Il Live Che I “Veri” Pink Floyd (Se Fossero Ancora Insieme) Non Avrebbero Il Coraggio Di Fare! Nick Mason’s Saucerful Of Secrets – Live At The Roundhouse

nick mason live at the roundhouse

Nick Mason’s Saucerful Of Secrets – Live At The Roundhouse – Sony 2CD/DVD

Quando esce un nuovo album da solista di un ex membro dei Pink Floyd il pensiero va chiaramente prima a Roger Waters (che infatti si farà vivo tra pochi giorni, il 2 ottobre, con il live Us + Them) e poi a David Gilmour, dato che Richard Wright non è purtroppo più tra noi da dodici anni (e poi comunque la sua carriera al di fuori della band non era mai stata molto attiva). Più difficile che la mente vada all’ex batterista del gruppo, Nick Mason, un altro che non ha avuto un percorso solista esattamente fulminante: eppure il buon Nick avrebbe tutto il diritto di ereditare almeno una parte dell’eredità artistica del suo famoso ex gruppo, dal momento che è l’unico tra i componenti ad essere stato presente in tutti i dischi da The Piper At The Gates Of Dawn fino al “postumo” The Endless River, anche se il suo nome tra gli autori dei vari brani è comparso molto di rado.

Mason nel 2018 ha pensato che era ora di tornare a sedersi ai tamburi, e non avendo la possibilità di farlo con i Floyd ha deciso di formare una sua band, che ha chiamato Nick Mason’s Saucerful Of Secrets, un combo che fin dal nome fa intendere che il riferimento principale sono proprio le canzoni del suo leggendario ex gruppo: attenzione però a confonderli con una cover band, dato che come ho detto prima Mason è più che legittimato a portare in giro certe canzoni. Il moniker del gruppo, che fa riferimento al secondo album dei Floyd targato 1968, è però indicativo sul tipo di repertorio che Nick ha deciso di proporre on stage: infatti il nostro ha evitato accuratamente tutto il materiale tratto da dischi famosissimi come The Dark Side Of The Moon, Wish You Were Here e The Wall, optando invece per una rilettura in chiave moderna di canzoni del periodo che va dagli esordi del 1967 fino al 1972; per fare ciò, Mason si è affidato ad una band giovane (non sono proprio dei pischelli, ma hanno comunque diverse primavere in meno rispetto al leader) formata da Gary Kemp, ex chitarrista degli Spandau Ballet (!), dal bassista Guy Pratt, che faceva già parte della live band dei Floyd dal 1987 in poi, dall’altro chitarrista Lee Harris e dal tastierista Dom Beken, con Kemp e Pratt a dividersi le parti vocali soliste.

Ora i nostri hanno pubblicato questo Live At The Roundhouse, un doppio CD con DVD allegato che inizialmente doveva uscire ad aprile, e che documenta il meglio di due show tenutisi il 3 e 4 maggio del 2019 nel teatro citato nel titolo, che sorge nel quartiere di Camden a Londra. Ebbene, devo dire che Mason e compagni hanno avuto un’idea davvero brillante, cioè riproporre canzoni meno note dei Floyd dando loro un taglio più attuale e moderno, attraverso rappresentazioni fresche e vitali: i vari brani sono riletti in modo diretto, piacevole e creativo, ed i nostri sono stati bravissimi a togliere quella patina di antico e datato che caratterizzava alcuni pezzi soprattutto del periodo psichedelico, rispettando comunque la struttura originale ed impreziosendola con un suono da moderna rock band (mentre dal punto di vista visivo il concerto rievoca i primi spettacoli dei Floyd, con uno show di luci e colori tipici della seconda metà dei sixties). E poi Mason, nonostante i suoi 76 anni, quando si siede dietro la batteria smette di essere un tranquillo signore inglese e riaccende come per magia il sacro fuoco.

Anche la setlist è molto interessante, con ben cinque brani che neppure i Floyd originali avevano mai suonato dal vivo, e con solo un pezzo, One Of These Days, in comune con le scalette degli ultimi tour dal 1987 al 1995 (analogo discorso per la suggestiva ed orientaleggiante Set The Controls For The Heart Of The Sun, l’unica traccia che saltuariamente Waters ripropone ancora dal vivo). Non potevano mancare numerosi tributi a Syd Barrett, con versioni accattivanti e coinvolgenti dei singoli Arnold Layne e See Emily Play, ma anche mini-suite acide come l’uno-due che apre la serata formato da Interstellar Overdrive e Astronomy Domine (suonate splendidamente) e pezzi meno visitati in passato ma di sicuro impatto come una decisamente rockeggiante Lucifer Sam, la saltellante Bike e addirittura la rara Vegetable Man (un inedito dell’epoca uscito nel 2016 nel megabox The Early Years).

Altre rarità sono i tre pezzi tratti da Obscured By Clouds (la title track, When You’re In e Childhood’s End), che sembrano rinascere in queste riletture attuali; a proposito di omaggi, Mason si ricorda anche di Wright con la fluida Remember A Day, e anche dell’amico-nemico Waters (che però con lui non ha mai avuto grossi problemi) con le poco esplorate The Nile Song, Green Is The Colour (che non rammentavo così bella, una ballatona sontuosa) e Let There Be More Light, brani che forse neppure Roger si ricorda più. Non solo psichedelia, ma spazio va anche a delicate ballate acustiche come l’intensa Fearless e la bellissima If, e c’è perfino un estratto dalla suite Atom Heart Mother, sempre formidabile ed eseguita alla grandissima. Un concerto così bello e creativo non poteva che chiudersi in maniera adeguata, con la sempre travolgente One Of These Days (piccola curiosità: era l’unico pezzo dei Floyd ad essere “cantato”, se così si può dire, da Mason), la super-psichedelica A Saucerful Of Secrets, qui con uno splendido finale da rock song “classica” (uno degli highlights dello show), e la deliziosa ed orecchiabile Point Me At The Sky, che per anni fu l’ultimo singolo dei Pink Floyd.

Un doppio CD tutto da godere quindi, che non esito a mettere tra i migliori album dal vivo del 2020.

Marco Verdi

Supplemento Della Domenica: Tesori “Ritrovati”. Pink Floyd – The Early Years 1965-1972 Box Set

pink floyd early years box

Pink Floyd – The Early Years 1965-1972 – Box 10 CD+9 DVD + 8 Blu-Ray – Pink Floyd Records/Parlophone/Warner

Dopo averci detto per anni che non esisteva nulla di inedito o raro dei Pink Floyd, in occasione della ripubblicazione del vecchio catalogo: l’ultima volta nel 2011 per la rimasterizzazione completa degli album, usciti sia in versione Discovery come Immersion (per i dischi più importanti), ma con pochissime bonus tracks, ecco che improvvisamente a fine 2016 esce questo cofanetto megagalattico, costosissimo, ma splendido, costituito praticamente solo da materiale raro o inedito, con ben 10 CD (anzi 11, perché all’ultimo momento nella confezione è stato aggiunto un ulteriore dischetto, in sostituzione di quello denominato Obfuscation, dove per errore, anziché il materiale di Obcured By Clouds, c’era uno stereo mix audio 2016 inedito di Live At Pompeii, che non era previsto nella confezione, ma si trova nella parte video), 9 DVD e 8 Blu-ray, divisi in sette volumi. E qui sta l’inghippo, perché nella confezione, ripeto, splendida, il materiale video è ripetuto pari pari uguale nei due formati, alzando, presumo, il costo del manufatto. E leggendo le ricchissime note contenute nei sette volumi in cui è divisa l’opera scopriamo che questa ricerca negli archivi, come riferisce la curatrice della parte video Lana Topham, era cominciata nel lontano 1994: esattamente un giorno dopo avere terminato il lavoro sui filmati del Division Bell Tour, Nick Mason le aveva dato l’incarico di iniziare le ricerche per un progetto “antologico”, e, guarda caso viene pubblicato proprio a cavallo tra 2016 e 2017, in occasione dei 50 anni dalla la nascita ufficiale del gruppo e le prime uscite discografiche.

