Eccoli Di Nuovo, Come Se Il Tempo Si Fosse Fermato! Scud Mountain Boys – Do You Love The Sun?

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Scud Mountain Boys – Do You Love The Sun? – Ashmont Records 2013

Quando nel lontano ’96 salirono alla ribalta con Massachusetts, il loro “sound” era una miscellanea che assimilava al meglio le dinamiche musicali di gruppi alternative country come i primi Wilco, Son Volt, Jayhawks con le armonie vocali dei Byrds, e pur incidendo per la Sub Pop non avevano nulla da spartire con il grunge e altra musica di tendenza di quel periodo. Formatisi nel ’91 (provengono proprio da quel Massachusetts che dava il titolo al loro disco più famoso) alcuni anni dopo diedero alle stampe due album, Pine Box e Dance The Night Away (95), in seguito raccolti su The Early Year (97), lavori che li avevano fatti accostare inizialmente a band come Codeine e Cowboy Junkies. Raggiunta una certa visibilità con il suddetto Massachusetts, improvvisamente e stranamente  la band si sciolse, e in seguito il leader Joe Pernice spalleggiato dal fratello e altri musicisti, ha rilanciato il progetto con uno stile leggermente più pop e con il nome di Pernice Brothers,  incidendo una mezza dozzina di album (il più interessante Overcome By Happiness (98), e un paio di mediocri lavori solisti quali Chappaquiddick Skyline (99) e Big Tobacco (2000). Ma questa è un’altra storia.

Dopo sedici anni dall’ultimo lavoro, si ripresentano, altrettanto inaspettatamente, con questo Do You Love The Sun, mantenendo la line-up storica con il trio Joe Pernice voce e chitarra, Stephen Desaulniers al basso, Bruce Tull alle chitarre e pedal steel, con l’apporto di validi musicisti come Tom Shea alla batteria e mandolino e Ken Maiuri al piano. Come se tutto questo lungo tempo non fosse passato, si riparte con l’iniziale Do You Love The Sun,  una bella ballata western, solo due chitarre e la voce ispirata di Joe, si prosegue con Double Bed che inizia lenta e quasi senza volume e la triste Crown Of Thorns (una delle più belle). Learn To Love Him è pianistica e cadenzata, ma ti cattura sin dalle prime note, mentre The Mendicant è un brano country con una languida pedal steel, a cui fanno seguito le notturne Orphan Girl e She Falls Apart (ma un po’ tutti i brani sono da ascoltare sotto la luna). Si riparte con una bella parentesi (in versione strumentale), la “cover” del tema da film di Midnight Cowboy di John Barry (per i non anglofili “L’Uomo Da Marciapiede”), l’acustica Drew Got Shot e con il country vagamente “annoiato” di You’re Mine.

La musica dei Scud Mountain Boys, è quieta, profondamente calma, lenta e avvolgente, “narcotica”, basata sulla voce del leader Joe Pernice, sull’intreccio delle chitarre e sul tappeto sinuoso della pedal steel di Bruce Tull. Le canzoni di Do you Love The Sun si assomigliano un po’ tutte (ma si fanno ascoltare comunque con piacere), sono molto interiori, ballate intrise da una tristezza coinvolgente, ma in ogni caso un bel disco, pieno d’atmosfera, da sentire a lungo, specie a tarda ora.

Per completezza d’informazione: viene distribuita anche una Deluxe Edition con tre bonus tracks (Drive Me Around, Drowned, Son Of a Bitch), di non facile reperibilità. Buona ricerca!

Tino Montanari

*NDB Non mi sembra ci fossero video del nuovo album, per cui beccatevi un paio di brani dal passato. Se ci saranno aggiunte provvederò ad aggiornare il Post!