Anticipazioni Della Settimana (Ferr)Agostana, Prossime Uscite Di Settembre: Parte IV. Billy Gibbons, Graham Parker, Textones, Villagers, Joe Bonamassa

billy gibbons the big bad blues 21-9

Ed eccoci arrivati alle uscite di venerdì 21 settembre. Iniziamo con il secondo album solista di Billy F. Gibbons, il leader degli ZZ Top. Si intitola The Big Bad Blues e segnala un ritorno deciso al blues-rock dopo il non del tutto convincente (almeno per chi scrive, a cui non era piaciuto molto) Perfectamundo, il disco dal gusto Afro-cubano del 2015. Questa volta il nostro amico fa molto meglio, pur utilizzando più o meno gli stessi musicisti del disco precedente: l’ottimo Mike Flanigin all’organo e al piano, Joe Hardy al basso, Greg Morrow alla batteria, più i “nuovi” Austin Hanks alla seconda chitarra, Matt Sorum anche lui alla batteria, oltre a James Harman, per esempio presente all’armonica in Missin’ Yo’  Kissin’ (brano firmato dalla moglie Gilligan, come Gilly Stillwater, e che ignoravo scrivesse canzoni).

Proprio questo pezzo, con un riff robusto di chitarra che rimanda sia agli ZZ Top, come pure al boogie blues dei primi Canned Heat, per la presenza dell’armonica, è un efficace esempio del sound che sembra bello tosto, come ai bei tempi andati, cosa che non capitava da tempo negli album di studio della sua band di origine (lo dico con cognizione di causa perché mi è già capitato di ascoltare buona parte del disco). Dove brillano anche non una ma ben due cover dal repertorio di  Bo Diddley Bring It to Jerome  e Crackin’ Up, e due pure di Muddy Waters, una poderosa Rollin’ & Tumblin’ che sembra uscire dai solchi di un vecchio disco di Johnny Winter, e una solida rilettura di Standin’ Around Crying, sempre con Harman all’armonica, che brilla pure in Let The Left Hand Know. Ma visto che questa non è una recensione mi limito a ribadire che questo The Big Bad Blues tiene fede al titolo e segnala un gradito ritorno al suono dei primi ZZ Top https://www.youtube.com/watch?v=Hxq5LciIeW4ma anche alle radici della passione del buon Billy per le 12 battute, con la solista spesso in bella evidenza. Il CD uscirà per la Concord/Universal e contiene le seguenti tracce.

 1. Missin’ Yo’ Kissin’ (Gilly Stillwater)
2. My Baby She Rocks
3. Second Line
4. Standing Around Crying (Muddy Waters)
5. Let The Left Hand Know…
6. Bring It To Jerome (Jerome Green)
7. That’s What She Said
8. Mo’ Slower Blues
9. Hollywood 151
10. Rollin’ And Tumblin’ (Muddy Waters)
11. Crackin’ Up (Bo Diddley)

graham parker cloud symbols 21-9

Nuovo disco anche per Graham Parker, Cloud Symbols dopo il recente ritorno al passato ed ai suoi migliori suoni, grazie alla presenza dei Rumour https://discoclub.myblog.it/2015/05/19/il-disco-del-giorno-forse-del-mese-graham-parker-the-rumour-mystery-glue/che questa volta non ci sono, sostituiti da una nuova band The Goldtops, dove comunque rimane Martin Belmont alla chitarra.

Nuova anche l’etichetta 100% UK, ma non la classe che rimane limpida  e lo stile inimitabile, come dimostra l’estratto dall’album che potete ascoltare sopra. Ecco comunque la lista completa dei brani:

1. Girl In Need
2. Ancient Past
3. Brushes
4. Dreamin’
5. Is The Sun Out Anywhere
6. Every Saturday Nite
7. Maida Hill
8. Bathtub Gin
9. Nothin’ From You
10. What Happens When Her Beauty Fades?
11. Love Comes