pink floyd the early years

 

Come detto il cofanetto è diviso in sette capitoli, ognuno a forma di libretto, con CD, DVD e Blu-Ray nella confezione, molto bella, e che riproduce il vecchio furgoncino usato dai Tea Set (il gruppo pre-Pink Floyd), oltre a piccoli libretti di note, riproduzioni di vecchi articoli di giornale, manifesti, spartiti e altra memorabilia, mentre all’interno della confezione ci sono anche i primi cinque 45 giri, oltre ad ulteriori piccole chicche cartacee di formato più grande, inserite nel cofanetto dei vinili. Esaurito il lato tecnico veniamo al contenuto musicale, il più brevemente possibile, ma anche no, data la complessità dei contenuti: quasi 12 ore di audio e 14 di video, di cui rispettivamente sette e cinque (quasi) completamente inedito.

Il primo volume si chiama 1965-1967 Cambridge Station: nei due 2 CD ci sono le prime registrazioni del gruppo datate 1965 (uscite come EP a tiratura limitata di 1.050 copie per il “Black Friday” del novembre 2015) quando erano ancora The Pink Floyd Sound, e in formazione c’era anche l’amico Rado Klose alla chitarra, 6 canzoni in mono, molto influenzate dal primo psych-pop e beat inglese (anche i Beatles naturalmente), ma pure dal blues: Lucy Leave, Double O Bo, Remember Me, potrebbero essere tranquillamente brani di Them, Animals o Stones, Walk Me Sydney con la futura signora Wright, Juliette Gale alle armonie vocali, Butterfly più beatlesiana e la cover di I’m A King Bee, che illustra la loro passione per li blues (in fondo presero il nome da due oscuri bluesmen). Gli anni di Syd Barrett proseguono nel 1966-1967 con la versione di Arnold Layne, prodotta da Joe Boyd, See Emily Play e altri brani che avrebbero trovato posto nel primo album. Oltre ad alcune tracce, tra cui Vegetable Man, Jugband Blues, lo strumentale In The Beechwoods, perfetti esempi di psichedelia britannica gentile, in un mixaggio del 2010 di eccellente qualità sonora (caratteristica di gran parte del cofanetto), nel primo CD. Nel secondo CD siamo a Stoccolma, 10 settembre 1967, 8 pezzi registrati dal vivo, con il lato più selvaggio della band in evidenza, qualità sonora buona, anche se le parti vocali sono praticamente inaudibili, ma la parte strumentale compensa abbondantemente, con notevoli versioni di Pow R. Toch, Set The Controls For The Heart Of The Sun e Interstellar Overdrive, mentre i brani dal 9 al 17 sono estratti dalla Colonna Sonora di Speak di John Latham, e sono improvvisazioni sperimentali in puro stile Pink Floyd, tutto materiale mai pubblicato prima. Nel primo DVD (o Blu-Ray) vari filmati d’epoca, live o filmati promozionali, colore e b/n, alcuni per televisioni tedesche varie, altri per la BBC, in giro per Londra e dintorni, con una particolare partecipazione a The Look Of The Week della BBC, dove eseguono Pow R. Toch ed Astronomy Domine e Syd Barrett e Roger Waters vengono intervistati dal baffuto Hans Keller, che dice subito che fanno troppo rumore, lui ama i quartetti d’archi e quindi loro non gli piacciono, Alla faccia della sincerità, confrontato con gli intervistatori d’oggi, che sono tutti alla Fazio, quindi appassionati di rap, valzer, musica etnica, dance o rock, il genere è indifferente, basta che vengano nel tuo programma. Surreale l’apparizione all’American Bandstand dove Dick Clark gli chiede se hanno apprezzato il cibo nella loro prima settimana americana (?!?), e un Syd Barrett già “provato” risponde comunque gentilmente. Fine dei Barrett years.

Il secondo volume 1968 Germination: entra David Gimour, la parte audio si apre con 4 brani che troveranno posto su A Saucerful Of Secrets, poi due brani inediti registrati ai Capitol Studios di Los Angeles, e due BBC Sessions, dal loro grande fan John Peel,  a giugno e dicembre del 1968, con prime versioni di Murderotic Woman (la futura Careful With That Axe Eugene) e The Massed Gadgets Of Hercules ( A Saucerful Of Secrets), oltre ad ottime versioni (non sempre l’audio è perfetto) di Point Me At The Sky, Embryo e Interstellar Overdrive, tutti brani dove sembra di cogliere accenni di brani che in futuro appariranno su Atom Heart Mother e Dark Side Of The Moon, caratteristica questa  tipica dei Pink Floyd, che suonavano nel presente ma erano già proiettati nel futuro. Nella parte video (sempre con sottotitoli in dieci lingue, compreso l’italiano, ma anche cantonese e mandarino) prima troviamo sette brani b/n per la trasmissione belga Tienerklanken, in playback, ma con belle immagini, e poi a seguire, a colori e dal vivo, 13 splendidi minuti per la trasmissione francese Bouton Rouge, e vari spezzoni in giro per le Tv europee, Parigi, Londra (con le immagini delle rivolte studentesche dell’epoca su una improvvisazione strumentale inedita), anche Roma con due brani a Rome Goes Pop e Pop ’68, immagini splendide a colori e una Interstellar Overdrive da sballo, poi di nuovo televisioni belga e francese, anche dal vivo, e il video promo restaurato di Point Me At The Sky.

