Quattro “Giovani” Signore E Un’Amica! Dorothy Morrison, Tracy Nelson, Angela Strehli, Annie Sampson The Blues Broads – Live

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The Blues Broads – Live – CD+DVD – Delta Groove

In questo album (CD+DVD, ok!) ci sono più di due secoli di esperienze musicali (e oltre, se consideriamo anche la Blues Broad onoraria, la pianista e cantante Deanna Bogart): le primavere delle quattro protagoniste di questo concerto dal vivo non sono poche. Tracy Nelson, calcava già i palcoscenici della Bay Area nel 1964 in compagnia di Charlie Musselwhite e poi come leader dei Mother Earth fece parte della scena blues-psichedelica di San Francisco insieme a Janis Joplin e Grateful Dead (per non parlare di oltre 40 anni di dischi blues, soul e gospel a nome suo), Dorothy Morrison era la voce originale di Oh Happy Day il celeberrimo brano di Edwin Hawkins, ma che leggenda (e lei stessa) vuole che sia stato scritto proprio dalla Morrison, adattandolo da un traditional. Annie Sampson, più o meno in quegli anni, fine ’60, inizio ’70, era la voce solista degli Stoneground, il gruppo che poi sarebbe diventato i Pablo Cruise, mentre la più giovane, “The First lady Of Texas Blues” come viene chiamata Angela Strehli, è in pista da metà anni ’70, quando muoveva i primi passi nella scena texana con il giovane Stevie Ray Vaughan. E proprio lei è la più Blues del lotto, perché poi i generi che si avvicendano in questo Live sono i più disparati nell’ambito della musica delle radici.

La Nelson e Annie Sampson dividono il microfono nel brano iniziale, Livin’ The Blues, una sorta di dichiarazione di intenti scritta dalla stessa Tracy, che conferma ancora una volta di avere una voce strepitosa. La Sampson si situa appena un gradino al di sotto nella propria Bring Me Your Love, un mid tempo soul dove èaiutata” dalla Morrison, che in questo augusto consesso è quella che ha la voce più incredibile. A rendere il tutto più appetibile non guasta che il gruppo che le accompagna ha grinta da vendere e un sound di quelli tosti, a partire dalla citata Bogart, che si cimenta anche al sax, proprio nel brano di cui sopra. Se proprio vogliamo essere pignoli, la più scarsa a livello vocale, ma tra tante virgolette, è proprio Angela Strehli, che peraltro, forse per smentirmi, canta alla grandissima una Two Bit Texas Town, che è proprio un blues Texas shuffle che permette di gustare l’eleganza del chitarrista Gary Vogensen. A proposito di Dorothy Morrison, quando raggiunge il centro del palcoscenico per cantare una versione poderosa di River Deep Mountain High, non puoi mancare di meravigliarti come un simile talento vocale sia sempre rimasto ai margini della musica, confinata, se così si può dire, nel circuito del gospel, le altre signore la spalleggiano e si dividono l’impatto vocale di questo capolavoro dell’accoppiata Phil Spector/Ike & Tina Turner. Blue Highway è un pigro country-blues-soul scritto da Angela Strehli che è anche la voce solista del brano.

It Won’t Be Long permette di godere della gran classe pianistica di Deanna Bogart che anche come vocalist, insieme alle altre, non scherza, un brano che trasuda R&B da tutte le parti e che non per nulla era nel repertorio della giovane Aretha Franklin. Walk Away è un intenso slow blues cantato con sentimento e voce da brividi da Tracy Nelson che poi lascia spazio a Vogensen per un altro eccellente assolo. In tutti i brani, le quattro vocalists sono spesso impegnate anche come voci di supporto che, dato il livello in campo, alza ulteriormente la quota di godimento per l’ascoltatore. Mighty Love è una ballata soul mid-tempo cantata con assoluta nonchalance e una potenza devastante da una deliziosa Morrison.

Un ulteriore esempio dell’amalgama delle voci è dato da Jesus I’ll Never Forget, un gospel cantato a cappella con assoluto rigore, prima del gran finale con una versione assolutamente coinvolgente del super classico Oh Happy Day:”When Jesus Washed…”, everybody sing!  In tutto sono dieci brani, che diventano undici nella versione DVD (ormai queste confezioni CD/DVD stanno diventando una bella realtà, sempre più spesso), cambia la sequenza delle canzoni e viene aggiunta una splendida versione di It’s All Over Now, Baby Blue di Bob Dylan, cantata da Annie Sampson e con un bel assolo di sax della Bogart. Se vi piacciono le belle voci qui c’è da godere!  