textones old stone gang 21-9

Per la serie a volte ritornano, a più di 30 anni dall’ultimo album di studio Cedar Creek tornano i Textones. Carla Olson, che era l’anima e la mente del gruppo, oltre che la voce solista e la principale autrice, racconta che quando venne pubblicato l’album nel 1987, poco dopo si accorse di essere malata e le venne diagnosticata una forma di diabete mellito, cosa che la costrinse a ritirarsi dalle scene, decretando la fine del suo gruppo. Comunque la Olson poi è tornata, con una serie di ottimi dischi, soprattutto quelli in coppia con Gene Clark Mick Taylor, e nel corso degli anni è diventata anche una affermata produttrice, ma evidentemente quel finale brusco le deve essere rimasto sul gozzo. Ed ecco quindi che vengono riannodate le fila del discorso con i vecchi componenti della band: George Callins, alla chitarra e seconda voce, oltre che coautore di alcuni brani.  Rick Hemmert, Tom Jr. Morgan al sax, e Joe Read. Come ospiti appaiono anche gli altri vecchi membri originali del gruppo, Markus Cuff, David Provost, Phil Seymour, Kathy Valentine, nonché Barry Goldberg Rusty Young dei Poco, alla pedal steel, mandolino e banjo.

villagers the art of pretending to swim 21-9

Quarto album di studio per i Villagers, la band dell’irlandese Conor O’Brien, gruppo che mi aveva colpito per il primo album https://discoclub.myblog.it/2010/06/18/anche-lui-di-nome-fa-conor-the-villagers-becoming-a-jackal/ , ma anche gli altri usciti in seguito erano ottimi. Il nuovo The Art Of Pretending To Swim, come di consueto pubblicato dalla Domino Records, conferma il talento di questo piccolo genio della pop music più raffinata e di squisita fattura (e non solo), musica di grande qualità e varietà. Sotto trovate una anticipazione del disco e la lista completa dei brani.

1. Again
2. A Trick Of The Light
3. Sweet Saviour
4. Long Time Waiting
5. Fool
6. Love Came With All That It Brings
7. Real Go-Getter
8. Hold Me Down
9. Ada

joe bonamassa redemption 21-9

Questa è solo una segnalazione, la recensione completa del nuovo album di Joe Bonamassa Redemption, in uscita il 21 settembre su Mascot/Provogue, l’ho già scritta e la leggerete in anteprima sul numero del Buscadero di settembre. Comunque ecco una piccola anticipazione della recensione: il produttore Jerry Shirley, su suggerimento di Bonamassa si presume, ha voluto apportare alcune modifiche al sound: ci sono due chitarristi aggiunti alla formazione abituale, ossia Kenny Greenberg e Doug Lancio, per consentire a Joe di concentrarsi di più sulle parti soliste, un ospite a sorpresa come il cantante country Jamey Johnson, e tra gli autori o co-autori delle canzoni Dion DiMucci, Tom Hambridge sempre più lanciato, James House, Gary Nicholson e Richard Page. Per il resto la band è quella solita, ormai collaudata: Anton Fig, batteria, Michael Rhodes, basso e Reese Wynans alle tastiere, oltre alla piccola sezione fiati , Lee Thornburg  e Paulie Cerra, usata in alcuni brani, Gary Pinto alle armonie vocali e le coriste Mahalia Barnes, Jade McRae, Juanita Tippins.

Ecco i titoli delle canzoni e qui sopra un assaggio video.

1. Evil Mama
2. King Bee Shakedown
3. Molly O’
4. Deep In The Blues Again
5. Self-Inflicted Wounds
6. Pick Up The Pieces
7. The Ghost Of Macon Jones
8. Just ‘Cos You Can Don’t Mean You Should
9. Redemption
10. I’ve Got Some Mind Over What Matters
11. Stronger Now In Broken Places
12. Love Is A Gamble

Alla prossima.

Bruno Conti

Le Altre Novità Di Gennaio, Parte I. Raspberries, Bob Welch, Mamas And Papas, John David Souther, Villagers, Magic Sam, Bob Margolin.

raspberries box set bob welch box mamas and papas complete singles

Giorni fa vi abbiamo presentato la recensione in anteprima del nuovo David Bowie Blackstar, ma scorrendo la lista delle novità di gennaio mi sono accorto che c’erano molti più titoli in uscita di quanto pensassi, in un mese che di solito è abbastanza tranquillo a livello di pubblicazioni discografiche, per cui ripristiniamo la rubrica delle anticipazioni, divisa in tre parti, senza trascurare comunque altri possibili recuperi (anzi probabili) di uscite 2015, infatti partiamo proprio con due cofanetti che, usciti sul mercato internazionale a metà novembre, vedranno la luce anche in Italia solo a partire dal 15 gennaio.

