Novità Di Maggio Parte VII. Sound Of Contact, Darius Rucker, Texas, Clive Gregson, She & Him, JC Brooks & The Uptown Sound

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Altri sei titoli oggi e sei domani e siamo alla pari con le uscite fino al 21 maggio, ma la settimana prossima, a conferma di un mese ricco, sono annunciate altre novità, a partire dal nuovo album di Laura Marling, Once I Was An Eagle, già annunciato tra i migliori dell’anno, alcuni DVD tra quelli anticipati, Wings Over America, il nuovo Alice In Chains, il box dei Judas Priest, John Fogerty, Wrote A Song For Everyone, che doveva uscire da 600 anni, ma andiamo con ordine…

Partiamo con i Sound Of Contact. Chi sono costoro, incidono per la Century Media ora gruppo Fontana/Universal, di solito casa di metallari indiavolati, ma se vi dico il nome del leader, Simon Collins, forse si svela tutto: ebbene sì, è proprio il figlio di…Phil, ma vocalmente assomiglia di più a Peter Gabriel. Il sound è a cavallo, tra i Marillion, i Genesis di Trick Of The Tail, qualcosa del babbo e Peter, Porcupine Tree, Pink Floyd, ovviamente non manca il prog rock classico, il brano conclusivo Mobius Slip dura 19 minuti e 35 secondi, qualcuno ha detto The Lamb Lies On Broadway o Foxtrot? Vi ho sentito! Naturalmente il disco è un concept album sui viaggi nello spazio e nel tempo e altrettanto naturalmente Simon Collins, oltre ad essere il cantante e principale autore della band, suona la batteria. Ed ha anche già fatto tre album da solista tra il 2000 e il 2009 e come da foto (e video) sembra suo padre quando aveva i capelli. Pensavo peggio.

Il nome Darius Rucker non dice moltissimo al di fuori degli appassionati del country di buona fattura (lo so è un nero, ne esistono e ne sono esistiti che facevano country), ma se ricordiamo che era il leader degli Hootie & The Blowfish, gruppo che vendette gazillioni di copie del loro disco di esordio Cracked Rear View, per la precisione 16 milioni di copie, uno dei venti dischi più venduti nella storia delle classifiche americane, esatto proprio loro! Vedo manate sulla fronte che partono. E proprio in questo periodo si parla di un tour (e forse di un disco) per festeggiare il 20° anniversario dell’avvenimento, ma l’anno prossimo perché il disco è del 1994. Nel frattempo Darius pubblica True Believers che è il suo quarto album di studio da solista (ma il terzo country), etichetta Capitol Nashville, quindi in teoria gruppo Universal, ma in Inghilterra è 19/Wrasse Records e in Italia non penso esca per il momento. Nel CD c’è una cover di Wagon Wheel degli Old Crow Medicine Show (la facevano dal vivo insieme) e tra gli ospiti appare anche Sheryl Crow, quindi country, ma con giudizio, e poi lui è bravo.

In questo periodo di reunion tornano anche i Texas di Sharleen Spiteri, che tra i gruppi inglesi che facevano del pop-rock negli anni ’80, ’90 e ’00, erano tra i migliori. Ricordo un duetto con Paul Buchanan dei Blue Nile nell’ultimo abum della band, Red Book del 2005, anche se quello classico rimane il primo Southside del 1989, quello che conteneva I Don’t Want A Lover. Il nuovo album si chiama The Conversation è uscito ieri, 21 maggio, per la Pias (Play It Again Sam), anche in versione Deluxe doppia con un secondo CD che contiene 10 brani dal vivo. Tra gli autori dei brani anche Richard Hawley e Bernard Butler.

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E adesso un terzetto soprattutto per addetti ai lavori.

Clive Gregson mi è sempre piaciuto moltissimo, sin da quando era il leader degli Any Trouble, fine anni ’70, anni ’80, anche su etichetta Stiff Records, molto vicini come sound ( e lui come voce) a Elvis Costello ma anche a Graham Parker. Poi da solo o, soprattutto, in coppia con Christine Collister ha pubblicato una decina di album deliziosi (soprattutto per merito di lei, ma anche Gregson si difendeva alla grande) e contemporaneamente erano anche membri fissi della band di Richard Thompson come vocalist aggiunti. Negli anni 2000 il buon Clive ha continuato a pubblicare album da solista e questo nuovo This Is Now è un ennesimo ottimo esempio del suo stile pop-rock tipicamente britannico, con molte belle canzoni. Etichetta Gregsongs, quindi non di facile reperibilità, ma varrebbe le pena (oppure cercate l’opera omnia di Clive Gregson & Christine Collister)! Come diceva Nick Lowe Pure Pop For Now People.

