Jackie Leven Words And Music, Fine Della “Strada Gotica”. Wayside Shrines And The Code Of The Travelling Man

jackie leven michael cosgrave.jpg

 

 

 

 

 

 

Jackie Leven and Michael Cosgrave – Wayside Shrines and The Code of Travelling Man
Cooking Vinyl  Records 2011

Purtroppo quello che mi accingo a recensire è il testamento musicale del “Grande Scozzese” Jackie Leven, scomparso Lunedì 14 Novembre per un male incurabile. Due brevi note sul personaggio serviranno a delineare meglio la personalità: nato a Fife in Scozia nel 1950 da una famiglia rom, Jackie fin da ragazzo fu attratto dalla musica e dopo aver militato in band locali, raggiunse il successo verso la fine degli anni Settanta con i Doll By Doll.

Dopo lo scioglimento del gruppo di cui era il “leader” indiscusso, segue un lungo e travagliato percorso, costeggiato da tragedie sentimentali e fisiche (grossi problemi con le droghe) che lo hanno allontanato dal mondo musicale e da quello reale. Il “nostro” abbandonando la tentacolare Londra, si è ritirato nel Nord dell’Inghilterra in un piccolo paese di pescatori Argyll e aiutato dalla saggezza della comunità locale nell’affrontare la vita, con la calda umanità che vi gravitava attorno, Jackie ha ripreso il suo percorso umano.

In una carriera che si estende oltre i quarant’anni, partendo dall’esordio Control del 1971 (ma pubblicato nel 1975 con lo preudonimo di John St. Field),disseminando capolavori assoluti quali Mystery of Love Is Greater than the Mystery of Death(classificato dalla rivista “Q” come uno dei 100 migliori album di tutti i tempi), Leven sforna una immensa discografia, registrando sempre sotto il marchio della storica e fidata Cooking Vinyl inglese, ma indulge anche in autoproduzioni messe in vendita ai concerti o via Internet.

Se le vendite non sempre hanno rispecchiato l’accoglienza positiva della critica, Jackie è comunque stato un autore superbo dalla vena epica e romantica, nei suoi brani ci sono echi del folklore “anglosassone”, l’uso delle campane in sottofondo, i recitativi dosati con cura su un tappeto sonoro ricco e artigianale che accomuna musica e poesia, e il suo ultimo lavoro fatto con il multi-strumentista Michael Cosgrave, è l’ennesima prova del talento di Leven e della  sua inesauribile creatività.

L’apertura del disco Swine Flu Fever Blues h462yQ8oCBw mette subito in risalto  uno dei suoi punti di forza, la voce dalla timbrica particolare, ammaliante come nella seguente To Live and Die in Levenland, una filastrocca dai sapori antichi, con un organo da chiesa a chiudere il brano. Deep Purple Cloak e Beware Soul Brother sono magnifiche ballate cantate con la voce calda e intensa del protagonista. Un arpeggio delicato di chitarra introduce Spooky Berlin Hotel Song,  cui fa seguito una Townes at The Borderline dove la bravura di Cosgrave dà alla canzone una meritata annotazione intimistica. The Kirkcaldy Book of the Dead tipica ballata “leveniana”,  dove la voce accompagna delicatamente un armonia che rende piacevole e coinvolgente l’ascolto. Con la breve ma splendida Dagenham Dream in cui Jackie con la sola chitarra fa vibrare i cuori si raggiunge il livello “poetico” più alto del lavoro, seguito da un brano “recitato” (non poteva mancare) A Kiss on The Cheek in perfetto stile John Trudell. Un rumore di onde introduce una Backstage, Chelsea Club, Vienna, ballata pianistica, che chiude un CD toccante e di rara bellezza.

Tra i fattori positivi per i quali vi consiglio l’acquisto di questo “compact”, segnalerei senza  dubbio la grande tonalità vocale di Leven che i suoi “fans” conoscono perfettamente, unita certamente ai testi, un altro fattore fondamentale della bellezza delle sue composizioni. Artista di culto che avrebbe meritato maggior fortuna, che lascia una sterminata produzione discografica con più di 400 canzoni, e il rimpianto di chi lo ha veramente amato. Due birre Jackie, offro io. Riposa in pace.!

Tino Montanari

P.S.

Una piccola aggiunta. Il “nostro” Andrea Parodi aveva cantato la sua versione di Single Father, questo è il brano:

E qui trovate il suo ultimo “bootleg” gEd-t7jrJJU.

Bruno Conti

Una Brutta Notizia! R.I.P. Jackie Leven 18-06-1950/14-11-2011

5-reasons-jackie-leven.jpgjackie_owl1_klein.jpgcn9-20-12.jpg

 

 

 

 

L’ho scoperto solo oggi, ma lunedì 14 novembre 2011 alle 8 di sera se ne è andato Jackie Leven, uno dei più grandi cantautori scozzesi di sempre e tra i preferiti di chi vi scrive.

Era ammalato di cancro da tempo (non lo sapevo) ma continuava a combattere tenacemente la malattia e non più tardi di due mesi fa aveva pubblicato il suo ultimo album, Wayside Shrines And The Code Of The Travelling Man registrato in compagnia del fido collaboratore Michael Cosgrave.

jackie leven michael cosgrave.jpg








Leven aveva iniziato la sua carriera oltre 40 anni fa, prima ai bordi dell’underground sotto lo pseudonimo di John St. Field, poi in piena era punk è stato il leader dei Doll By Doll, uno dei gruppi più sottovalutati di quei tempi, autori di uno stile che fondeva il fuore del punk alla raffinatezza della canzone d’autore. Ha combattuto e vinto la dipendenza dalle droghe, forse non un’eccessiva e pantagruelica passione per i liquori e le bevande in genere. E’ stato uno degli autori più “letterati” della musica rock, grande appassionato di poesia e dei grandi autori i testi hanno sempre avuto una importanza fondamentale nelle sue canzoni

Il suo album The Mystery Of Love Is Greater Than The Mistery Of Death (grande titolo) è stato inserito dalla rivista inglese Q tra i 100 migliori album di tutti i tempi. Era il CD che conteneva il brano Call Mother A Lonely Field, quello che molti considerano il migliore tra le oltre 400 canzoni scritte nella sua lunga carriera.

Per ricordarlo con le sue parole: “Ci sono cantastorie spirituali e cantautori pieni di sentimento. Io spero di essere un cantastorie appassionato (soulful). Io vedo i due generi come due differenti direzioni. Lo spirituale è ascendente. Il Cielo, Dio e tutte quelle cose. Spero che il mio raccontare storie sia dirigersi più giù all’interno  della terra, più bagnato, umido, ricco di liquidi”.

Dovunque stia andando gli auguriamo di trovare quello che più cercava!

R.I.P. Jackie Leven.

Bruno Conti