93 Anni E (Quasi) Non Sentirli! With Lorre Wyatt – A More Perfect Union

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Pete Seeger & Lorre Wyatt – A More Perfect Union – Appleseed Recordings/IRD

Nel 2008 aveva pubblicato At 89, chiaro riferimento alla sua età, l’anno successivo per il 90°, si è tenuto al Madison Square Garden un concerto commemorativo, The Clearwater Concert, dove appariva accanto ad una folla di cantautori accorsa per celebrare la sua carriera, da Springsteen a Mellencamp, Dave Matthews, Billy Bragg, Tom Morello, Roger McGuinn, Joan Baez, Ramblin’ Jack Elliott e moltissimi altri, tra i quali il figlio del suo vecchio sodale Woody, Arlo Guthrie. Proprio a Woody Guthrie, in contemporanea a questo A More Perfect Union, in occasione del centenario, Pete Seeger ha dedicato un doppio CD Pete Remembers Woody e per non farsi mancare nulla, a luglio, in quel di New York al Bryant Park, è apparso a firmare copie della sua autobiografia, arzillo come non mai e ha partecipato, naturalmente al movimento Occupy Wall Street.

Il suo compagno di avventura in questo album è Lorre Wyatt, un folksinger molto più giovane di Seeger (bella forza direte voi!), ma che ha avuto notevoli problemi di salute a metà degli anni ’90 e ci ha messo quasi una quindicina di anni a riprendersi completamente dal “colpo”. Quindi “una bella accoppiata”, ma a dispetto delle premesse il disco è molto piacevole, tra favola, parabola e impegno politico, con una particolare attenzione per i più piccoli, che sia nelle tradizione musicale di Guthrie che di Seeger hanno sempre avuto una parte di rilievo nel repertorio affrontato, sia come fruitori che come piccoli canterini. Naturalmente ci sono degli “amici” anche più adulti in questo CD, a partire dal primo brano God’s Counting On me…God’s Counting On You, che dopo il primo verso cantato da Seeger e da un coro di bambini, vede la presenza di Bruce Springtseen che si alterna con Lorre Wyatt e Seeger nel cantato del brano e non è la solita partecipazione “invisibile”, dove per sentire la voce dell’ospite devi indossare le cuffie e cercare di percepire la presenza dell’ospite nascosto in armonie vocali indecifrabili, invece in questo caso Bruce canta chiaramente più o meno metà della canzone (non saranno le Seeger Sessions, ma si lascia sentire), scritta a proposito del disastro ambientale nel Golfo del Messico del 2010, un tipico brano del repertorio di Seeger.

Il folksinger si accompagna con l’immancabile banjo e la voce è quella che è, diciamo vissuta, nel folk-blues Old Apples, dopo il primo verso lascia spazio a Wyatt che ha ancora una bella voce a dispetto dei problemi fisici e si fa aiutare dal bel baritono di Jeff Haynes, mentre una bella slide lavora di fino nel tessuto sonoro delle retrovie. Ottima Keep The Flame Alive, con l’alternanza tra le voci di Wyatt e Seeger, mentre Memories Out of Mud, un duetto tra Wyatt e Dar Williams, accompagnati da un tappeto di percussioni ha un sapore quasi etnico, fino alla citazione del clarinetto del tema di When The Saints Go Marching In. Nella lunga title-track A More Perfect Union, un brano fatto e finito, con basso, batteria e sax ad aggiungersi alla parca strumentazione acustica abituale, e la partecipazione di Tom  Morello alla chitarra e voce,  gli arrangiamenti sono quasi sofisticati, nella loro semplicità.

The Old Man Revisited scandita dal banjo di Seeger vede l’alternarsi delle voci di Dar Williams, di nuovo, Steve Earle e Lorre Wyatt, con quell’andatura della filastrocca folk che ha sempre caratterizzato il miglior folk, anche didattico. These days in Zimbabwe solo percussioni e la voce di Wyatt è un po’ una “palla”, mentre in Somebody’s Else’s Eye si apprezza anche lo scorrere del tempo nella fragilità della voce di Seeger che non demorde, accompagnato dal violino in sottofondo di Sara Milonovich. Strange Lullabye, come da titolo, è una fragilissima ninna-nanna accapella per bimbi di tutte l’età. Somos El Barco/We Are The Boat è la canzone più famosa di Lorre Wyatt che è stata incisa in passato da Peter, Paul & Mary, Holly Near e dallo stesso Seeger, qui viene ripresa in una versione corale con la bellissima voce di Emmylou Harris a fare da guida. Gli ospiti finiscono qui, ma non le canzoni, ci sono favolette simpatiche e didattiche, su gatti e cani parlanti, come Howling For Our Supper, ballate struggenti come Fields Of harmony e una A Toast of The Times ancora combattiva nonostante il tempo che passa. Un disco onesto e (quasi) bello per un signore di 93 anni, che non ha ancora deciso di appendere il banjo al chiodo. Una leggenda del folk e molti amici per una piacevole oretta senza tempo, Forever Young, come ha cantato nel tributo a Dylan!

