Dopo il post dedicato alle scelte dei collaboratori e del vostro, spero, Blogger preferito (che si riserva comunque di integrare le proprie scelte con un altro paio di liste aggiuntive), come tutti gli anni andiamo ad esaminare cosa hanno scelto in giro per lo mondo. Premetto che il sottoscritto preferisce, ed applica, la scelta di pubblicare, oltre al risultato finale, anche le singole scelte dei redattori, in quanto il risultato finale magari premia dischi meno “nobili”, ma più ricorrenti nelle liste, in quanto la somma aritmetica non sempre corrisponde alla effettiva qualità dei prodotti. Ma visto che si tratta di liste che vogliono soddisfare la curiosità di chi è alla ricerca di nuova musica o di conferme dei propri artisti preferiti, diciamo che possoni essere propedeutiche nell’indirizzare verso questo o quel disco, e in tal senso spesso la firma di un articolo indirizza i gusti del lettore, specie se si è in sintonia e si rispetta l’autore dell’articolo. Oppure sappiamo chi dover picchiare se acquistiamo qualcosa che non ci è piaciuto. Comunque bando alle ciance e partiamo con i migliori dischi del 2014 secondo la rivista inglese Mojo. Considerando che il sistema del countdown, cioè dall’ultimo al primo, mi piaceva solo nella Hit Parade di Lelio Luttazzi (o chi per esso), ho rovesciato le liste, e si va, canonicamente, dal 1° a scendere. Cerco di non commentare, a meno che l’impulso si faccia irresistibile!
1) Beck – Morning Phase
2)The War On Drugs – Lost In The Dream
3) Sleaford Mods – Divide And Exit (??)
4) Jack White – Lazaretto
5) St. Vincent – St. Vincent
6) Steve Gunn – Way Out Weather
7) Julie Byrne – Rooms With Walls And Windows
8) Damon Albarn – Everyday Robots
9) FKA Twigs – Lp1 (come genere viene riportato R&B, ma francamente il Dance & Electronics che riportano alcune liste mi sembra più consono, più il secondo del primo, sicuramente sono io che non “capisco” perché ha milioni di contatti su YouTube, sentire per credere https://www.youtube.com/watch?v=2jhTiLuGezI
10) The Bug – Angels And Devils Ma che stia cambiando Mojo? Questo è catalogato come dubstep https://www.youtube.com/watch?v=HkM0rnfVp10
11) Sharon Van Etten – Are We There Questo piace anche a me, segnalato nel Blog mesi fa https://www.youtube.com/watch?v=1Z4OmCci3Oo
12) Caribou – Our Love
13) Ty Segall – Manipulator
14) Elbow – The Take Off And Landing Of Everything
15) Sturgill Simpson – Metamodern Sounds In Country Music
16) Wild Beats – Present Tense
17) Angel Olsen – Burn Your Fire For No Witness
18) Kate Tempest – Everybody Down
19) Robert Plant – Lullaby And…The Ceaseless Roar
20) Manic Street Preachers – Futurology
La lista prosegue fino ai primi 50, ma mi fermo qui, per evitare lungaggini, domani vediamo cosa dice Uncut.
Bruno Conti