Ma Come Porti La Chitarra Bella Bionda! Joanne Shaw Taylor – The Dirty Truth

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Joanne Shaw Taylor – The Dirty Truth – Axehouse Music

La “sporca verità” è che Joanne Shaw Taylor, la bionda e graziosa chitarrista inglese (solo una constatazione estetica, niente sessismo) è una delle migliori rappresentanti della quarta o quinta ondata del British Blues: scoperta giovanissima da Dave Stewart, in pochi anni, con quattro album pubblicati per la tedesca Ruf, tra cui l’eccellente Live della serie Songs From The Road http://discoclub.myblog.it/2013/12/16/bella-brava-bionda-suona-il-blues-joanne-shaw-taylor-songs-from-the-road/ , si è confermata come uno dei talenti migliori del sempiterno filone albionico delle 12 battute classiche, per quanto energizzate da un approccio sempre vicino al rock di chitarristi del passato, come Page e Paul Kossoff, che a lei spesso vengono accostati. Questa volta, nuova etichetta, la Axehouse Music, un nome, un programma, un ritorno del produttore, Jim Gaines, che si era occupato con profitto del primo album ed una trasferta in quel di Conce, Tennessee, profonda America, per registrare questo nuovo album, The Dirty Truth https://www.youtube.com/watch?v=7nBTuvZfxY8 .

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La Shaw Taylor si è sempre detta insicura della sua voce, ma nel corso degli anni, quella voce roca e con “raspino” intrigante si è imposta come uno dei tratti caratteristici del suo stile: mi sembra di averlo già detto e lo confermo, non diventerà mai Beth Hart o Dana Fuchs, e neppure Bonnie Raitt o Susan Tedeschi, quello è un fatto genetico, ma il cantato è più che adeguato alla bisogna e se lo uniamo con una tecnica chitarristica e una grinta notevoli, il risultato finale dovrebbe accontentare abbondantemente gli appassionati del buon blues(rock). I dieci brani, composti tutti dalla stessa Joanne Shaw Taylor, sono nella loro globalita tasselli di un suono d’assieme, aspro e vigoroso, tirato e variegato, che spazia dalla veloce e tosta Mud Honey, dove voce e chitarra sono subito protagoniste di un suono che si immerge nel mare magnum del genere con la dovuta cattiveria e più di un debito al suono classico americano del Sud https://www.youtube.com/watch?v=WEHboZ4Shho . Notevole anche The Dirty Truth, la title-track, che si innesta con assoluta naturalezza nel brano precedente, conferendo una sorta di unitarietà al suono dell’album, con la chitarra sempre presente e ricca di mille nuances https://www.youtube.com/watch?v=TSOrOz2PEVY , aggressiva ma ricca di tecnica, con una sezione ritmica, quella del primo album, che vede Dave Smith al basso e Steve Potts alla batteria, elegante e molto efficace.

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Se aggiungiamo le tastiere di Rick Steff, già presente dal secondo disco, ad esempio l’organo di una Wicked Soul, che tenendo fede al nome, si impadronisce del suono southern che probabilmente si respira nell’aria del Tennessee, unendolo alla solista sempre fluente e ricca di inventiva della Taylor, veramente una brava chitarrista. Fool In Love vira ancor di più verso sonorità soul e si apprezza anche la bella tessitura dell’impianto vocale della canzone e il delicato assolo della solista, squisito nella sua semplicità. Wrecking Ball, con una chitarra più fluente ed espansiva, si appoggia su un corposo groove funky della sezione ritmica ed in particolare del basso, mentre Tried, Tested And True è la classica ballata sudista, dolce e malinconica, ricca di feeling https://www.youtube.com/watch?v=A_ezs5BhOcM e Outlaw Angel si spinge ancora più a Sud, verso il Texas di mastro SRV, con la quota rock del brano che si fa decisamente più pressante nel reparto solistico, perché la giovane suona di fino ma anche di potenza all’occorrenza.

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Shiver And Sign conferma la solidità dell’impianto sonoro di questo disco, semplice ma ben rifinito nei suoni, con chitarra, soprattutto, voce e organo che si incastrano alla perfezione nei giri della sapiente sezione ritmica. La Joanne Shaw Taylor, soprattutto nel Live, oltre che per Stevie Ray Vaughan ha sempre espresso una certa affinità con l’Hendrix meno pirotecnico https://www.youtube.com/watch?v=7p9Z7Ol6WQI  e più “nero” ed essenziale di Fire, Crosstown Traffic o Manic Depression, e nei due brani conclusivi, Struck Down e Feels Like Home, con le dovute proporzioni, si estrinseca questo sound, al contempo stringato e ricco di tecnica, che è un po’ la caratteristica di tutto The Dirty Truth, a conferma del talento di questa giovane donzella, dall’ugola “vissuta” e dalla chitarra sfavillante, tra le migliori “nuove facce” (e non solo) del Blues contemporaneo https://www.youtube.com/watch?v=CuED_LU5u3w , ma anche “The UK Queen Of Rockin’ Blues”, come è stata definita.

Bruno Conti

Ma Come Porti La Chitarra Bella Bionda! Joanne Shaw Taylor – The Dirty Truthultima modifica: 2014-11-23T11:42:01+01:00da bruno_conti
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