Il terzo volume è 1969 Dramatisation: di nuovo 2 CD nella parte audio, si parte con 5 versioni alternative dalla colonna sonora di More, 5 BBC Sessions del maggio 1969 (dove appare Grantchester Meadows che vedete qui sopra) e un concerto al Paradiso di Amsterdam del 9 agosto 1969, con 4 lunghe versioni solo strumentali di Interstellar Overdrive, Set The Controls For The Heart Of The Sun, Careful With That Axe Eugene e A Saucerful Of Secrets, le ultime tre oltre i dieci minuti, psichedelia improvvisata e pura che sfocia nel nuovo stile del gruppo, incisione e versioni splendide. Il secondo CD  inizia con The Man – The Journey, una lunga suite che presenta le prime versioni di brani poi in futuro su Atom Heart Mother, ma anche da Ummagumma e da album precedenti, registrata dal vivo al Concertgebouw di Amsterdam il 17 settembre 1969 per la radio olandese. Altra chicca fantastica. Nella parte video Forum Musiques a Parigi nel 1969, le prove per The Man – The Journey alla Royal Albert Hall, due brani all’Essener Pop And Blues Festival, tre ad un Festival in Belgio, a colori, il resto era in b/n, più una versione acidissima ed improvvisata di Interstellar Overdrive con Frank Zappa, qualità audio non impeccabile, ma valore storico notevole

Il quarto volume 1970 Deviation per certi versi è il più “semplice”: ci sono una valanga di versioni della lunga suite di Atom Heart Mother in tutte le guise possibili, prima nel CD 1, dal vivo al Festival di Montreux del novembre 1970, poi da una BBC Session del luglio 1970, versione completa con coro, cello e ottoni, più altri brani dell’album. Nel 2° CD invece ci sono 16 tracce dalla colonna sonora di Zabriskie Point, tra cui uno strumentale che poi diverrà Us And Them, più un’altra versione in studio di Atom Heart Mother, una delle prime registrata solo dalla band. Nei due DVD troviamo prima la trasmissione An Hour With Pink Floyd (con David  Gilmore,sic, alla chitarra), San Francisco Aprile 1970, dove non manca AHM, e il mix quadrifonico 4.0, solo audio, di tutto l’album corrente. Nel 2° DVD al Festival di St. Tropez, il soundcheck di Cymbaline e una versione breve di Atom e una molto lunga di Embryo, mentre nella seconda parte del concerto altri tre brani. A seguire una breve improvvisazione Live in studio per un balletto di Roland Petit e infine l’ultima versione dal vivo, a Hyde Park, della suite di Atom Heart Mother, la più lunga, con Philip Jones Brass Ensemble e John Aldiss Choir, molto bella, forse la più importante a livello storico, anche se la qualità sonora è scarsa; alla fine del box il brano, che forse inventò il rock sinfonico, lo conosciamo a memoria.

Il quinto volume si chiama 1971 Reverberation: un cofanetto in parte interlocutorio, ma interessante, che riporta nella parte audio una inedita Nothing Part 14, che è una delle prime stesure di Echoes, mentre nella BBC Session del 30 settembre ci sono lunghe versioni di brani da Meddle, ovvero One Of These Days e una Echoes da 25 minuti, più Fat Old Sun e Embryo. Nel DVD vari estratti di Atom Heart Mother (ne sentivamo la mancanza) non completi, più una versione lunga in Giappone nelle bonus e materiale vario girato in Francia, Germania, Austria ed Inghilterra, una versione animata di One Of These Days, e sempre nelle bonus, la versione solo audio quadrifonica di Echoes.

Il sesto volume 1972 Obfuscation è quello che presenta l’errore di stampa: nel CD che dovrebbe contenere un remix 2016 di Obscured By Clouds (curato da Andy Jackson che ha svolto l’eccellente lavoro di remastering di tutto il box) troviamo invece un mix audio 2016 di Live At Pompeii. Presente comunque nel DVD in tutto il suo splendore audio e video, insieme a brevi filmati della registrazione di Obscured, due brani Live a Brighton del giugno 1972 e dei filmati relativi alla creazione del Pink Floyd Ballet di Roland Petit.

Il settimo ed ultimo volume, come rivela il titolo, 1967-1972 Continuation, è una sorta di riepilogo, ricco di molti altri inediti: una specie di “cosa ci eravamo perso” dagli anni passati, più materiale vario del 1972 (e anche, alla fine del CD, una versione dal vivo di Echoes, con sax aggiunto nella prima parte, che risente della svolta musicale di Dark Side, registrata a Wembley nel 1974, quindi in teoria oltre gli “Early Years”), tra cui due ulteriori BBC Sessions, una del settembre 1967 e una di dicembre, l’ultima con Syd Barrett, di notevole interesse storico che ne giustificano l’inclusione, nonostante la qualità sonora, veramente scorsa, della seconda session. Molto buona invece quella registrata nel dicembre 1968 che comprende due blues di David Gilmour, che poi faranno parte della parte in studio di Ummagumma, oltre ad estratti dalla colonna sonora del film The Committee ed alla improvvisazione in diretta del 1969 Moonhead, registrata durante l’allunaggio. Nei due DVD troviamo una Arnold Layne alternativa, un filmato per la TV tedesca, una versione brevissima 3:46 minuti di Atom Heart Mother al Festival di Bath e brani vari dal vivo a Festival olandesi, con l’ennesima ed ultima Atom Heart Mother del maggio 1972. Oltre ai film completi, The Commitee, More e La Vallée (Obscured By Clouds.

pink floyd the early years crea-ation 2 cd

Anche se i fans del gruppo su siti e forum stanno già elencando quello che manca, direi che si tratta di un’opera completa ed esaustiva, che sottolinea l’importanza dei Pink Floyd nella storia del rock, se non la definisco indispensabile è solo perché per acquistarla bisogna fare un mutuo. Al limite, accontentandosi, esiste una versione doppia The Early Years Creation 1967-1972, una sorta di bigino con 27 pezzi. Ed ora aspettiamo e “temiamo” l’uscita di eventuali seguiti: ma prima, nel 2017, i vari volumi usciranno anche in versione sciolta, credo con l’eccezione di Continuation. E’ tutto, buon ascolto e buona visione.

Bruno Conti     

E Questo Da Dove Sbuca? Pink Floyd – The Early Years Box 1965-1972. In Uscita All’11 Novembre!

pink floyd the early years

Pink Floyd – The Early Years Box 1965-1972 – 10 CD/9 DVD/ 8 Blu-Ray + 7 Libri + 5 singoli 7 pollici + memorabilia varia – Parlophone/Warner EU/GB – Sony Legacy USA – 11-11-2016

Pink Floyd – Cre/ation The Early Years 1967-1972 – Best Of Box – 2 CD Warner/Parlophone 11-11-2016

Per anni, prima Roger Waters e poi David Gilmour, ci hanno detto che non esisteva materiale raro e/o inedito dei Pink Floyd, quantomeno utilizzabile per le varie ristampe uscite nel corso del tempo. Non per nulla nell’ultima ri-masterizzazione del catalogo completo, avvenuta nel 2011, con edizioni Discovery e Immersion (per i dischi più importanti), le nuove versioni riportavano pochissimo materiale extra. Ed ecco che improvvisamente, per novembre 2016, viene annunciato questo mastodontico cofanetto da 27 dischetti (che ci viene detto contiene 20 canzoni inedite, più di 7 ore di materiale audio dal vivo inedito e 5 ore di raro materiale video, ma in totale sono 11 ore e 45 minuti di audio e oltre 14 ore di materiale audio-video) e il tutto copre peraltro solo i primi anni di storia del gruppo: dal 1965, anno di fondazione della band a Londra, al 1972. Quindi non esce in concomitanza con il 50° Anniversario dalla formazione, che sarebbe stato nel 2015,  e neppure con quello delle prime uscite discografiche, che sarà nel 2017. Ma ormai abbiamo imparato che le date sono diventate degli optional per le case discografiche, quello che conta è il mercato discografico natalizio. E per un’opera di questi dimensioni, i cui prezzi indicativi annunciati sono molto elevati, 600 dollari circa per il mercato americano (dal sito ufficiale del gruppo) e tra i 450 e i 500 euro in Europa, il momento dell’uscita è ovviamente strategico.

