Qualche Consiglio (Musicale) Per Le Vacanze – Kevin Welch, Eric Andersen, Tim Buckley, Carolyne Mas

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Kevin Welch – A Patch Of Blue Sky – Music Road Records 2010

Kevin Welch non si può definire un musicista prolifico, cinque album in venti anni, più i tre registrati con Kieran Kane e Fats Kaplin come Dead Reckoners, e ora questo A Patch Of Blue Sky, ma ragazzi se è bravo! Grande autore ma anche interprete raffinato e misurato, con una voce che ti accarezza senza volerti mai prevaricare, discreta ma efficace, una base musicale di gran classe, che sembra scarna ed essenziale ma è complessa e molto varia. Viene definito country ma è un termine riduttivo: Lyle Lovett, il primo termine di paragone che mi viene in mente è country? Qualche spruzzatina non manca, ma qui siamo nell’ambito del Cantautore con la C Maiuscola, quella che ti racconta storie e canzoni sempre diverse ed interessanti dove i testi sono fondamentali (a questo proposito potete andare nel sito di Welch http://www.kevinwelch.com/, scaricarvi i testi ed i credits del CD, sono lì a disposizione di tutti, poi ve li stampate, magari a carattere 20, così riuscite a leggerli bene, vi accomodate nella poltrona e…manca qualcosa…ah sì, comprate il disco e vi godete una quarantina di minuti di grande musica). Se non vi ho convinto potrei dirvi che questo album mi ha ricordato per contenuti musicali e approccio vocale il miglior Eric Andersen, quello di Blue River, capolavoro della musica dei cantautori dei primi anni ’70. Non sapete chi diavolo sia. Ho un ultimo tentativo per Kevin Welch: vi ricordate la musica dello spot della birra Tuborg a metà anni ’90? Era There’s something ‘bout you di Kevin Welch tratta dal suo secondo album Western Beat del 1991. Vedete quando la cultura aiuta! Questa qui per intenderci.

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Eric Andersen – Blue River – Columbia 1972

Per associazione di idee, questo è Blue River, capolavoro assoluto di Eric Andersen, per molti, con Blue di Joni Mitchell e Blood on the tracks di Bob Dylan, vetta assoluta del fare musica dei sentimenti dei cantanti-autori (singer-songwriters) di quegli anni. Eric Andersen, uno dei migliori rappresentanti della scuola NewYorkese dei primi anni ’60, lui nativo di Pittsburgh, poi “rivale” di Dylan al glorioso Greenwhich Village di quegli anni, Thirsty Boots e Violets of Dawn rimangono episodi epocali della sua prima produzione. Poi la svolta di Blue River, registrato a Nashville nel 1971, ma per il tipo di suono, morbido e raffinato considerato tra i precursori della scuola californiana. Uno stuolo di grandi musicisti, David Bromberg, Norbert Putnam che ne fu anche il produttore, Eddie Hinton, David Briggs in prestito da Neil Young, le straordinarie armonie vocali di Joni Mitchell. Un grandissimo successo di critica stroncato miseramente dalla Columbia che perse i nastri dell’album successivo, Stages, pubblicato postumo una ventina di anni dopo. Per farsi perdonare (ma è dura), la Sony/Bmg ha pubblicato nel 2009 una ri-edizione ampliata da due brani inediti di questo disco fantastico. Naturalmente si trova solo import, ma visto che siete in vacanza potete investigare con calma, ne vale assolutamente la pena.

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Tim Buckley – Lorca – Elektra/Warner 1970

E visto che parliamo di album ingiustamente affidati alle nebbie del tempo, quest’anno cade il 40° anniversario della pubblicazione di Lorca di Tim Buckley. Naturalmente, per il momento. la cosa è passata sotto silenzio assoluto ed è un vero peccato perchè si tratta di un altro capolavoro assoluto.

Album considerato “difficile” (e qui, qualcosa di vero c’è, ricordo che la prima volta che ho ascoltato la prima facciata del disco, quella con Lorca, nove minuti e cinquantatre secondi di vocalità free-form straordinaria per i tempi e Anonymous proposition, altri otto minuti di quelli tosti, oltre a tutto in cuffia e in una calda serata estiva, al termine avevo un forte impulso di buttarmi dalla finestra, per fortuna ero al primo piano e ho desistito) ma sicuramente una delle più fulgide esemplificazioni delle straordinarie capacità vocali di Tim Buckley, babbo “ripudiato” di quel Jeff Buckley, amatissimo, giustamente, da pubblico e critica, ma che ha non ha raggiunto, forse anche per la prematura scomparsa, neanche un terzo dell’arte del genitore.

Reduce dai successi dei primi album, tra gli altri Happy/sad e Goodbye  and Hello di fine anni ’60 dove proponeva una musica “folk” da cantautore che era già anni luce avanti agli altri per le sue incredili capacità vocali e interpretative, con il successivo Blue Afternoon del 1969 e con Starsailor sempre del 1970 avrebbe raggiunto vette qualititative difficilmente riscontrate nella cosiddetta musica rock. Oltre a tutto era in grado di coniugare la ricerca più ostica a momenti di incredibile dolcezza come in I Had A Talk With My Woman che nella seconda facciata di Lorca regala momenti più accessibili e indica che i geni di Jeff Buckley da qualche parte saranno pure venuti.

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Carolyne Mas – Still Sane A Retrospective 1979-1990 – Zolatone Nusic 2010

Un’altra che entra di diritto nel folto gruppone dei “Beautiful Losers” è sicuramente Carolyne Mas, cantautrice e rocker di classe pura anche lei orìginaria di New York, a cavallo tra la fine degli anni ’70 e i primi anni ’80 ha registrato una serie di album di grande energia e pieni fino all’orlo di belle canzoni. La sua carriera tra alti e bassi (più i secondi per sfortuna) prosegue tuttora, è venuta anche in Italia un po’ in sordina pochi anni orsono, e per passione mi sono iscritto alla sua mailing list per vedere se c’era qualche novità significativa. Proprio qualche giorno fa ho ricevuto una mail dove informava sulla uscita di questa compilation. Se volete sentire alcune di quelle “belle canzoni” che l’avevano fatta definire, a torto o a ragione, propendo per la seconda ipotesi, una sorta di Springsteen in versione femminile questo CD, visto la scarsità di materiale in circolazione, potrebbe essere l’occasione giusta, ecco il contenuto:

1)Still Sane

2)Sadie Says

3)Snow

4)He’s So Cool

5)Go Ahead And Cry Now

6)Love Like Stone

7)Remember The Night

8) Sittin’ In The Dark

9)I Waited All Night

10) Crying

11)Under One Banner

12) When Love Is Right

13)Amsterdam

14)Somebody Like Me

15)Signal For Help

16) Easy Love

17)Do You Believe I Love You

18)Laurielle

Reperibiltà, boh? Al limite si può acquistare qui sales.asp?PID=PX00ZR7OPW&pp=1

Nei prossimi giorni, visto che l’estate è arrivata e purtoppo ce ne siamo accorti e le ferie si avvicinano, pure quelle, per molti e per fortuna, qualche altro Post sull’argomento non mancherà!

Buoni ascolti.

Bruno Conti

Qualche Consiglio (Musicale) Per Le Vacanze – Kevin Welch, Eric Andersen, Tim Buckley, Carolyne Masultima modifica: 2010-07-23T13:24:00+02:00da bruno_conti
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