Bruno Conti

Novità Di Settembre Parte II. Hidalgo, Nanji & Dickinson, Mark Eitzel, Larry Graham, Paul Carrack, Lucy Kaplansky, Shemekia Copeland, Pete Seeger, Preservation Hall Jazz Band, Jon Lord, Deacon Blue, Lee Ritenour Eccetera

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Siamo arrivati all’ultima settimana di settembre e il piatto delle uscite del 25 settembre è ricchissimo, per cui partiamo.

Il primo CD ha due copertine diverse (scritte blu e sfondo rosso per l’edizione americana su Blues Bureau Int’l e scritte gialle su sfondo nero per la Provogue in Europa), ma i tre teschi, 3 Skulls & The Truth, sono gli stessi e la musica contenuta pure. Si tratta di una collaborazione una tantum tra David Hidalgo dei Los Lobos, Mato Nanji degli Indigenous e Luther Dickinson dei North Mississippi Allstars (e Black Crowes). I tre si sono conosciuti durante l’Experience Hendrix Tour e hanno deciso di registrare insieme materiale scritto appositamente per l’occasione, produce Mike Varney e il sound si potrebbe definire southern-boogie-rock-blues, con tante chitarre, ma tante!

A proposito di chitarre, Joe Bonamassa, in attesa di pubblicare un nuovo album unplugged, edita anche in versione doppio CD, il famoso concerto al Beacon Theatre dello scorso anno. Per chi non ama i DVD, e stranamente sono in tanti, la Provogue vi dà l’occasione di ascoltarlo anche in dischetti audio: ho letto commenti non lusinghieri sulla qualità del suono di questa versione.

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Breve sezione dedicata alla musica nera.

Se amate il funky anni ’70, con bassi slappati (e Larry Graham, in qualità di primo bassista di Sly Stone si dice abbia inventato questa tecnica), chitarre con wah-wah, voci in falsetto e tutti gli ingredienti del genere che impazzano, potreste apprezzare questo Raise Up attribuito a Larry Graham & Graham Central Station e pubblicato dalla Razor And Tie. Indicato anche per gli amanti di Prince in crisi di astinenza, visto che il musicista di Minneapolis appare in tre brani, mentre Raphael Saadiq ne canta uno.

Shemekia Copeland è sicuramente tra le blueswomen di maggior talento (e voce, nonché peso) nelle ultime generazioni. Figlia del grande Johnny Copeland (di cui interpreta un brano in questo album), dopo una serie di quattro dischi per la Alligator, da un paio di CD è approdata alla Telarc (Concord in Europa) e questo 33 1/3 è un omaggio ai vecchi vinili. Non ricordo titoli di CD che ricordano la “ragione sociale” dei vecchi LP e comunque non è fondamentale saperlo, Produce Olivier Wood, il chitarrista dei Wood Brothers e tra i musicisti coinvolti ci sono Buddy Guy, JJ Grey, di cui viene interpretato un brano, oltre a canzoni scritte da Sam Cooke, Ain’t That Good News, e una bella versione di I’ll Be Your Baby Tonight di Bob Dylan. Quindi voce strepitosa e ottima musica, se amate il genere, blues tinto di soul, non occorre aggiungere altro.

Il terzo disco ha solo una metà “nera”, quella di Merle Saunders, grande tastierista, mentre il suo pard è Jerry Garcia. Sarebbe tutto fantastico se queste registrazioni non fossero già uscite in 50 edizioni. Ma questa volta abbiamo Keystone Companions: The Complete 1973 Fantasy Recordings, un cofanetto di 4 CD pubblicato, ovviamente, dalla Fantasy. Si tratta dei famosi concerti tenuti a Berkeley in California il 10 e 11 luglio del 1973 (sempre quelli), ma questa volta al materiale che era già uscito in precedenza in due volumi, sono stati aggiunti 7 brani, distribuiti nei vari dischetti, per un totale di circa 70 minuti. Ma come mi capita di dire spesso: non era meglio un bel CD singolo, come terzo volume della serie?

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Sezione ristampe ed “antichita”!

