Ancora Del Buon Blues-Rock Chitarristico, Dal Vivo! Lance Lopez – Live In NYC

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Lance Lopez – Live In NYC – Cleopatra Blues

Negli anni successivi alla pubblicazione del suo ultimo album da solista Salvation From Sundown, Lance Lopez aveva suonato parecchio dal vivo e molti gli avevano parlato di questo produttore e bassista italiano, Fabrizio Grossi, come un ottimo candidato alla guida di quello che avrebbe dovuto essere il suo settimo album di studio. In effetti i due avevano deciso di iniziare una collaborazione per questo nuovo album, incidendo anche alcuni brani, ma poi Billy Gibbons degli ZZ Top, che conosceva Lopez fin da ragazzino, entrambi provenienti dal Texas (anche se Lance è nativo di Shreveport, Louisiana), disse ai due che avrebbero dovuto mettere in piedi un gruppo, e registrare l’album come una band: cosa che è avvenuta, con l’aggiunta di Kenny Aronoff alla batteria, nascono i Supersonic Blues Machine, un power trio che con l’aiuto di molti amici chitarristi all’inizio di questo 2016 ha pubblicato un buon disco di esordio, West Of Flushing, South Of Frisco, http://discoclub.myblog.it/2016/02/26/rock-blues-buoni-risultati-esce-febbraio-supersonic-blues-machine-west-of-flushing-south-of-frisco/

Veniamo a questo Live in NYC che viene presentato come un “nuovo” album del vivo (ma non c’è troppo da meravigliarsi essendo una produzione di quei geni della Cleopatra, che per l’occasione inaugura l’etichetta Cleopatra Blues): nello scarno libretto del CD non ci sono informazioni, a parte i nomi dei musicisti, con Lance Lopez troviamo Mike Nunno al basso e Chris Reddan alla batteria, quindi diversi da quelli che avevano suonato nei precedenti album. In teoria questo sarebbe il secondo album dal vivo della sua discografia http://discoclub.myblog.it/2011/12/13/il-ritorno-della-personcina-lance-lopez-handmade-music/  (ma il precedente Salvation From Sundown conteneva, nella versione Deluxe, anche un Live al Rockpalast, dove il corpulento texano si presentava con un completino alla Zorro, che date le sue dimensioni ricordava più il sergente Garcia): ma al di là delle faccende sartoriali, sia la parte in studio che quella dal vivo evidenziavano l’ottima tecnica chitarristica di Lopez, che oltre che ai texani Stevie Ray Vaughan e Billy Gibbons, di cui è un buon epigono, si ispirava anche all’opera di Jimi Hendrix. E ovviamente anche a Johnny Winter; e qui torniamo a questo Live in NYC, di cui sul CD non è riportata la data del concerto, ma il vostro “Sherlock Holmes ha indagato”, e  il locale in cui è stata effettuata la registrazione è il B.B. King’s Blues Club a Times Square, il giorno è il 23 febbraio del 2014, in cui si festeggia il 70° compleanno di Winter, in una serata in cui, oltre all’albino texano, sono presenti anche Debbie Davies, Joe Louis Walker, Mike Zito e Popa Chubby.

Proprio con l’omone di New York ho sempre riscontrato le maggiori affinità di Lopez, i due sembrano una sorta di gemelli (diversi) separati alla nascita, un simile timbro di voce, rauca e vibrante, stessa tecnica chitarristica, eccellente, più o meno le stesse influenza musicali, ricordate poco sopra, e il fatto che entrambi hanno la migliore resa nella dimensione Live. Il concerto in questione (la parte di Lopez almeno) è da parecchio disponibile in rete, lo vedete qui sopra, quindi non è sicuramente nuovo, ma è comunque un buon concerto per gli amanti del rock-blues, brani che già si trovano nei precedenti album, in ottime rese dal vivo. Dalla poderosa apertura con Come Back Home, che nel suo ondeggiare tra Stones, Blues e R&R sembra presa da Johnny Winter And Live, all’aggressiva Prime Time con i suoi riff texani che potrebbero venire da qualche album degli ZZ Top, passando per Get Out And Walk ancora tra Winter e il rock-blues di band “britanniche” come Humble Pie, Bad Company o Foghat. Poi c’è Traveling Riverside Blues che più che dal grande bluesman nero, sembra venire dalle rocciose reinterpretazioni di gente come Led Zeppelin, Allman, Cream e Co., con tutti i musicisti che picchiano come disperati, ma non senza costrutto. Ottima la lunga Lowdown Ways, uno slow blues intenso che riprende le cavalcate di Winter in brani come It’s My Own Fault, grande tecnica chitarristica, Tell The Truth è un altro pezzo rock di quelli che non prendono prigionieri e la lunga conclusiva El Paso Sugar un altro brano dove le influenze di Lance Lopez, da Hendrix a Winter, agli ZZ Top, vengono alla luce, in un lungo tour de force dove strapazza alla grande la sua chitarra.

Bruno Conti   

Ancora Del Buon Blues-Rock Chitarristico, Dal Vivo! Lance Lopez – Live In NYCultima modifica: 2016-05-28T01:08:18+02:00da bruno_conti
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