Non Solo Southern Rock. Billy Crain – Skeletons In The Closet

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Billy Crain – Skeletons In The Closet – Slidebilly Records

Ci sono dei dischi (che sono tanti, molto più di quello che si pensa) che navigano in una sorta di limbo che si trova tra le riviste di settore, il mondo degli appassionati, la rete e altre forme di divulgazione e che attendono che qualcuno li scopra o quantomeno che contribuisca alla diffusione degli stessi. Senza la pretesa di essere il Piero Angela della situazione con un approccio scientifico (che non sempre paga) altri appassionati cercano di approfondire con piglio critico per scremare e andare a pescare quello che di valido c’è in circolazione magari avvisando sulle eventuali bufale. Ovviamente chi scrive esprime un parere non sempre condivisibile per cui è importante anche dare il maggior numero possibile di informazioni e riferimenti per aiutare il lettore.

Questo disco (che è in circolazione da un po’ di tempo) fa parte della categoria dei dischi che vale la pena di cercare (perché anche questo è un problema non indifferente): si tratta del primo album solista di un personaggio che mi diceva qualcosa a livello mnemonico. Crain, Crain, Tommy Crain, quello è il fratello, per oltre 15 anni chitarra solista nella Charlie Daniels Band, Billy ha iniziato la carriera con lui poi ha militato in molti gruppi che hanno fatto la storia del Southern Rock, prima la Henry Paul Band dell’ex chitarrista degli Outlaws, poi il country dei Bellamy Brothers, passando per Sue Medley una canadese di cui mi ero occupato ai tempi per il Buscadero, per le sue contiguità musicali con Mellencamp e Hiatt. Billy Crain ha fatto anche l’autore di brani for hire, scrivendone uno in particolare, Let’er rip che è finito sul disco di esordio delle Dixie Chicks, che ha venduto 13 milioni di copie e poi ha collaborato con molti altri artisti country.

Nella scorsa decade il richiamo sudista si è fatto sentire di nuovo e Crain è entrato nella ultima formazione degli Outlaws sempre a fianco di Henry Paul. E quindi arriviamo a questo Skeletons in The Closet che porta alla luce i suoi “scheletri nell’ armadio”, che non sono nulla di cui vergognarsi anche se ad un primo impatto, anzi prima, leggendo le note di copertina, alla scritta “ Billy Crain did everything but mix on this records”  mi è venuto uno scioppone perché di solito non è una buona notizia. Il mondo è tappezzato di solo album fai da te che si sono rivelate delle cioffeghe terribili!

E invece devo dire che mi sono ricreduto perché il nostro amico suona bene tutti gli strumenti presenti in questo album ma soprattutto chitarre, chitarre e ancora chitarre, molte chitarre, acustiche ed elettriche ed il suono della sua solista è quello che domina questo CD. Che non è un disco di southern rock come si potrebbe pensare bensì classico rock americano con molte venature country che possono ricordare i primi Eagles o i Poco tanto per fare dei nomi ma anche gli stessi Outlaws che hanno sempre avuto una forte componente country nel loro sound.

Il suono è fresco e pimpante, la voce non è fantastica ma molto funzionale, la produzione è semplice ma curata, i brani in sé non sono memorabili, tra power pop, country, rock da FM e southern ma miscelati insieme sono molto piacevoli e quando la canzone inizia ad ammosciarsi o ad annoiare Billy Crain ti piazza uno o più assoli di chitarra, ficcanti e piccanti, con un gusto sempre molto vario che vivacizza l’ascolto e rende il sound meno “commerciale”, quello che potrebbe essere il difetto del disco si rivela il suo pregio perché il nostro amico non è un caciarone proto-metallaro ma un musicista di ottime virtù e l’ascoltatore quando le chitarre salgono al proscenio trova pane per i suoi denti.

Vi potrei citare l’iniziale Rise Up, l’ottima Muddy Waters o White Picket Fence, quella che tanto ricorda i Poco degli anni d’oro o ancora l’eccellente Hard Times At Ridgemont High, ma i titoli non vi direbbero niente senza il CD tra le mani come succede al sottoscritto per cui mi limito a consigliarvi questo genuino artefatto di artigianato rock americano, è buona musica, garantito! File under Rock.

Bruno Conti

Non Solo Southern Rock. Billy Crain – Skeletons In The Closetultima modifica: 2011-01-18T21:01:00+01:00da bruno_conti
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