A proposito di coppie nuovo album, il terzo (oltre ad un disco natalizio) dei She And Him. Proseguendo nella tradizione dei precedenti si chiama Volume 3, è uscito il 14 maggio (come Gregson) per la Merge/Double Six Records. Ancora delizioso pop molto 60’s e raffinatissimo, come nel precedente she+and+him. Attrici che cantano, sì, se sono brave e “lei” che è Zooey Deschanel lo è e pure “lui” M. Ward, se la cava, sempre ben assortiti e piacevoli.

Anche JC Brooks & The Uptown Horns sono clienti abituali del Blog new-old-soul-jc-brooks-the-uptown-sound-want-more.html e confermano di essere “campioni” del nuovo soul ma “vecchio”, ricco di grinta ed energia e che voce. Appena possibile recensione, nel frattempo ve lo segnalo, si chiama Howl ed è uscito ieri per la mitica Bloodshot Records di Chicago, distr. IRD.

Domani si continua.

Bruno Conti

Attrici che cantano?Hmm! Questa Volta Veramente Bello! She And Him Volume Two

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Il primo disco che ci regala una ventata di primavera, puro e delizioso pop, “Io Tarzan, Tu Jane”, in questo caso “Io Phil tu Ronnie (Spector)”. Una piccola meraviglia leggera leggera, offerta dalla coppia Zooey Deschanel (She) e M (Matt per la mamma) Ward (Him). Chi ha detto che attrici e modelle non possono cantare? Non possono cantare quelle che non sono capaci, chi vuole capire capisca!

Non hanno molta fantasia per i titoli, dopo il Volume One in un certo senso era inevitabile il Volume Two: stesse coordinate del primo disco, un pop leggermente tinto di country, tanto ma tanto anni ’60, con una lievità di esecuzione quasi disarmante, lei ha una vocettina intrigante, lui produce, arrangia e suona la chitarra – nel singolo In The Sun c’è un bellissimo assolo di M Ward – non solo, lei scrive anche tutte le canzoni, suona le tastiere e interpreta il ruolo della “bella ragazza” (le riesce benissimo). Di più ancora, lui sceglie anche le due cover (penso, visto la scelta non scontata): due chicche,  Ridin’ In My Car dei grandi NRBQ e Gonna Get Along With You Now di Skeeter Davis. La genialità della scelta sta anche nel fatto che i due, NRBQ e Skeeter Davis hanno fatto un disco insieme nel 1985, She Sings They Play dove non appaiono i due brani scelti. Citazione colta: per chi non lo sapesse Skeeter Davis è quella della versione originale di End of the world (grandissimo successo per lei ma anche per i Carpenters) nonché una delle prime donne ad avere successo in quel mondo dove poi hanno abitato Dolly Parton e Tammy Wynette, esatto tra pop e country, lo stesso territorio dei nostri due amici.

Lui fa anche dischi a nome proprio, con i Monsters Of Folk e con i Bright Eyes, lei incidentalmente, ma non troppo, è sposata con Ben Gibbard il leader dei Death Cab For Cutie.

Oltre ai brani citati sberlucicca anche l’iniziale Thieves che vi trasporta in una bolla temporale tra l’Inghilterra Pop di Dusty Springfield e il Brill Building Sound e il country-pop orchestrale con uso di pedal steel di Me And You, ma anche i tocchi beatlesiani sull’impianto girl group sound di Don’t Look Back. Piacevolissima anche Home, con tocchi di Nancy Sinatra e Astrud Gilberto diluiti in una bevanda zuccherata pop che ci trasporta dopo la primavera in piene atmosfere estive, tocco di genio la chitarrina jazzy di M Ward.

Due giorni fa erano da Letterman a presentare il singolo In The sun. (Va’ che carina! Ma molto preoccupata!).

Eventualmente da gustare in coppia con il volume uno.

Bruno Conti

She & Him Esordisce Al 6° Posto Delle Classifiche Usa

 

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She & Him – Volume Two – Merge Records

Se non fosse il 3 aprile avrei pensato ad un pesce d’aprile. Zooey Deschanel e Matt Ward vanno direttamente al 6° posto delle classifiche di Billboard. Recensione nei prossimi giorni!

Bruno Conti