Un Cantautore “Infinitamente Prezioso” ! Damien Jurado – Brothers And Sisters Of The Eternal Son

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Damien Jurado – Brothers And Sisters Of The Eternal Son – Secretly Canadian 2CD Deluxe Edition

Ho sempre pensato che ci sono nomi che girano come un segreto ben custodito, qualcuno li conosce bene, qualcuno li ha sentiti nominare, la maggior parte li ignora del tutto, e questi nomi sarebbe ora che uscissero dall’anonimato, per la musica che fanno: Damien Jurado, per chi scrive, è un esempio perfetto, quindici anni di carriera, undici dischi con questo ultimo lavoro (più EP e varie raccolte), che spaziano dal cantautorato più “puro” (Rehearsals For Departure (99), a quello più “impuro” come la triade iniziata con Saint Bartlett (10), Maraqopa (12), e questo di cui che stiamo parlando http://www.youtube.com/watch?v=frnWPrDu9CU .

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Jurado è un originale songwriter proveniente da Seattle, con un “background” formato da varie collaborazioni con diverse formazioni, ma la carriera solista di Damien comincia verso la metà degli anni ’90 quando esordisce con la prestigiosa Sub Pop Records con Waters Ave S (97), il citato Rehearsals For Departure (99), Ghost Of David (00), I Break Chairs (02). Finito il sodalizio con la casa di Seattle, si accasa con la Secretly Canadian, e con questa etichetta pubblica Where Shall You Take Me? (03),This Fabulous Century (04), On My Way To Absence (05),Caught In The Trees (08), e gli ultimi album Saint Bartlett (10) http://discoclub.myblog.it/2010/06/07/damien-jurado-saint-bartlett/ , Live At Landlocked (11), Maraqopa (12), tutti sotto la produzione del multistrumentista Richard Swift (membro degli Shins, e fondamentale per il suo cambiamento artistico).

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Per chi segue Damien Jurado, non dovrebbe essere una sorpresa che il suo “sound” ultimamente sia distante anni luce dagli esordi, e lo si nota subito sin dal primo brano Magic Number, che anche in questo album c’è qualcosa di diverso. E la riprova arriva subito con la dolce psichedelia di Silver Timothy http://www.youtube.com/watch?v=A4sQz6Y5g88 , la cantilena struggente di Return To Maraqopa e Jericho Road http://www.youtube.com/watch?v=PNHTmqAny3U  , fino alla splendida Metallic Cloud, che più la sento e più mi ricorda, a tratti, Wish You Were Here dei Pink Floyd http://www.youtube.com/watch?v=NDEc8SVXeS0 . Dopo una prima parte pazzesca, con Silver Donna e Silver Malcolm si viaggia dalle parti delle ultime produzioni di Nick Cave, mentre con Silver Katherine e Silver Joy si manifesta il Jurado più classico, si chiude infine con una Suns In Our Mind dall’incedere “younghiano” http://www.youtube.com/watch?v=wEde9mDtwtw . Il bonus CD della Deluxe Edition, presenta due brani inediti e sei versioni acustiche alternate, con accompagnamento di cori femminili.

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Con questo Brothers And Sisters Of The Eternal Son, i due compari Damien Jurado e Richard Swift firmano il vertice della “trilogia”, con dieci piccole gemme che riescono a trasmettere delle emozioni autentiche, con armonie lente e toccanti, in equilibrio tra folk, rock e pop psichedelico.

La musica di Damien Jurado probabilmente non è per tutti, ma sicuramente merita più attenzione e visibilità di quella avuta finora, e questo lavoro è uno dei dischi più belli, originali e spiazzanti di questi primi mesi dell’anno, e scusate se è poco.

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NDT: Il singolo Everything Trying (dall’album Caught In The Trees) è incluso nella colonna sonora del film La Grande Bellezza di Paolo Sorrentino, candidato ai prossimi Oscar http://www.youtube.com/watch?v=6GVhGX93fsc .

Tino Montanari  

Novità Di Marzo Parte III. Band Of Heathens, Delta Spirit, Caetano Veloso & David Byrne, Shins, Danny Bryant, Wedding Present, Nimmo Brothers, Lee Ranaldo, Eccetera

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Nuovo appuntamento con le uscite discografiche di marzo che, nei limiti del possibile, spesso utilizzo anche per realizzare delle mini recensioni, quando poi non riuscirò a dedicargli un Post ad hoc:

La data “ufficiale”  di uscita dei due doppi Live dei Band Of Heathens Double Down Live In Denver vol.1&2 è il 20 marzo negli Stati Uniti sulla loro etichetta Boh Records (acronimo del gruppo) e il 30 marzo in Europa per la tedesca Blue Rose. Questo il contenuto dei due album registrati dalla band di Austin in trasferta a Denver per due serate lo scorso 7 e 8 ottobre 2011:

1. You’re Gonna Miss Me
2. Golden Calf
3. Say
4. Somebody Tell The Truth
5. Let Your Heart Not Be Troubled
6. LA County Blues
7. Enough
8. What’s This World
9. Right Here with Me
10. Nothing to See Here
11. Should Have Known
12. Wilson & Otis (bonus track)
13. Hey Rider (bonus track)

1. Medicine Man
2. Talking Out Loud
3. Jackson Station
4. Judas ‘Scariot Blues
5. The Other Broadway
6. Nine Steps Down
7. Second Line
8. Polaroid
9. Gris Gris Satchel
10. Shine a Light
11. Free Again
12. Gravity
13. I Ain’t Running

Bonus material (DVD only):
Behind the Scenes Featurette Footage from the Double Down Weekend

Come vedete materiale molto interessante, tra originali e cover, senza duplicati tra le due serate ma… solo per chi effettua l’acquisto per corrispondenza esiste un “bundle”, che per i meno avvezzi al linguaggio tecnico non è un buono del tesoro tedesco più grande del previsto, ma un “pacchetto” che riunisce le due confezioni CD+DVD, quindi un quadruplo, con in più la possibilità di ottenere il codice di accesso per il downoload di due ulteriori EP digitali, Double Down Covers EP e Double Down Dead EP con ulteriori nove brani tratti dalle due serate per quasi un’ora di musica: (“Hurricane”, “Handbags And Gladrags”, “(Look At) Miss Ohio”, “I Got You (At The End Of The Century)”, and “Millionaire”) e  (“Mississippi Halfstep Uptown Toodleloo”, “Ramble On Rose”, “Mister Charlie” and “Brokedown Palace”).

