Crociati, Ladri O Rockers Da Chicago? The Great Crusades – Thieves Of Chicago

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The Great Crusades – Thieves Of Chicago – Blue Rose Records/Ird

Tengo in considerazione questo quartetto di Chicago da parecchio tempo, e l’occasione per parlarne è data dall’uscita di questo ultimo lavoro Thieves Of Chicago, i precedenti, purtroppo, sono passati quasi del tutto inosservati. Il disco d’esordio, The First Spilled Drink Of The Evening (99) aveva raccolto ottime critiche dagli addetti ai lavori, e i seguenti Damaged Goods (00) e Never Go Home (02) non fecero altro che confermare la bravura della band. Con Welcome To The Hiawatha Inn (04) e Four Thirty (06) la formazione compì un’ulteriore balzo in avanti, sempre con il loro solido rock di impianto chitarristico, certificato anche nei seguenti Keep Them Entertained (07), Fiction To Shame (10) e lo splendido Who’s Afraid Of Being Lonely? (11) https://www.youtube.com/watch?v=8vF38UpKzi4 , tutti distribuiti dalla meritoria Glitterhouse Records. Per chi non li conoscesse i quattro “gangsters” sono, Brian Krumm voce e chitarra (e autore di tutti i testi), Brian Leach alle chitarre, Brian Hunt al basso, Christian Moder alla batteria, con l’apporto delle coriste Katie Scantom e Laura Thompson, in questa formazione il gruppo si è rifugiato nel “covo” dei JoyRide Studios di Chicago per registrare brani robusti ed energici, intervallati da ballate dalle atmosfere quasi “waitsiane”.

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L’apertura dei “Ladri di Chicago” è senza compromessi, con una potente This City Is A Shambles Tonigjht, a cui fa seguito una inquietante The Devil And All His Relations, dove il suono dei grandi Calexico incontra quello di Tito & Tarantula con trombe, nacchere e chitarre spagnole, mentre l’intro di una chitarra “hawaiana” accompagna la splendida Sometimes On Sundays Too. L’avventura riparte con la narrazione folk di Another Song About You, una Naked Arms cantata in stile Nick Cave dalla voce di catrame di Krumm, passando per il brano più tosto del disco, con un sound “garage”, The Right Way To Be Wrong, e dopo una sparatoria, arrivano due classici brani da Whiskey Bar, Why Did You Make Me Care? e la title track Thieves Of Chicago dove si respira l’aria e lo spirito delle canzoni di Tom Waits, mentre Vandalia è un omaggio alla città di St.Louis. Prima di dividersi il bottino, la band snocciola una Time Capsule vagamente anni ’60, l’acustica e recitativa Cruel Joke, l’aggressivo rock di Til The Needle On The Record Goes To Bed, lasciando scorrere i titoli di coda con il romanticismo di Old Lovers, Old Friends, uno slow country-rock tipico dei “gangsters” che hanno anche un’anima.

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Brian Krumm è sicuramente un personaggio da seguire e la sua band viaggia alla grande, le tredici tracce filano come un treno senza momenti di stanca, con il leader che fa la differenza, con una voce rauca che racconta storie di disillusione e voglia di dimenticare, su un tessuto fatto di un rock’n’roll notturno e sensuale, tra sfumature blues e jazzy, e fulminee impennate elettriche https://www.youtube.com/watch?v=8vF38UpKzi4 .I Great Crusades sono una formazione in continua crescita, fanno, per chi scrive, grandi canzoni, degne di attenzione, e non hanno nulla da invidiare ad altri gruppi sicuramente meno dotati, ma che sanno sfruttare i nomi eccellenti dei propri componenti, per nascondere le carenze a livello compositivo e  musicale. Da scoprire!

Tino Montanari

Crociati, Ladri O Rockers Da Chicago? The Great Crusades – Thieves Of Chicagoultima modifica: 2014-05-14T10:44:56+02:00da bruno_conti
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