Pagine “Antiche” E Nuove Di Rara Bellezza ! Thea Gilmore – Ghosts & Graffiti

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Thea Gilmore – Ghosts & Graffiti – Full Fill Records –CD o 2 LP Deluxe Edition

Dal suo esordio (a soli 18 anni) con Burning Dorothy (98), Thea Gilmore ha pubblicato da allora 14 album (13 in studio e 1 live), quattro EP e numerosi singoli (oltre a brani in vari album “tributo” assortiti), e oggi, all’alba dei 36 anni, sposata e madre di 2 figli, raggiunge quota quindici con questa sorta di raccolta, Ghosts & Graffiti, dove rivisita il suo catalogo inserendo quattro canzoni nuove, sei brani con nuove versioni di vecchio materiale, rarità e pezzi radiofonici, e collaborazioni con artisti del calibro di Joan Baez, Billy Bragg, Waterboys, King Creosote, Joan As Policewoman, I Am Kloot e John Cooper Clarke (poeta inglese e cantante punk-rock).

Nei 25 brani della Deluxe Edition in vinile, gli album più saccheggiati sono Strange Communion, Avalanche, Don’t Stop Singing http://discoclub.myblog.it/2011/11/20/forse-non-come-l-originale-ma-sempre-un-ottima-cantautrice-m/  , Murphy’s Heart, Rules For Jokers e Regardless (recensito da chi scrive http://discoclub.myblog.it/2013/06/08/la-piu-americana-folk-singer-inglese-thea-gilmore-regardless/ ), mentre le canzoni nuove (o precisamente mai apparse prima) partono con l’iniziale mid-tempo di Copper https://www.youtube.com/watch?v=UW9aWc0FPyE , il singolo Coming Back To You con i suoi svolazzi di violoncello e violino, il country-folk di un’ariosa Live Out Love e il blues paludoso di una intrigante Wrong With You.

Le rielaborazioni partono con This Girl Is Taking Bets https://www.youtube.com/watch?v=E1wm58dpKCk , una specie perfetto “rockabilly” con la chitarra di Robbie McIntosh, che vede Thea condividere la voce con la brava Joan Wasser (Policewoman) al pianoforte , e proseguono con la scintillante Glistening Bay (tratta dall’album dedicato alla grande Sandy Denny Don’t Stop Singing) che la vede accompagnata dall’attuale incarnazione dei grandi Waterboys, che danno al brano un suono più corposo https://www.youtube.com/watch?v=YK6zUnLziwM . Poi arrivano in sequenza il giro di chitarra di una Razor Valentine (una storia d’amore con Billie Holidayhttps://www.youtube.com/watch?v=TuRo17BVs2M , eseguita con il gruppo I Am Kloot (e la voce del cantante John Bramwell), con in sottofondo il sax di Pete McPhail, l’eccellente ballata Old Soul, cantata da Thea con violini e violoncelli a sostegno, l’atmosfera molto diversa di Don’t Set Foot Over The Railway Track, che non poteva che essere declamata dal leggendario poeta-punk John Cooper Clarke (su un tessuto di tastiere), e il lento valzer Inverigo eseguito con il cantautore scozzese King Creosote, dalla melodia molto “dylaniana”. Da segnalare inoltre il pop alla Indigo Girls di una gioiosa Start As Mean To Go On, una canzone politica come My Voice cantata con il censore più politico anglosassone Billy Bragg e il banjo del compagno di vita Nigel Stonier, con un’altra stupenda ballata in duetto con la sempre giovane Joan Baez Inch By Inch, su un tessuto di pianoforte e fisarmonica https://www.youtube.com/watch?v=jj-ysx4_r8w , i suoni spettrali di una sussurrata Avalanche https://www.youtube.com/watch?v=caNh-GklCZU , le scorribande folk di Juliet, e le atmosfere natalizie delle note di That’ll Be Christmas https://www.youtube.com/watch?v=Ep2ilaIU8g8 , che chiudono per ora un percorso di una carriera lunga 17 anni, vissuta tra alti (tanti) e bassi (pochi), ma sempre con grande coerenza.

Per chi scrive Thea Gilmore, con Jude Johnstone e Angie Palmer, si gioca lo scalino più alto del podio come  migliore songwriter inglese “sconosciuta” dell’ultima generazione, con un cocktail musicale che spazia dal folk al pop, attraverso il rock di chiara matrice americana, e tutto questo lo deve  ai suoi genitori Irlandesi che l’hanno cresciuta in un villaggio (da favola) nella campagna inglese dello Oxfordshire, dove è stata “abbeverata” con una solida colonna sonora di base, composta da Dylan, Beatles, Hendrix, e Fairport Convention. Per chi ama il genere un lavoro e una raccolta superba!

Tino Montanari