Viva L’Italia Rock: Massimo Priviero & Graziano Romani, Due Grandi Serate Live!

massimo priviero massimo

Massimo Priviero – Massimo – Mpc/Self – 2 CD – DVD

Graziano Romani – Vivo/Live – Route 61 Music – 2 CD

Questi signori da circa trent’anni a questa parte, secondo chi scrive, sono tra i segreti meglio custoditi ( fans a parte) del rock italiano. Massimo cresce a Jesolo ascoltando i dischi di Dylan, Neil Young e Springsteen, mentre a circa 200 km. di distanza Graziano fa altrettanto in quel di Casalgrande, formando nel ’81 una band, i Rocking Chairs, che negli anni diventerà un punto di riferimento (e di culto) per tanti appassionati del rock americano “Made In Italy”, e dopo lo scioglimento (con una breve parentesi con altre band come Megajam 5 e Souldrivers) il nostro intraprende una solida carriera solista che conta ormai sedici album in inglese e italiano, più collaborazioni con gente come Willie Nile, Elliott Murphy e Chris Spedding.

Ma partiamo con Priviero che pubblica un doppio CD con DVD dal vivo (non il suo primo) che documenta il concerto tenuto lo scorso anno, nel mese di Ottobre, all’Alcatraz di Milano (serata che vedeva i Lowlands del mio amico Ed Abbiati come opening act https://www.youtube.com/watch?v=v2GTNqW5mFI ): un concerto ad alta intensità che vede Massimo farsi accompagnare sul palco da musicisti fidati, nonché amici, ormai rodati, tra i quali il bravissimo polistrumentista Alex Cambise, Fabrizio Carletto al basso, Efrem Bonfiglio alle chitarre, Nicola “Nik” Manniello alle tastiere, Riccardo Maccabruni (dei Mandolin’ Brothers) al pianoforte e fisarmonica, un batterista bravo e trascinante come Oscar Palma, e come ospite il grande Michele Gazich che con il suo violino dà un tocco magico ad alcuni brani, senza dimenticare le cornamuse di Giancarlo Galli e dell’artista scozzese Keith Easdale.

La prima parte del concerto vede subito Massimo Priviero proporre brani dall’ultimo lavoro in studio quali Ali Di Libertà, Il Mare, Alzati, Libera Terra, intercalati da “classici” del suo repertorio, come le note Fratellino, Dolce Resistenza, Spari Nel Cielo, tutti pezzi dove la band gira a mille proponendo una sorta di rock italo-celtico, con il potente apporto della sezione ritmica e delle cornamuse dei bravi Galli e Easdale https://www.youtube.com/watch?v=wsgmVerxhXc . Con Era Una Notte Che Pioveva sale sul palco Michele Gazich che con il suo violino che incanta le platee di mezzo mondo accompagna Priviero nella parte più intima della serata, attraverso un bel set di brani che partono da La Strada Del Davai, La Casa Di Mio Padre (un omaggio al genitore), Lettera Al Figlio (dedicata al figlio Tommy e ispirata alla famosissima  poesia di Kipling If), figlio che poi sale sul palco per suonare insieme al padre in una trascinante Occhi Di Bambino, che chiude la prima parte del concerto. La seconda parte, tolte la recente ballata romantica Apri Le Braccia (con un bel lavoro di Cambise al mandolino), e le movimentate e energiche L’Ultimo Ballo e Angel,  ripercorre la prima parte di carriera di Massimo, con brani molto amati dai “fans” come la dolce Fragole A Milano, la sempre acclamata e poderosa Nessuna Resa Mai, la storica San Valentino, con un bel gioco di tastiere, andando a chiudere con la bellissima Madre Proteggi (forse la canzone più bella dell’artista veneziano), osannata dal pubblico in sala https://www.youtube.com/watch?v=xnF2An8kPE8 . Il doppio CD contiene anche quattro canzoni nuove, il singolo Ricordati Di Me, Orgoglio (la più bella), Il Migliore Dei Mondi Possibili e Bacio D’Addio. Il DVD contiene naturalmente il concerto integrale girato in quella serata all’Alcatraz e ripreso in modo estremamente professionale, e credetemi è un bel vedere.