pink floyd the early years crea-ation 2 cd

Come vedete ad inizio Post, e qui sopra, ci sarà comunque anche una versione da 2 CD, un distillato del cofanetto, intitolata Cre/ation The Early Years 1967-1972, che attraverso 27 pezzi (di cui 19 mai pubblicati prima a livello ufficiale) evidenzia il primo periodo della band, da quando erano ancora The Pink Floyd, passando per gli anni di Syd Barrett, fino all’anno antecedente all’uscita di The Dark Side Of The Moon. E vediamo subito cosa riporta questo doppio, prima di esaminare anche i contenuti del box da 27 dischi:

CD1]
1. Arnold Layne (Single) (2016 Remastered Version)
2. See Emily Play (Single) (2016 Remastered Version)
3. Matilda Mother (2010 Remix) (2016 Remastered Version)
4. Jugband Blues (2010 Remix)
5. Paintbox (Single B-Side) (2016 Remastered Version)
6. Flaming (BBC Session, 25 September 1967)
7. In The Beechwoods (2010 Mix)
8. Point Me At The Sky (Single) (2016 Remastered Version)
9. Careful With That Axe, Eugene (Single B-Side Version) (2016 Remastered Version)
10. Embryo (From Harvest Records Sampler ‘Picnic’)
11. Ummagumma Radio Ad (Capitol US)
12. Grantchester Meadows (BBC Session, 12 May 1969)
13. Cymbaline (BBC Session, 12 May 1969)
14. Interstellar Overdrive (Live At The Paradiso, Amsterdam, 9 August 1969)
15. Green Is The Colour (BBC Session, 12 May 1969)
16. Careful With That Axe, Eugene (BBC Session, 12 May 1969)

[CD2]
1. On The Highway (Zabriskie Point Remix)
2. Auto Scene Version 2 (Zabriskie Point Remix)
3. The Riot Scene (Zabriskie Point Remix, Us & Them – Piano/Bass only)
4. Looking At Map (Zabriskie Point Remix)
5. Take Off (Zabriskie Point Remix)
6. Embryo (Alternative Version) (BBC Radio Session, 16 July 1970)
7. Atom Heart Mother (Live In Montreux, 21 November 1970) (Band Only)
8. Nothing Part 14 (Echoes Work In Progress)
9. Childhood’s End (2016 Remix)
10. Free Four (2016 Remix)
11. Stay (2016 Remix)

Invece il tomo principale sarà diviso in 7 capitoli, ognuno con relativo titolo, che poi nel corso del 2017 verranno resi disponibili anche sciolti. I cinque 45 giri originali avranno il seguente contenuto:

1. Side A: Arnold Layne Side B: Candy And A Currant Bun
2. Side A: See Emily Play Side B: The Scarecrow
3. Side A: Apples And Oranges Side B: Paintbox
4. Side A: It Would Be So Nice Side B: Julia Dream
5. Side A: Point Me At The Sky Side B: Careful With That Axe, Eugene 

Mentre il box (se cliccate sull’immagine posta in apertura, lo vedete meglio) che oltre a 10 CD audio, contiene anche 9 DVD e 8 Blu-Ray – attenzione, precisazione importante – con lo stesso contenuto ripetuto per i due formati video (?!?), ha la seguente tracklist:

† previously unreleased

1965-67 CAMBRIDGE ST/ATION

CD 1:
1965 Recordings*:
1. Lucy Leave* 2.57
2. Double O Bo* 2.57
3. Remember Me* 2.46
4. Walk With Me Sydney* 3.11
5. Butterfly* 3.00
6. I’m A King Bee* 3.13
7. Arnold Layne 2.57
8. See Emily Play 8.57
9. Apples And Oranges 3.05
10. Candy And A Currant Bun 2.45
11. Paintbox 3.48
12. Matilda Mother (2010 mix) 4.01
13. Jugband Blues (2010 mix) † 3.01
14. In The Beechwoods (2010 mix) † 4.43
15. Vegetable Man (2010 mix) † 2.32
16. Scream Thy Last Scream (2010 mix) † 4.43
Total: 50 mins, 32 secs approx.
Tracks 1-11 mono.
Tracks 12-16 stereo
*including Rado Klose on guitar and Juliette Gale on vocals on
‘Walk With Me Sydney’

CD 2:
Live in Stockholm 1967:
1. Introduction † 0.25
2. Reaction in G † 7.18
3. Matilda Mother † 5.34
4. Pow R. Toc H. † 11.56
5. Scream Thy Last Scream † 4.00
6. Set The Controls For The Heart Of The Sun † 7.17
7. See Emily Play † 3.16
8. Interstellar Overdrive † 8.57
Please note: the above tracks feature vocals recorded at a less
than optimum level
John Latham (studio recordings 1967)
9. John Latham Version 1 † 4.32
10. John Latham Version 2 † 5.06
11. John Latham Version 3 † 3.45
12. John Latham Version 4 † 2.59
13. John Latham Version 5 † 2.48
14. John Latham Version 6 † 3.17
15. John Latham Version 7 † 2.36
16. John Latham Version 8 † 2.49
17. John Latham Version 9 † 2.38
Total: 79 mins, 13 secs approx.
Tracks 1-8 recorded live Sept 10, 1967 at Gyllene Cirkeln, Stockholm, Sweden
Tracks 9-17 recorded at De Lane Lea Studios, London, 20 October 1967
All tracks stereo

DVD/Blu-ray
1. Chapter 24: Syd Barrett in the Gog Magog Hills, Cambridgeshire, UK 1966 / Pink Floyd at EMI Studios, London, April 1967 3.40
2. Nick’s Boogie † : recording Interstellar Overdrive and Nick’s Boogie at Sound Techniques Studio, Chelsea, January 11, 1967 / 6.36
Live at UFO, The Blarney Club, London, January 13, 1967
3. Interstellar Overdrive: ‘Scene – Underground’ UFO at The Blarney Club, London, January 27, 1967 4.15
4. Arnold Layne: promo video. Wittering Beach, UK, early 1967 2.54
5. Pow R. Toc H. / Astronomy Domine: plus Syd Barrett and Roger Waters interview: BBC ‘The Look Of The Week’ – BBC Studios, 9.22
London, May 14, 1967
6. The Scarecrow: ‘Pathé Pictorial’, UK, July 1967 2.05
7. Jugband Blues: ‘London Line’ promo video, 1967, London 2.58
8. Apples And Oranges: plus Dick Clark interview: ‘American Bandstand’, Los Angeles, USA, November 7, 1967 4.51
9. Instrumental Improvisation † : BBC ‘Tomorrow’s World’, London, December 12, 1967 2.11
10. Instrumental Improvisation † : ‘Die Jungen Nachtwandler’, UFO, The Blarney Club, London, February 24, 1967 4.32
11. See Emily Play: BBC ‘Top Of The Pops’ – partially restored BBC Studios, London, July 6, 1967 2.55
12. The Scarecrow (outtakes): ‘Pathé Pictorial’, UK, July 1967 2.07
13. Interstellar Overdrive: ‘Science Fiction – Das Universum Des Ichs’, The Roundhouse, London, 1967 9.33
Total: 57 mins, 59 secs approx.