Per iniziare i Raspberries, la storica band power pop/rock di Eric Carmen (esatto quello di All By Myself, che spudoratamente citava il concerto n°2 per piano e orchestra di Rachmaninov). ma allora, inizi anni ’70, era tutta un’altra storia, il nostro veniva da Cleveland, che come ricorda una famosa canzone di Ian Hunter, “rocks”, e la sua band, “I Lamponi” (apro un’altra parentesi, per ricordare che questo blog nasce come prosecuzione del negozio di cui vedete il logo proprio in apertura di Blog, e quindi ricordo che all’uscita di uno dei dischi Raspberries, del cui profumo l’album era imbevuto, il negozio profumò di quel frutto per diversi giorni) erano un eccellente gruppo, con influenze british invasion che andavano dai Beatles agli Who, gli Hollies, gli Small Faces, ma anche Beach Boys Big Star, influenzando a loro volta band e solisti che sarebbero venuti in seguito in questo ambito power pop, Sweet e il primo Costello nel Regno Unito, Cheap Trick, Knack, Shoes, The Babys, Romantics, e in seguito Dwight Twilley, Plimsouls, Smithereens dB’s, tanto per ricordarne alcuni altri di provenienza americana.

Questo box di 4 CD, pubblicato dalla Caroline Records del gruppo Universal a prezzo speciale, contiene i quattro album della band, tutta la loro produzione tra il 1970 e il 1974, ovvero questi:

[CD1: Raspberries]
1. Go All The Way
2. Come Around And See Me
3. I Saw The Light
4. Rock & Roll Mama
5. Waiting
6. Don’t Want To Say Goodbye
7. With You In My Life
8. Get It Moving
9. I Can Remember

[CD2: Fresh]
1. I Wanna Be With You
2. Goin’ Nowhere Tonight
3. Let’s Pretend
4. Every Way I Can
5. I Reach For The Light
6. Nobody Knows
7. It Seemed So Easy
8. Might As Well
9. If You Change Your Mind
10. Drivin’ Around

[CD3: Side 3]
1. Tonight
2. Last Dance
3. Making It Easy
4. On The Beach
5. Hard To Get Over A Heartbreak
6. I’m A Rocker
7. Should I Wait
8. Ecstasy
9. Money Down

[CD4: Starting Over]
1. Overnight Sensation (Hit Record)
2. Play On
3. Party’s Over
4. I Don’t Know What I Want
5. Rose Coloured Glasses
6. All Through The Night
7. Crusin’ Music
8. I Can Hardly Believe You’re Mine
9. Cry
10. Hands On You
11. Starting Over

Come potete sentire nei video, ballate zuccherine, ma anche rock con power chords e pop di eccellente qualità.

Stesso discorso si potrebbe fare anche per Hot Love, Cold World, il box dedicato, sempre dalla Caroline, a Bob Welch, il chitarrista americano che, prima dell’avvento della coppia Buckingham-Nicks si incaricò di traghettare gli inglesi Fleetwood Mac verso quel rock californiano che ne avrebbe fatto la fortuna nella seconda metà degli anni ’70. Di lui avevo parlato brevemente sul Blog, in occasione della sua morte avvenuta, in seguito a suicidio, nel giugno del 2012 http://discoclub.myblog.it/2012/06/08/un-fleetwood-mac-minore-se-ne-e-andato-bob-welch-1946-2012/Bob Welch non era un “genio” della musica, ma i quattro album solisti pubblicati per la Capitol a cavallo tra anni ’70 ed ’80 rimangono buoni esempi di pop-rock tipico dell’epoca, e ovviamente contengono il suo unico grande successo, Sentimental Lady, che nei Fleetwood Mac cantava Christine McVie:

CD1: French Kiss]
1. Sentimental Lady
2. Easy To Fall
3. Hot Love, Cold World
4. Mystery Train
5. Lose My Heart
6. Outskirts
7. Ebony Eyes
8. Lose Your…
9. Carolene
10. Dancin’ Eyes
11. Danchiva
12. Lose Your Heart

[CD2: Three Hearts]
1. 3 Hearts
2. Oh Jenny
3. I Saw Her Standing There
4. Here Comes The Night
5. China
6. The Ghost Of Flight 401
7. Precious Love
8. Church
9. Come Softly To Me
10. Devil Wind
11. Don’t Wait Too Long
12. Little Star
Bonus Tracks:
13. 3 Hearts (Alternate Version)
14. Une Fille Comme Toi
15. Something Strong
16. Precious Love (Mono)

