Piccole Gemme Dal Passato! Country Weather – San Francisco 1969-1971

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Country Weather – Country Weather San Francisco 1969-1971 – Classic Music Vault

“E questi da dove sono sbucati?”. Mi auto cito, ma è la prima cosa che mi è venuta in mente quando mi sono trovato tra le mani questo CD dei Country Weather: certo, per quanto uno possa fare mente locale, una band che nella sua breve vita musicale ha pubblicato un solo disco, inciso su una facciata e con cinque brani, in tiratura di 50 copie non rimane impresso nella mente. Poi però leggi le note del dischetto, questo nome mi ricorda qualcosa! Prendi il tuo bel Box della Rhino di Love Is The Song We Sing, San Francisco Nuggets 1965-1970,e tac, eccoli lì, CD 2, brano 17, Country Weather – Fly To New York! Secondo alcuni uno dei segreti meglio custoditi della San Francisco psichedelica di quegli anni, secondo altri, un’impronta sulla spiaggia, che non ha lasciato segni.

love is the song we singcountry weather vinile

Nel frattempo inizi ad ascoltare: il compilatore del CD ed estensore delle note Mike Somavilla, che ha assemblato questi brani, ha seguito un percorso non cronologico, si parte quindi dalla fine con quattro brani registrati nel 1971 al The Church di San Anselmo, CA, qualità sonora non eccelsa ma buona e anche il contenuto, interessante, anche se forse non giustifica completamente l’interesse creatosi intorno a questo progetto, Over And Over, un piacevole country-rock vagamente Bydsiano ultimo periodo, belle voci e armonie di Dave Carter e Greg Douglass (eppure, cazzo, ops, anche questo nome mi dice, non sarà mica il chitarrista della Steve Miller Band? Si, è proprio lui!), tipico suono dell’epoca, Boy Without A Home che è decisamente più rock, il suono si avvicina a Jefferson Airplane, Quicksilver, Country Joe, Creedence persino, con la chitarra di Douglass che comincia a viaggiare, e ancor di più in Out On The Trail, con aperture quasi stonesiane e la bella ballata corale con uso slide che risponde al nome di Yes That’s Right. Insomma niente da perderci la testa, un gruppo come ce n’erano mille nella Bay Area in quegli anni. Balzo indietro, siamo nel 1969, nel pieno del boom di San Francisco, Bill Graham li chiama ad aprire a Fillmore West e Winterland Ballroom per Big Brother, Quicksilver, Spirit, Country Joe e quindi il gruppo incide questo promo di 5 brani da mandare alle radio: Why Time Is Leaving Me Behind  è puro acid psychedelic rock, morbido ma interessante e “strano”, a un certo punto sembra finito, con la puntina che rimbalza sull’ultimo solco, ma poi riparte, New York City Blues è un blues acidissimo degno delle migliori cose di Country Joe o dei Big Brother, con la chitarra di Douglass in primo piano https://www.youtube.com/watch?v=07PpMDhqY5o , Carry A Spare ricorda moltissimo i Jefferson Airplane a trazione Kaukonen, sempre acid-rock di grande spessore, Fly To New York, il loro brano più noto, unisce sonorità californiane ai primi Pink Floyd, quelli più sperimentali con risultati notevoli, Black Mountain Rag è un piccolo frammento strumentale destinato ad essere ampliato nelle loro esibizioni Live.

Il decimo brano There I’ve Known, è l’unico inedito di questo album, ricorda il country-rock acido di New Riders, Grateful Dead, Manassas.  (l’unico non contenuto nel doppio vinile uscito per la svizzera RD Records nel 2005, con due brani dal vivo in più!!). A questo punto arriva la parte più interessante, cinque brani dal vivo registrati tra il 31 luglio e il 1° agosto al Walnut Creek Civic Center, nei sobborghi di San Francisco, da dove proveniva la band: sono quasi quaranta minuti che dimostrano perché la band era considerata tra le migliori del tempo, I Don’t Know, un brano a cavallo tra country-rock e boogie, con il basso di Dave Carter e  la poderosa batteria di Bill Baron  a sostenere le evoluzioni della chitarra dell’ottimo Greg Douglass, belle armonie vocali e tanta grinta, (Pakistan) Ring Around The Moon, niente a che vedere con la musica orientale, il brano meglio inciso dell’album, ci permette di godere ancora del sano rock, poi estrinsecato nella lunghissima, circa 15 minuti, Wake Me Shake Me, un brano che non aveva nulla da invidiare alla versione che ne facevano ai tempi i Blues Project, poderoso rock-blues tra Cream, Canned Heat e i Jefferson Airplane più allupati, un assolo di chitarra tira l’altro, non manca quello di basso, anche con fuzz, di Dave Carter che non ha nulla da invidiare a Jack Bruce o Larry Taylor, bisogna solo alzare il volume per gustarsi il tutto, fino all’immancabile assolo di batteria di Baron, più che “stoner rock” che sarebbe arrivato negli anni ’90 è stoned rock, però suonavano i ragazzi. Questa sarebbe stata la conclusione del concerto ma trattandosi di due serate diverse, per la strana sequenza dei pezzi troviamo ancora una lunghissima versione di Fly To New York, degna di Happy Trails  e lo strumentale Black Mountain Rag, entrambe con un grande Greg Douglass alla chitarra. Una bella (ri)scoperta!

Bruno Conti

Piccole Gemme Dal Passato! Country Weather – San Francisco 1969-1971ultima modifica: 2014-11-08T13:01:00+01:00da bruno_conti
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