1968 GERMIN/ATION

CD
1. Point Me At The Sky 3.40
2. It Would Be So Nice 3.46
3. Julia Dream 2.34
4. Careful With That Axe, Eugene (single version) 5.46
5. Song 1, Capital Studios, Los Angeles, 22 August 1968 † 3.19
6. Roger’s Boogie, Capitol Studios, Los Angeles, 22 August 1968 † 4.35
BBC Radio Session, 25 June 1968:
7. Murderotic Woman (Careful With That Axe, Eugene) † 3.38
8. The Massed Gadgets Of Hercules (A Saucerful Of Secrets) † 7.18
9. Let There Be More Light † 4.32
10. Julia Dream † 2.50
BBC Radio Session, 20 December 1968:
11. Point Me At The Sky † 4.25
12. Embryo † 3.13
13. Interstellar Overdrive † 9.37
Total: 59 mins, 14 secs approx.

DVD/Blu-ray
‘Tienerklanken’, Brussels, Belgium, 18-19 February 1968: 22.28
1. Astronomy Domine
2. The Scarecrow
3. Corporal Clegg
4. Paintbox
5. Set The Controls For The Heart Of The Sun
6. See Emily Play
7. Bike
8. Apples And Oranges: ‘Vibrato’, Brussels, Belgium, February 1968 3.03
‘Bouton Rouge’, Paris, France, 20 February 1968: 13.35
9. Astronomy Domine
10. Flaming
11. Set The Controls For The Heart Of The Sun
12. Let There Be More Light
13. Paintbox: ‘Discorama’, Paris, France, 21 February 1968 3.40
14. Instrumental Improvisation † : ‘The Sound Of Change’, London, UK, March 1968 2.15
15. Set The Controls For The Heart Of The Sun: ‘All My Loving’, London, UK, 28 March 1968 2.40
16. It Would Be So Nice (excerpt): ‘Release-Rome Goes Pop’, Rome, Italy, April 1968 1.21
17. Interstellar Overdrive: ‘Pop 68’, Rome, Italy, 6 May 1968 6.59
‘Tienerklanken – Kastival’, Kasterlee, Belgiu, 31 August 1968: 3.48
18. Astronomy Domine
19. + Roger Waters interview
‘Samedi et Compagnie’, Paris, France, 6 September 1968: 5.31
20. Let There Be More Light
21. Remember A Day
22. Let There Be More Light: ‘A L’Affiche du Monde’, London, UK, 1968 1.53
‘Tous En Scene’, Paris, France, 21 October 1968: 6.39
23. Let There Be More Light
24. Flaming
25. Let There Be More Light: ‘Surprise Partie’, Paris, France, 1 November 1968 6.35
26. Point Me At The Sky: Restored promo video, UK, 1968 3.19
Total: 84 mins, 18 secs approx.

1969 DRAMATIS/ATION

CD 1:
‘More’ album non-album tracks
1. Hollywood (non-album track) † 1.21
2. Theme (Beat version) (Alternative version) † 5.38
3. More Blues (Alternative version) † 3.49
4. Seabirds (non-album track) † 4.20
5. Embryo (from ‘Picnic’, Harvest Records sampler) 4.43
BBC Radio Session, 12 May 1969:
6. Grantchester Meadows † 3.36
7. Cymbaline † 3.38
8. The Narrow Way † 4.48
9. Green Is The Colour † 3.21
10. Careful With That Axe, Eugene † 3.26
Live at the Paradiso, Amsterdam, 9 August 1969:
11. Interstellar Overdrive † 4.20
12. Set The Controls For The Heart Of The Sun † 12.25
13. Careful With That Axe, Eugene † 10.09
14. A Saucerful Of Secrets † 13.03
Total: 68 mins, 50 secs approx.

CD 2:
Part 1: ‘The Man’, Amsterdam, 17 September 1969
1. Daybreak (Grantchester Meadows) † 8.14
2. Work † 4.12
3. Afternoon (Biding My Time) † 6.39
4. Doing It † 3.54
5. Sleeping † 4.38
6. Nightmare (Cymbaline) † 9.15
7. Labyrinth † 1.10
Part 2: ‘The Journey’, Amsterdam, 17 September 1969
8. The Beginning (Green Is The Colour) † 3.25
9. Beset By Creatures Of The Deep (Careful With That Axe, Eugene) † 6.27
10. The Narrow Way, Part 3 † 5.11
11. The Pink Jungle (Pow R. Toc H.) † 4.56
12. The Labyrinths Of Auximines † 3.20
13. Footsteps / Doors † 3.12
14. Behold The Temple Of Light † 5.32
15. The End Of The Beginning (A Saucerful of Secrets) † 6.31
Total: 76 mins, 36 secs approx.

DVD/Blu-ray:
‘Forum Musiques’, Paris, France, 22 January 1969: 19.25
1. Set The Controls For The Heart Of The Sun
David Gilmour interview
2. A Saucerful Of Secrets
3. ‘The Man’ and ‘The Journey’: Royal Festival Hall, London, rehearsal, April 14, 1969: 14.05
Afternoon (Biding My Time)
The Beginning (Green Is The Colour)
Cymbaline
Beset By Creatures Of The Deep †
The End Of The Beginning (A Saucerful Of Secrets)
Essencer Pop & Blues Festival, Essen, Germany, October 11 1969: 19.14
4. Careful With That Axe, Eugene
5. A Saucerful Of Secrets
Music Power & European Music Revolution, Festival Actuel, 27.53
Amougies Mont de l’Enclus, Belgium, 25 October 1969:
6. Green Is The Colour
7. Careful With That Axe, Eugene
8. Set The Controls For The Heart Of The Sun
9. Interstellar Overdrive with Frank Zappa 11.26
Total: 71 mins, 14 secs approx.

1970 DEVI/ATION

CD 1:
1. Atom Heart Mother live in Montreux, 21 Nov 1970 † 17.58
BBC Radio Session, 16 July 1970:
2. Embryo † 11.10
3. Fat Old Sun † 5.52
4. Green Is The Colour † 3.27
5. Careful With That Axe, Eugene † 8.25
6. If † 5.47
7. Atom Heart Mother † with choir, cello & brass ensemble 25.30
Total: 78 mins, 8 secs approx.

CD 2:
Unreleased tracks from the ‘Zabriskie Point’ soundtrack recordings:
1. On The Highway † 1.16
2. Auto Scene Version 2 † 1.13
3. Auto Scene Version 3 † 1.31
4. Aeroplane † 2.18
5. Explosion † 5.47
6. The Riot Scene † 1.40
7. Looking At Map † 1.57
8. Love Scene Version 7 † 5.03
9. Love Scene Version 1 † 3.26
10. Take Off † 1.20
11. Take Off Version 2 † 1.12
12. Love Scene Version 2 † 1.56
13. Love Scene (Take 1) † 2.16
14. Unknown Song (Take 1) † 5.56
15. Love Scene (Take 2) † 6.40
16. Crumbling Land (Take 1) † 4.09
17. Atom Heart Mother † Early studio version, band only 19.15
Total: 67 mins, 9 secs approx.