[CD3: The Other One]
1. Rebel Rouser
2. Love Came 2X
3. Watch The Animals
4. Straight Up
5. Hideaway
6. Future Games
7. Oneonone
8. Don’t Let Me Fall
9. Spanish Dancers
10. Old Man Of 17

[CD4: Man Overboard]
1. Man Overboard
2. Justine
3. Nightmare
4. B666
5. Don’t Rush The Good Things
6. The Girl Can’t Stop
7. Jealous
8. Fate Decides
9. Reason
10. Those Days Are Gone

Sempre in 4 CD e a prezzo speciale anche questo.

Mamas And Papas viceversa di successi ne hanno avuti tantissimi e sono tutti raccolti in questa bellissima antologia doppia pubblicata domani 8 gennaio dalla Real Gone Music, intitolata The Complete Singles 50th Anniversary Collection, riporta tutti i singoli, lati A e B, i successi e i pezzi più belli poi presenti anche negli album del gruppo e da quelli solisti di Mama Cass, Denny Doherty John Phillips, tutti brani pubblicati per la ABC-Dunhill dall’8 gennaio 1966 (50 anni fa esatti), il giorno in cui California Dreamin’ entrava nelle classifiche americane e la storia di The Mamas And The Papas, per chiamarli con la loro esatta “ragione sociale”, iniziava in tutto il suo splendore, fino al 1972, anno in cui usciva l’ultimo singolo, dopo la reunion avvenuta quell’anno. Anche se per essere precisi, come è facilmente rilevabile leggendo la tracklist qui sotto, il primo singolo Go Where You Wanna Go era già uscito nel 1965, come pure California Dreamin’ che pero entrava in classifica in quel fatidico giorno:

CD 1

  1. Go Where You Wanna Go (Dunhill 4018, 1965)
  2. Somebody Groovy (Dunhill 4018/4020, 1965)
  3. California Dreamin’ (Dunhill 4020, 1965)
  4. Monday, Monday (Dunhill 4026, 1966)   https://www.youtube.com/watch?v=h81Ojd3d2rY
  5. Got a Feelin’ (Dunhill 4026, 1966)
  6. I Saw Her Again (Dunhill 4031, 1966)
  7. Even If I Could (Dunhill 4031, 1966)
  8. Look Through My Window (Dunhill 4050, 1966)
  9. Once Was a Time I Thought (Dunhill 4050, 1966)
  10. Words of Love (Dunhill 4057, 1966)
  11. Dancing in the Street (Dunhill 4057, 1966)
  12. Dedicated to the One I Love (Dunhill 4077, 1967)   https://www.youtube.com/watch?v=4M7gKZqgHn4
  13. Free Advice (Dunhill 4077, 1967)
  14. Creeque Alley (Dunhill 4083, 1967)
  15. Did You Ever Want to Cry (Dunhill 4083, 1967)
  16. Twelve Thirty (Young Girls Are Coming) (Dunhill 4099. 1967)
  17. Straight Shooter (Dunhill 4099, 1967)
  18. Glad to Be Unhappy (Dunhill 4107, 1967)
  19. Hey Girl (Dunhill 4107, 1967)
  20. Dancing Bear (Dunhill 4113, 1967)
  21. John’s Music Box (Dunhill 4113, 1967)
  22. Safe in My Garden (Dunhill 4125, 1968)
  23. Too Late (Dunhill 4125, 1968)
  24. Dream a Little Dream of Me (ABC/Dunhill 4145, 1968)  https://www.youtube.com/watch?v=ajwnmkEqYpo
  25. Midnight Voyage (ABC/Dunhill 4145, 1968)
  26. For the Love of Ivy (ABC/Dunhill 4150, 1968)
  27. Strange Young Girls (ABC/Dunhill 4150. 1968)

