Una Sorta Di Moderna Nitty Gritty Dirt Band, Musica Solare E Deliziosa! Session Americana – Pack Up The Circus

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Session Americana – Pack Up The Circus – Continental Song City / Ird

Come minacciato e promesso, eccomi a parlarvi dei bravissimi Session Americana, visti e sentiti domenica scorsa 3 maggio al Bar Trapani in quel di Pavia, con tanta bella gente e la presenza di personaggi famosi della musica italiana roots, come l’amico Ed Abbiati dei Lowlands, il chitarrista Maurizio “Gnola” Glielmo (è uscito in questi giorni il nuovo album della Gnola Blues Band, Down The Line), Veronica Sbergia e Max De Bernardi dei Red Wine Serenaders, e meno famosi come il sottoscritto e il titolare di questo blog, ma tutti abbiamo apprezzato con gusto la serata.

I Session Americana sono una “all-star-band” che si è formata a Boston nel 2004, iniziando il loro percorso con canzoni country tradizionali e brani classici della tradizione “bostoniana”, andando poi a rileggere pagine di autori come Jimmy Ryan, Mark Sandman (Morphine) e Dennis Brennan. Il loro debutto discografico avviene con Table Top People Vol. 1 e 2 (05), seguito a breve da The Blue Void Trilogy (06) e Table Top People Vol. 3: Beertown (07) che li porta ad avere una certa visibilità e diventare band di supporto di artisti quali Patty Griffin, Peter Wolf e Bill Janovitz dei Buffalo Tom tra gli altri. In seguito la formazione del Massachusetts pubblica una serie di album che vedono alternarsi diversi collaboratori, a partire da Diving For Gold (09), la registrazione di un Live (11), lo splendido Love And Dirt (13), fino ad arrivare a questo nuovo lavoro Pack Up The Circus (con cui si sono fatti notare anche dalle nostre parti), prodotto dalla brava Anais Mitchell.

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Il nucleo base attuale della formazione (quello che si è esibito in questo mini-tour) è composto da Ry Cavanaugh alle chitarre, Billy Beard alla batteria, il polistrumentista Dinty Child al banjo, mandolino, organetto e fisarmonica, Kimon Kirk al basso, Jim Fitting all’armonica (componente con Beard anche dei Treat Her Right, storica band i Boston e “antenati” dei Morphine), e la brava italo-americana Laura Cortese al violino, e li vede proporre una musica che spazia dal folk al country, dal soul al bluegrass (con una delicata spruzzatina di jazz), ricca di armonie vocali (cantano tutti), alternando brani classici della tradizione americana, e brani originali composti da alcuni componenti della band.

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Il viaggio “circense” del nuovo album inizia con il gradevole folk-pop della title track Pack Up The Circus, per poi passare alle atmosfere soul di Willing To The Lucky, il delicato swing diYou Always Hurt The One You Love, impreziosito dalle note della tromba e clarinetto, alla tenue ballata folk It’s Not Texas, e cambiare ancora ritmo con la trascinante Vitamin T, dai sapori “caraibici” . Il delicato violino della Cortese introduce una struggente ballata come All For You, per poi ritornare a percorrere i sentieri dello swing con Time Winds Me Up con l’armonica di Fitting in evidenza, alla marcetta Country & western di una piacevole Notary Public, andando a chiudere con due splendide ballate folk, la sognante Mighty Long Time dove spicca la lap-steel di Child, e il solenne incedere di una corale Dark Clouds, fatta su un tessuto di violini e fiati, che cala il sipario su un meraviglioso spettacolo sonoro.

La Session Americana è uno straordinario collettivo di musicisti, che oltre a quelli citati in queste righe annovera: Jon Bistine, Dietrich Strause, Jefferson Hamer, Alec Spiegelman, Adam Moss, Zachariah Hickman, Charlie Rose, Duke Levine, Eliza Carthy e Jennifer Kimball ( delle Story, nonché moglie di Cavanaugh, tanto per non fare torti), un gruppo che in patria ha ricevuto numerosi premi e nomination, diventando per l’area “bostoniana” una vera e propria istituzione. I loro spettacoli dal vivo sono travolgenti, con un vecchio microfono sul tavolo e i musicisti intorno che, a turno, intrecciano voce e strumenti (come se un gruppo di amici si trovasse a suonare insieme), con un mix di brani originali e cover d’autore di Gram Parsons, Emmylou Harris, Little Feat https://www.youtube.com/watch?v=buQ5OGvgDQg  (a Pavia hanno chiuso con una spettacolare versione di Pancho & Lefty del compianto Townes Van Zandt) https://www.youtube.com/watch?v=h_GuW2y_r3E , creando nel pubblico un’atmosfera di forte complicità e divertimento reciproco. Per chi ama il genere una formazione assolutamente da scoprire, che gestisce la sua musica come un continuo “happening”, con canzoni nel segno della tradizione popolare americana, ma contaminate in parte da sonorità moderne e altre volte recuperando i suoni “vintage” delle radici. Vivamente consigliato!

Tino Montanari