Toh! Guarda Chi Si Rivede! Sly Stone – I’m Back! Family And Friends

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 Sly Stone – I’m Back! Family And Friends – Cleopatra Records

Se ne lasciava passare un altro erano 30 anni dall’ultimo album pubblicato, il non particolarmente memorabile (per usare un eufemismo) Ain’t But The One Way. Anche la partecipazione al Coachella del 2010 non faceva presagire nulla di buono e invece questo “ritorno” sembra migliore di quello già provato nel 1976 con Heard Ya Missed Me, Well I’m Back. Non è chiaro quando sia stato registrato questo album e con chi visto che la Cleopatra Records è soprattutto un’etichetta dedicata alle ristampe (e il Live inedito del Cactus era proprio bello cactus) e anche se i pezzi sono i classici si tratta sicuramente di nuove versioni visto la presenza di molti ospiti. E ci sono anche tre pezzi “nuovi” che non sono malvagi da quello che ho potuto sentire. Esce il 16 agosto negli Stati Uniti e il 23 agosto in Europa. Questa è la lista dei brani con relativi ospiti. Come potete notare ci sono parecchi remix ed extended versions di cui si poteva fare a meno. Va bene che è una bella canzone ma Dance To the Music c’è tre volte…

1. Dance To The Music feat. Ray Manzarek (The Doors)
2. Everyday People feat. Ann Wilson (Heart)
3. Family Affair
4. Stand! feat. Carmine Appice (Vanilla Fudge/Rod Stewart) & Ernie Watts (Frank Zappa/The Rolling Stones)
5. Thank You (Falettinme Be Mice Elf Agin) feat. Johnny Winter
6. (I Want To Take You) Higher feat. Jeff Beck
7. Hot Fun In The Summertime feat. Bootsy Collins
8. Dance To The Music (Extended Mix)
9. Plain Jane
10. His Eye Is On The Sparrow
11. Get Away

BONUS MIXES [CD ONLY]

12. Dance To The Music (Club Mix)
13. Family Affair (Dubstep Mix)
14. Thank You (Falettinme Be Mice Elf Agin) (Electro Club Mix)

Esce anche in vinile. Poteva andare peggio, visto il personaggio: gli interventi di Beck, Winter e Ray Manzarek sono di sostanza e Ann Wilson ha sempre una gran voce, e, a parte i remix, il sound è molto vicino a quello delle versioni originali. Potrebbe essere anche una occasione per riscoprire gli album originali! Bellissimi!

Bruno Conti

James Douglas Morrison 08/12/1943 – 03/07/2011

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Ma quale era quello vero? Sono passati 40 anni dalla morte e le “porte” non si sono mai chiuse (e molti non sono nemmeno sicuri che sia morto, lui, Jimi Hendrix e Elvis Presley dovrebbero essere in qualche isola tropicale a godersi la vita, secondo alcune leggende metropolitane). “L’industria” dei Doors e di Jim Morrison in questi anni è sempre stata molto fiorente ma (non) stranamente anche in questa occasione, i discografici sono rimasti silenziosi. Niente dischi o film nuovi, giusto quel When You’re Strange – A Film About The Doors (pubblicato negli States nel 2010) che per la strane alchimie del mercato italiano è uscito da noi nelle sale il 21 giugno e il 6 luglio sarà in vendita come DVD (Universal Pictures ma anche dalla Feltrinelli nella collana con libro al seguito), giusto in concomitanza con l’evento. Ma è un caso? Non lo so, comunque il film di Tom DiCillo è un documentario interessante che traccia la storia della vita di Jim Morrison e dei Doors con molti filmati inediti ed interessanti, la voce narrante di Johnny Depp e una colonna sonora contigua con molti poemi rari di Jimbo e molta musica già conosciuta ma sempre valida.

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“Casualmente”, lo scorso mese, è uscito anche un CD di Ray Manzarek in coppia con il chitarrista slide e cantante blues Roy Rogers intitolato Translucent Blues (la loro seconda collaborazione dopo Ballads Before The Rain del 2008 che conteneva anche un paio di rivisitazioni di brani dei Doors). Devo dire sinceramente che si tratta di un buon album, meglio di quello che mi aspettavo, blues con molte reminiscenze del sound del gruppo madre e l’organo inconfondibile di Manzarek che si intreccia con la chitarra di Rogers in uno stile che ricorda molto i Doors più bluesati (e la musica la faceva Manzarek, anche ma non solo). Cantano entrambi e il buon Ray dopo svariati anni si rivela un cantante più che adeguato, quasi indistinguibile da Rogers e che ricorda molto (con rispetto parlando) Jim Morrison. Se pensiamo ai due album in trio francamente imbarazzanti pubblicati appena dopo la morte di Morrison (Other Voices e Full Circle) e gli altrettanto imbarazzanti Doors of the 21st Century poi divenuti Riders On the Storm con il cantante Ian Astbury dei Cult, questo nuovo disco di Manzarek mi sembra un tributo più che dignitoso a sè stesso, alla musica del suo gruppo e alla figura di Morrison (niente Carmina Burana rivisitati). Anche se, come Manzarek-Krieger, parte in questi giorni un tour mondiale commemorativo della musica dei Doors che il 9 luglio si fermerà anche al Pistoia Blues Festival, ma giustamente ci può stare. L’unico (secondo me) che era riuscito quantomeno a non far rimpiangere troppo Morrison era stato Eddie Vedder nell’insediamento dei Doors nella Rock and Roll Hall Of Fame del 1993.

E non dimentichiamo che aveva solo 27 anni. Rest in Peace, Jim!

Bruno Conti