Un Altro “Strano” Tipo! J.Roddy Walston & The Business – Essential Tremors

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J. Roddy Walston & The Business – Essential Tremors – ATO Records

Nel mare magnum del rock Americano navigano molti “strani” tipi (termine usato recentemente per Pokey LaFarge) di gruppi e solisti che è difficile etichettare. Prendiamo questo J. Roddy Walston, con Business al seguito: un quartetto che alcuni catalogano nell’alternative/indie rock (che va bene per qualsiasi genere, come le verdure in cucina, mi è venuta così), altri nella roots music, c’è chi parla di southern rock (?!?), altri, saggiamente, definiscono lo stile semplicemente rock, e qui non si sbaglia mai.

Se dovessi giudicare da questo Essential Tremors, mi sbilancerei in un glam/ rock/punk molto seventies style, perché mi pare di cogliere qui e là elementi di Mott The Hoople, Marc Bolan, New York Dolls, un pizzico di Bowie e del Lou Reed più mainstrean, ma poi improvvisamente ti sorprendono con una ballatona deliziosa come Boys Can Never Tell, con tanto di pedal steel a significare l’ecletticità della musica che si ascolta in questo CD (Bowie e Ian Hunter avevano questi colpi di genio e negli anni ’70 non era cosa fuori dal comune mescolare mille generi). Ma l’iniziale Heavy Bells parte come un rock classico e poi diventa un pezzo punk cattivissimo con Walston che urla come un ossesso, mentre le chitarre sparano riffs a destra e manca. Poi, ineffabile, nella successiva Marigold, introdotta da un pianino saltellante (perché in teoria il nostro amico Roddy è un pianista, anche se si disbriga ottimamente pure alla chitarra), ti estrae dal cilindro un brano che avrebbe potuto tranquillamente andare su Mott o anche su The Hoople, un boogie-rock vecchio stampo, con coretti in falsetto e un basso “fuzzato” molto vintage.

Take It As It Comes la potreste trovare anche su qualche dischetto degli Hold Steady, tra rock classico, oh-oh-oh molto sixties e ritmi pop scanditi con gusto e frenesia. Black Light, nella parte finale ha un drive ritmico e un veloce assolo di chitarra di Billy Gordon (il co-autore con Walston) alla Jimmy Page, circa Led Zeppelin II, ma parte come un brano dei T-Rex, cantato parzialmente anche in falsetto, confusi? Anch’io! Sweat Shock è un altro pulsante pezzo rock, con batteria e chitarre impegnate in un riff quasi tribale e il nostro amico che sfodera il suo cantato più Plantiano e la chitarra prende ancora tangenti Zep (il nostro amico ha ammesso una predilezione per la musica dei Led Zeppelin). Di nuovo un alternarsi tra falsetto e voce classica per Nobody Knows, un brano alla Big Star lato Chris Bell (avrebbe fatto la sua porca figura su I Am The Cosmos).

La batteria con cowbells all’inizio di Hard Times ha più di qualcosa che potrebbe ricordare i vecchi Creedence e anche il resto del brano è divertente e coinvolgente. Tra l’altro il disco più lo senti e più ti acchiappa, ad un primo ascolto, sinceramente, mi aveva fatto abbastanza cagare, per dirla con finezza (alla Greil Marcus). Dopo la bella Boys Can Never Tell, citata in apertura, Walston & Co. tornano ai ritmi 70’s con una Same Days sorretta da un riff che sta tra Bolan e Bowie e pure i coretti, piano e chitarra, a contendersi la guida del brano, mentre Tear Jerk è puro rock’n’roll, Jerry Lee Lewis meets Mott The Hoople, tra un piano saltellante e chitarre e voce sguaiate il giusto.  Per concludere con una Midnight Cry che introduce elementi di R&B bianco (se esiste), che mancavano al calderone sonoro di questo Essential Tremors. Vogliamo dire che sono versatili? E diciamolo!

Bruno Conti

Oh Yes We Can Love: La Storia Della Musica Glam, Dal 28 Ottobre In 5 CD!

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Oh Yes We Can Love: A History Of Glam Rock – 5 CD Universal -28/10/2013

Alcuni dei brani contenuti sono Glam come me e, come nel caso del Box della Rhino sulla Musica Gotica, A Live Less Lived, centrano come i cavoli a merenda (i Bauhaus sono in entrambe le compilations, per essere Glam basta fare un pezzo di David Bowie?), ma è proprio il bello di questi cofanetti, spesso è più interessante l’involucro del contenuto (però francamente Howlin’ Wolf glam, avete presente l’omone e la voce, per non parlare del genere?). E ci sono moltissimi altri esempi.

