Girando Per Le Strade Di Dublino… Nuova Musica! Delorentos & Keywest

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Delorentos – Night Becomes Light – Universal Music Ireland

Keywest – The Message – Alphastar Records – Deluxe Edition

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Nei giorni scorsi mi sono recato per una breve vacanza a Dublino, e approfittando dello shopping “sfrenato” delle nostre signore, io e il mio amico Sergio siamo andati alla ricerca di negozi di dischi (tanto per cambiare) e, nel giro di una mattinata, fra i tanti bravissimi musicisti che si trovano ad ogni angolo di strada, ci siamo imbattuti in due gruppi alternativi della scena Irlandese, prima i Keywest nella centralissima Grafton Street, con un mini concerto elettro-acustico con brani tratti dall’album d’esordio, cover d’autore come Sittin’ On The Dock Of The Bay di Otis Redding e un medley su Bob Marley, e qualche ora più tardi i Delorentos protagonisti di un potente “showcase” alla Towers Records.

Partiamo dai più noti, i Delorentos vengono dalla contea di Portrane, e sono in pista dal 2005 con una decina di lavori all’attivo fra album e EP, con almeno quattro dischi di buona fattura come In Love With Detail (07), You Can Make Sound (09), Little Sparks (vincitore del Choice Music Prize come album dell’anno 2013) e questo Night Becomes Light balzato subito ai primi posti delle classifiche. La formazione (che in questi anni ha aperto i concerti di artisti del calibro di Bruce Springsteen, Sinèad O’Connor, Dave Matthews Band e altri) è composta da Kieran McGuinness chitarra e voce, Ross McCormick alla batteria, Ronan Yourell al pianoforte e voce e Nial Conlan ai cori e contrabbasso, con un suono che inizialmente era radicato in un post-punk misto a pop, ma poi è cresciuto fino ad incorporare varie influenze musicali che li rimandano anche all’alternative-rock.

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Nelle undici tracce di Night Becomes Light, Ronan e Kieran si alternano alla voce solista nelle loro canzoni di dolore e passione, a partire dai potenziali singoli Home Again e Show Me Love, seguite dall’energica Forget The Numbers, dalle contagiose melodie di Everybody Else Gets Wet e Too Late, e la gemma del disco Valley Where The Rivers Run, una ballata di redenzione https://www.youtube.com/watch?v=32Z0tcJ1GeM . Con I Will Not Go e Fits (Too Drunk To Drive) la sezione ritmica torna in evidenza, passando per le atmosfere raffinate e dolci di City’s Still Warm e Six Months To The Day, e andando a chiudere con Dublin Love Song, un doveroso tributo alla bellissima città che li ha plasmati e fatti conoscere.

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I Keywest invece sono una sorts di band “christian pop” di Dublino che dopo vari EP usciti a cavallo del 2009/2011 Miss You Most, Back Into Your Arms, Feels So Cruel, debuttano con The Message (12), ristampato oggi con un bonus CD Undelivered EP. La band è composta dal leader e voce solista Andrew Kavanagh (un piccolo Bono “ciellino”), James Lock alla chitarra solista, Sam Marder al basso, Andrew Glover alle tastiere e Harry Sullivan alle batterie e percussioni. The Message con la produzione di Mark Needham (The Killers) ha permesso al gruppo di ottenere un contratto discografico mondiale con la Peermusic, ma di rimanere indipendenti nella natia Irlanda.

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Con influenze che vanno dagli U2 ai Snow Patrol e ai Killers, i Keywest, in un certo senso, li riflettono in brani di stampo classico come Back Into Your Arms, Feels So Cruel, Stuck On Replay, Messages From God  https://www.youtube.com/watch?v=NJOeHx3mB-o ma hanno in repertorio anche ballate più introspettive come Absolution, Salvation, In The Fight For Love, Straight Through My Heart, passando per i suoni “raven” di Road To Damnation e chiudendo con il crescendo finale della title track The Message https://www.youtube.com/watch?v=7IsD4EyhMUc . Il bonus CD contiene sei brani elettro-acustici Abandon Ship, On Angel’s Wings, Roses In The Summertime, Bullet From The Gun, Always Yours, e It’s Me Not You, con un suono più ricercato, che dà alla band una ulteriore dimensione.

Il bello dei Keywest sta nel fatto che nonostante stiano trovando un discreto successo (le buone vendite dell’album, 30.000 persone che li seguono su Facebook, più di 150.000 visualizzazioni per ogni loro brano che viene pubblicato su YouTube), continuano a suonare dove hanno iniziato, nelle strade di Dublino, a deliziare turisti (nel nostro caso) e passanti che si fermano ad ascoltare buona musica fatta con passione.

La ricerca continua.

Tino Montanari