Da Denton, Texas Un Altro Bravo! Chris Watson Band – Pleasure And Pain

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Chris Watson Band – Pleasure And Pain – Gator Music/IRD

E questo ragazzi è bravo! Niente “pain” solo “Pleasure”, per Chris Watson e la sua band da Denton, Texas. 25 anni circa, questo è il suo secondo disco dopo l’esordio del 2009 con Just For The Show. Se non fosse esistito 30 anni fa e oltre da oggi un certo Stevie Ray Vaughan saremmo a parlare in termini ancora più lusinghieri di questo ennesimo rappresentante del blues texano, cionondimeno non posso che apprezzare la musica che fuoriesce dai “solchi virtuali” di questo album (perché il suono è vintage). Il giovane ha molte frecce al suo arco, non solo ottimo chitarrista, in grado di spaziare in tutti i sottogeneri del Blues, del soul e del funky, ma anche cantante con una voce di quelle “importanti” ed espressive.

Buon autore anche, che non guasta, e pure in grado di scegliere buone cover nel repertorio dei musicisti che ama: soprattutto Sean Costello viene citato e ripreso in alcuni brani che lo rappresentavano in modo deciso. E quindi il gospel tradizionale Going Home viene ripreso in una versione scintillante, aperta da rullate di batteria ripetute che ci spediscono direttamente in un groove funky e coinvolgente, mutuato dalla versione di Costello, ma ricco di brevi interventi chitarristici e cantato con un calore e una partecipazione evidenti anche all’ascoltatore occasionale, non guastano gli interventi di Kristin Major, la voce femminile di supporto. Stesso discorso per l’ancor più funky Hard Luck Woman (firmata direttamente da Costello), ancorata in questo caso da un giro corposo del basso di Chris Gipson e cantata con voce “nera” e robusta da Watson che lavora di fino alla chitarra anche in senso ritmico.

Ma la varietà è uno degli imperativi di questo Pleasure And Pain, se lo volete sentire in un grintoso shuffle Texano alla Stevie Ray, completo di assolo bruciante, lo trovate nell’eccellente Untrue. O anche nei territori tra blues e soul cari al Robert Cray degli esordi in una “choppatissima” title-track cantata e suonata divinamente. Non manca una bellissima deep soul ballad come Heartache, con il corposo contributo di una sezione fiati e della voce della Major. Non c’è un brano scarso tra i dodici che compongono questa proposta indipendente a livello discografico: dall’iniziale Heart On My Sleeve, sempre funky nei ritmi e nella voce e aggressiva negli interventi della solista.

Un altro punto di contatto, in comune con Sean Costello, è l’amore per la musica del grande Bobby Womack, di cui viene ripresa una scintillante Check It Out nella terza ed ultima cover di questo CD. E che dire di Wanted man che in un colpo solo rende omaggio al blues classico e a Jimi Hendrix, con uno slow blues che ci consente di apprezzare la tecnica chitarristica di Chris Watson, prima di concludere con soul uptempo di pura scuola Memphis, ancora con le voci di Watson e della Major che si incrociano gioiosamente sul tappeto sonoro di un organo vintage che fa da apripista ad un assolo delizioso che conclude in gloria questo disco che ci porta la conferma di un nuovo talento da tenere d’occhio. Mi ripeto perché merita, è proprio bravo, gli avrei dato un giudizio ancora più favorevole ma aspettiamolo con fiducia ad altre prove!

Ha anche un suo canale su YouTube, dove carica ottima musica dal vivo ChrisWatsonBand. La ricerca della buona musica continua.

Bruno Conti