Australiani, Questi Sconosciuti! Silent Feature Era – This Old Leather Heart

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Silent Feature Era– This Old Leather Heart – Grape Juice Records 2011

Eccellente debutto dei Silent Feature Era duo di Brisbane composto da Greg Gathcart (autore di tutti i brani ) e Adrian Mauro, più un “ensemble” di musicisti che sono stati coinvolti nelle registrazioni  di questo splendido progetto, negli studi The Ark “costruiti” dalla coppia. La scelta che sta alla base di This Old Leather Heart è quella di dispensare una musica universale, dove trombe, violini, armonica, tastiere elettroniche convivono con strumenti rock per valorizzare il talento di Gathcart, che scrive delle bellissime canzoni dalle incantevoli melodie, che per certi versi ricordano le tematiche musicali di Morricone, con arrangiamenti Folk dalla struttura armonica che potrebbe rimandare ad altri gruppi poco conosciuti della sperduta provincia Australiana.

L’iniziale Supersomeone con tromba d’accompagnamento sembra un brano degli Eels più ispirati, mentre la seguente The Horsebreaker uno dei brani migliori del lotto, inizia lenta per poi esplodere con trombe e tamburi in stile Calexico. All The King Men svela sonorità  più elettriche, seguita da una The Only Rose dove le armonie vocali femminili rincorrono un sound campestre con armonica, violino e banjo in evidenza e con un finale trascinante. Something For The Quiet Life sembra portare a galla il lato più intimista e romantico della musica dei SFE, come pure la bellissima ballata This Old Leather Heart che dà il titolo al lavoro, brani sospesi  tra folk e canzone d’autore con sottofondo orchestrale.

L’incalzante Oliver potrebbe accostarli ai canadesi Arcade Fire, mentre la pianistica ed avvolgente In Your Shoes, si avvicina ad atmosfere notturne con grande eleganza. Then Again Maybe è una canzone in versione elettro-acustica, che precede un’altra perla del disco Blue Ribbon Man, che inizia con un violino “tzigano” che può ricordare le dolenti melodie dei Sophia, quanto la  vena malinconica  presente nell’oscura poesia di Nick Cave, per poi improvvisamente sprigionare convulsioni ritmiche grazie all’innesto di misurati arrangiamenti orchestrali.

Per concludere un esordio notevole, suonato e cantato magnificamente da questi “grandi” illustri sconosciuti che, insieme a chissà quanti altri, sono il potenziale musicale della Australia di oggi. Se vi affascinano le scommesse, rompete il salvadanaio e correte dal vostro negozio di fiducia (se lo trovate ancora), in quanto i Silent Feature Era sono sicuramente una band da tenere d’occhio. Per quanto mi riguarda visto che sono ancora in tempo, lo inserisco d’ufficio fra i migliori del 2011, sempre che il titolare di questo “blog” lo consenta. (NDB, Non so!).

Tino Montanari