graziano romani vivo live

L’altro personaggio di cui ci occupiamo è Graziano Romani, uno dei rocker italiani più espressivi ed ingiustamente ignorati, che dopo un trentennio di attività “on the road”, dove non ha mai nascosto il suo amore per il rock stradaiolo e la passione per la migliore “soul music”, giunge (anche se sembra strano, però c’era un DVD https://www.youtube.com/watch?v=EeEWoSBYfdw) finalmente al suo primo disco dal vivo: registrato nell’Agosto del 2013 al Festival Parco Secchia di Villalunga di Casalgrande (praticamente casa sua). Vivo/Live giustamente raccoglie il meglio della sua carriera, e si spazia dagli esordi con la sua prima band i Rocking Chairs, a brani tratti dai suoi lavori solisti, cover di Springsteen (la sua fonte musicale), Woody Guthrie, Who, Chuck Berry e anche tre inediti, per più di due ore di musica torrenziale, che alterna Rock And Roll, Rhythm & Blues, Soul e Folk. Graziano, chitarra acustica e armonica, sale sul palco assecondato da una rodata band, composta dai fidati (e recuperati) Franco Borghi piano e tastiere, Max “Grizzly” Marmiroli alle percussioni e sax, Erik Montanari (che sia un mio parente?) alle chitarre elettriche, Michele Smiraglio al basso, Francesco Micalizzi alla batteria, e in alcuni brani il valido apporto chitarristico di Niky Milazzo. 

Il primo CD parte con Solerosso, chitarra, armonica e voce (una delle migliori del vasto panorama musicale italiano), a cui fa seguito il primo degli inediti Soul Is Calling, una ballata “stradaiola” in perfetto stile Del Fuegos (con la band che gira a mille), una galoppante Revolution Blues, mentre My Name Is Tex e Darkwood  vengono pescate dal periodo fumettistico, e sono rispettivamente dedicate a Tex Willer e Zagor, per poi passare alla prima cover della serata Ramblin’ Round di Woody Guthrie, e il primo brano del periodo Rocking, una meravigliosa Cast The Stone (si trova sull’introvabile No Sad Goodbyes). Si riparte con una serie di brani in italiano che ripercorrono il percorso solista di Graziano, a partire dalla chitarristica Adios, la rokkata Da Che Parte Stai, una solare Via Emilia con il sax di Max in evidenza, un omaggio ai DJ con Dio Della Radio, una toccante Augusto Cantaci Di Noi, che ricorda degnamente il cantante dei Nomadi, gli arrangiamenti folk di Corre Buon Sangue, e chiudere la prima parte con la sincopata Stesso Viaggio Stessa Città. L’armonica apre il secondo CD, con The Most Crucial Enemy, una sofferta ballata notturna che Graziano canta con una voce intrisa da mille sigarette e whiskey, seguita dalla cover del suo “amico” Springsteen, la potente The Price You Pay, andando poi a pescare ancora nel “serbatoio” dei Chairs, con Road To Justice e la storica Freedom Rain (dall’album omonimo) con il sax rabbioso di Marmiroli, una tirata No Sad Goodbyes e dal primo album del lontano ’87 New Egypt recuperare i ruvidi rock’n’roll Old Rocked Busted e Never Look Back, intercalate dalle note più rilassate e guidate dal sax di una meravigliosa Up In Dreamland. Si riparte per il gran finale con una torrida versione di Johnny B.Goode di Chuck Berry e un omaggio al miglior Pete Townshend e agli Who con una tiratissima Won’t Get Fooled Again, dove la band gioca di squadra con un suono potente, da classica rock’n’roll band. Le bonus tracks aggiungono l’elettroacustica Lonely As A Cloud, a cui fa seguito l’inizio alla Clarence Clemons della bella L’Attimo Che Fugge Via (che viaggia sempre dalle parti del “Boss”), e una grintosa Vicino Al Cuore.

Se qualcuno avesse ancora qualche dubbio sul valore di questi artisti deve solo ascoltare senza alcuna prevenzione questi due Live, cantati e suonati con incredibile trasporto: in quanto oggi come ieri due belle serate di musica, possibilmente con due ottime rock’n’roll band, valgono più di mille discorsi, proclami o sentenze. Per quanto mi riguarda un sentito applauso a Massimo e Graziano!

Tino Montanari