Novità Di Gennaio Parte III. Arbouretum, Aaron Neville, Alasdair Roberts, Bad Religion, Carrie Rodriguez, I Am Kloot, Steve Lukather, Chris Darrow, Black Sorrows, Arhoolie 50th Anniversary, Eccetera

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Terza settimana di uscite discografiche per il mese di gennaio, questi sono i titoli in uscita ufficiale (più o meno) il 22 gennaio. Magari alla fine vi aggiungo un paio di anticipazioni importanti di quelle del 29, mentre i titoli che non vedete, li trovate abitualmente con recensione ad hoc, oppure mi sono dimenticato. Le date sono quelle ufficiali, ma, ogni tanto, escono leggermente prima o dopo. Partiamo (casualmente) con tre autori che iniziano con A.

Gli Arbouretum, disco dopo disco, si sono creati un seguito a livello di culto, e ora con questo Coming Out Of The Fog, che esce per la Thrill Jockey, sembrano pronti al salto di qualità. Sono stati presentati come un incrocio tra Richard Thompson e Neil Young con i Crazy Horse, con qualche tocco di psichedelia come sovrappiù, e forse è eccessivo, quello che è indubbio è che sono bravi e questo album è uno dei mìgliori dell’inizio 2013.

L’omone nero dalla voce vellutata, ossia Aaron Neville, dopo avere girovagato per molte etichette, alla fine approda anche lui alla Blue Note, che da quando ha come presidente Don Was si è lanciata nel recupero dei grandi non solo del jazz, e quindi dopo Van Morrison ecco Neville. Ma non solo, il disco, My True Story, oltre che dallo stesso Was, è prodotto da Keith Richards, che naturalmente suona anche la chitarra, insieme a Benmont Tench alle tastiere, Greg Leisz, pure lui alle chitarre, Tony Scherr al basso (Bill Frisell, Norah Jones) e George Receli (Bob Dylan), alla batteria. Il repertorio è quello classico, che Aaron Neville rivisita con la sua voce unica: Be My Baby delle Ronettes, Gypsy Woman di Curtis Mayfield con gli Impressions, ma anche materiale antecedente dell’epoca doo-wop e R&B, un trittico dei Drifters, Money Honey, Under The Boardwalk, This Magic Moment, Tears On My Pillow di Little Anthony & The Imperials, Work With Me Annie di Hank Ballard e altre delizie d’epoca. 

Alasdair Roberts potrebbe essere un nome che ai più non dice nulla, ma è anche lui uno dei nomi più importanti del folk inglese, e scorrendo le note di molti dischi del genere è facile incontrarlo. Prima con gli Appendix Out e poi come solista ha già pubblicato una decina di album (anche collaborazioni con Will Oldham e Jason Molina dei Songs:Ohia e Magnolia Electric Co.). Ma essendo scozzese anche con Karine Polwart, Jackie Oates, John McCusker, Dougie MacLean. Questo nuovo album che esce per la Drag City, A Wonder Working Stone è attribuito a Alasdair Roberts & Friends, anche se non ci sono nomi famosi è il “gruppo” che si chiama così: il musicista più famoso è il chitarrista Ben Reynolds dei Trembling Bells, che svolge il compito che fu di Richard Thompson nei Fairport Convention. Anzi, già che ci siete, se già non li conoscete, appuntatevi anche i Trembling Bells, se vi piacciono Fairport, Pentangle e Incredible String Band. Due segnalazioni al prezzo di una (cioè zero!).  Non ci sono video nuovi per cui ho messo quello che vedete sopra (o meglio ce ne erano due parlati, umorismo scozzese, se volete watch?v=v53IbsFRM6M

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Due gruppi e una solista sopraffina (almeno per me)

I Bad Religion hanno superato i 30 anni di carriera e nelle varie fasi hanno registrato una ventina di album. Questo True North esce come di consueto per la Epitaph (visto che l’hanno fondata loro) e non si discosta dal consueto punk/hardcore melodico, con qualche deriva vagamente hard/metal. Se vi piace il genere non vi deluderanno e se no amici come prima.

Nuovo disco anche per gli I Am Kloot, il terzetto inglese di Manchester pubblica il nuovo album, il sesto di studio più una BBC Session, si chiama Let It All In, viene pubblicato dalla Sheperd Moon e le critiche preventive della stampa inglese sono piuttosto buone, con qualche voce fuori dal coro soprattutto da parte di alcuni quotidiani (Guardian, Indipendent e Financial Times). Sentiremo. Genere? Boh: Alternative, Indie? Il disco è prodotto da due degli Elbow, Guy Garvey e Craig Potter.

