Lo strano caso della Famiglia Muldaur. Ovvero, non sempre cambiando l’ordine dei fattori il risultato non cambia!


 

La mamma (poi ne parliamo) si chiama Maria Grazia Rosa Domenica D’Amato, ma tutti la conoscono come Maria Muldaur, classe 1963, newyorkese, una carriera lunghissima alle spalle, culminata con il successo clamoroso del brano Midnight at the oasis (lo vedete qui sopra) nelle classifiche americane del 1973, alla chitarra solista il grande Ry Cooder: Maria Muldaur che ha mantenuto il nome del marito pur essendo separata dal 1972 ha recentemente pubblicato un nuovo album Maria Muldaur & her Garden of Joy, dove ripercorre i sentieri della musica delle sue origini, la jug band music (c’avete presente il basettone dei Mungo Jerry quelli di In The Summertime?Esatto, il jug è quel grosso vaso di vetro dove si soffia dentro per creare un effetto ritmico). Questa era una musica che all’inizio degli anni ’60 era suonata da fior di musicisti, divertente e scanzonata come in questo nuovo CD dove appaiono alcuni dei protagonisti di allora, John Sebastian (poi nei Lovin’ Spoonful e a Woodstock), David Grisman e Taj Mahal tra gli altri, la Muldaur ha sempre una gran voce.

Il Babbo (altro che Dinasty o la famiglia Wainwright, dei dilettanti), Geoff Muldaur, altrettanto lunga militanza alle spalle, tra gli altri Even Dozen Jug Band e Better Days di Paul Butterfield, oltre a una corposa carriera solista (ha inciso anche un disco per la Deutsche Grammophon, tiè Sting!) recentemente ha pubblicato un CD del suo nuovo gruppo, i Texas Sheiks, ottima roots music, con l’ultima apparizione del grande chitarrista Stephen Bruton, recentemente scomparso, ma non è di questo che voglio parlarvi.

La figlia, Clare Marchon, come Marchon? Da celibe Clare Muldaur, è la figlia di Geoff ma non di Maria, quindi vedete che cambiando i cognomi il risultato cambia, eccome se cambia (Maria quindi sarebbe la prima moglie di papà, elementare Watson!); ci sarebbe pure un’altra sorella Jenni Muldaur anche lei cantautrice e una sorella di Geoff che fa l’attrice, tra gli altri LA Law e Star Trek Next generation. Per i cinefili…Geoff canta il brano Aquarela do Brasil nella colonna sonora di Brazil di Terry Gilliam.

clare and the reasons arrow.jpg

Ma torniamo a Clare che ha un gruppo Clare and the Reasons che ha pubblicato due dischi: uno The Movie nel 2007 (pubblicato anche in Europa dalla gloriosa Fargo) e da poco il nuovo Arrow. Entrambi sono dei deliziosi lavori di chamber pop finemente cesellato, Kate Bush (senza raggiungerne le vette vocali eccelse ma con pari fantasia creativa) meets the Beatles. Esageriamo, ma anche echi dei Beach Boys (“zio”, a livello artistico, Van Dyke Parks collabora e tesse le lodi di Clare), affinità elettive con nuovi gruppi come My Brightest Diamond (che una è, e pure lei è presente) e musicisti come Sufjans Stevens. Tra atmosfere fiabesche, quartetti d’archi che si rincorrono, echi canterburiani, la voce della Marchon, pardon Muldaur si libra in modo divino su questi quadretti dove appaiono e scompaiono trombe pennylaniane, chitarre con accordature beatlesiane, aperture jazzate un po’ demodè, un piccolo bijou (c’è pure un brano cantato in francese). Questi sono i veri dischi cult, attendiamo notizie dalla Fargo per una uscita italiana, merita assolutemente, se no buona caccia.

clare%20the%20reasons

Voto 7,5

Bruno Conti