Dopo cinque anni di assenza tornano gli Shins con Port Of Morrow, nuovo album per la band americana indie-alternative che però ormai incide per Columbia. Il leader e principale compositore è sempre James Mercer, e così, ad un primo veloce ascolto, il sound mi sembra un po’ più “leccato”  del solito anche se non malvagio, con l’abituale facilità nel comporre melodie molto accattivanti. Potrebbero migliorare il secondo posto nelle classifiche USA ottenuto con il precedente Wincing The Night Away che era stato l’album della Sub Pop a raggiungere il miglior piazzamento nelle charts americane.

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I prossimi due, ad onor del vero, erano già usciti il 13 marzo ma visto che li avevo saltati, recupero. Terzo album, omonimo, per i Delta Spirit sempre su Rounder/Universal. Rock morbido classico americano tendente al pop per il quintetto californiano, il precedente History From Below mi sembrava meglio, ma lo riascolterò.

Caetano Veloso e David Byrne hanno unito le forze per questo Live At Carnegie Hall edito dalla Nonesuch che ha avuto recensioni contrastanti, non vi saprei dire, non è il mio genere preferito ma al sottoscritto non sembra male.

I Wedding Present di David Gedge verso metà anni 2000 hanno ripreso a pubblicare album dopo una lunga pausa seguita al loro periodo dorato degli anni ’80 in cui erano stati uno dei gruppi migliori del pop-rock britannico di qualità. Questo nuovo Valentina che esce per la Scopitones (?!?) mi sembra addirittura uno dei loro migliori in assoluto, meglio anche dell’ottimo El Rey che nel 2008 aveva avuto critiche eccellenti. Dieci belle canzoni per la produzione di Andrew Scheps, dietro la consolle anche per Adele, Johnny Cash e Iggy Pop, un suono fresco e vibrante, se amate ovviamente il pop inglese.

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A proposito di rock inglese, sempre domani 20 marzo, la Eagle Vision ripubblica questa confezione tripla (2CD + DVD), ma anche solo Blu-ray, intitolata Screamadelica Live che riporta la registrazione effettuata nel novembre del 2010 a Londra quando i Primal Scream eseguirono nella sua interezza il famoso album del 1991 per il tour del 20° anniversario. Ovviamente c’è anche altro materiale oltre a quello di quel disco.

Nonostante il nome The Nimmo Brothers i due fratelli vengono da Glasgow, Scozia e questo Brother To Brother è un sano disco di rock blues americano (però c’è anche una bella cover di Wishing Well dei Free), pubblicato dalla Armadillo Records e registrato in quel di Austin, Texas con Jamie Oldaker, il vecchio batterista di Clapton degli anni ’70, Michael Ramos alle tastiere che ha suonato con Mellencamp, BoDeans, Plant, Los Lonely Boys, il bassista di Robert Earl Keen, tale Billy Whittbeck in alternanza con quello di Joe Ely, Jimmy Pettit. Risultato più che buono, da scoprire.

Uno che ormai è una certezza è Danny Bryant uno dei migliori chitarristi inglesi delle ultime generazioni, blues e rock e cover dylaniane e di Hiatt in questo Night Life registrato dal vivo con la sua Redeye Band, disponibile anche in DVD e pubblicato dalla Jazzhaus. E questo suona, ragazzi, visto al Tributo a Hendrix, quella sera ha dato dei punti anche a Popa Chubby, che è uno che non scherza!

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Sempre nell’ambito dischi dal vivo esce anche un Frank Black & The Catholics Live At Melkweg Amsterdam 24/3/2001 etichetta The Bureau, registrato nel tour olandese di quell’anno il leader dei Pixies ci regala quasi un’ora di duro rock alternativo americano di ottima qualità.

Erja Lyytinen è una brava chitarrista e cantante finlandese di blues di cui mi sono occupato in passato per il Buscadero. Questo Songs From The Road fa parte della serie CD+DVD dedicata dalla Ruf a molti artisti dell’etichetta e di cui ho recensito su questo Blog, se non ricordo male, quelli dedicati a Jeff Healey e Luther Allison. La ragazza è brava, una notevole tecnica chitarrristica e una discreta anche se non memorabile voce, per appassionati di rock-blues.

Una bella sorpresa il disco solista di Lee Ranaldo, il meno conosciuto dei due chitarristi dei Sonic Youth (rispetto a Thurston Moore) e di solito il più sperimentale ed avanguardista del gruppo. Invece questo Between The Times and The tides pubblicato dalla Matador Records sembra un bel disco dei R.e.m. anni ’80 con retrogusti alla Lou Reed/Velvet Underground/Doors con la chitarra di Nels Cline dei Wilco che impazza in ogni brano, la batteria di Steve Shelley e le tastiere di John Medeski. Ci sono anche belle canzoni con melodie ariose classiche tra R.e.m. e Byrds appunto e pezzi più rock che oltre il citato Lou Reed ricordano le cavalcate chitarristiche di Neil Young. Anche momenti acustici: in una parola, bello!

Bruno Conti