Torna Il Ragazzo “Salvato” Dal Folk. Micah P. Hinson – At The British Broadcasting Corporation

micah p. hinson at the bbc

Micah P. Hinson – At The British Broadcasting Corporation – Full Time Hobby

Il titolo di questo “post”, per chi ci segue e ha letto le precedenti recensioni, fa riferimento alla sua sfera personale, in quanto questo ragazzo (ormai diventato uomo), da giovane ha avuto molte vicissitudini: seri problemi di droga, si è anche ritrovato in bancarotta, è finito in carcere per vagabondaggio, e per non farsi mancare nulla, nel 2014 pure un incidente d’auto che gli ha provocato la paralisi momentanea delle braccia, con serie conseguenze, prima di poter riprendere a suonare la chitarra. Comunque, a pochi mesi di distanza dal recente Presents The Holy Strangers, targato 2017 https://discoclub.myblog.it/2017/09/10/una-geniale-e-moderna-opera-folk-micah-p-hinson-presents-the-holy-strangers/ , arriva un po’ a sorpresa questo nuovo lavoro (ed essendo in effetti questo nuovo album uscito a marzo, i mesi erano proprio pochi), disco che documenta le varie esibizioni di Micah P. Hinson per la trasmissione di Marc Riley alla British Broadcasting Corporatio (BBC), nel corso degli ultimi quindici anni, con i propri brani preferiti e scelti dallo stesso autore, riproposti in versioni altamente alternative.

Per chi conosce questo geniale cantautore nato a Memphis ma trasferitosi presto ad Abilene, Texas, il primo album di riferimento non poteva che essere uno dei “capolavori” iniziali, ovvero brani tratti da Micah P. Hinson And The Gospel Of Progress (04), con le prime due tracce del disco, il valzer acustico di una sempre strepitosa Stand In My Way, e la litania recitativa della spettrale I Still Remember, cantata in duetto con Sara Lowes, e di nuovo “perdere” la testa e aprire i cuori quando viene riproposta l’intensa bellezza di una meravigliosa Beneath The Rose. Dall’interlocutorio Micah P. Hinson And The Pioneer Saboteurs (10), Micah rilegge il folk-elettronico di una acustica 2’s + 3’s, la personale vicenda familiare della classica Seven Horses Seen, sino ad arrivare al country-folk di Take Of That Dress For Me, cantata quasi con sofferenza dall’autore. Dal successivo Micah P. Hinson And The Nothing vengono recuperati il folk-gospel campagnolo God Is Good, e una The Life, Living, Death And Dying Of A Certain And Peciluar L.J.Nichols (non vorrei sbagliare ma è uno dei titoli più lunghi e strani che mi ricordi), riletta e cantata su un ritmo scheletrico. Dall’ultimo lavoro in studio The Holy Strangers Micah ripropone il fantasma di Johnny Cash nella moderna serenata country di Lover’s Lane, e la ninna-nanna poco ortodossa di Oh, Spaceman (dedicata al figlio primogenito Wiley T.).

L’avvertenza è di considerare questa recensione (come ho già detto in altre occasioni) ad alto rischio di faziosità, ma questo ultimo lavoro di Micah P. Hinson è un disco che assomiglia a quegli album di famiglia, dove riguardando le pagine passate il protagonista di volta in volta decide di dare un taglio attuale e più moderno al suo “songbook”, mantenendo però le atmosfere di un vecchio “juke-box”. Micah P. Hinson nel corso del tempo si è costruito un solido seguito (anche in Italia), status che viene certificato anche da questo Micah P. Hinson At The BBC, undici vecchi e nuovi meravigliosi bozzetti acustici, con una voce che sembra venire dal profondo del cuore, in quanto la musica si può misurare solo attraverso le emozioni che riesce a regalare, e credetemi questo piccolo genio del “neo-folk” si rivela ancora una volta, magari anche a chi non lo conosce, come un autore intimo, e nonostante la traversie varie citate all’inizio, sempre più ispirato.

Tino Montanari