Parlando di cofanetti quadrupli esce queste notevole box dedicato ai 50 anni di attività della Preservation Hall Jazz Band, The 50th Anniversary Collection, pubblicato dalla Sony Legacy ripercorre in 58 brani tutta la luminosa carriera di questo glorioso gruppo di New Orleans, questo il contenuto:

Disc: 1
1. Band Introduction
2. Eh La Bas
3. Oh Didn’t He Ramble (Voice)
4. I Get The Blues When It Rains
5. St. James Infirmary (King Britt Remix)
6. Ice Cream
7. In The Evening (When The Sun Goes Down)
8. Down By the Riverside
9. Corinna, Corinna Preservation
10. I’m Alone Because I Love You
11. El Manicero
12. Do Lord (Voice)
13. St. James Infirmary
14. Just A Little While To Stay Here (Instrumental)
15. Complicated Life
16. We Shall Overcome
Disc: 2
1. His Eye Is On The Sparrow
2. Shake It and Break it
3. Nellie Grey
4. When The Saints Go Marchin’ In (Voice)
5. Little Liza Jane
6. You Don’t Love Me (Voice)
7. In the Sweet Bye and Bye
8. I’ll Fly Away
9. That Bucket’s Got A Hole In It
10. Love Song Of The Nile
11. Blue Yodel #9
12. Shine
13. Burgundy Street Blues
14. I Want A Little Girl
15. Chimes Blues
Disc: 3
1. Whenever You’re Lonesome
2. Lord, Lord, Lord, You Sure Been Good to Me (Voice)
3. Sing On (Instrumental)
4. Joe Avery (Instrumental)
5. Louisiana Fairytale
6. Shake That Thing
7. Short Dressed Gal
8. Freight Train Moanin’ Blues
9. Over In The Gloryland
10. A Good Man Is Hard To Find
11. Nobody Knows the Way I Feel This Morning
12. I Ain’t Got Nobody (Voice)
13. Amen (Instrumental)
Disc: 4
1. Tootie Ma Is A Big Fine Thing
2. Bourbon Street Parade (Voice)
3. I’m Confessin’ (That I Love You)
4. Le Petit Fleur
5. One More ‘Fore I Die
6. Shake It and Break It (Voice)
7. C.C. Rider
8. That’s A Plenty
9. Westlawn Dirge
10. Who Threw The Whiskey In The Well
11. Peanut Vendor
12. Trouble In Mind
13. A Good Gal Is Hard To Find (A Good Man Is Hard To Find)
14. Precious Lord

Ci sono anche molti duetti tratti dai loro album: Richie Havens, Andrew Bird, Tom Waits, Yim Yames, Del Mccoury e Pete Seeger.

Proprio di Pete Seeger, che ha da poco compiuto raggiunto la ragguardevole cifra dei 93 anni, ma non demorde, escono due nuovi album, entrambi per la Appleseed Recordings: uno è doppio, si chiama Pete Remembers Woody, ed è il tributo al centenario di Woody Guthrie, conosciuto nel lontano 1940 (e di cui appare un brano, proprio di quell’anno).

L’altro disco, registrato in coppia con Lorre Wyatt, si intitola A More Perfect Union, e vede tra i musicisto coinvolti, Bruce Springsteen, Tom Morello, Steve Earle, Emmylou Harris e Dar Williams (in due brani). Quindi non solo per fans di Seeger.

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Per la serie tributi, autotributi e celebrazioni (soprattutto reparto Deep Purple), ecco a voi…

L’album di Jon Lord Concerto For Group And Orchestra era già previsto in uscita per questo periodo. La scomparsa del musicista inglese lo rende una sorta di tributo postumo. Essendo stato registrato in studio, la versione CD+DVD, contiene nel DVD audio solo la versione 5.1 del disco. Questa ennesima versione vede la partecipazione dei seguenti musicisti:

Jon Lord – Hammond organ
Joe Bonamassa – guitar
Steve Morse – guitar
Darin Vasilev – guitar
Bruce Dickinson – vocals
Steve Balsamo – vocals
Kasia Laska – vocals
Guy Pratt – bass
Brett Morgan – drums

Royal Liverpool Symphony Orchestra
conducted by Paul Mann

Distribuisce la Ear Music/Edel.

