Un Altro Secreto (Ben Custodito) Del Rock Americano – The Buddaheads – Wish I Had Everything I Want

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The Buddaheads – Wish I Had Everything I Want – Wilshire Park Entertainment

Questo è un disco “strano” ma veramente bello di rock, quello classico Americano degli anni ’70, quando non c’erano regole o etichette, se volevi fare un disco con brani rock-blues, country, psichedelici, prendevi e lo facevi. Pensate, per avere un’idea, ai primi Dire Straits se Mark Knopfler fosse vissuto in America, poi di colpo vi trovate ad ascoltare il Robben Ford più ispirato e in un battibaleno ecco gli Eagles più rock, ma anche quelli country. E il bello è che si tratta sempre di lui, Alan Mirikitani aka BB Chung King, un musicista di origini asiatiche (i Buddaheads erano gli immigrati che arrivavano negli Stati Uniti dall’Asia dopo la II guerra mondiale) ma che vive ed opera in California nell’area di Burbank dove ha anche uno studio di registrazione.

Un vero virtuoso della chitarra in cui mi ero imbattuto la prima volta recensendo per il Busca il disco di Mick Stover e poi ho approfondito la sua conoscenza nelle vesti di BB Chung King quando è più blues oriented o con questi Buddaheads che sono più eclettici. Inutile dire che i dischi non sono per nulla facili da trovare (non è neppure chiaro quanti ne ha fatti, vista la miriade di alter ego, direi almeno cinque o sei) ma Mirikitani è un “manico” di quelli che stupiscono, un buon autore, un cantante di notevole appeal, un musicista completo quindi e anche se le fonti di ispirazione sono le più disparate il risultato finale per quanto derivativo (e chi se ne frega), soprattutto in questo CD, probabilmente il migliore della sua carriera, è veramente eccellente.

Oltre 70 minuti di musica dove si passa dal rock californiano primi anni ’70 di 123 Old John dove la chitarra di Mirikitani interagisce con l’ottima slide di Randy Mitchell per una serie di assoli che scorrono fluidi e godibili come i Dire Straits degli esordi, citati prima e nello stesso tempo è anche una bella canzone con una struttura solida e belle armonie vocali. Blink Of An Eye è un altro esempio della facilità di scrittura di Mirikitani, un classico country-rock westcoastiano di nuovo con doppia chitarra in azione. Goin’ Out Of My Mind, con i fiati sincopati e l’organo di Jim Pugh in evidenza è solido blues-soul alla Robert Cray dei giorni migliori  e la chitarra è sempre scintillante. Tattoo Girl farebbe il suo figurone in qualsiasi disco di Robben Ford, di nuovo in accoppiata con la slide di Mitchell, il buon Alan dimostra ancora una volta perché è considerato uno dei migliori chitarristi in circolazione. E nello slow Mountain Of Blues stende tutti con un brano che mi ha ricordato il miglior Ronnie Earl, e in più canta pure bene.

Poi, improvvisamente, ti ritrovi con le atmosfere country di This Love Of Mine, ma è un attimo e si ritorna al rock grintoso di Head First Into The Wall con la chitarra “cattiva” di Mirikitani (ogni volta devo controllare se ho scritto bene il nome!) in primo piano. A questo punto sei lì tutto attizzato con la tua air guitar e ti parte una sequenza di ballate country dolci e melodiche che non ti aspetteresti: You And Me, No Part Of It, She’ll Never Know e Jack Of All Trades, una più bella dell’altra che nemmeno gli Eagles dei tempi migliori e sembra di essere in un altro disco, impressione stranissima ma non si può negare che è musica di grande qualità.

A questo punto avevo estratto lo Stetson quando ti parte un funky-blues psichedelico alla Jimi Hendrix, Evil che ti stende di nuovo, nella parte centrale Mirikitani strapazza la sua chitarra ed estrae delle sonorità incredibili dalla solista, e “diciamolo” come avrebbe detto l’ex ministro La Russa/Fiorello, che è un disco pieno di sorprese, nel senso letterale delle parole! Trailer Queen avreste potuto trovarla su Desperado o su qualche disco di Rick Roberts e Wish I Had Everything I Want su qualche disco della Steve Miller Band dei tempi d’oro,  per concludere con una Psychedelic Highway, un brano strumentale che si presenta da solo, con slide e solista di nuovo in grande spolvero. Musica da autostrada in macchina, da casa, da cuffie, dove volete ma ascoltatela perché questo tipo è veramente bravo! Forse i fans della prima ora non apprezzeranno la svolta meno rock-blues rispetto ai dischi precedenti, ma al sottoscritto è piaciuto parecchio. Caldamente consigliato.

Bruno Conti 

Un Altro Secreto (Ben Custodito) Del Rock Americano – The Buddaheads – Wish I Had Everything I Wantultima modifica: 2012-01-13T11:32:19+01:00da bruno_conti
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