Bruno Conti  

Un caso Di plagio? Tracy Nelson – The Soul Sessions

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Niente paura, la risposta è no. Nessun plagio, semplicemente visto che non ho avuto tempo in questi giorni di scrivere dei post per il Blog mi sono autoplagiato. Questa è la recensione di Tracy Nelson,in anteprima su quella che leggerete (probabilmente) sul Buscadero del prossimo mese. D’altronde trattasi di farina del mio sacco  in entrambi i casi per cui…

TRACY NELSON
The Soul Sessions – Perfect 10 Series
Decca/Rounder/Universal
***           
Ogni tanto le grandi major azzeccano qualche mossa, questo bisogna dirlo: ad esempio questa trovata della “Perfect 10 Series” da parte della Universal è stata quasi geniale.
Quasi, perché credo che l’idea sia venuta ai tipi della Rounder per sfruttare al meglio alcuni titoli e artisti del proprio catalogo, in ogni caso di chiunque sia la primogenitura dell’idea la realizzazione è stata ottima.
Prendete alcuni artisti scegliete 10 brani del loro repertorio e realizzate delle raccolte a prezzo economico, anzi budget, 5,90 euro al pubblico e voilà il gioco è fatto. Le uniche controindicazioni sono che potendo scegliere solo dal repertorio Rounder non sempre le antologie sono rappresentative dei singoli artisti e l’altra è l’esigua durata dei CD, ma d’altronde saremo mai contenti? La prima emissione comprende 20 titoli, io mi limito a parlarvi di questo titolo dedicato a Tracy Nelson.
Per chi non conoscesse la nostra amica vorrei ricordare brevemente la sua carriera eccellente: l’esordio risale al lontano 1965 con un album blues Deep Are The Roots dove appariva anche Charlie Musselwhite, nel 1966 si trasferisce a San Francisco dove diviene parte della fiorente scena musicale e il suo gruppo, i Mother Earth se esibisce spesso al Fillmore al fianco di Jefferson Airplane, Grateful Dead e Janis Joplin,  a cui spesso viene paragonata. Nel 1968 partecipa alla registrazione della colonna sonora di Revolution con Quicksilver e Steve Miller Band, nello stesso anno esce il primo album con i Mother Earth, Living With The Animals quello che contiene uno dei suoi brani più noti Down So Low che verrà ripreso da molte cantanti. Da sola o con i Mother Earth realizza una notevole serie di album, tutti molti belli, a cavallo tra anni ’60 e ’70, sei se non ricordo male, dischi che spaziano tra rock, soul, country e gospel e dove risalta la voce profonda ed espressiva di Tracy Nelson. Alla scomparsa di Janis Joplin si pensa anche a lei come sua sostituta nei Big Brother and The Holding Co. e forse sarebbe stata l’unica a poterlo fare. Negli album settanta la sua carriera è proseguita con un progressivo spostamento verso sonorità più soul e qui arriviamo ai due dischi da cui sono tratti i brani di questo CD.
Si tratta di Homemade Songs del 1978 e Come See About Me del 1980, entrambi realizzati per la Flying Fish, gli ultimi prima di una lunga pausa fino alla metà degli anni ’90.
Le dieci canzoni contenute in questo The Soul Sessions come da titolo sono decisamente orientate verso soul e R&B, tutte rigorosamente cover, alcune di brani celeberrimi, God’s Song di Randy Newman che soul non è ma è un brano bellissimo e in questa versione esalta la grande voce di Tracy che assume della tonalità superbe quasi alla Aretha, con retro toni gospel e una intensità straordinaria, sentire per credere, una delle voci bianche più belle che mai si sia cimentata con questo repertorio,
Gli arrangiamenti, più che onesti, risentono degli anni in cui ci troviamo e del fatto che non ci siano grandissimi musicisti in queste sessions, se si eccettuano i due fiati dei Memphis Horns, Wayne Jackson e Andrew Love e tra le coriste, Carlene Carter, la figlia di Johnny Cash che di lì a poco avrebbe intrapreso un’ottima carriera. Dal repertorio di Aretha viene ripresa una ottima Seesaw, mentre da quello di Sam & Dave una scoppiettante Hold On I’M Coming.
Non male anche il classico della Motown Come See About Me in originale delle Supremes.
Tracy Nelson ci mette molto del suo, per esempio nel notevole Blues&Gospel della lenta e sofferta Walk Away, i musicisti fanno del loro meglio ed il risultato finale è apprezzabile, propedeutico ad altri album della Nelson stessa o di altri artisti dello stesso genere.
In definitiva vale assolutamente il prezzo richiesto e anche qualcosa di più.
Questi sono gli altri titoli della stessa serie ?sid=579.

Bruno Conti