Un Mistero…Frijid Pink Frijid Pink Frijid Pink

musica. bruno conti. discoclub, frijid pink, rick stevers, detroit music

 

 

 

 

 

 

Frijid Pink – Frijid Pink Frijid Pink Frijid Pink – Repertoire 2011

Un mistero, anzi Vi dirò di più, un mistero fitto. In effetti, qualche mese fa, mi era capitato tra le mani un disco dei Frijid Pink, questo, che non mi era assolutamente noto, mai visto prima. Provenendo dalla Repertoire Records, famosa etichetta tedesca dedita alle ristampe di dischi dal passato spesso impreziositi da brani rari o inediti, mi ero detto “vuoi vedere che i tipi hanno scovato un intero album mai pubblicato prima?”. Poi però scorrendo i titoli e il copyright che riportava un bel 2011 grande come una casa ho dovuto constatare che effettivamente si trattava di un disco nuovo. E per me la cosa poteva anche finire lì!

Però, passato poco tempo, nel solito pacchettino delle recensioni mi ritrovo tra le mani di nuovo questo disco e questa volta un ascolto è d’uopo. Prima una veloce ricerca in rete per trovare qualche notizia. Sito del gruppo http://www.frijidpink.com/, bella grafica, una foto con uno stuolo di mani alzate, potete cliccarci sopra un miliardo di volte ma non funziona un tubo. Allora domanda di riserva, si passa al loro MySpace con una capatina su Wikipedia (la tecnologia è una bella invenzione, da usare con cognizione di causa, perché ogni tanto si trovano refusi ed errori clamorosi).

Breve interludio. Ma benedetto ragazzo (una volta), come direbbe il Tonino nazionale, perché non ti leggi il libretto del CD? Fatto! Pagine e pagine con i testi dei brani, l’ultima addirittura con titoli ed autori, ma zero notizie su luoghi e date di registrazione e formazione della band.

Comunque mettendo insieme il tutto si ricava che: Rick Stevers, il batterista della formazione originale (umh!) già varie volte in passato ha cercato di riunire il gruppo (e qualche volta c’è anche riuscito), registrando anche un paio di dischi tra il 1982 e il 2002, mai pubblicati. Nel 2006, dopo l’ennesimo tentativo fallito, decide di creare un gruppo ex-novo, dove il nome è lo stesso, molte canzoni pure, ma ci sono anche brani nuovi e questa formazione registra questo disco di cui stiamo parlando (non ho trovato una recensione, due parole, in rete, neanche pagando)!

Quindi Phil “Mac” Mcllvenna, voce solista, chitarra ed armonica è il nuovo leader del gruppo, Joe Gillis alle tastiere, Brent Austin al basso e Ricky Houke alla chitarra, lo aiutano a far sì che gli anni ’70 non siano mai passati con una miscela di hard rock, blues rock, classic rock, Detroit Sound, come lo volete chiamare non vi sbagliate, perfino un pizzico di psichedelia. Come ai tempi del loro omonimo esordio, esatto proprio quello con la copertina rosa, quello con la loro versione hard (ma bella) di House of The Rising Sun che arrivò fino alle vette delle classifiche di Billboard del 1970. E tutto l’album (sempre disponibile su Repertoire) e i due successivi non erano male. Quel rock alla MC5, Stooges, Amboy Dukes, Bob Seger delle origini, che usciva dalle cantine di Detroit e del Michigan. Perfino i Led Zeppelin fecero loro da gruppo spalla agli esordi.

Questo nuovo disco non è male, tra brani originali e riprese dei vecchi classici, ma non si capisce dal tipo di sound se è stato registrato l’altro ieri, dieci anni fa o trenta anni fa. Ovviamente è una domanda retorica perché dalle facce vissute dei componenti viene dai giorni nostri. Se avete già il primo disco (che è quello da avere) e vi piace, le opzioni sono due: potete comprarvi anche questo che, ripeto, non è male, dell’onesto rock classico da battaglia o rivolgere le vostre attenzioni ad altro. Un classico disco da 2 ma anche da 3 stellette a seconda dei vostri gusti musicali.

Potrei citarvi l’iniziale Life Unlived o le riprese dei “classici” God Gave Me You, Cryin’ Shame e Drivin’ Blues che apparivano nel disco esordio ma anche una lunga versione bluesata (e ci mancherebbe) di Stormy Monday. Direi che ci possiamo lasciare su questo Veltroniano ma anche Crozza, vedete voi.

Bruno Conti

Un Mistero…Frijid Pink Frijid Pink Frijid Pinkultima modifica: 2011-05-14T20:17:41+02:00da bruno_conti
Reposta per primo quest’articolo