La Decade Migliore Di Un Vero Maestro Della Canzone. Gordon Lightfoot – The Complete Singles 1970-1980

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Gordon Lightfoot – The Complete Singles 1970-1980 – Real Gone/Warner 2CD

Quando si pensa a cantanti o gruppi provenienti dal Canada la mente va subito a gente come Neil Young, The Band, Leonard Cohen, Joni Mitchell, Bruce Cockburn magari anche Bryan Adams, fino ai Cowboy Junkies, ma spesso ci si dimentica di Gordon Lightfoot, grandissimo songwriter che non merita di certo una posizione subalterna ai nomi citati poc’anzi. Attivo da più di 50 anni, Lightfoot è un cantautore classico, che basa le sue canzoni su melodie semplici ma dirette, costruite attorno a pochi accordi di chitarra e con uno stile che, partendo dal folk dei suoi primi lavori degli anni sessanta, si è spostato via via verso sonorità più country. Ormai in studio è inattivo da parecchi anni (Harmony, il suo ultimo album, è del 2004), ma dal vivo è ancora in grado di dire la sua nonostante gli 80 anni d’età. Lightfoot è un grande della canzone, ed è stato fonte di ispirazione per legioni di cantautori venuti dopo di lui e non solo: lo stesso Bob Dylan ha detto più volte di provare una smisurata ammirazione per lui, al punto che nel 1986 si è concesso una delle rare apparizioni pubbliche per introdurre di persona Gordon nella Canadian Hall Of Fame (il filmato si trova facilmente su YouTube, e c’è un esilarante momento in cui Bob si incanta letteralmente a fissare una parete di monitors dietro di lui, come se non avesse mai visto un teleschermo in vita sua).

Dopo qualche successo minore negli anni sessanta, il suo meglio Lightfoot lo ha dato nella decade seguente, con una serie di dischi uno meglio dell’altro, arrivando ad avere anche una certa popolarità, con dietro di lui produttori del calibro di Lenny Waronker e Russ Titelman e con l’accompagnamento da parte di musicisti come Ry Cooder, Van Dyke Parks, David Bromberg, Jim Gordon, il fidato chitarrista Red Shea oltre ai leggendari “Nashville Cats” (Kenneth Buttrey, Charlie McCoy, Hargus “Pig” Robbins e Vassar Clements). Ora la benemerita Real Gone riepiloga quel periodo con questo bellissimo doppio CD intitolato The Complete Singles 1970-1980, che come suggerisce il titolo raggruppa tutti i 45 giri pubblicati in quegli anni dal nostro. Lightfoot non è mai stato propriamente un artista da singoli, lui pensava in termini di album, ma non si può negare che alcuni suoi brani abbiano ottenuto un buon successo proprio nel formato ormai in disuso, soprattutto canzoni come If You Could Read My Mind o Sundown, che era andata addirittura al numero uno.

The Complete Singles 1970-1980 non è certo la prima antologia dedicata a Lightfoot, ma è di sicuro una di quelle fatte meglio: 34 canzoni, 17 singoli completi tra lato A e B, senza veri e propri inediti su CD (le B-sides erano comunque brani presi dai vari album) ma con alcune rare single versions, quindi più corte. Il primo CD (1970-74) inizia curiosamente con l’unico pezzo della raccolta non scritto da Gordon, vale a dire il classico di Kris Kristofferson Me And Bobby McGee, all’epoca già un successo per Roger Miller e non ancora per Janis Joplin (ma la versione della grande cantante texana uscirà postuma nel 1971): anche la rilettura di Lightfoot è decisamente bella, con un’atmosfera western e la splendida melodia sciorinata dal nostro con la proverbiale classe e finezza (ma la sua B-side, la folkeggiante The Pony Man, non è di molto inferiore). Non mancano chiaramente i pezzi più noti del songbook del canadese, a parte le già citate If You Could Read My Mind e Sundown (davvero magnifiche), ma anche i lati B non sono di certo meno belli: un esempio è la straordinaria It’s Worth Believin’, una delle mie preferite in assoluto, un toccante country-folk contraddistinto da una melodia strepitosa.

E poi ci sono l’emozionante Poor Little Allison, con una bella steel ed orchestrata con grande gusto, la deliziosa Talking In Your Sleep, tre accordi in croce ma feeling immenso, la maestosa Summer Side Of Life (ma chi scrive ancora canzoni così oggi?), l’intensa e pianistica That Same Old Obsession, ottimo esempio di brano minore che tanto minore non è, il puro folk della cristallina Don Quixote, tra le più belle del repertorio del nostro, la vivace country song You Are What I Am, irresistibile, o la limpida e distesa Carefree Highway, una canzone quasi perfetta. Non posso citarle tutte, ma vi basti sapere che non ce n’è mezza brutta, e ciò vale anche per il secondo CD (1975-80), che contiene la famosa The Wreck Of The Edmund Fitzgerald, ma anche la vibrante Cherokee Bend, strumentazione country ma melodia tipicamente folk, la poco nota ma squisita The House You Live In, un piccolo capolavoro di equilibrio, l’ariosa ed orecchiabile Race Among The Ruins, la strepitosa The Circle Is Small (I Can See It In Your Eyes) dal refrain corale splendido, la languida Sweet Guinevere, il quasi rock’n’roll di Hangdog Hotel Room o la bella Dream Street Rose, altro pezzo di discreto successo, con uno stile leggermente più elettrico del solito.

The Complete Singles 1970-1980 è un doppio CD imperdibile, specie se siete dei neofiti per quanto riguarda Gordon Lightfoot, anche se l’unico appunto che si può fare è che come tutti i prodotti targati Real Gone non costa pochissimo.

Marco Verdi