CD 2

  1. Do You Wanna Dance (ABC/Dunhill 4171, 1968)
  2. My Girl (ABC/Dunhill 4171, 1968)
  3. Step Out (ABC/Dunhill 4301, 1972)
  4. Shooting Star (ABC/Dunhill 4301, 1972)
  5. California Earthquake (Mama Cass) (ABC/Dunhill 4166, 1968)
  6. Talkin’ to Your Toothbrush (Mama Cass) (ABC/Dunhill 4166, 1968)
  7. Move In a Little Closer, Baby (Mama Cass) (ABC/Dunhill 4184, 1969)
  8. All for Me (Mama Cass) (ABC/Dunhill 4184, 1969)
  9. It’s Getting Better (Mama Cass) (ABC/Dunhill 4195, 1969)
  10. Who’s to Blame (Mama Cass) (ABC/Dunhill 4195, 1969)
  11. Make Your Own Kind of Music (Mama Cass Elliot) (ABC/Dunhill 4214, 1969)
  12. Lady Love (Mama Cass Elliot) (ABC/Dunhill 4214, 1969)
  13. New World Coming (Mama Cass Elliot) (ABC/Dunhill 4225, 1970)
  14. Blow Me a Kiss (Mama Cass Elliott) (ABC/Dunhill 4225, 1970)
  15. A Song That Never Comes (Mama Cass Elliot) (ABC/Dunhill 4244, 1970)
  16. I Can Dream, Can’t I (Mama Cass Elliot) (ABC/Dunhill 4244, 1970)
  17. The Good Times Are Coming (Mama Cass Elliot) (ABC/Dunhill 4253, 1970)
  18. Welcome to the World (Mama Cass) (ABC/Dunhill 4253, 1970)
  19. Don’t Let the Good Life Pass You By (Mama Cass Elliot) (ABC/Dunhill 4264, 1970)
  20. The Costume Ball (Mama Cass Elliot) (ABC/Dunhill SPD 15, 1971)
  21. Watcha Gonna Do (Denny Doherty) (ABC/Dunhill 4270, 1970)
  22. Gathering the Words (Denny Doherty) (ABC/Dunhill 4270, 1970)
  23. To Claudia on Thursday (Denny Doherty) (ABC 13318, 1971)
  24. Tuesday Morning (Denny Doherty) (ABC 13318, 1971)
  25. Mississippi (John Phillips) (ABC/Dunhill 4236, 1970)
  26. April Anne (John Phillips) (ABC/Dunhill 3236, 1970)

53 canzoni, spesso meravigliose, che raccontano la storia di uno dei gruppi leggendari di quell’epoca, anche tra gli inventori del primo Festival della storia della nostra musica, quel Monterey Pop, che nel 1967 cambiò completamente le prospettive della musica dell’epoca. Penso che sicuramente ci torneremo, per il momento ve ne segnalo l’uscita.

john david souther

Nel 1971 John David Souther venne messo sotto contratto dalla Aylum di David Geffen e nel 1972 pubblicò il suo album di debutto, questo omonimo John David Souther che conteneva dieci perle di puro country-rock californiano distillato. Souther era stato compagno di camera e di gruppo nei Longbranch/Pennywhistle del futuro Eagles Glenn Frey, e al piano di sotto abitava Jackson Browne che portò Souther al colloquio con Geffen.

Il nostro amico scriverà per, e con, gli Eagles, canzoni come Best Of My Love, New Kid In Town Heartache Tonight, e nel suo disco d’esordio, prodotto da Fred Catero, c’era la crema dei musicisti dell’epoca, anche alcuni antesignani del futuro blue-eyes soul westcostiano come Ned Doheny, ma anche Johnny Barbata, Mike Bowden, Glenn Frey, Bryan Garofalo, Gib Guilbeau del giro Flying Burrito, Gary Mallaber, Wayne Perkins Joel Tepp, collaboratore di Bonnie Raitt per cui Souther scriverà alcuni brani negli anni a venire. La ristampa Omnivore contiene sette bonus, tra alternates e demos ed è in uscita l’8 gennaio in USA e il 15 gennaio in Europa, via Warner. mentre i due album successivi, Black Rose Home By Dawn (in mezzo c’era stato You’re Only Lonely, quello di maggior successo, che pero era uscito per la Columbia)verranno ripubblicati, sempre rimasterizzati e potenziati il prossimo 12 febbario.