Per fortuna non costerà neppure moltissimo, sotto i 50 euro. Leggete la lista e giudicate da voi. Vi sembra manchi qualcosa? (Per esempio di Bowie solo una canzone e tra le tante proprio quella!).

DISC ONE
1. Noel Coward: Mad Dogs And Englishmen
2. Chuck Berry: Around and Around
3. Little Richard: Ooh My Soul
4. Vince Taylor & the Playboys: Brand New Cadillac
5. Max Harris: Gurney Slade
6. Anthony Newley: Bee Bom
7. Billy Fury: Jealousy
8. Howlin’ Wolf: You’ll Be Mine
9. Jacques Brel: Amsterdam
10. The Velvet Underground: I’m Waiting For My Man
11. David Bowie: London Bye Ta-Ta
12. The Stooges: 1969
13. The Kinks: Lola
14. Hot Legs: Neanderthal Man
15. Burundi Steiphenson Black : Burundi Black
16. Curved Air: Back Street Luv
17. Fanny: Charity Ball
18. The Murgatroyd Band: Theme From Magpie
19. Chicory Tip: Son Of My Father
20. T Rex: Hot Love
21. Slade :Coz I Luv You

DISC TWO
1. Mott The Hoople: All The Young Dudes
2. Lou Reed: Walk On the Wild Side
3. Roxy Music: Virginia Plain
4. T Rex: Metal Guru
5. The Osmonds: Crazy Horses
6. Dana Gillespie: Andy Warhol
7. Suzi Quatro: Can The Can
8. New York Dolls: Looking For A Kiss
9. Nazareth: This Flight Tonight
10. Sweet: Ballroom Blitz
11. Cozy Powell: Dance With The Devil
12. David Essex: Rock On
13. Wizzard : Angel Fingers (A Teen Ballad)
14. Elton John: Bennie and the Jets
15. Barry Blue: Dancing On A Saturday Night
16. Alvin Stardust: Ma Coo Ca Choo
17. Lulu: The Man Who Sold The World
18. Mick Ronson: Growing Up And I’m Fine
19. Cockney Rebel: Judy Teen

DISC THREE
1. Sparks: This Town Ain’t Big Enough For Both Of Us
2. Hello: Tell Him
3. Mud: Tiger Feet
4. Jook : Bish Bash Bosh
5. Bryan Ferry: The ‘In’ Crowd
6. Patti Smith Group: Piss Factory
7. Cockney Rebel: Tumbling Down
8. The Glitter Band: Angel Face
9. Kenny: The Bump
10. The Rubettes: Sugar Baby Love
11. Fox: Only You Can
12. KISS: Rock And Roll All Nite
13. Sailor: A Glass Of Champagne
14. Ian Hunter : Once Bitten Twice Shy
15. Arrows: I Love Rock and Roll
16. Bay City Rollers: Saturday Night

DISC FOUR
1. Blondie: Rip Her To Shreds
2. Be Bop Deluxe: Ships In the Night
3. The Runaways: Cherry Bomb
4. ELO: Rockaria!
5. The Ramones: Sheena Is A Punk Rocker
6. The RAH Band: The Crunch
7. Rock Follies: OK?
8. Ultravox!: RockWrok
9. Ace Frehley: New York Groove
10. Judas Priest: Take On The World
11. Boney M: Rasputin
12. Generation X: Valley Of the Dolls
13. Human League: Rock and Roll Part Two / Nightclubbing
14. Magazine: The Light Pours Out Of Me
15. Adam and the Ants: “Antmusic”
16. Department S : Solid Gold Easy Action
17. Bauhaus: Ziggy Stardust
18. Dead Or Alive: That’s The Way (I Like It)

DISC FIVE
1. Sigue Sigue Sputnik : Love Missile F1-11
2. Hanoi Rocks : Up Around The Bend
3. Sisters Of Mercy: Emma
4. Morrissey: Glamorous Glue
5. Suede: Metal Mickey
6. The Fall: Glam Racket
7. Carter USM: Glam Rock Cops
8. Glam Metal Detectives: Everybody Up
9. Saint Etienne :Star
10. Earl Brutus: The SAS and the Glam That Goes With It
11. Gay Dad: To Earth With Love
12. Marilyn Manson: The Dope Show
13. Pulp: We Are The Boys
14. The Darkness: Growing On Me
15. Goldfrapp: Strict Machine
16. The Ark: Clamour For Glamour
17. Foxy Shazam: Unstoppable

Ci vediamo domani con la recensione di Tedeschi Trucks Band.

Bruno Conti