Il Meglio Del 2013: Riviste Straniere – Mojo

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Continuiamo con le liste dei migliori dischi del 2013, questa volta tocca ad un’altra delle principali riviste musicali mensili inglesi, Mojo. Per evitare eventuali e ripetuti doppioni con le altre classfiche, di volta in volta inserirò solo copertine e link video di album non già apparsi negli altri Post (a parte il numero 1 eventuale), facciamo i primi 15 post dei Top, visto che molti album vengono duplicati da precedenti liste:

Mojo Magazine – Top 50 LPs of 2013

bill callahan dream river
1. Bill Callahan – Dream River

Questo è un gran bel disco http://www.youtube.com/watch?v=rxggnPfEaSw

una sorta di Nick Drake o John Martyn dei nostri giorni http://www.youtube.com/watch?v=y_Z4UvTJdjU

daft punk random access
2. Daft Punk – Random Access Memories
3. David Bowie – The Next Day
4. Arctic Monkeys – AM
5. John Grant – Pale Green Ghosts

deerhunter monomania
6. Deerhunter – Monomania http://www.youtube.com/watch?v=7qIqC7jjHfw

vampire weekend modern vampires
7. Vampire Weekend – Modern Vampires of the City http://www.youtube.com/watch?v=lkCKsfWJdRI

mark kozelek & jimmy lavalle

8. Mark Kozelek & Jimmy Lavalle – Perils from the Sea Dei quattro pubblicati da Kozelek quest’anno mi era piaciuto di più quello con i Desertshore comunque http://www.youtube.com/watch?v=xTwS7DWuUR8
9. Nick Cave & the Bad Seeds – Push the Sky Away

john murry graceless age
10. John Murry – The Graceless Age Questo è uno “strano” disco. Molto bello peraltro, uscito anche in una versione doppia, già nel 2012, ma stranamente Wikipedia riporta “pubblicato nel 2013 è stato inserito tra i migliori dischi del 2012 da Uncut” (scusa?). A parte la strana sequenza temporale, se non lo conoscete http://www.youtube.com/watch?v=h_DlGmaSlg8

phosphorescent muchacho
11. Phosphorescent – Muchacho altro ottimo disco http://www.youtube.com/watch?v=ZPxQYhGpdvg

prefab sprout crimson red
12. Prefab Sprout – Crimson Red un ulteriore disco che una recensione sul Blog la meritava http://www.youtube.com/watch?v=7DVE9Hxk2pA
13. My Bloody Valentine – MBV

holden inheritors
14. Holden – Inheritors Per questo ammetto la mia ignoranza, conosco il Giovane Holden, ma Holden James mi mancava, dopo un veloce ascolto ho scoperto perché, credo che continuerò a farne a meno http://www.youtube.com/watch?v=COoNYZ7WqX8 “troppo avanti” (o indietro) per me.

queens of the stone age lilìke clockwork

15. Queens of the Stone Age – Like Clockwork

Nei prossimi giorni continuiamo con altre riviste e siti (e manca sempre il resto delle mie scelte, una promessa, non una minaccia), senza tralasciare “recuperi” ed altre recensioni, come di consueto!

Bruno Conti

Novità Di Ottobre, Puntata Unica Parte II. Pearl Jam, Steve Hackett, Sadies, Jimmy Webb, Robert Wyatt, James Booker, Eric Bibb, Prefab Sprout, Toad The Wet Sprocket

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Continuiamo la disamina delle varie uscite discografiche di ottobre. Domani escono molti titoli di cui vi ho parlato in precedenti Post: il box dei Waterboys, quello degli Humble Pie Live At Fillmore, le varie edizioni di Moondance di Van Morrison sono uscite la settimana scorsa. Che altro? Il cofanettino di Rory Gallagher, l’edizione Deluxe di Benefit dei Jethro Tull, le varie versioni in DVD e Blu-ray di Tour De Force di Joe Bonamassa. Tanta roba, insomma, più quelli di ieri e ciò di cui vado a parlarvi oggi.

