Ma Esistono Ancora?! Take 4 – McIntoshRoss The Great Lakes

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McIntoshRoss – The Great Lakes – Cooking Vinyl (Edel)

In effetti questo disco non dovrebbe rientrare in questa categoria degli esistono ancora, ma prego notare questa volta punto interrogativo ed esclamativo in contemporanea.

Perché tutto ciò? E chi sono costoro? Perchè inserirli in questa lista di presunti desaparecidos se prima “non esistevano” (virtualmente)? Per dirla tutta Ricky Ross e Lorraine McIntosh, partner da oltre 25 anni, sono stati la colonna portante dei Deacon Blue, lui soprattutto.

i nostri amici scozzesi sono sempre stati un gruppo molto “americano” a partire dal nome mutuato da un brano degli Steely Dan e questa volta hanno compiuto il “delitto pefetto”: hanno preso baracca e burattini e sono andati in California a registrare questo The Great Lakes, un disco delizioso che unisce gli umori dei laghi scozzesi a larghi sprazzi di Americana Music e Country.

Questa volta i due sono partner alla pari, spesso i brani sono cantati in duo, ma anche quando si alternano alla voce, armonizzano tra loro in modo perfetto. La produzione è affidata all’ottimo Mark Howard che annovera Bob Dylan e Tom Waits tra i propri clienti, il direttore musicale è Doug Pettibone (il chitarrista di Lucinda Williams) che si alterna tra pedal steel, che è lo strumento guida di questo album, e banjo; ottimi comprimari sono il batterista Steven Nistor degli Sparlehorse e il bassista Daryl Johnson che spesso ha abbellito i lavori di Neville Brothers e Emmylou Harris. Perchè i nomi contano, non sempre ma spesso aiutano a capire cosa stai tenendo tra le mani (un CD ovviamente). Questo per gli americani, i due britannici si fanno aiutare dall’amico David Scott dei Pearl Fishers per rimpolpare il reparto chitarre, soprattutto acustiche per creare un tessuto sonoro semplice ma corposo che rende questo The Great Lakes un piccolo gioiellino.

Devo dire che questo disco mi piace proprio: dalla malinconica ed evocativa The Great Lakes, dove tra un piano e una pedal steel che avvolgono le loro voci i due cantano con grande pathos, in un perfetto equilibrio sonoro si passa poi alla stagionale Winter is Coming, un brano che può ricordare le atmosfere degli omologhi Prefab Sprout, se Paddy McAloon avesse avuto una vera seconda voce femminile invece della sospirosa Wendy Smith, forse questo sarebbe stato il risultato.

Lorraine McIntosh non ha una voce straordinaria ma la usa molto bene, ad esempio nella romantica Bluebell Wood, dove la straordinaria pedal steel di Pettibone fa miracoli. E che dire della gradevole All My Trust I Place In You, Ricky Ross non ha perso la sua capacità di creare piccoli artefatti pop deliziosamente strutturati. Ottimo ancora il duetto country alternative di Gloria e le atmosfere gloriosamente country di A passing place con le voci che duettano e si sovrappongono alla pedal steel.Your Straight Man è la mia preferita, emana una serenità e gioia di fare musica veramente coinvolgenti.

Ma in definitiva tutto funziona alla perfezione in questi quadretti country-folk: se vi piacciono Mark Lanegan e Isobel Campbell, i Walkabouts o gli Handsome Family, con differenze di spessore vocale ma unità di intenti, questo disco potrebbe essere una gradevole sorpresa. Lo trovate tra le anticipazioni visto che in Italia uscirà ai primi di febbraio (ma in Inghilterra è uscito da qualche mese).

Hanno anche un canale creato da loro in Youtube mcintoshross.

Bruno Conti