Un Disco Che Non C’era : The Dark Side Of The Moon

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Questo è il disco in questione (come l’isola che non c’era! Cosa dico, non so, farnetico), che in effetti non esiste. Questo From The Dark Side Of The Moon di Mary Fahl, registrato e pronto per la pubblicazione nel 2007, in effetti non ha mai visto la luce del giorno: già distribuite le advance copies a stampa e critici è subentrata la crisi finanziaria che si è ingoiata la V2 e quindi, tuttora, circolano in internet e su ebay solo le copie promozionali di questo CD.

Peccato! Perché era proprio bello, una versione particolare e coraggiosa del disco dei Pink Floyd che sicuramente non poteva competere con l’originale ma che aveva sicuramente molte frecce al proprio arco, a partire dalla voce potente ed espressiva della bellissima signora che vedete effigiata in copertina del suo disco ufficiale, quello mai uscito è sulla destra (anche l’occhio vuole la sua parte). Ma chi è costei?

Gli October Project ve li ricordate? Un paio di album per la Epic negli anni ’90 e poi l’oblio. Non erano un gruppo straordinario ma valeva la pena sentirli per la bella voce di Mrs. Fahl. L’età delle signore non si dovrebbe dire ma è del 1958, portati benissimo direi. Comunque erano  questi!

Dopo lo scioglimento del gruppo Mary Fahl ha continuato la sua carriera di cantante e attrice con alterni risultati. Messa sotto contratto dalla Sony Classical ha pubblicato un album The Other Side of Time, particolare, “strano”, quasi classicheggiante (in certi momenti senza il quasi, c’è una versione di Una Furtiva Lacrima di Donizetti!), ma anche etnico, Ben Haindi Habibi (una Kharja del 12^ secolo) e epico, come in Going Home che poi è stata utilizzata nella colonna sonora di Gods and Generals (c’è anche un inedito di Dylan), il prequel di Gettysburg.

Nonostante critiche altalenanti e paragoni un po’ peregrini con Enya e Sissel, anche se un certo afflato simil-celtico non si può negare, dopo essere stata fatta fuori anche dalla Sony aveva trovato un contratto con la V2 e registrato questo tributo ai Pink Floyd sotto la produzione di Mark Doyle che suonava quasi tutti gli strumenti, con Bob Clearmountain al mixer. Il risultato, come detto, lo rende tra gli album più interessanti di rielaborazione di brani dei Floyd, in questo caso un album intero, ma il destino ci ha messo lo zampino e il dsico è lì nel limbo del vorrei ma non posso.
Mi ripeto, peccato, non posso dirvi provare per credere visto che il disco non c’è anche se…
La nostra amica non si è scoraggiata e continua a fare musica, questa è la versione di Going Home da un concerto del 2009, solo voce, chitarra e piano.

Sempre gran bella voce e gran bella signora. Sfortunata.

http://maryfahl.com/

Bruno Conti

Un Disco Che Non C’era : The Dark Side Of The Moonultima modifica: 2010-01-15T19:31:00+01:00da bruno_conti
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