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Chi Ci Avrebbe Creduto? Tom Jones – Praise And Blame

 

 

 

 

 

 

 

Tom Jones – Praise And Blame – Lost Highway-Island/Universal

Già, chi ci avrebbe creduto? Evidentemente non il vicepresidente della sua casa discografica, lato inglese, la Island Records, il signor David Sharpe (che in italiano potremmo tradurre come Mister Tafazzi) , il quale pare, dico pare, abbia inoltrato un serie di mail ai suoi colleghi discografici lamentandosi per il contenuto del disco e chiamandolo uno “scherzo malato”. Da quello che si sa Tom Jones sembra non l’abbia presa molto bene! Oltre a tutto considerando che la stessa casa gli ha fatto un contratto da 1 milione e mezzo di sterline per passare dalla EMI alla Island.

Questo uomo, che a 70 anni compiuti (il 7 giugno) è ancora una vera forza della natura ha realizzato con questo Praise and Blame un piccolo capolavoro che, ironia della sorte, dalle prime notizie sembra destinato a scalzare dal primo posto delle classifiche inglesi Eminem. Diavolo di un Tom Jones questo sì che è rispondere con i fatti.

Di questo album si parlava molto bene fin dai suoi primi passi. Sotto contratto in America per la Lost Highway, l’etichetta di Ryan Bingham (peraltro vincitore dell’Oscar per la migliore canzone e il cui nuovo disco è in uscita il 7 settembre), Ryan Adams, Hayes Carll e Lucinda Williams, il cd alla sua uscita è stato accolto da un unamine coro di giudizi fantastici, 4 e 5 stellette come piovesse e tutte meritate.

Il disco è prodotto da Ethan Johns e vede tra i musicisti che hanno partecipato, tanto per citarne solo alcuni: Booker T. Jones, B J Cole, Augie Meyers, Benmont Tench, Henry Spinetti, David Rawlings e Gillian Welch, ma sono solo alcuni oltre allo stesso Johns.

Quelli di voi che si aspettano Delilah, What’s New Pussycat o perfino Sex Bomb è meglio che si comprino qualche altro disco perchè questo è un disco di blues, gospel, country, rockabilly e R&R financo ma niente del vecchio Tom Jones o di quello di Las Vegas, forse quello dei primissimi tempi è un lontano parente di questa versione attuale del leone Gallese.

La voce è ancora fantastica, uno strumento incredibile al servizio di una serie di canzoni di grande fascino che vanno da una cover magnifica del brano di Bob Dylan tratto da Oh Mercy, What Good Am I? passando per Ain’t No Grave il brano che dava il titolo dell’ultimo album di Johnny Cash, qui reso in una bellissima versione country-gospel con la pedal steel di B J Cole in evidenza.

Ma ci sono brani di John Lee Hooker, Sister Rosetta Tharpe, Billy Joe Shaver in una girandola di stili e generi incredibile, anche un pezzo di Pop Staples (forse proprio gli Staples Singers sono il maggior punto di riferimento sonoro per questo disco, con il loro stile ondeggiante tra il gospel, il rock e i soul meno adulterato, e il blues naturalmente), oltre a molti traditionals riarrangiati.

Mi ripeto, risultati straordinari e proprio in questo caso vale il detto “ascoltare per credere”!

E verificare watch?v=R3-2oAzJ_h0, grande disco comunque.

Bruno Conti

Chi Ci Avrebbe Creduto? Tom Jones – Praise And Blameultima modifica: 2010-08-01T17:47:00+02:00da
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