Ho sempre avuto una speciale predilezione per Carrie Rodriguez sin dai tempi dei suoi dischi in coppia con Chip Taylor e poi mi sono piaciuti anche quelli come solista (2833294701c51bca19320a9fa8169be6.html, nonostante la scritta criptica al link trovate la recensione dell’ultimo disco di covers), di questo nuovo Give Me All You Got si dice un gran bene, pare che sia il suo migliore in assoluto, anche se al sottoscritto anche She Ain’t Me, quello prodotto da Malcolm Burn, piaceva parecchio. La cantante e volinista è proprio brava, ha una bella voce, scrive ottime canzoni (alcune anche con Chip Taylor, che appare nell’album come cantante), l’etichetta è la Ninth Street Opus, il produttore è Lee Townsend (Bill Frisell, Loudon Wainwright III, Kelly Joe Phelps), tra i musicisti Don Heffington alla batteria è il più noto. Tutti particolari non inutili, perché i dettagli danno un’idea dell’insieme. kLtAzzlwiuw Recentemente (a fine 2011) la Rodriguez aveva pubblicato anche un album in coppia con Ben Kyle We Still Love Our Country, molto bello.

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Una “strana” trilogia di uscite.

Ogni tanto Steve Lukather pubblica un album da solista (questo è il settimo), Transition che esce come al solito per la Mascot/Provogue fa parte di quelli da “cantautore” rock e non da virtuoso della chitarra, anche se ovviamente nel disco comunque si schitarra. Mah, non so, lascio a voi il giudizio, dovevo fare la recensione in anteprima ma poi ho optato per Robben Ford e forse è stato meglio.

Viene ripubblicato dalla Drag City il terzo album da solista di Chris Darrow (pensate che il leggendario ex leader dei Kaleidoscope non ha neppure una pagina come solista su Wikipedia, mentre spesso ce l’hanno anche “cani e porci”, inteso proprio in senso letterale, gli animali hanno le loro belle paginette), il disco si chiama Artist Proof ed uscì in origine nel 1978. Anche se non è il suo migliore in assoluto per gli amanti di country-rock, folk-rock e psychedelia gentile qualche spunto di interesse potrebbe esserci.

Sempre per amanti della buona musica, in questo caso australiana, esce il nuovo disco dei Black Sorrows, la grande band di Joe Camilleri che fonde con stile e classe Van Morrison, Graham Parker e Willy Deville (e non sto scherzando). Il nuovo disco, il primo dopo alcuni anni di pausa, si chiama Crooked Little Thoughts ed è addirittura un triplo, e questa è la buona notizia. Sono tutte nuove canzoni, 24 in tutto, raccolte in un Deluxe Edition con tanto di libro per la Head Records, però costa sui 65 dollari australiani e questa è la brutta notizia. Comunque abbiamo provato a richiederlo in Australia e qualcuno sul Blog (non appena arriva) provvederà a recensirlo (penso chi scrive, ma non è detto). Se volete approfondire nel Blog trovate questo: joe+camilleri

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Altra uscita interessante (e costosa) è questo box quadruplo che celebra i 50 anni di attività della Arhoolie Records, si chiama They All Played For Us e gioca sul doppio significato del titolo: “hanno suonato tutti per noi” in questo caso significa che in una serie di concerti tenutisi a Berkeley in California il 4-5-6 febbraio del 2011, tutti costoro hanno suonato per celebrare questa grande etichetta. Chi c’era?  Ry Cooder, Taj Mahal, Santiago Jimenez Jr., Laurie Lewis, Peter Rowan, Treme Brass Band, Maria Muldaur, Campbell Brothers, Savoy-Doucet Cajun Band, Country Joe McDonald, Barbara Dane and Bob Mielke’s Jazz Allstars e molti altri, tutto rigorosamente dal vivo e quindi inedito.

E con questo concludiamo il “giro” per questa settimana. La settimana prossima “ufficialmente” ma per i misteri della discografia potrebbero circolare prima e quindi ve li anticipo, solo come copertine, poi ne parliamo la prossima volta.

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That’s All.

Bruno Conti

P.s

Esce anche questo domani!

Massimo Bubola – In Alto I Cuori – Eccher Music/Self

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Novità Di Gennaio Parte III. Arbouretum, Aaron Neville, Alasdair Roberts, Bad Religion, Carrie Rodriguez, I Am Kloot, Steve Lukather, Chris Darrow, Black Sorrows, Arhoolie 50th Anniversary, Ecceteraultima modifica: 2013-01-21T13:50:09+01:00da bruno_conti
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