Tra Los Angeles Ed Il Messico Il Natale Arriva Prima! Los Lobos – Llegò Navidad

los lobos llego navidad

Los Lobos – Llegò Navidad – Rhino/Warner CD

Quest’anno nei listini delle uscite discografiche da Ottobre a Dicembre ho constatato un’assenza di dischi a tema natalizio particolarmente interessanti, con l’unica eccezione di Llegò Navidad, prima escursione nella musica stagionale dei losangeleni Los Lobos. Tranne rare eccezioni, gli album di Natale occupano una posizione di secondo piano nelle discografie dei vari artisti, in quanto legati a doppio filo all’atmosfera della festività, ma nel caso dei Lupi di East L.A. (che erano fermi a Gates Of Gold del 2015 https://discoclub.myblog.it/2015/10/20/signori-fanno-disco-brutto-neanche-sbaglio-los-lobos-gates-of-gold/ ) abbiamo tra le mani un lavoro che può essere ascoltato benissimo anche nei mesi estivi. Sì, perché Llegò Navidad è un disco che di natalizio ha solo i testi delle canzoni, dato che il contenuto musicale è un vero tripudio di suoni e colori di matrice latina: infatti i nostri hanno fatto un disco che si avvicina molto a La Pistola Y El Corazon, il famoso album che pubblicarono nel 1988 e che ancora oggi è uno dei più amati dai fans. Dodici brani, di cui solo uno originale ed altri presi dalla tradizione messicana, ma anche diversi pezzi contemporanei con provenienza sudamericana. Un disco latino a tutti gli effetti, non solo messicano come era La Pistola Y El Corazon, e come ulteriore differenza abbiamo la presenza anche di due canzoni in inglese.

Ma soprattutto il fatto che Llegò Navidad è un album che si può definire folk-rock, in quanto a fianco a strumenti della tradizione come fisarmonica, guitarron, vihuela e bajo sexto troviamo anche chitarre elettriche, harmonium, organo e batteria: i Lupi sono da sempre nella stessa formazione (David Hidalgo, Louie Perez, Cesar Rosas, Conrad Lozano e Steve Berlin, quest’ultimo, ex Blasters, con loro dalla metà degli anni ottanta), ed in questo album troviamo anche qualche ospite come Jason Lozano (figlio di Conrad) alla batteria, Marco Reyes e Alfredo Ortiz alle percussioni e Josh Baca dei Los Texmaniacs alla fisarmonica. Llegò Navidad è dunque un album che si può ascoltare in tutte le stagioni dell’anno, ed è tra le sorprese più belle di questa parte del 2019, sia per la varietà di stili e suoni (mentre il pur splendido La Pistola Y El Corazon era, come ho già scritto, più monotematico), sia per l’allegria che infonde durante l’ascolto, ma soprattutto per la straordinaria abilità dei nostri nel suonare qualsiasi strumento passi loro davanti. L’avvio è subito notevole con La Rama, un son jarocho (musica originaria della regione di Veracruz, in Messico) suonato in maniera tradizionale al massimo, con il requinto jarocho (una chitarra tipica del luogo di cui sopra) di David a guidare la splendida melodia corale, che trasmette gioia sin dalle prime note, e con Rosas che si prende la scena come voce solista: grande inizio. Reluciente Sol è una salsa resa celebre da El Gran Combo De Puerto Rico, e porta ancora più suoni e colori della precedente, con Perez in una delle sue rare performance alle lead vocals, Berlin al sax mentre Hidalgo suona la “hidalguera”, una chitarra fatta su misura per lui: brano delizioso.

It’s Christmas Time In Texas è uno dei due pezzi in inglese (scritto da Freddy Fender) ed è un tex-mex strepitoso, con la fisa di Baca in primo piano e la sezione ritmica che non perde un colpo: se ci fosse stato anche Ry Cooder era una canzone da cinque stelle. La malinconica Amarga Navidad, un brano di José Alfredo Jimenez, vede Rosas al canto ben supportato dai compagni, che sembrano una congrega di messicani duri e puri; con Arbolito De Navidad ci spostiamo in Colombia, per una fantastica cumbia dal ritmo contagioso, in cui compare la chitarra elettrica di Rosas che doppia in maniera irresistibile la voce di Hidalgo: una meraviglia. Donde Està Santa Claus è una canzone resa popolare nel 1958 dal dodicenne Augie Rios, ed i nostri la arrangiano in puro stile latin-rock, in cui la chitarra elettrica stavolta è di Hidalgo anche se il vero mattatore è Berlin, che suona sax, vibrafono ed un inconfondibile organo Vox Continental, mentre con la title track sembra di andare a Cuba, con il ritmo cadenzato e “caliente” tipico dell’isola castrista, e la melodia fluida e distesa che fa il resto: bello l’intermezzo verso la fine del brano, quando la chitarra elettrica si affianca alla strumentazione tradizionale. Las Mananitas (un pezzo della tradizione messicana che solitamente si canta ai compleanni, ma sempre di “fiesta” si parla) è un godibilissimo lento a tempo di valzer, e quindi si sente anche un po’ di Texas.

La Murga, una salsa resa celebre nel 1971 dal duo Willie Colon & Hector Lavoe, ha un ritmo coinvolgente ed una melodia profondamente tradizionale, ennesimo brano pieno di colore che di natalizio ha poco (ma sentite come suonano i Lupi); è la volta dell’unica canzone nuova, Christmas And You (scritta da Hidalgo e Perez), che è anche la sola a non avere nulla di comparabile al resto del disco, essendo una ballatona romantica tipica in stile anni cinquanta, con strumentazione rock ed un motivo decisamente evocativo. Il CD si chiude con la squisita Regalo De Reyes, un bolero dalla melodia toccante, e con la popolarissima Feliz Navidad, un classico stagionale scritto da José Feliciano, uno dei brani natalizi più famosi che qui assume i toni di un’allegra “cancion mixteca” resa ancora più trascinante dal canto corale.I Los Lobos sono finalmente tornati, ed in grande forma: se prevedete di trascorrere le feste natalizie in qualche località esotica, meglio se centro-sud americana, non dimenticate di mettere la vostra copia di Llegò Navidad in valigia.

Marco Verdi