Stessa casa, ma su etichetta Eagle Rock, per Re-Machined: A Tribute To Deep Purple’s Machine Head. Non preoccupatevi. il 9 ottobre esce anche il cofanetto quintuplo per il 40° anniversario della versione originale dei Deep Purple, ma ne parliamo nelle prossime settimane, per il momento:

1. Smoke On The Water – Carlos Santana & Jacoby Shaddix
2. Highway Star – Chickenfoot
3. Maybe I’m A Leo – Glenn Hughes & Chad Smith
4. Pictures Of Home – Black Label Society
5. Never Before – Kings Of Chaos: Joe Elliott, Steve Stevens, Duff McKagan, Matt Sorum
6. Smoke On The Water – Flaming Lips
7. Lazy – Jimmy Barnes with Joe Bonamassa
8. Space Truckin – Iron Maiden
9. When A Blind Man Cries – Metallica

Quello di Lee Ritenour più che un tributo è omaggio alle sezioni ritmiche: si chiama appunto Rhythm Sessions, viene pubblicato dalla Concord e i musicisti coinvolti, sezioni ritmiche e non, tra gli altri, sono Chick Corea, George Duke, Stanley Clarke, Marcus Miller, Dave Grusin, Christian McBride Dave Weckl, Vinnie Colaiuta, Sonny Emory, Melvin Davis, Larry Goldings, Patrice Rushen, Oscar Seaton, Peter Erskine, Alan Pasqua, Wil Kennedy, Tal Wilkenfeld, più i cantanti Kurt Elling e dal Sud Africa Zamajobe. Come vedete, i primi che passavano per strada.

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Per la serie a volte ritornano, un paio dall’Inghilterra e uno dagli States.

Dopo l’esperimento di reunion parziale come McIntoshRoss con il piacevolissimo The Great Lakes del 2009, per l’occasione abbiamo l’articolo originale, ovvero i Deacon Blue, The Hipsters è il primo album del gruppo da 11 anni a questa parte. E sono passati 25 anni dal primo Raintown. Tra l’altro, proprio quest’anno (lo so non ne ho parlato, ma qualcosa sfugge sempre) la Edsel ha ripubblicato tutti i vecchi CD in versione Deluxe. Anche il nuovo esce per la Edsel.

Altra “vecchia gloria”, Paul Carrack, ma lui continua a fare dischi nuovi con regolarità, ogni paio di anni. Il nuovo si chiama Good Feeling, esce distribuito in proprio, e tra i brani ci sono cover di Springsteen, Goffin-King, Nick Lowe, oltre ad un omaggio a Ray Charles e un brano scritto con l’ex Squeeze, Chris Difford. La voce è sempre molto piacevole e lui fa sempre della musica pop di buona qualità.

Dagli States Mark Eitzel. Questo disco doveva uscire sotto la sigla American Music Club, ma in seguito ad un infarto subito da Eitzel è stato rinviato più volte. Ora esce come disco solista per la Decor/Merge, si chiama Don’t Be A Stranger e secondo chi lo ha sentito è uno dei suoi migliori album in assoluto. Partecipano, l’inseparabile Vudi alla chitarra, Pete Thomas degli Attractions alla batteria e una intera sezione archi. Sentiremo!

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E per finire, dal country(bluegrass) al folk.

Prima di tutto, il nuovo Ricky Skaggs, Music To My Ears, ho perso un po’ il conto delle uscite, ma dovremmo essere intorno alla ventina. Non ha nessuna intenzione di appendere il mandolino al chiodo considerando che ha “solo” 58 anni e da parecchio i suoi dischi se li pubblica da solo su Skaggs Family. Se vi piacciono country, bluegrass e musica tradizionale in genere qui è difficile prendere delle fregature.

Reunion è il settimo album per la Red House della rinomata folksinger americana Lucy Kaplansky (che al sottoscritto, come moltissime altre cose peraltro, piace parecchio). Non ero a conoscenza di separazioni per cui direi che il titolo è solo quello di un brano dedicato alla nonna e del suo viaggio dalla Polonia al Canada agli inizi del secolo scorso. Ci sono altri brani scritti da Lucy con l’abituale collaboratore Richard Litvin, oltre a cover della collega Eliza Gilkyson, del “collega” Woody Guthrie, di Amy Correia e dei Beatles. Per gli amanti delle cantautrici, una certezza.

La famiglia Waterson è veramente tentacolare. Marry Waterson e Oliver Knight, sorella e fratello, sono i figli di Lal Waterson, nonchè collegati alla cugina Eliza Carthy e allo zio Martin Carthy, che appaiono nel disco. CD che si chiama Hidden, è il secondo che pubblicano, esce per One Little Indian, ed è il classico folk britannico elettroacustico che ci si può aspettare dai membri di questa famiglia, con lei in possesso della classica bella voce e lui che suona la chitarra elettrica ed acustica e firma i brani con la sorella. Altro che Dynasty!

Anche per questa volta, That’s All Folks. Magari, a parte, vi ragguaglio, sui nuovi 12 titoli delle ristampe di Zappa.

Bruno Conti