Anticipazioni sulle Anticipazioni. Chapter one: Peter Gabriel e Natalie Merchant

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Quando si avvicina la fine dell’anno (ma anche durante) spesso mi (ci) capita di leggere lunghe liste di “nuove” o “prossime” uscite discografiche che risvegliano quel sano interesse dell’appassionato, spesso sono affiancate da quelle misteriose sigle che sanno di malattie rare o contagiose, TBA o TBC, che stanno per to be announced o to be confirmed, cioè titolo da annunciare o da confermare, tradotto non sappiamo ancora niente ma per rompervi le balle lo inseriamo nella lista. Lo so avevo promesso di non aggiungermi a questa categoria e infatti, come dice il titolo, mi sono ripromesso di investigare su alcune anticipazioni.

Ormai è dal lontano 2003 che Natalie Merchant non dà proprie notizie (a livello discografico): questa volta sembrerebbe la volta buona. Dopo la raccolta retrospettiva del 2005, anche in versione doppia per i più fortunati, si comincia a parlare del nuovo album Leave Your Sleep, il primo per la nuova etichetta Nonesuch e qui consentitemi una breve digressione (tanto la faccio comunque).

Il gruppo discografico Warner Bros records è suddiviso in varie etichette: Warner, Atlantic, Reprise, Elektra-Asylum, Maverick (quella di Madonna, contratto scaduto ma questa volta non le danno quella cinquantina di milioni di dollari per il rinnovo, è la crisi, Baby!), Sire e Nonesuch, sono le principali. Natalie Merchant, ma prima di lei anche i Wilco e Joni Mitchell, incidevano per una delle varie etichette del gruppo, salvo alla scadenza del contratto essere gentilmente accompagnati alla porta, per rientrare dalla finestra sotto forma di un nuovo contratto per la Nonesuch. Qualcosa non torna! Deve essere sempre la famosa “sindrome del pirla” di Mourinho.

Comunque il disco c’è, esce, ma, attenzione, da inzio 2010 ci siamo già spostati a “inizio” primavera 2010 (2 marzo, diciamo fine inverno), le notizie parlano di un disco folk-etnico e infatti i due brani presentati in anteprima alla BBC nel mese di novembre, Dancing Bear con i Klezmatics e Sailor o Sailor con i Lunasa, nonché la prossima apparizione con gli stessi Lunasa al primo Festival Folk dell’anno – Celtic Connections il 28 gennaio a Glasgow – sembrano confermare questa tendenza. Se non conoscete i Lunasa sono questi qua sotto, Celtic Connections 2007.

L’altro signore è un cliente abituale del “rimanda tu che rimando anch’io”, stiamo parlando di Peter Gabriel e anche in questo caso dovremmo esserci: l’album si chiama Scratch your back, è imminente, si fa per dire, esce il 15 febbraio 2010, quindi mancano, a oggi, come dice nel suo sito, 2 mesi e 7 giorni, ma si sa già tutto, questa è la tracking list (sorprese dell’ultim’ora escluse).

Heroes (David Bowie), The Boy In The Bubble (Paul Simon), Mirrorball (Elbow), Flume (Bon Iver), Listening Wind (Talking Heads), The Power of The Heart (Lou Reed), My Body is a Cage (Arcade Fire), The Book of Love (The Magnetic Fields), I Think It’s Going To Rain Today (Randy Newman), Après Moi (Regina Spektor), Philadelphia (Neil Young) e Street Spirit (Fade Out) (Radiohead).

Quindi un album di cover, ma non solo, i dodici brani verranno eseguiti con l’accompagnamento di una grande orchestra diretta da John Metcalfe e sotto la produzione di Bob Ezrin, speriamo bene.

Per chi non li conosce un paio di video degli originali.

Per ulteriori informazioni questi sotto sono i rispettivi siti.

http://www.nataliemerchant.com/news/

http://www.petergabriel.com/

Bruno Conti