Jack Bruce 1943-2014. Una Vita Nelle Sette Note, Per Il Più Grande Bassista Nella Storia Della Musica Rock!

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John Symon Asher “Jack” Bruce 14 May 1943, Bishopbriggs – 25 October 2014, Suffolk

Quello che non vorresti scrivere mai: un ricordo di quello che è stato sicuramente (non certo per il mio giudizio, ma lo hanno detto tutti dal Sunday Times al collega Roger Waters, e io mi accodo) il più grande bassista della storia del rock, virtuoso prodigioso ma anche musicista, cantante ed autore di grandissima qualità, un camaleonte della musica che ha saputo suonare qualsiasi genere, dal jazz al Blues, al rock (inventando il power trio e l’arte della improvvisazione, con i Cream, il primo supergruppo), e poi ripercorrendoli tutti in una carriera, durata oltre cinquanta anni, dove ha saputo dare tantissime emozioni agli amanti della musica di buona qualità, quella libera dagli schemi e dalle imposizioni del mercato. Non avevo pronto, come le redazioni di giornali e quotidiani, quello che si chiama un “coccodrillo”, e per non dire le stesse cose che diranno molti altri (anche se le ho appena dette poche righe fa) ho deciso di fare una sorta di storia in immagini, copertine di dischi e video della vita di Jack Bruce, bruscamente conclusa ieri 25 ottobre nella sua casa nel Suffolk, in Inghilterra, circondato dalla seconda moglie Margrit, dai quattro figli e da una nipote, probabilmente stroncato da quegli stessi problemi al fegato che già nel 2003, a causa di un tumore al fegato (frutto di anni di stravizi e dipendenze) che lo costrinse ad un trapianto di organo, che evidentemente non è stata la soluzione definitiva ai suoi problemi di salute, ma gli ha consentito altri dieci anni di musica, compresa la reunion dei Cream del 2005, ma andiamo con ordine.

Gli anni ’60

Nel 1962, al contrabbasso, è già in una delle band più influenti dell’epoca, i Blues Incorporated di Alexis Korner, con Graham Bond all’organo, Dick Heckstall-Smith al sax e Ginger Baker alla batteria. Gli stessi musicisti, nel 1964, con John McLaughlin, chitarra, al posto di Heckstall-Smith, formano il Graham Bond Quartet, che diventerà la Graham Bond Organization, con Jack Bruce che passa al basso elettrico e McLaughlin che esce di formazione (ma le loro strade si incroceranno di nuovo).

Di questo periodo, a livello discografico, esiste questo bellissimo cofanetto quadruplo pubblicato dalla Repertoire

graham bond organization box

con il meglio della loro produzione, e una valanga di inediti e rarità. Nell’agosto del 1965 Jack se ne va e per un breve periodo raggiunge i Bluesbreakers di John Mayall, dove non apparirà nell’album omonimo, ma abbondanti tracce della sua presenza sono presenti nella versione Deluxe del CD

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Sempre alla fine del ’65 per un brevissimo periodo entra nei Manfred Mann, è il periodo di Pretty Flamingo e dell’album Mann Made Hits, con Paul Jones alla voce solista

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Nello stesso periodo incontra musicalmente per la prima volta Eric Clapton, nei tre brani incisi per la compilation della Elektra What’s Shakin, come Powerhouse e con la presenza di Steve Winwood, sotto lo pseudonimo di Steve Anglo. Pochi mesi e nascono i Cream, il primo grande Power Trio della storia del rock, in lizza con gli Experience di Jimi Hendrix per la palma del più grande, perché se il mancino di Seattle alla chitarra è stato insuperabile, la somma di Ginger Baker, Jack Bruce (che non si potevano sopportare già dai tempi di Graham Bond) e Eric Clapton, equivaeva alla potenza di una centrale termonucleare.

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Questi i quattro album ufficiali. con alcuni brani indimenticabili come White Room e Sunshine Of Your Love, firmati insieme a Pete Brown, poi collaboratore di lunga data di Jack Bruce.

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Escludendo le BBC Sessions, i due Live postumi li potete trovare in quel bellissimo cofanetto quadruplo Those Were The Days che contiene l’opera omnia dei Cream

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Alla fine di novembre, già previsto, ma sempre prezioso per gli amanti del vinile, uscirà un cofanetto con gli album originali in vinile

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Nel maggio del 2005 la band si riunisce per una serie di concerti preservati per i posteri in un doppio CD o in un doppio DVD. C’erano già state altre saltuarie riunioni, tipo quella per la Rock and Roll Hall Of Fame, ma in questa serie di concerti a Londra il trio è in forma stupenda, forse addirittura superiori alla macchina da guerra che erano alla fine degli anni ’60, con la classe e l’esperienza a sostituire la forza della gioventù. Quindi da avere, magari il video

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Questi sono i primi due album solisti a nome Jack Bruce, la sequenza cronologica è quella indicata nelle copertine, ma Things We Like, un album tutto strumentale di jazz, venne registrato prima, nell’agosto del ’68, quando Bruce in teoria era ancora nei Cream: con lui i vecchi amici John McLaughlin e Dick Heckstall-Smith, più un altro grande batterista, nella persona di Jon Hiseman, futuro Colosseum. Bellissimo Harmony Row, un disco bellissimo dove Jack suona spesso il basso e che contiene un’altra delle più belle canzoni scritta dalla coppia Bruce/Brown, quella Theme From An Imaginary Western, celebre nella versione dei Mountain, ma anche da tanti altri interpreti.

