Cofanetti Autunno-Inverno 20. L’Uomo Che Inventò Il Soul. Parte 1: I Primi Passi Da Solista. Sam Cooke – The Complete Keen Years 1957-1960

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Sam Cooke – The Complete Keen Years 1957-1960 – ABKCO 5CD Box Set

Sono contento di approfittare dell’uscita quasi in contemporanea di due cofanetti a lui dedicati (uno nuovo ed uno appena ristampato) per poter parlare di Sam Cooke, che considero semplicemente il più grande cantante soul di tutti i tempi, e chiedo nel contempo scusa alla memoria dei pur immensi Otis Redding e Ray Charles (il quale proprio a proposito di Cooke ebbe a dire che nessuno ci si poteva neanche avvicinare). In possesso di una magnifica voce vellutata e calda, che gli permetteva un fraseggio pulito e perfetto, Cooke era anche uno dei pochi cantanti ad essere dotato di melisma (che non è una malattia rara, bensì la capacità di modulare l’intonazione della voce “caricando” su una singola sillaba di testo una serie di note ad altezze diverse), ed era perciò in grado di interpretare qualsiasi tipo di canzone di qualunque genere. In più, Sam era anche autore, e ci ha lasciato una serie di grandi canzoni che sarebbe potuta aumentare in maniera esponenziale se non fosse stato ucciso nel 1964 a soli 33 anni per mano della proprietaria di un motel (in circostanze mai del tutto chiarite), creando una vera e propria leggenda e diventando fonte di ispirazione per decine di cantanti di qualsiasi colore di pelle (Rod Stewart, per dirne uno, credo che potrebbe benissimo dormire con una foto di Cooke sul comodino) e guadagnandosi i soprannomi di “Mr. Soul” e “The Man Who Invented Soul”.

Nato in Missisippi ma spostatosi con la famiglia a Chicago all’età di tre anni, Samuel Cook (che aggiunse la “e” al cognome come vezzo artistico) iniziò a cantare da ragazzo nel coro della chiesa in quanto figlio di un reverendo, e mosse i primi passi artistici all’inizio dei fifties come voce solista del gruppo gospel The Soul Stirrers, ma fu presto notato dal noto produttore e talent scout Bumps Blackwell che lo prese sotto la sua ala protettiva e gli fece firmare un contratto con la Keen Records, emergente etichetta indipendente di Los Angeles, per la quale Sam pubblicò tre album e due compilation (oltre a vari singoli), cinque dischi che ritroviamo con l’aggiunta di alcune bonus tracks e di un dettagliato libretto in questo elegante cofanetto quintuplo intitolato appunto The Complete Keen Years 1957-1960, che riunisce per la prima volta tutto ciò che Cooke incise per l’ormai defunta label, rimasterizzando il tutto rigorosamente in mono (a parte qualche bonus track in stereo, mentre l’album Tribute To The Lady è proposto in entrambe le versioni). E’ opinione comune che il meglio Cooke lo diede nella seconda fase della carriera, quando si accasò alla RCA, ma questi primi lavori ci mostrano già un artista formato e perfettamente in grado di interpretare qualsiasi cosa: e poi due dei suoi brani più famosi, You Send Me e (What A) Wonderful World (da non confondersi con quella di Louis Armstrong) arrivano proprio dal periodo Keen.

Nei primi due album contenuti nel box, Sam Cooke ed Encore (entrambi targati 1958), troviamo già tanta grande musica, una miscela di soul, pop, jazz, swing e gospel proposta con classe sopraffina che diventerà il marchio di fabbrica del nostro. Sam Cooke, a parte la già citata You Send Me ci presenta un artista più interprete che autore (scriverà molto di più nel periodo RCA), ed ascoltiamo splendide interpretazioni di standard quali The Lonesome Road, una swingata e coinvolgente Ol’ Man River, Summertime in veste più vivace e solare di quelle conosciute, That Lucky Old Sun con una prestazione vocale da brivido; Encore è un disco più movimentato e swingato, con highlights come Oh, Look At Me Now, Along The Navajo Trail, Ac-cent-tchu-ate The Positive e I Cover The Waterfront. Ma nei due lavori ci sono altre gemme come la ballata Tammy, cantata in maniera formidabile, una notevole interpretazione del traditional The Bells Of St. Mary’s, l’elegante swing Someday, la breve ma vertiginosa Running Wild e la raffinatissima Today I Sing The Blues. Un cenno per i musicisti, veri e propri professionisti di altissimo livello che in alcuni casi “seguiranno” il nostro anche nel periodo RCA, come il chitarrista Clifton White, il bassista Ted Brinson, i batteristi Earl Palmer e Charlie Blackwell ed il pianista Jimmy Rowles. Il terzo ed ultimo album registrato da Sam per la Keen, Tribute To The Lady (1959), è un omaggio alla figura ed alle canzoni di Billie Holiday, una delle poche in grado di tener testa al nostro come cantante (l’album tra l’altro fu inciso quando “Lady Day” era ancora viva, anche se ancora per pochi mesi).

Con gli arrangiamenti orchestrali di René Hall, il disco vede Sam proporre dodici classici della Holiday, anche se con molta meno tensione e drammaticità rispetto alla sfortunata cantante di Baltimore (God Bless The Child sembra quasi un brano natalizio). L’album è comunque bellissimo, con interpretazioni superlative di classici resi sotto forma di caldi ed eleganti swing (She’s Funny That Way, I Gotta Right To Sing The Blues, T’aint Nobody Business, Comes Love e Lover Come Back To Me) o fumose ballate jazz afterhours (Good Morning Heartache, Lover Girl e Solitude). Il box contiene anche Hit Kit (1959), che nonostante sia una collezione di brani all’epoca usciti su singolo, in comune con i primi tre album ha solo You Send Me e quindi nel cofanetto ci sta benissimo. Hit Kit (che qui presenta ben nove bonus tracks tra rare versioni stereo e lati B) contiene canzoni eccellenti come la stupenda Only Sixteen, l’irresistibile Everybody Loves To Cha Cha Cha, una notevole ripresa del superclassico Blue Moon (che voce), la nota (I Love You) For Sentimental Reasons, la toccante ballata Little Things You Do e la fluida ed orecchiabile Almost In Your Arms.

Dulcis in fundo, il box si chiude con The Wonderful World Of Sam Cooke, una compilation che la Keen fece uscire nel 1960 con Sam già accasato alla RCA, e che conteneva altri singoli, qualche inedito e quattro pezzi da una compilation gospel di vari artisti intitolata I Thank God (e qui ci sono altre sei tracce bonus). Il CD suona come un disco vero e proprio, ed è aperto dalla strepitosa (What A) Wonderful World, una delle più belle canzoni soul di sempre; da citare anche una magnifica versione alternata di Summertime, cantata in modo fantastico, splendidi gospel come That’s Heaven To Me e I Thank God e deliziosi brani originali del nostro come No One (Can Ever Take Your Place), With You, Steal Away e Deep River. Un boxettino quindi imperdibile che riepiloga i primi passi di una leggenda della nostra musica (in attesa di occuparmi dell’altrettanto indispensabile periodo RCA), anche per il costo tutto sommato contenuto.

Marco Verdi