Neo Folk-Rock In Arrivo Dal Tamigi (Anche Con I Lowlands Nel Low And Lucky EP E Tour).The Lucky Strikes – The Exile And The Sea

lucky strikes exile and the sea

The Lucky Strikes – The Exile And The Sea – Harbour Songs Records

Vengono da Southend, Inghilterra (culla del pub rock negli anni ’70, e dei bevitori di birra, da sempre), e fra poco saranno dalle nostre parti per una serie di concerti (*NDB in coppia con i pavesi Lowlands, con cui hanno condiviso l’etichetta in Gran Bretagna, la Stovepony, e ora un EP a nome di entrambi, Low And Lucky, che dà il nome anche al mini tour, parte in Italia e parte in Inghilterra) https://www.youtube.com/watch?v=5xQav5_MEco .

lowlands low & lucky ep cover

I Lucky Strikes sono attivi dai primi anni 2000, ma il loro esordio discografico vero e proprio avviene con l’album omonimo The Lucky Strikes (07), una miscela di blues-rock arricchita nel tempo con sonorità country, folk americano e celtico, che li ha portati in seguito ad incidere lavori a tema quali Chronicles Of Solomon Quick (09), un “concept” sul presunto responsabile della morte di Robert Leroy Johnson(“quel” Robert Johnson!) e Gabriel, Forgive My 22 Sins (10), altra “fiction” sulla follia e la caduta di un pugile, prima di approdare a questo The Exile And The Sea, un piacevole ricordo dei loro viaggi in giro per il mondo https://www.youtube.com/watch?v=GpglQOeH-tM .

lucky strikes 2

Il capo ciurma e leader della band risponde al nome di Matthew Boulter chitarra e voce, con il resto dell’equipaggio ad assecondarlo: Paul Ambrose al basso, David Giles al piano e fisarmonica, William Bray alla batteria, e con la collaborazione di due nostromi di valore come Wild Jim Wilson al banjo e violino e Rees Broomfield alle percussioni, il tutto è stato registrato negli studi di campagna The Broom Cupboard,nell’Essex https://www.youtube.com/watch?v=8amXB4bIAoo .

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Il forziere di canzoni è aperto da To Be King e The Beast Burnt Down, due brani dalla decisa aria celtica, guidati dal violino e fisarmonica, a cui fanno seguito la title track The Exile And The Sea, una ballata di altri tempi, mentre New Avalon e  The Butcher And Mrs. Shaw hanno il passo del periodo migliore dei Waterboys, del pirata Mike Scott. Dal bottino del forziere viene poi estratta anche Ballet Shoes, una poesia in musica sull’infanzia, per poi passare alla miscellanea folk-rock di Goldspring, mentre la seguente The Devil Knows Yourself  è perfetta per cantare nei Pub con calici di birra alzati. Con Vincent spuntano una pedal steel e un banjo a dispensare “spezie” di country, prima di chiudere definitivamente il forziere con la mirabile melodia di Ghost And The Actress, dove la fisarmonica di Giles e il violino di Wilson profumano d’Irlanda, mentre un intrigante organino accompagna la conclusiva The Writer.

I Lucky Strikes, guidati dall’ugola passionale di Matt Boulter (autore anche di tre dischi solisti), si preparano ad invadere il nostro paese, senza rivoluzionare nulla, ma portando  un suono che incarna l’anima più onesta del “neo folk rock”, che li accomuna per quanto mi riguarda, ai cugini “yankee” dei Decemberists.

Tino Montanari   

Lowlands Lucky Strikes tour

*NDB. Come vedete dalla locandina qui sopra, i Lowlands e i Lucky Strikes saranno in concerto insieme questa sera, 28 febbraio, all’1&35 di Cantù e domani sera a Spazio Musica di Pavia (da informazioni assunte probabilmente ci sarà anche Stiv Cantarelli). Invece la settimana prossima, se siete da quelle parti (chi non va a Southend nell’Essex o a Londra nei fine settimana?), l’accoppiata si ripeterà su territorio inglese. Ai concerti sarà in vendita anche lo split EP The Low & The Lucky EP, un mini album con tre brani: i Lowlands fanno New Avalon della band inglese, i Lucky Strikes ricambiano il favore eseguendo Hail Hail  della band pavese e tutti insieme appassionatamente eseguono una bellissima cover di Fisherman’s Blues dei Waterboys (con le voci alternate e combinate dei due leaders alla guida del brano), che da sola vale il prezzo di ammissione, se anche il resto non fosse valido. Per una volta il buon Ed Abbiati mi perdonerà se non ho parlato diffusamente della sua band e dei suoi lavori solisti ma, visto che molto bolle in pentola per il futuro, ci sarà l’occasione per farlo appena scatta la primavera. Per l’occasione ci premeva (al sottoscritto e all’amicoTino) parlarvi di questi Lucky Strikes che ci sembrano del tutto degni della vostra attenzione!

Bruno Conti