Per il momento:

Tracklist
1. The Fast One
2. Run Like A Thief
3. Jesus In 3/4 Time
4. Kite Woman
5. Some People Call It Music
6. White Wing
7. It’s The Same
8. How Long
9. Out To Sea
10. Lullaby
Bonus Tracks:
11. Kite Woman (Alternate Version)
12. Jesus In 3/4 Time (Demo)
13. The Fast One (Demo)
14. Run Like A Thief (Demo)
15. How Long (Demo)
16. One In The Middle (Demo)
17. Silver Blue (Demo)

villagers where have you been

Villagers è il nome d’arte che ha scelto il musicista irlandese Conor O’Brien per pubblicare la propria musica, con l’aiuto di alcuni altri musicisti ma spesso anche in solitaria, suonando tutti gli strumenti. Fino ad oggi ha pubblicato tre album Becoming a Jackal del 2010, forse fino ad ora il migliore http://discoclub.myblog.it/2010/06/18/anche-lui-di-nome-fa-conor-the-villagers-becoming-a-jackal/, poi Awayland nel 2013 e nella primavera del 2015 il recente Darling Arithmetic, tutti ottimi esempi di raffinato e complesso pop-rock. Ora l’8 gennaio, su etichetta Domino, esce questo Where Have You Been All My Life? dove Conor O’Brien rivisita molti brani dei suoi tre album precedenti in una nuova veste sonora, più articolata e vicina al sound del primo album, quello con gli arrangiamenti più complessi.

Grazie all’aiuto di Cormac Curran grand piano e analogue synthesizer, Danny Snow contabbasso, Mali Llywelyn arpa, mellotron e voce, e Gwion Llewelyn batteria, flicorno e voce, oltre allo stesso O’Brien che suona tutto il resto, in un solo giorno nel luglio del 2015, sono stati registrati 18 brani di cui 12 quelli pubblicati nell’album, tra cui una cover di Wichita Lineman Memoir che era apparsa solo su un album di Charlotte Gainsbourg, per cui era stata scritta la canzone. Quindi una sorta di live in studio, ma con una strumentazione ricca e variegata che ci porta ad apprezzare la bravura e il talento di questo musicista, tra i più interessanti in circolazione sul lato britannico dell’Atlantico.

magic sam blues band black nagic with bonus bob margolin my road

Sempre in questi giorni escono anche due album che gravitano nell’area blues (e che quindi non escludo di recensire per esteso a breve, sempre se trovo il tempo). Il primo è la ristampa potenziata del classico album Black Magic, attribuito alla Magic Sam Blues Band, uscito per la Delmark nel 1969 proprio pochi giorni prima della sua prematura scomparsa a soli 32 anni, il 1° dicembre di quell’anno. Ai 10 brani dell’album originale sono state aggiunte 7 tracce con versioni alternative o brani inediti:

I Just Want a Little Bit
What Have I Done Wrong
Easy, Baby
You Belong to Me
It’s All Your Fault
Same Old Blues  https://www.youtube.com/watch?v=0ScsUUNiuoQ
You Don’t Love Me, Baby
San-Ho-Zay
Stop! You’re Hurting Me
Keep on Loving Me Baby
What Have I Done Wrong (Alternate)
I Just Want a Little Bit (Alternate)
Everythings Gonna Be All Right
Keep on Doin’ What You’re Doin’
Blues for Odie Payne
Same Old Blues (Alternate)
What Have I done Wrong (Alternate)
Keep on Loving Me Baby

Sempre grazie all’etichetta di Chicago sul finire del 2014 era uscito un CD inedito registrato dal vivo ai tempi dal grande chitarrista blues, di cui vi avevo parlato su queste pagine virtuali, Live At The Avant Garde.

Mentre per la Vizztone esce il nuovo album di Bob Margolin, storico chitarrista di Muddy Waters negli ultimi anni di carriera del vecchio McKinley Morganfield. La Vizztone è una benemerita etichetta indipendente americana che lo stesso Margolin ha contribuito a fondare e che periodicamente pubblica i suoi dischi ( in tempi relativamente recenti, tra i tanti, il Live di Brandon Santini, il disco inedito bellissimo di Sean Costello e l’ultimo Cathy Lemons, tutti dischi recensiti da chi scrive, anche sul Buscadero). My road dovrebbe essere, se non ho fatto male i conti l’11° della serie, il primo dopo Blues Around The World pubblicato nel 2012 http://discoclub.myblog.it/2012/03/12/incontri-blues-bob-margolin-with-mike-sponza-band-blues-aro/, e nello stesso anno era uscito anche Not Alone in coppia con Ann Rabson.

Per oggi è tutto, nei prossimi giorni si continua con le altre uscite del mese, seguendo, ove possibile, una sorta di sequenza più o meno cronologica, ma senza tralasciare le consuete recensioni ed eventuali “recuperi”!

Bruno Conti