Era Già Malandato Da Tempo, E Alla Fine Ci Ha Lasciato Anche Leslie West, Aveva 75 Anni.

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In seguito ad un attacco di cuore nella giornata del 20 dicembre, Leslie West era stato ricoverato in un ospedale di Palm Coast, vicino a Dayona in Florida, dove viveva il musicista: ma non si è più ripreso ed è morto il 22, anche se la notizia è stata confermata solo tra ieri e oggi.

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Leslie Weinstein era nato a New York nell’ottobre del 1945 e poi era cresciuto tra Forest Hills e il New Jersey, prima di iniziare già nel 1965 una carriera con i Vagrants, tra i precursori di quello stile tra garage e psych-rock che poi sarebbe stato tramandato da Lenny Kaye nella sua famosa compilation Nuggets, nella quale il gruppo appariva con la cover di Respect, il grande brano soul di Otis Redding, trasformato in un robusto brano garage, dove già si apprezzava la chitarra di Leslie West https://www.youtube.com/watch?v=qr8b5ksAyL4 . Per i casi del destino il primo produttore della band fu proprio Felix Pappalardi, che poi avrebbe iniziato una fruttuosa collaborazione con Leslie nei Mountain, gruppo che aveva preso il nome dal primo album solista di West Mountain, mutuato anche dalle gigantesche fattezze del nostro, che brandiva le chitarre come fossero degli stuzzicadenti, ma le sapeva suonare come pochi: uno dei più fedeli seguaci del power trio style che proprio Pappalardi aveva contribuito a creare.

Bethel, New York: August 1969. Woodstock Music Festival. Leslie West and Mountain performing. ©Tom Miner / The Image Works NOTE: The copyright notice must include "The Image Works" DO NOT SHORTEN THE NAME OF THE COMPANY

Bethel, New York: August 1969. Woodstock Music Festival. Leslie West and Mountain performing. ©Tom Miner / The Image Works NOTE: The copyright notice must include “The Image Works” DO NOT SHORTEN THE NAME OF THE COMPANY

Senza stare a fare una lunga disamina, ma comunque approfondita, dell’operato della band,  sicuramente i Mountain sono stati, per alcuni anni, tra i migliori portatori sani di quel blues-rock robusto e roccioso, ma non privo di finezze, che era uno dei generi di riferimento dell’epoca. Nel primo album solista del luglio del1969 ricordato poc’anzi Pappalardi non era ancora entrato in pianta stabile nella formazione, ma agiva come produttore e bassista, in una band che Rolling Stone aveva identificato come “louder than Cream”; comunque era un bel sentire, nel repertorio c’erano già brani come Blood Of The Sun, Long Red e una cover di This Wheel’s On Fire di Dylan. A metà di agosto erano già a Woodtsock, dove presentarono in anteprima quello che sarebbe diventato uno dei loro cavalli di battaglia, la splendida Theme From An Imaginary Western, un brano scritto da Pete Brown e Jack Bruce, uscito su Songs For A Taylor dell’ex Cream, una power ballad dalla meravigliosa melodia, che nella versione dei Mountain è diventato uno dei grandi pezzi rock degli anni ‘70 https://www.youtube.com/watch?v=GNOzw8ufhxE , e sempre al Festival presentarono una versione colossale di Dreams Of Milk And Honey di oltre 16 minuti, presente nel primo album, dove si apprezzava lo stile chitarristico “grasso” (scusate) e dirompente che avrebbe sempre caratterizzato la sua futura carriera  . L’anno dopo esce nel 1970 esce Climbing! Che contiene la potentissima Mississippi Queen, una esplosione di pura potenza sonora, dove se West e Pappalardi non raggiungono i vertici di Clapton e Bruce, anche perché Corky Laing non era un batterista all’altezza di Ginger Baker, furono un buon surrogato e dei discepoli del leggendario trio inglese https://www.youtube.com/watch?v=VbP4qf8PjfI .

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Pappalardi, con la moglie Gail Collins, e spesso lo stesso Leslie scrivevano anche delle ottime canzoni, tipo la raffinata For Yasgur’s Farm sempre da Climbing! https://www.youtube.com/watch?v=pZwv8wH-C0Q , ma la loro forza era nel sound da colosso, da montagna, della band al completo, e anche se già il disco del 1970 entrò nella Top 20, fu con Nantucket Sleighride del 1971 che raggiunsero il massimo successo, grazie a brani come la title track, e l’anno dopo con Flower Of Evil, metà in studio e metà dal vivo, con il lungo tour de force di 25 minuti della Dream Sequence https://www.youtube.com/watch?v=p8iGat21cJE  e di Mississippi Queen, e nella parte in studio con un bellissimo brano della coppia Pappalardi/Collins One Last Cold Kiss https://www.youtube.com/watch?v=uQwldCpm91U , poi ripreso anche dal grande Christy Moore. Nel 1972 esce ancora l’ottimo Live: The Road Goes Ever On, con una fantastica e lunghissima Stormy Monday che illustrava l’amore per il blues di Leslie West, non un mero casinaro, ma un chitarrista della tecnica notevole con grande controllo di toni, livelli e vibrati, tanto che Martin Lancelot Barre, Ritchie Blackmore e altri hanno detto che qualche ideuzza l’hanno rubata al nostro amico e Pete Townshend era un fan e un amico.

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Dopo la pausa dei tre dischi come West Bruce Laing, due in studio ed uno Live, tra il 1972 e il 1974, buoni ma non eccelsi, comunque sempre dell’ottimo rock-blues https://www.youtube.com/watch?v=sRwFVkMymsI , West e Pappalardi, appianate le loro divergenze, provano un secondo disco con Avalanche e il doppio live Twin Peak. Leslie periodicamente ha provato a riattivare la vecchia ragione sociale, ma senza grandi risultati, mentre la carriera solista è proseguita tra alti (non molti) e bassi (parecchie di più, senza mai scadere nella parodia di sé stesso). Nel 2011, a causa dei suoi problemi con il diabete, ha subito l’amputazione della parte bassa della gamba destra, ma ha ripreso con orgoglio a fare musica, realizzando un paio di dischi di buona fattura, Still Climbing nel 2013 e Soundcheck nel 2015, ricco di ospiti https://discoclub.myblog.it/2015/11/21/manca-gamba-la-grinta-leslie-west-soundcheck/ . E di questi giorni è la notizia che purtroppo “la Montagna è crollata”, possa Riposare In Pace.

Bruno Conti