Se Ne Può Fare Anche A Meno! Lissie – Back To Forever

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Lissie – Back To Forever – Fat Possum Records/Sony

Volevo risparmiarvi la battuta “Torna a casa Lissie!”, ma ormai l’ho scritta, e quindi eccomi a parlarvi del secondo album di Elisabeth Maurus (ma in questi anni, prima e dopo l’album di debutto, Catching A Tiger, ha pubblicato anche quattro EP e un album dal vivo): e non ho neppure la scusante di potervi dire che il disco sia stato registrato negli stessi studi del primo, visto che era stato registrato in quel di Nashville, con la produzione di Jacquire King o che sia ritornata ad inciderlo nella sua città natale di Rock Island, nell’Illinois, proprio quella del famoso successo di Lonnie Donegan, in quanto il nuovo album è stato registrato a Los Angeles, con produttore Jacknife Lee.

Dai nomi citati si vede che la sua casa discografica (la multi nazionale Sony /BMG, anche se poi i CD escono con la “fascinosa” etichetta Fat Possum) non risparmia fondi nel fornirle alcuni dei nomi più à la page dell’attuale panorama rock. Peraltro il disco precedente è entrato nei Top 20 in Norvegia e nel Regno Unito ed ha avuto un buon successo in giro per l’Europa, meno negli States dove però ha avuto un buon ritorno di culto e molti suoi brani sono stati utilizzati anche in colonne sonore di film e serie televisive, oltre che per spot vari. La sua cover di Go Your Own Way dei Fleetwood Mac è stata uno spot di quelli a cui non potevi sfuggire anche in Italia, molto simile all’originale, per cui parecchi credevano fosse una nuova versione del gruppo di Stevie Nicks, mentre era sua. A diminuire la lista dei suoi meriti, almeno presso i nostri lettori, è stato un duetto con Robbie Williams Losers, apparso Take The Crown, l’ultimo disco del’ex Take That, ma si sa nessuno è perfetto.

Per il resto, sulla scia di Cuckoo, il singolo tratto dall’album, e di collaborazioni con gente come Ed Harcourt e Joshua Radin, più consone al nostro lessico, Lissie era stata chiamata allo show della televisione inglese The Great British Songbook, per eseguire una versione di Stairway To Heaven, che è stata definita “da perdere il fiato”, però a dirlo era il presentatore dello spettacolo. Comunque alla fine di tutto ciò, la “ragazza” , anche se va già per i 31 anni (lo so, non dovrei dire gli anni delle signore, ma mi scappa sempre), sarebbe pure bravina, ed il suo stile, che miscela, rock, pop (molto), folk (pochissimo, rispetto al passato) e canzone d’autore (visto che se le scrive) è solo gradevole, senza essere memorabile, anche se il sound molto europop anni ’80 o FM americana, sempre ispirato a quel periodo, che Jacknife Lee appioppa spesso e volentieri alla sua protetta, come diceva qualcuno, “fa accapponare i capelli”!.

Brani, come l’iniziale The Habit ricordano molto, anche vocalmente, il sound dei Fleetwood Mac di Tango In The Night, più che quelli di Rumours o Tusk, anche grazie alla voce somigliante in modo impressionante a quella di Stevie Nicks. In effetti Further Away (Romance Police) somiglia molto ai Quarterflash e indubbiamente ci sarà gente che li ama, ma non il sottoscritto. Quindi non fatevi ingannare dal marchio Fat Possum e andiamo a cercare i brani che sono sfuggiti agli inesorabili programming del produttore (ma ci sono?): la ballata Shameless è piacevole ma poi diventa “esagerata”, They All Want You è un discreto rockettino scritto insieme ad Angelo Petraglia, l’eminenza grigia dietro alle ultime mosse dei Kings Of Leon. Non male le atmosfere romantiche di Sleepwalking ma giusto per i primi 30 secondi, poi è davvero Lissie Torna A Casa e restaci. Forse bisognerebbe prendere i primi 30 secondi di ogni brano e fare un megamix, anche I Don’t Wanna Go To Work parte bene e resiste un po’ di più, prima di diventare bombastica. And so on and on and on, per dirla all’americana: in italiano, se ne può tranquillamente fare a meno!

Bruno Conti

P.S. Nella Deluxe Edition, che non manca neanche in questo caso, ci sono quattro brani aggiunti:un brano extra, What’s It Like e tre “stripped down” versions di brani compresi nel CD che, temo, sono più interessanti di quelle “full” apparse nel disco!