Partiamo dal nuovo Pearl Jam, Lightning Bolt, etichetta Monkeywrench/Republic/Universal, è uscito il 15 ottobre scorso, in una edizione speciale limited, nel senso che la prima tiratura è in una bella confezione digipack. Il disco, il primo in studio dopo Backspacer del 2009, prodotto da Brendan O’Brien, ha avuto ottime recensioni ed in effetti è uno dei migliori della band negli ultimi anni. Questi sono i brani:

1. Getaway
2. Mind Your Manners
3. My Father’s Son
4. Sirens
5. Lightning Bolt
6. Infallible
7. Pendulum
8. Swallowed Whole
9. Let The Records Play
10. Sleeping By Myself
11. Yellow Moon
12. Future Days

Ennesimo cofanetto che rivisita l’opera dei Genesis per Steve Hackett, questa volta è dal vivo, si chiama Genesis Revisited: Live At Hammersmith, è un box di 3 CD e 2 DVD. è uscito il 22 ottobre per la Century Media/Universal (ma negli Stati Uniti esce domani) e vede la presenza come ospiti di Nik Kershaw (?!?), John Wetton, Jakko Jakszyk, Steve Rothery e Amanda Lehmann. Non è niente male, tra l’altro. Ecco il contenuto:

Disc: 1
1. Watcher Of The Skies
2. The Chamber Of 32 Doors
3. Dancing With The Moonlit Knight
4. Fly On A Windshield
5. Broadway Melody of 1974
6. The Lamia
7. The Musical Box
8. Shadow Of The Hierophant
9. Blood On The Rooftops
Disc: 2
1. Uniquet Slumbers For The sleepers
2. In That Quiet Earth
3. Afterglow
4. I Know What I Like
5. Dance On A Volcano
6. Entangled
7. Eleventh Earl Of Mar
8.Supper’s Ready
Disc: 3
1. Firth Of Firth
2. Los Endos
Disc: 4
1. Watcher Of The Skies
2. The Chamber Of 32 Doors
3. Dancing With The Moonlit Knight
4. Fly On A Windshield
5. Broadway Melody Of 1974
6. The Lamia
7. The Musical Box
8. Shadow Of Hierophant
9. Blood On The Rooftops
10. Uniquet Slumbers For The Sleepers
11. In That Quiet Earth
12. Afterglow
13. I Know What I Like
14. Dance On A Volcano
15. Entangled
16. Eleventh Earl Of Mar
17. Supper’s Ready
18. Firth Of firth
19. Los Endos
Disc: 5
1. Behind The Scenes

Anche Jimmy Webb ha rivisto varie volte la propria opera, questa volta lo fa con questo nuovo disco Still Within The Sound Of My Voice, sottotitolo Duets And Collaborations. Il disco effettivamente è uscito in USA già dal 10 settembre per la Entertainment One (ma solo in questi giorni in versione europea per la Cargo) però mi sembra talmente bello che era un peccato non segnalarlo. Sono alcune delle più belle canzoni della storia della music pop e rock (e country) eseguite in una serie di duetti con degli ospiti fantastici (a parte un paio, indovinate quali):

1. Sleeping in the Daytime ft. Lyle Lovett
2. Easy for You to Say ft. Carly Simon
3. Elvis and Me ft. The Jordanaires
4. Where’s the Playground, Suzie ft. Keith Urban
5. Still Within the Sound of My Voice ft. Rumer
6. If These Walls Could Speak ft. David Crosby and Graham Nash
7. The Moon’s a Harsh Mistress ft. Joe Crocker
8. Another Lullaby ft. Marc Cohn
9. You Can’t Treat the Wrong Man Right ft. Justin Currie
10. Rider from Nowhere ft. America
11. Honey Come Back ft. Kris Kristofferson
12. Adios ft. Amy Grant
13. MacArthur Park ft. Brian Wilson
14. Shattered ft. Art Garfunkel


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Un altro terzetto di uscite, due ristampe e un personaggio, Paddy McAloon che è diventato una “ristampa” di sè stesso.

La Cuneiform ci regala un altro dischetto formidabile (uscito il 15-10) dedicato all’opera di Robert Wyatt, qui siamo proprio ai primordi, infatti non per nulla si chiama ’68, in quanto contiene brani registrati a cavallo tra i primi due album dei Soft Machine. Sono solo quattro brani, ma per un totale di quasi 50 minuti di musica: Chelsea, scritta in coppia con Kevin Ayers che suona anche il basso nella canzone, una lunga improvvisazione di circa 18 minuti, Rivmic Melodies, che contiene frammenti ed idee che poi verranno sviluppati nei dischi futuri di Soft Machine, Matching Mole e solistici di Wyatt. Una breve Slow Walkin’ Talk che ha la particolarità di avere Jimi Hendrix al basso e il giovane ci sapeva fare anche con questo strumento. E per finire una bella versione di The Moon In June, per chi scrive una delle dieci “canzoni” più belle della storia della musica rock. 