DVD 1:
An Hour with Pink Floyd:
KQED, San Francisco, USA, 30 April 1970:
1. Atom Heart Mother 17.37
2. Cymbaline 8.38
3. Grantchester Meadows 7.37
4. Green Is The Colour 3.31
5. Careful With That Axe, Eugene 9.09
6. Set The Controls For The Heart Of The Sun 12.37
Total: 59 mins, 9 secs approx.
Audio only:
Atom Heart Mother album original 4.0 Quad mix 1970:
7. Atom Heart Mother 23.42
8. If 4.31
9. Summer ’68 5.29
10. Fat Old Sun 5.24
11. Alan’s Psychedelic Breakfast 13.01
Total: 52 mins, 7 secs approx.

DVD 2:
‘Pop Deux – Festival de St. Tropez’, France, 8 August 1970:
Part 1:
1. Cymbaline (sound check) 3.54
2. Atom Heart Mother 13.46
3. Embryo 11.23
Part 2:
4. Green Is The Colour/
5. Careful With That Axe, Eugene 12.21
6. Set The Controls For The Heart Of The Sun 12.07
Roland Petit Ballet, Paris, France, 5 December 1970:
7. Instrumental Improvisations 1,2,3 † live in the studio 3.28
8. Embryo 2.39
Blackhill’s Garden Party, Hyde Park, London, UK, 18 July 1970:
9. Atom Heart Mother with the Philip Jones Brass Ensemble/John
Alldis Choir 21.15
Total: 80 mins, 53 secs approx.
All DVD content is included on one blu-ray.

1971 REVERBER/ATION 1972 OBFUSC/ATION

CD:
1. Nothing Part 14 (Echoes work in progress) † 7.01
BBC Radio Session, 30 September 1971:
2. Fat Old Sun † 15.33
3. One Of These Days † 7.19
4. Embryo † 10.43
5. Echoes † 26.25
Total: 67 mins 1 sec approx.

DVD/Blu-ray:
‘Aspekte’ feature 9.51
1. Interview + Atom Heart Mother (extracts)
Hamburg, Germany, 25 February 1971
Brass & Choir conducted by Jeffrey Mitchell
2. A Saucerful Of Secrets (extract)
Offenbach, Germany, 26 February 1971
‘Cinq Grands Sur La Deux’ 17.55
Abbaye de Royaumont, Asnierès-sur-Oise, France,
15 June 1971
3. Set The Control For The Heart Of The Sun
4. Cymbaline
5. Atom Heart Mother (extract) 3.12
‘Musikforum Ossiachersee’, Ossiach, Austria,
1 July 1971
Brass & Choir conducted by Jeffrey Mitchell
‘Get To Know’ 6.23
Randwick Race Course, Sydney, Australia,
15 August 1971
6. Careful With That Axe, Eugene
Band interview
’24 hours – Bootleg Records’, London, UK, 1971
7. Documentary including Pink Floyd 2.27
and manager Steve O’Rourke
‘Review’, London, UK, 1971 3.37
8. Storm Thorgerson & Aubrey ‘Po’ Powell
interviewed re: record cover design
9. One of These Days (‘French Windows’) 4.17
Ian Emes animation created July 1972,
Birmingham, UK
10. Atom Heart Mother (extract, in colour): 5.10
‘Musikforum Ossiachersee’, Ossiach, Austria,
1 July 1971
Brass & Choir conducted by Jeffrey Mitchell
11. Atom Heart Mother: ’71 Hakone Aphrodite 15.11
Open Air Festival, Hakone, Japan, 6-7 August 1971
Total: 68 mins 3 secs approx.
Audio-only material:
1. Echoes original 4.0 Quad mix 1971 23.35

CD:
Obscured By Clouds 2016 Remix
1. Obscured By Clouds † 3.03
2 When You’re In † 2.31
3 Burning Bridges † 3.30
4 The Gold It’s In The… † 3.07
5 Wot’s…Uh The Deal † 5.09
6 Mudmen † 4.18
7 Childhood’s End † 4.33
8 Free Four † 4.16
9 Stay † 4.06
10 Absolutely Curtains † 5.52
Total 40 mins 25 secs approx.

DVD/Blu-ray:
Recording Obscured by Clouds, Château d’Hérouville, France, 23-29 February 1972
1. Wot’s…Uh The Deal: with recording session photos 5.04
2. Pop Deux: Documentary recording Obscured By Clouds 7.14
+ David Gilmour and Roger Waters interview
Brighton Dome, UK, 29 June 1972 16.44
3. Set The Controls For The Heart Of The Sun
4. Careful With That Axe, Eugene
Roland Petit Pink Floyd Ballet, France, news reports 1972-73
5. Actualités Méditerranée, Marseille, 22 November 1972 3.29
6. JT Nuit – Les Pink Floyd, Marseille, 26 November 1972 3.04
7. JT 20 h – Pink Floyd, Paris, 12 January 1973 3.01
8. Journal de Paris – Les Pink Floyd, Paris, 12 January 1973 5.03
9. Poitiers – Autour Du Passage Des Pink Floyd 4.27
Concert set up news report – France, 29 November 1972
Live At Pompeii (with 2016 5.1 Audio Remix)
10. Careful With That Axe, Eugene 6.40
11. A Saucerful Of Secrets 10.09
12. One Of These Days 5.58
13. Set The Controls For The Heart Of The Sun 10.24
14. Echoes 26.10
Total: 107 mins 27 secs approx.

BONUS CONTINU/ATION

CD:
BBC Radio Session, 25 September 1967:
1. Flaming † 2.42
2. The Scarecrow † 1.59
3. The Gnome † 2.08
4. Matilda Mother † 3.20
5. Reaction in G † 0.34
6. Set The Controls For The Heart Of The Sun † 3.19
BBC Radio Session, 20 December 1967:
7. Scream Thy Last Scream † 3.35
8. Vegetable Man † 3.07
9. Pow R. Toc H. † 2.45
10. Jugband Blues † 3.50
BBC Radio Session, 2 December 1968:
11. Baby Blue Shuffle In D Major † 3.58
12. Blues † 4.59
13. US Radio ad 0.22
14. Music from The Committee No. 1 1.06
15. Music from The Committee No. 2 3.25
16. Moonhead † 7.16
live on 1969 BBC TV moon landings broadcast
17. Echoes † 24.10
live at Wembley 1974
Total: 72 mins 35 secs approx.

DVD/Blu-ray 1:
1. Arnold Layne (Alternative version) 2.56
Hampstead Heath and St. Michael’s Church,
Highgate, London, UK, March 1967
2. ‘P1 – P wie Petersilie’ 16.52
Stuggart, Germany, 22 July 1969
Corporal Clegg
Band interview
A Saucerful of Secrets
3. Atom Heart Mother 3.46
‘Bath Festival of Blues & Progressive Music’,
Shepton Mallet, UK, 27 June 1970
4. ‘Kralingen Music Festival’ 10.16
Rotterdam, The Netherlands, 28 June 1970
Set The Controls For The Heart Of The Sun
A Saucerful Of Secrets
5. ‘The Amsterdam Rock Circus’ 35.41
Amsterdam, The Netherlands, 22 May 1972
Atom Heart Mother
Careful With That Axe, Eugene
A Saucerful Of Secrets
The Committee – (Feature Film) 55.18
Score by Pink Floyd
Total: 124 mins 49 secs approx.