Gli Anni ’70

tony williams lifetime turn it over

La decade successiva inizia con la partecipazione al secondo album dei Tony Williams Lifetime (nel primo non c’era il basso), ancora con McLaughlin, Larry Young all’organo e il batterista di Miles Davis, Tony Williams, in una delle primissime formazioni di jazz-rock.

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Harmony Row, il disco del 1971 non ebbe lo stesso successo commerciale del primo album solista, ma per alcuni è forse il più bel disco solista di Bruce, ricco di ballate pianistiche dai toni morbidi ed autunnali, un album raffinatissimo da cantautore puro. E poi, per cambiare di nuovo, una ennesima avventura con un super Power Trio, West, Bruce & Laing, in compagnia dei due Mountain, vengono registrati tre dischi di onesto hard-rock, il migliore il primo Why Don’t Cha

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Finita l’avventura con il trio, nel 1974 Jack Bruce pubblica il suo quarto album da solista Out Of The Storm, molto bello, con Jim Gordon e Jim Keltner che si alternano alla batteria e Steve Hunter della band di Rock and Roll Animal di Lou Reed, alla chitarra. Proprio in Berlin di Lou Reed, Bruce aveva suonato quasi tutte la parti di basso, così come nella title-track del disco di maggior successo di Frank Zappa, Apostrophe, l’unico ad entrare nei Top Ten della classifiche americane nel 1974.

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Nel 1975 il nostro decide di supportare il disco Out Of The Storm con un tour dove con lui sono Mick Taylor alla chitarra e Carla Bley, alle tastiere, la nota jazzista con la quale aveva registrato la mitica jazz opera d’avanguardia Escalator Over The Hill. Da quella tournée uscirà un doppio CD dal vivo, Live ’75, ma solo postumo negli anni 2000.

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L’ultimo disco da solista degli anni ’70, con Tony Hymas alle tastiere e Simon Phillips alla batteria, esce nel 1977, mentre il seguito Jet Set Jewel viene rifiutato dalla sua etichetta dell’epoca, la RSO, e uscirà, sempre postumo, quando negli anni 2000 i suoi album vennero ripubblicati in CD, rimasterizzati e con bonus.

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Dagli Anni ’80 A Oggi, Una Selezione di Opere

Per concludere gli anni ’70 partecipa ad un tour con alcuni ex componenti della Mahavishnu Orchestra, il vecchio amico John McLaughlin e per la prima volta Billy Cobham, alla batteria. Di quella decade è uscito anche un bellissimo CD triplo che raccoglie le registrazioni con la BBC del periodo, con il titolo Spirit.

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L’opera prima degli anni ’80, a nome Jack Bruce And Friends, lo vede affiancato da Billy Cobham, il vecchio tastierista della E Street Band David Sancious e dal chitarrista Clem Clempson, ex Humble Pie e Colosseum

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Altro super trio rock (un formato che ricorre spesso) con i BLT, Bruce, Lordan e l’ex Procol Harum Robin Trower

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Nel 1983 iniziano le collaborazioni con il musicista latino-americano Kip Hanrahan, e alla fine della decade, dove c’erano state anche occasionali collaborazioni con Clapton, nel 1989 registra A Question Of Time con Ginger Baker, un ottimo disco, ristampato di recente in CD, dove appaiono anche Tony Williams e molti chitarristi, Allan Holdsworth, Vernon Reid, Albert Collins e Bernie Worrell alle tastiere.

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Nel 1993 collabora in una serie di concerti con il chitarrista irlandese Gary Moore e con Ginger Baker, viene registrato un doppio dal vivo Cities Of The Heart, che uscirà anni dopo e un ennesimo disco in trio BBM, Around The Next Dream, con i due musicisti citati.

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Nel 2001 esce un disco Shadows In The Air, piuttosto buono, dove suona con Bernie Worrell, Vernon Reid dei Living Colour, il trio di Kip Hanrahan, che produce anche l’album, che ha la caratteristica di contenere una nuova versione di Sunshine Of Your Love, con l’amico/nemico Eric Clapton, come per Baker, un rapporto difficile che però nel corso degli anni si è stabilizzato, come dimostrerà la reunion dei Cream, citata prima. Sempre per la produzione di Hanrahan in quegli anni esce un altro buon disco come More Jack Than God, dove oltre ai soliti Worrell e Reid, c’è anche Cozy Powell alla batteria.

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E quelli erano gli anni dei terribili problemi di salute che non gli impedivano di fare musica. Ricordiamo ancora l’ottima antologia in 6 CD Can You Follow, ricca di rarità ed inediti, uscita per la Esoteric nel 2008, per festeggiare il 65° compleanno di Jack Bruce.

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E per finire, giusto quest’anno, dopo undici anni di silenzio a livello discografico, ma non di musica, come abbiamo visto, esce Silver Reid, sempre per la Esoteric, con Cindy Blackman, Phil Manzanera, Uli John Roth, John Medeski, Bernie Marsden e Robin Trower, con cui aveva collaborato nel 2008 e 2009, in Seven Moons e Seven Moons Live

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Purtroppo la storia finisce qui, Riposa In Pace, Mister Jack Bruce, “il più grande bassista”, ma non solo, della storia del rock!

Bruno Conti

P.S. Scusate il ritardo, ma questo meritato “tributo” ha richiesto il suo giusto tempo, per essere redatto