Altro personaggio formidabile, ancorché poco conosciuto dalle grandi masse, della scena di New Orleans. James Booker è uno che ha poco da invidiare a Allen Toussaint, Professor Longhair o Dr.John, purtroppo ha inciso pochissimo. Questa ristampa potenziata, rimixata e rimasterizzata di uno dei due album registrati nel corso della sua carriera, Classified Remixed And Expanded pubblicato in origine nel 1982 dalla Rounder, esce di nuovo per la stessa etichetta, ora del gruppo Universal, con dieci tracce aggiunte rispetto alla prima versione. Booker sarebbe morto nel 1983 e quindi questo album, con Junco Partner uscito nel 1976 per la Hannibal, rimane uno dei due album ufficiali pubblicati durante la sua vita. Esistono vari suoi album postumi, anche dal vivo, pure belli, ma questo è uno di quelli da avere, imperdibile per conoscere un grande musicista. E’ uscito il 15 ottobre.

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Quello su Paddy McAloon che sembra una ristampa di sè stesso, voleva essere una affettuosa battuta, però se guardate le foto, com’è oggi e come era, sembra mio nonno (o il fratello più vecchio di Leon Russell), anche se ha “soltanto” 56 anni. Probabilmente centrano i problemi di salute che negli ultimi 25 anni hanno consentito ad uno dei più geniali musicisti pop britannici dell’ultimo trentennio (qualcuno ha definito il suo genere sophisti-pop e ci sta) di pubblicare solo 5 dischi come Prefab Sprout e uno come Paddy McAloon. Questo nuovo Crimson/Red è uscito il 15 ottobre nel Regno Unito su etichetta Kitchenware/Icebreaker Records (così leggo sul CD) e per l’occasione Paddy ha suonato tutti gli strumenti che si sentono nel disco anche se ringrazia tutti i vari compagni di avventura che negli anni hanno partecipato ai dischi dei Prefab. il genere è il solito e nei dieci brani che compongono l’album, tuffi firmati da McAloon, si percepiscono sprazzi del vecchio sound, anche se a momenti forse un tantino troppo sintetico ma è sempre stato nel DNA della band, quindi i vecchi fans saranno soddisfatti.

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E per finire questo giro un trio di uscite dal continente nordamericano, due dagli Stati Uniti e una dal Canada.

Iniziamo proprio dai Sadies, una delle migliori bands canadese degli anni 2000, il nuovo album si chiama Internal Sounds, esce come al solito (anzi è uscito, il 1° ottobre) per la Yep Rock, si tratta del primo album di studio dopo l’ottimo Darker Circles del 2010 (anche se nel frattempo sono uscite tre collaborazioni del gruppo, una con André Williams, una con John Doe e una con i Good Brothers, che sono poi sempre loro). Gary Louris dei Jayhawks non è più il produttore aggiunto, anche se viene accreditato per un non meglio specificato “vocal coaching & fortunes read”. L’unica ospite è Buffy Sainte-Marie che appare nella traccia conclusiva e lo stile il solito, ma valido, alternative country-rock, jingle jangle, armonie vocali deliziose miste a “psichedelia canadese”. Sempre bravi, anche se il disco dura solo 35 minuti scarsi, meglio pochi ma buoni.

Tornano anche i Toad The Wet Sprocket con il primo album nuovo dal lontanissimo 1997. La band californiana capitanata da Glenn Phillips ci delizia ancora una volta con questo nuovo album New Constellation che se non raggiunge le vette del classico Dulcinea è un disco di solido rock melodico californiano della più bell’acqua. Se non li conoscete assolutamente da scoprire, magari ci torniamo in qualche prossimo post specifico.

Eric Bibb è un cliente abituale del Blog, molto prolifico, con dischi sempre di notevole livello qualitativo, dopo l’ottimo Deeper In The Well di cui mi ero occupato a febbraio dello scorso anno saluti-dalla-louisiana-eric-bibb-deeper-in-the-well.html, eccolo già pronto con un nuovo disco Jericho Road sempre per la Dixiefrog (Stony Plain in America). Recensione quanto prima (lo so, prometto, prometto, ma poi devo mantenere, comunque voi segnatevi gli album belli), per il momento  vi basti sapere che il disco tiene fede alla sua fama di grande bluesman (e non solo, gospel, folk, soul e altre forme musicali sono sempre presenti). Tra i musicisti presenti, Victor Wooten al basso, la bravissima Ruthie Foster come vocalist aggiunta e Glenn Scott che oltre a produrre suona una valanga di strumenti. Consigliato.

Mancherebbero un paio di DVD in uscita sempre domani, ma ne parliamo prossimamente (si tratta dei film su Springsteen e Jerry Garcia).

Bruno Conti