DVD/Blu-ray 2:
‘More’ feature film 1.56.00
‘La Vallée’ (Obscured By Clouds) feature film 1.45.00
Total: 3 hours 41 mins approx.

Il prezzo è consistente, ma anche i contenuti non scherzano, quindi studiate bene e poi fate le vostre mosse, perché comunque il tutto dovrebbe essere a tiratura limitata e quindi non è detto che poi resti in circolazione a lungo. Ma è anche vero il contrario, perché alcune di questo cosiddette versioni “limitate” (per esempio anche degli stessi Pink Floyd) continuano a circolare regolarmente sul mercato anche anni dopo. Quindi fate vobis, io mi limito a segnalare.

Bruno Conti

Un Disco Maturo, Tra Folk E Psichedelia! Kurt Vile – B’lieve I’m Goin’ Down

kurt vile b'lieve

Kurt Vile – B’lieve I’m Goin’ Down  – Matador CD

Fino a qualche anno fa ero convinto che Kurt Vile, musicista originario della Pennsylvania, fosse un bluesman, non so in base a cosa, forse l’aspetto fisico. Poi ho approfondito, e ho scoperto un cantautore raffinato, autore di una miscela intrigante di folk, rock e psichedelia, con influenze che vanno dalla musica che si faceva nei primi anni settanta nel Laurel Canyon a Syd Barrett, passando per Nick Drake. Recentemente ho ascoltato l’ultimo album di Israel Nash, Silver Season http://discoclub.myblog.it/2015/10/14/altro-figlio-del-laurel-canyon-israel-nash-israel-nashs-silver-season/ , e devo dire che tra i due ci sono diverse similitudini, anche se l’approccio di Vile è meno bucolico e più rock, mentre Gripka è maggiormente influenzato da Neil Young ed in generale le sue sonorità sono più eteree.

B’lieve I’m Goin’ Down è il suo sesto lavoro, e giunge a due anni da Wakin’ On A Pretty Daze, che aveva ottenuto un ottimo successo di critica ed aveva anche venduto discretamente: Kurt è accompagnato dalla sua abituale band, The Violators (Rob Laakso, Kyle Spence e Jesse Trbovich), e tutti collaborano alla produzione insieme a Rob Schnapf (già alla consolle con Elliott Smith e Beck). Dodici brani (sedici nell’immancabile edizione deluxe), tutti, tranne uno, con una discreta lunghezza che va dai quattro minuti ai sette: canzoni fluide, meditate, talvolta sognanti e altre volte più rock e dirette, accenni psichedelici qua e là ed una vena intimista piuttosto accentuata, dovuta anche al timbro vocale particolare del nostro (molti hanno definito questo disco il più personale di Kurt: io non avendo ascoltato tutti i suoi CD non posso né confermate né smentire, e quindi mi limito a godermi le canzoni).

B’lieve I’m Goin’ Down fa chiaramente parte del percorso di crescita di Vile, percorso che non è ancora concluso, ed è un’evoluzione ed una maturazione rispetto al già pur valido album precedente: l’iniziale Pretty Pimpin’ dimostra il buon livello sia della sua scrittura che della tecnica strumentale, un rock abbastanza diretto e chitarristico, contraddistinto dalla voce pacata del nostro ed una ritmica vivace, un pezzo che può avere persino qualche velleità radiofonica. In I’m An Outlaw fa capolino un banjo, ed il brano è un’intrigante miscela di western e psichedelia, in quanto l’andamento ha un non so che di ipnotico, anche se nell’insieme ci troviamo davanti ad una canzone molto gradevole e per nulla ostica; Dust Bunnies inizia con un bel riff di chitarra (le parti chitarristiche in questo disco mi piacciono molto), subito doppiato da un piano elettrico, per un brano saltellante e decisamente piacevole, in cui Kurt canta un po’ alla maniera di Lou Reed; That’s Life, Tho (Almost Hate To Say) è più acustica ed intima, la chitarra arpeggiata, la melodia discorsiva, quasi parlata ed un’atmosfera agreste formano un insieme di grande fascino.Wheelhouse è ancora lenta, ma si apre a poco a poco, in coincidenza con l’ingresso dei vari strumenti: Kurt ha anche qui un modo di cantare un po’ monotono, ma funzionale all’esito del brano (in ogni caso sei minuti sono un po’ tanti), Life Like This vede il piano in evidenza, mentre le voci che si incrociano e l’uso delle tastiere danno un sapore barrettiano al tutto, un pezzo indubbiamente creativo anche se in questo caso meno immediato.

La folk song All In A Daze Work mi piace di più, anche se il mood malinconico ed interiore rimane, ma il fatto che ci sia solo Kurt con la sua chitarra la rende degna di nota; Lost My Head There è la più lunga del CD, ma è anche una delle più riuscite: piano in primo piano (scusate il bisticcio), voce un po’ distante, ritmo mosso e soluzioni sonore in sottofondo che la rendono un po’ bizzarra ma intrigante, ed il crescendo finale decisamente psichedelico completa l’opera. Stand Inside è folk-rock con qualche sensazione onirica, e ha una melodia circolare, mentre Bad Omens è la più breve del disco (meno di tre minuti), ed è uno strumentale guidato dal piano e con una chitarra distorta sullo sfondo, senza una vera e propria melodia, quasi fosse una lunga introduzione per una canzone che non c’è; l’album “normale” (non sono in possesso della versione deluxe) volge al termine con l’intensa Kidding Around, ancora tra folk e psichedelia, forse il brano in assoluto più simile allo stile di Gripka, e con Wild Imagination, ancora piano e chitarra acustica in evidenza per una delle canzoni più dirette, che chiude in maniera positiva un disco piuttosto buono e che non deluderà chi già ha apprezzato i lavori precedenti di Kurt Vile.

Marco Verdi

Un “Folksinger” Anomalo! Ty Segall – Sleeper

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Ty Segall – Sleeper – Drag City Records

Ormai non passa giorno (ma è una tendenza in essere da qualche tempo, forse da sempre) senza che non siamo invasi da dischi che si rifanno a questa o a quella sonorità vintage, e anche Ty Segall , essendo un musicista “compulsivo”, dalle uscite discografiche estremamente ravvicinate e continue, tra LP, CD, EP, collaborazioni varie, almeno una quindicina di album usciti nei 5 anni passati dall’esordio omonimo del 2008, non si tira certo indietro. E avendo solo 26 anni rischia di battere anche i record detenuti in tempi recenti da Ryan Adams (che ultimamente si è placato) e Joe Bonamassa (in attesa del Live con Beth Hart, e forse qualcos’altro): il genere è diverso ovviamente, Segall si divide tra uno stile garage-indie-psichedelico nelle uscite con la band e ora questo folk acustico. ma sempre con una vena acida e indie, di Sleeper, che mi sembra abbia più di qualche punto di contatto con il Syd Barrett del dopo Pink Floyd, con meno classe ma il giusto impegno.

Come ha detto lo stesso Ty in alcune interviste di presentazione all’album, le canzoni del disco sono state ispirate dalla recente scomparsa del padre e anche dai cattivi rapporti causati dalle vicissitudini della madre, su cui non ha voluto approfondire ma alle quali ha dedicato il brano Crazy (e dire questo alla propria, e unica, madre, non deve essere certo cosa piacevole). Per la serie nulla si inventa e nulla si crea, o molto raramente, lo stile del disco potrebbe ricordare anche certe escursioni in territori “strani” di un Donovan o di un Roy Harper (ma magari manco li conosce ed è solo uno sfoggio di cultura musicale del vostro recensore).

