Una Veterana Del Folk-Rock, Non Solo Sogni Ma Anche Realtà! Catie Curtis – Flying Dream

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Catie Curtis – Flying Dream – Catie Curtis Records

Questa veterana della scena folk di Boston è in giro già da vari anni (venticinque per la precisione), e nonostante una bella voce, un’ottima scrittura e il plauso della stampa locale e americana, dalle nostre parti, purtroppo, non è mai riuscita veramente ad imporsi come merita. Catie ha iniziato la sua carriera sul finire degli anni ’80 con Dandelion (89), per poi proseguire con From Years To Yours (91), sino a farsi notare definitivamente con Truth From Lies (95) e con l’omonimo Catie Curtis (97), prima di approdare allo Rykodisc Records con, forse, il suo lavoro più riuscito Crash Course In Roses (99).

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Dopo due dischi interlocutori My Shirt Looks Good On You (01) e Acoustic Valentine (03), incide un album intimo e profondo come Dreaming In Romance Languages (04), per poi passare alla Compass Records dove negli anni seguenti pubblica Long Night Moon (06), Sweet Life (08), Hello, Stranger (09), Stretch Limousine On Fire (11) http://discoclub.myblog.it/2011/11/08/un-disco-autunnale-per-una-grande-cantautrice-americana-cati/ , tutti lavori gradevoli e interessanti, prima di uscire in piena autonomia con questo Flying Dream, prodotto dalla collega e co-autrice Kristen Hall (grande cantante in proprio, poi fondatrice dei Sugarland, dai quali fu fatta fuori in modo, diciamo, non elegante). Per le sessioni di registrazione (al Woolly Mammoth Sound Studio di Boston), Catie Curtis è stata aiutata dai più noti musicisti dell’area, a partire dal polistrumentista Duke Levine (già collaboratore di Suzanne Vega e Mary Chapin Carpenter) alle chitarre, mandolino e banjo, Jamie Edwards organo, pianoforte e tastiere (anche con Sarah McLachlan, Aimee Mann, Ron Sexsmith e molti altri), Richard Gates al basso, Jim Gwin batteria e la stessa Hall ai cori, il tutto ha prodotto un lavoro interessante ma, per chi scrive, leggermente inferiore ai precedenti.

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Flying Dream è totalmente composto da canzoni che esplorano le molte sfumature dell’amore, a partire dalla title-track dall’incedere sognante https://www.youtube.com/watch?v=Q-jZZiBrBkc , ballate delicate dal sapore malinconico come Four Walls, Maybe Tomorrow e If  I’m Right, brani dalle belle armonie vocali tipo The Queen e Live Laugh Love, una filastrocca country con il banjo in evidenza. When You Find Love è un colpo al cuore, una stupenda ballata acustica che (purtroppo, o forse no, dipende dai gusti) nel ritornello ricorda It Must Have Been Love dei Roxette, mentre Orion è un motivo dal ritmo gioioso, passando per il brano meno riuscito del disco, una versione quasi imbarazzante di This Girl’s In Love With you di Burt Bacharach, rivisitata con un arrangiamento lievemente “dub”(la migliore probabilmente rimane quella di Herb Alpert & Tijuana Brass), chiudendo in bellezza con la toccante The Voyager https://www.youtube.com/watch?v=CwD3f731iZU .

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Catie Curtis appartiene a quel gruppo di cantautrici indipendenti di cui la scena di Boston è sempre stata molto generosa, a partire dalla grande Mary Gauthier, passando per Patty Larkin, Dar Williams e altre di spessore come Eliza Gylkison e Carrie Newcomer per citarne solo alcune, e anche se questo lavoro, come detto, è un po’ sottotono, Catie è una folksinger brava e credibile, dotata di una voce limpida e intensa, scrive testi toccanti e non banali, creando un perfetto equilibrio tra voce e musica.

Tino Montanari