Buon Sangue Non Mente! Holly Williams – The Highway

holly williams highway.jpg

 

 

 

 

 

 

Holly Williams – The Highway – Georgiana Records

Holly Williams, come già saprete, è la figlia di Hank Williams Jr., sorella di Hank III, e quindi nipote del monumentale Hank Williams (anche se il nonno lo ha conosciuto solo dai dischi), cioè di colui che per la musica country è l’equivalente di Robert Johnson per il blues e di Woody Guthrie per il folk. Appartenere alla più grande famiglia della storia della musica (insieme a quella composta dai Carter ed i Cash) è un grande onore, ma anche (come direbbe un ex candidato premier del centrosinistra) un onere, ma Holly non ha paura dei paragoni e dimostra di valere.

Che fosse brava lo aveva già fatto intravedere con i suoi due lavori precedenti (The Ones We Never Knew e Here With Me), ma sinceramente non pensavo che fosse così brava: The Highway è un disco splendido, una collezione di ballate una più bella dell’altra, suonate in punta di dita da un manipolo di fuoriclasse (tra cui uno dei vari chitarristi utilizzati in carriera da John Hiatt, cioè Doug Lancio, poi Glenn Worf, Dan Dugmore e Charlie Peacock, che è anche il produttore del disco) e cantato con grande passione e pathos da Holly, che oltre ad essere una valida songwriter ha anche una voce notevole. The Highway è quindi un disco da assaporare nota dopo nota: Holly non è una ribelle come il fratello, non è geniale come il nonno (ci mancherebbe…) ma musicalmente è superiore al padre, non è propriamente country (anche se il country fa senz’altro parte del suo background), ma ha uno stile folk-cantautorale tipico di colleghe quali Mary Chapin Carpenter, Rosanne Cash, Nanci Griffith o l’ultima Emmylou Harris. 

Undici brani intensi e profondi, suonati alla grande e prodotti benissimo: come ciliegina, abbiamo anche alcuni ospiti molto noti, tutti alle armonie vocali, che vi citerò man mano che andrò avanti con la disamina del disco. Apre il disco Drinkin’, un delizioso folk tune che inizia acustico, con gli strumenti che entrano a poco a poco con discrezione e Holly che intona una squisita melodia, semplice ma di grande impatto emotivo. Sarà anche per la presenza di Lancio, ma a me ricorda lo Hiatt più songwriter che rocker.; Gone Away From Me vede Jackson Browne alle harmony, un altro brano delicato ma dal grande pathos, specie nel refrain quando entra la voce di Jackson: la giovane Williams è in grado di emozionare con poco, e non è da tutti. Railroads è più mossa ed elettrica e ha un motivo decisamente coinvolgente, di quelli che piacciono al primo ascolto: grande classe e splendido brano.

Happy è ancora lenta, ma con un feeling da brividi lungo la schiena (l’uso del violoncello fa la differenza), The Highway, che parte con il solito passo tenue, ha una melodia ben costruita e non banale, strumentazione classica, con grande uso di pianoforte (Peacock) e steel guitar (Dugmore): un brano che cresce nota dopo nota. Without You, ancora pianistica, vede Holly duettare con Jakob Dylan: solito motivo impeccabile e gran crescendo finale; Let You Go, per pochi e dosati strumenti, sembra quasi un traditional folk, con i cromosomi del nonno ben radicati, mentre Giving Up è l’ennesima ballata lenta, cantata da Holly con il cuore in mano.

Raramente un disco composto quasi esclusivamente da pezzi lenti riesce a tener desta l’attenzione dall’inizio alla fine, di solito (anche nei bei dischi) qualche sbadiglio scappa sempre, ma qui no. Bellissime anche A Good Man, sempre lenta ma dalla struttura sublime, ‘Til It Runs Dry, con Dierks Bentley alla doppia voce, cha ha qualche elemento rock, e la conclusiva Waiting On June (cantata con…Gwyneth Paltrow!), commiato in tono intimo, due chitarre e steel in sottofondo.Gran bel disco, ancora di più di quanto uno potrebbe immaginare. Come ho scritto nel titolo: buon sangue non mente.

Marco Verdi

Buon Sangue Non Mente! Holly Williams – The Highwayultima modifica: 2013-02-09T11:13:00+01:00da bruno_conti
Reposta per primo quest’articolo