I dieci brani che comprendono l’album hanno un substrato sonoro abbastanza uniforme, ovvero semplicemente chitarra acustica e voce, fanno eccezione l’iniziale Sleeper, cantata in un leggero falsetto straniante (più evidente in Crazy) e She don’t care, dove un violino e una viola cercano di ingentilire il suono crudo del disco, The Keepers dove una batteria leggera ed appena accennata anima l’atmosfera del brano e la rende più ricercata. E anche The Man Man dove un assolo acidissimo e inatteso di chitarra elettrica nella parte finale sembra apparire dal nulla. Il “trucchetto” è ripetuto anche verso la fine del disco, nella oscura Queen Lullabye, dalle sonorità volutamente lo-fi, peraltro presenti un po’ in tutto il disco e dove più che una chitarra elettrica sembra di ascoltare un aereo in volo. La conclusiva The West, viceversa, è proprio un brano da folk singer puro, addirittura country-blues, se volete.

Meglio il folksinger acido o il rocker? Vedremo alle prossime puntate, per il momento verdetto definitivo sul personaggio, almeno per il sottoscritto, sospeso, ma il disco ha un suo fascino “perverso” (dal nome di uno dei tanti gruppi in cui ha suonato)! 

Bruno Conti

Novità Di Ottobre Parte II. Orb & David Gilmour, Syd Barrett, Rolling Stones, Belle And Sebastian, Railroad Earth, Steve Lukhater, Antony & The Johnsons, Beth Hart Eccetera

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Sta uscendo e da qui a Natale uscirà una valanga di novità, per cui, pur scegliendo, il materiale è moltissimo. Questa, in linea di massima è una selezione delle uscite del 12 ottobre 2010, quindi solo settimana prossima. Il disco nuovo, peraltro molto bello, confermo, di The Duke And The King già segnalato nella precedente lista esce anche per il mercato italiano, martedì prossimo.

Darius Rucker è l’ex cantante di Hootie & The Blowfish che con il loro primo disco Cracked Rear View avevano venduto 16 milioni di copie, mica bruscolini, questo è il suo secondo disco da solista, Charleston SC 1966 e prosegue il filone country inaugurato con Learn To Live.

Visto che quest’anno tra ristampe di CD e DVD era uscito poco dei Rolling Stones, per non farci mancare nulla ora esce la versione in DVD e Blu-Ray di Ladies And Gentlemen The Rolling Stones per la Eagle Rock/Edel. Si tratta del famoso film girato durante il tour del 1972, quello di Exile on Main Street, 4 serate in Texas nel 1972. Pubblicato nei cinema nel 1974 da allora era uno delle chicche più attese degli Stones. Qualche spezzone si era visto nel DVD che accompagnava la versione Deluxe di Exile ma qui, oltre al film completo, sono stati aggiunti filmati delle prove del tour in Svizzera e interviste inedite con Mick Jagger.

Tornano i Belle And Sebastian con il nuovo album in studio per Stuart Murdoch e soci. Titolo Write About Love, etichetta Rough Trade/Self, ospiti Norah Jones e l’attrice Carey Mulligan, in un brano ciascuna.

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Sciambola per i fans dei Pink Floyd! Esce, il nuovo album degli Orb featuring David Gilmour Metallic Spheres, etichetta Columbia, Sony/Bmg, in versione singola, con due lunghi brani Metallic Side e Spheres Side, con la chitarra di Gilmour che interagisce con la musica degli OrB. Esce anche una versione deluxe doppia che propone lo stesso album con la nuova tecnologia 3D60 che propone un suono stereo a 360° ma la meraviglia è che funziona su tutti gli impianti, per godere meglio l’esperienza ti consigliano di ascoltarlo in cuffia.

Lo stesso Gilmour ha rimixato molti dei brani più belli della discografia di Syd Barrett per creare questo An Introduction to Syd Barrett che comprende 15 brani dai suoi dischi da solista più Matilda Mother dei Pink Floyd. In 5 brani Gilmour ha aggiunto delle nuove parti di basso suonate per l’occasione. In contemporanea vengono ristampati per l’ennesima volta i tre dischi, Barrett, Madcap Laughs e Opel in versione super economica e con la confezione in digipack vinyl replicas. Etichetta Harvest/Emi, ovviamente!

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Trittico roots-rock, jam band. Nuovo album per gli Old 97’s, che nonostante il titolo The Grand Theatre Vol. 1, non è un live ma un disco tutto nuovo che vede il ritorno di Rhett Miller dopo alcuni dischi da solista. Etichetta New West/Ird

Anche i Sister Hazel pubblicano un nuovo album di studio, Heartland Highway, etichetta Rock Ridge Music, se ne parla molto bene. Loro sono uno dei gruppi rock più interessanti in America.

Nuovo album di studio, il sesto, per i Railroad Earth uno delle migliori jam band americane, si chiama Railroad Earth ed esce per la loro etichetta One Haven. In rete, se vi interessa, sul sito archive.org si trova qualche centinaio di loro concerti per il download gratuito autorizzato dal gruppo (per la precisione a ieri erano 755 concerti)!

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Trilogia femminile. Primo disco natalizio per le Indigo Girls, un misto di classici e brani scritti appositamente, si intitola Holly happy days ed esce per la Vanguard.

Dar Williams è una delle mie cantautrici preferite e questo nuovo album si prospetta interessante sia per i fans come per i novizi. E’ un doppio CD, Many Great Companions, etichetta Razor and Tie: nel primo dischetto ci sono nuove versione acustiche di molti dei suoi brani preferiti, alcune in duetto con Sara & Sean Watkins dei Nickel Creek, Mary Chapin Carpenter, Patty Larkin e Gary Louris dei Jayhawks. Il secondo è una raccolta dei suoi brani migliori. Da scoprire, bravissima!

Torna Beth Hart una delle rockers femminili più toste, il nuovo album che esce per la Mascot/Edel si chiama My California e vede la presenza di Slash in un brano. Negli anni ’90 è stata l’interprete di un musical su Janis Joplin, a cui spesso viene paragonata.

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Ultimo terzetto di uscite per la prossima settimana. Esce il nuovo album di Antony And The Johnsons Swanlights etichetta Rough Trade, disponibile in CD, LP e in una versione limitata con un libro fotografico e iconografico di 136 pagine. Contiene un duetto con Bjork.

Shawn Mullins è uno dei cantautori-rocker più interessanti della scena americana, ultimamente molto popolare negli States perché un suo brano è diventato un successo per la Zac Brown Band, il nuovo fenomeno del rock di qualità in USA, questa settimana direttamente al n.1. Il dischetto di Mullins si chiama Light You Up esce per la Vanguard, raccolte e live compresi è il suo sedicesimo.

Per finire, esce anche un nuovo Steve Lukhater, il suo sesto album da solista, si chiama All’s Well That Ends Well ed esce per la Mascot/Edel. Per non farsi mancare nulla la settimana dopo ne uscirà un altro, dal vivo, con Edgar Winter.

Alla prossima.

Bruno Conti