione bellissima a tre chitarre di The Ballad Of Tim Evans, con grande assolo di Brady https://www.youtube.com/watch?v=w6iPvBoUak4 , mentre in Dark Eyed Sailor l’angelica seconda voce è quella di una giovanissima Mary Black https://www.youtube.com/watch?v=b249xyB75j0 . In Saint Patrick Was A Gentleman ci sono gli Stockton Wings ad accompagnare un sudatissimo Christy, mentre tra i brani più belli anche The Raggle Taggle Gypsy dei Planxty, 1913 Massacre di Woody Guthrie https://www.youtube.com/watch?v=PvnazELFb5k , due brani antinucleari (erano gli anni) The Sun Is Burning e House Down In Carne (The Ballad Of Nuke Power).

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Negli altri segmenti del DVD spiccano una splendida Last Cold Kiss, il vecchio pezzo scritto da Gail Collins e Felix Pappalardi per i Mountain, una sontuosa Deportee (Plane Wreck At Los Gatos) di nuovo di Woody Guthrie https://www.youtube.com/watch?v=f-pdyXnv1wg , per la BBC, Wave Up In The Shore a cappella, scritta dal fratello Barry Moore, molto più noto a noi tutti come Luka Bloom, ma pure tutto il resto del contenuto è da godere. Io sarei già contento così, ma ci sono anche i due CD (che potete acquistare, come dettto, anche a parte), con ben 38 canzoni, delle quali 14 mai uscite in questo supporto, e tutte le altre comunque di difficile reperibilità, solo in Irlanda, peraltro su dischetti digitali. Sarebbe troppo lungo parlare dei contenuti completi comunque vediamo almeno una disamina delle cose più interessanti: come curiosità gli ultimi tre brani del secondo CD, che cronologicamente sono i più vecchi, tratti da Paddy On The Road del 1969, disponibile solo come CDR riversato da vinile sul suo sito, e dove Moore è accompagnato da un gruppo di vecchi jazzisti, che in comune con Christy avevano solo la passione per la birra, comunque piacevoli e la classe già si intravede, anche se sembra di ascoltare i Dubliners  . Tra gli “inediti”: da Whatever Tickles Your Fancy del 1975, l’intensa Home By Bearna che sembra una canzone dei Planxty, One Last Cold Kiss, in versione elettrica, con Jimmy Faulkner alla solista, che anticipa il sound dei Moving Hearts, grazie all’intreccio tra il violino di Kevin Burke della Bothy Band e la sezione ritmica più rock, con un sound che ricorda Fairport Convention e Steeleye Span https://www.youtube.com/watch?v=nvV0pUIRrtY , stesso discorso anche per The Ballad Of Tim Evans, il pezzo di MacColl e Peggy Seeger e la ballata What Put The Blood, peccato non ci sia dallo stesso album Van Diemen’s Land.

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Dal disco omonimo del 1976, registrato oltre che con Burke, con Andy Irvine e Donal Lunny, che segna un ritorno ad un suono più folk, molto belle Nancy Spain, la cover di Sacco & Vanzetti di nuovo di Woody Guthrie, i due brani tradzionali Boys Of Mullabawn e Galtee Mountain Boy, oltre a Dalesman’s Litany, dove c’è anche Jimmy Faulkner. Se dovessi fare un appunto, peccato che i brani non siano in ordine cronologico, ma assolutamente alla rinfusa: comunque ci sono anche ben cinque canzoni dal bellissimo Live In Dublin 1978, tra le quali una sublime Black Is The Colour Of My True Love’s Hair (anche nel repertorio del fratello Luka Bloom) https://www.youtube.com/watch?v=_BSayZKazMI , l’intensa Clyde’s Bonnie Banks e una intricata Bogey’s Bonnie Belle, con tre chitarre acustiche, altri cinque brani vengono da The Iron Behind The Velvet, la deliziosa musicalmente The Sun Is Burning, presente anche nel DVD https://www.youtube.com/watch?v=gg5UN8xoE00 , la sognante (visto il titolo) John O’Dreams, che non si trovava nel vinile originale, e il medley tra Trip To Jerusalem con Two Reels: The Mullingar Races; The Crooked Road, con una grande prestazione anche strumentale di Christy a chitarra e bouzouki, il fratello Barry alla chitarra, Andy Irvine al mandolino, Noel Hill alla concertina, Tony Linnane al violino, Gabriel McKeon alle uilieann pipes e Jimmy Faulkner alla chitarra, sentire per credere.

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In gran parte di questi brani appariva come ingegnere del suono e produttore Nicky Ryan, eminenza grigia della musica irlandese e futura “mente” dei Clannad e di Enya. Le ultime due chicche sono le versioni in studio di House Down In Carne, (con Faulkner alla slide e Basil Kendricks alla pedal steel) https://www.youtube.com/watch?v=b_uFP_rh2l8  e 90 Miles To Dublin, i due brani antinucleari che ai tempi uscirono come singolo. Che dire, se volete conoscere il “primo” Christy Moore, quello che era più un interprete (ma poi nelle decadi successive avrebbe rimediato) che un autore, anche se tutti i brani tradizionali venivano arrangiati in preziose scritture dal musicista irlandese, e anche se avete già quasi tutto, vale le pena, perché il DVD è totalmente inedito e le canzoni, sentite tutte insieme, sono veramente rappresentative dell’arte di questo grande musicista. Quindi come lo giriate, ancora una volta un indispensabile ascolto per chi ama la buona musica.

Nei prossimi giorni anche un bel articolo retrospettivo sul grande folksinger irlandese.

Bruno Conti